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  • L’aria torna respirabile, possibile revoca delle misure antismog già da domani

    L’aria torna respirabile, possibile revoca delle misure antismog già da domani

    Smog, le limitazioni imposte da Regione Lombardia e in vigore da venerdì, potrebbero essere ritirate già domani. Dovrebbe dunque essere possibile circolare negli ultimi frenetici giorni a ridosso del Natale. Questo perchè i dati sulla qualità dell’aria vengono esaminati ogni giorno e grazie alle modifiche introdotte dalla recente delibera approvata dalla giunta regionale, qualora si registrassero valori al di sotto della soglia per due giorni consecutivi si potrà procedere con la disattivazione delle misure temporanee di primo livello senza aspettare il giorno di controllo (che solitamente è fissato nelle giornate di lunedì e giovedì). E proprio le rilevazioni di oggi (consultabili da domani), potrebbero indicare per il secondo giorno consecutivo (il primo è stato giovedì) l’abbassamento degli inquinanti. Il valore delle polveri sottili in provincia di Como si è infatti quasi dimezzato nella giornata di giovedì: dai 63 microgrammi al metro cubo registrati dalle centraline di Arpa Lombardia mercoledì, si è passati a 35,7. Anche il valore rilevato dalla stazione di Como centro giovedì si è fermato a 36 microgrammi per metro cubo. Le precipitazioni dei giorni scorsi avrebbero quindi sortito il loro effetto, “pulendo” l’aria della provincia. Il calo delle polveri fa dunque ben sperare e se il Pm10 dovesse rimanere al di sotto della soglia limite fissata a 50 microgrammi anche dopo l’analisi dei dati di venerdì (consultabili domani), la Regione potrebbe decidere di revocare le misure temporanee di primo livello in essere. Da quest’anno, infatti, è il Pirellone (negli anni passati spettava al Comune) a decidere se introdurre questi provvedimenti, in base ai dati provinciali sullo smog. Si tratta di disposizioni che riguardano il traffico, con limitazioni anche per i veicoli euro 4 diesel in ambito urbano (in essere tutti i giorni dalle 8.30 alle 18.30 per i mezzi privati). Inoltre è in vigore l’obbligo di spegnere i motori in sosta, di intervenire sul riscaldamento (con limitazione all’uso di generatori a biomassa legnosa di classe inferiore alle 3 stelle e riduzione delle temperature nelle abitazioni e negli esercizi commerciali, che non devono superare i 19 gradi). Per quanto riguarda l’agricoltura, divieto di utilizzo di liquami zootecnici e la proibizione assoluta di combustioni all’aperto. Sul tema inquinamento bisogna inoltre ricordare come in materia di incentivi per i mezzi meno inquinanti, la Regione Lombardia ha messo sul tavolo 10 milioni per le auto e 5 per i veicoli privati commerciali.

  • L’architetto Renzo Piano a Montano Lucino

    L’architetto Renzo Piano a Montano Lucino

    Il 16 e 17 ottobre al multisala Uci Cinemas di Montano Lucino approdaRenzo Piano – L’Architetto della Luce, l’atteso documentario diretto dal maestro del cinema Carlos Saura che ritrae il genio e il processo creativo di uno dei più grandi architetti viventi, Renzo Piano.

    Renzo Piano, architetto italiano tra i più celebri al mondo, è l’autore del Centre Pompidou di Parigi, dell’Auditorium Parco della Musica a Roma e degli edifici del New York Times. Il racconto in presa diretta di uno dei più recenti progetti curati da Piano, il centro Botìn a Santander, diventa presto riflessione sul processo creativo. Per capire che l’arte, sia essa cinema o architettura, non è un atto prevedibile. Le proiezioni saranno precedute da una video-introduzione di Corrado Nuzzo, Maria DI Biase e Mauro Casciari, voci di Radio2, conduttori di Radio2 Summer Club.

    Proiezioni alle 18 e alle 20.30. È possibile acquistare i biglietti presso le casse delle multisale aderenti tramite App gratuita di UCI Cinemas per dispositivi Apple, Android e Windows Phone e sul sitowww.ucicinemas.it. Info al numero 892.960.

  • L’appello del sindaco di Como: «Tenete i termosifoni spenti»

    L’appello del sindaco di Como: «Tenete i termosifoni spenti»

    È scattata lunedì la possibilità di accendere i riscaldamenti. Viste le temperature miti, però, sulla scia dell’appello lanciato dal sindaco di Milano Giuseppe Sala, anche il primo cittadino di Como Mario Landriscina ha deciso di tenere spenti i riscaldamenti negli edifici comunali almeno per questa settimana.

    «Fanno eccezione asili nido, scuole materne, elementari, strutture e case comunali con utenza protetta», si legge in una nota diffusa da Palazzo Cernezzi. «Il sindaco, in accordo con gli assessori Marco Galli e Vincenzo Bella – prosegue il comunicato – fa appello alla cittadinanza per un uso misurato del riscaldamento che tenga conto anche dell’inquinamento atmosferico e della tutela della salute di tutti».

    Intanto anche a Como il dato delle polveri sottili (Pm10) sta salendo. La centralina di Arpa Lombardia posizionata in centro città ha segnato ieri un livello di polveri sottili pari a 44 microgrammi al metro cubo, il più alto registrato in provincia. A Cantù si arriva a quota 41, a Erba a quota 37. Proseguono le limitazioni alla circolazione in vigore dal 1° ottobre. In garage anche gli Euro 3 Diesel. Euro 0 benzina ed Euro 1 e 2 Diesel erano già inclusi nel provvedimento. Non possono circolare dal lunedì al venerdì dalle ore 7.30 alle ore 19.30 fino al 31 marzo.

  • L’antropologo Marc Augé protagonista a Lugano

    L’antropologo Marc Augé protagonista a Lugano

    Appuntamento con uno degli interpreti più critici e profondi del nostro tempo, l’antropologo Marc Augè, domani per la rassegna di incontri “Visioni in Dialogo” a Lugano. Ospite per parlare sul tema   “Metamorfosi”nella sala conferenze Studio 2 della Radio della Svizzera Italiana a Lugano Besso dalle 18.30 alle 20.30 Augè  terrà la conferenza  «Tra metamorfosi delle culture e identità, quali mezzi concepire per costruire il nostro futuro?». L’incontro sarà  aperto al pubblico.

    Augè è tra i pensatori più significativi dell’antropologia contemporanea. È  stato direttore dell’École des Hautes Études en Sciences Sociales (EHESS) a Parigi di cui ha assunto anche la presidenza succedendo a Fernand Braudel e Jacques Legoff, e vi ha fondato il Centre d’anthropologie des mondes contemporains. Le sue ricerche lo hanno portato più volte in Africa e in America del Sud, per poi focalizzarsi sullo studio dei differenti aspetti della vita quotidiana delle nostre società. È noto per aver introdotto il neologismo “non luogo” (1992), per indicare quegli spazi che hanno la prerogativa di non essere identitari, relazionali e storici. Teorico della “sur-modernità”, è sempre stata al centro delle sue indagini la questione dell’altro individuo, l’altra società, l’altra cultura, l’altro geografico, interrogandosi al contempo sulle nostre paure, le nuove forme di disuguaglianza e di mobilità e sul nostro avvenire comune.

    È l’autore di una quarantina di opere di grande autorevolezza, quasi tutti tradotti in diverse lingue compreso l’italiano, tra cui Non-lieux, Une ethnologie de soi, L’Avenir des Terriens. Le sens des autres, Fictions fin de siècle, Fin de la préhistoire de l’humanité comme société planétaire. I suoi contributi per la comprensione della globalizzazione e della modernità costituiscono la base di molte ricerche applicate in tutto il mondo.

    L’iniziativa vede tra i promotori l’associazione “NEL-Fare arte nel nostro tempo” inserita in una rete di collaborazioni con istituzioni e associazioni culturali, prima di tutte il MASI, il Museo d’Arte della Svizzera Italiana, e l’Università della Svizzera Italiana.

  • L’annuncio di Fermi: vertice sui frontalieri con il Gran Consiglio in autunno a Como

    L’annuncio di Fermi: vertice sui frontalieri con il Gran Consiglio in autunno a Como

    I problemi dei frontalieri e i rapporti tra Lombardia e Confederazione elvetica saranno oggetto di un vertice con il Gran Consiglio (Parlamento) del Canton Ticino che si terrà all’inizio dell’autunno a Como e che fa seguito al vertice che si è svolto a Bellinzona lo scorso 29 marzo 2017. Lo ha annunciato ieri il presidente del consiglio regionale, Alessandro Fermi, durante l’incontro a Palazzo Pirelli con  il console generale della Svizzera a Milano, Felix Baumann. «Sarà un’occasione di confronto utile per approfondire le problematiche dei frontalieri e fare il punto sui progetti e le opportunità di cooperazione transfrontaliera», ha detto Fermi. «Ho fatto presente al console – ha aggiunto il presidente del consiglio regionale – che stiamo mettendo in campo ogni iniziativa utile nei confronti della Confederazione Elvetica a tutela dei nostri cittadini e dei Comuni italiani per mantenere in vigore le condizioni contenute nell’Accordo del 1974 e abbiamo chiesto formalmente al Governo del Canton Ticino una presa di posizione chiara e rispettosa dei patti in vigore». L’accordo tuttora vigente destina ai Comuni lombardi di confine i ristorni dei lavoratori frontalieri a titolo di compensazione delle spese sostenute dagli oltre 60mila lavoratori italiani che ogni giorno vanno a lavorare nel territorio elvetico.

  • Landriscina: «Non date da mangiare ai piccioni»

    Landriscina: «Non date da mangiare ai piccioni»

    Condominio di Como “assediato”: ordinanza del sindaco

    Decine di piccioni. Guano e piume sui balconi, in particolar modo in uno degli appartamenti del condominio, ma anche nel giardino e nelle aree comuni dello stabile. Il sindaco di Como, Mario Landriscina, ha firmato nelle scorse ore una ordinanza che obbliga l’amministratore dello stabile e i condomini a ripulire tutto, non dare da mangiare ai piccioni e ad applicare, in caso di bisogno, dei dissuasori per evitare che le situazioni critiche – da un punto di vista igienico – possano ripresentarsi. È quanto sta accadendo in un condominio della città che è stato preso di mira e assediato dai volatili. Situazione limite che è emersa nel corso di un sopralluogo avvenuto lo scorso mese di settembre effettuato dall’Unità specialistica di tutela del territorio e dell’ambiente.

    Il sindaco, si legge nell’ordinanza che è stata trasmessa anche alla polizia locale, «vieta di alimentare i piccioni presenti nello stabile, con espresso divieto di gettare o posizionare nei balconi o nel cortile granaglie, scarti di avanzi alimentari o altri alimenti per volatili».I condomini dovranno anche provvedere «a propria cura e spese allo sgombero, risanamento e pulitura periodica dei locali e degli anfratti nei quali i piccioni abbiano nidificato o depositato guano», impedendo come detto che vi stazionino posizionando, «laddove necessario, idonei dissuasori per l’allontanamento» dei volatili.Chiunque violi quando contenuto nell’ordinanza andrà incontro a sanzioni amministrative da un minimo di 25 a un massimo di 500 euro.

    Secondo quanto rilevato nel sopralluogo dello scorso mese si settembre, «la massiccia presenza di popolazione aviaria potrebbe causare danni alla salubrità dell’ambiente, poiché le loro deiezioni costituiscono un pericoloso ricettacolo di germi patogeni trasmissibili anche all’uomo». Da qui l’esigenza di intervenire e di porre un freno – con il contributo attivo dei condomini – alla presenza dei piccioni sul tetto, sui terrazzi del condominio ma anche all’interno delle aree verdi dello stesso stabile.

  • Lanci, Mariano Comense diventa   centro d’eccellenza

    Lanci, Mariano Comense diventa centro d’eccellenza

    Mariano Comense diventerà un punto di riferimento per l’atletica e, in particolare, per il settore dei lanci, con la costruzione di una nuova area specifica all’interno del centro sportivo della città brianzola.L’amministrazione ha infatti annunciato l’apertura di questo nuovo centro tecnico regionale in un incontro a cui ha partecipato, tra gli altri, il presidente nazionale della Fidal Alfio Giomi.L’area lanci marianese sarà già sede di importanti appuntamenti a livello agonistico con l’avvento del 2019: le due fasi regionali, valide come qualificazione tricolore, e i campionati lombardi invernali di lanci si svolgeranno nella cittadina brianzola il 26 e 27 gennaio, il 2 e 3 febbraio e il 16 e 17 febbraio.«Creando questi centri tecnici non solo forniamo un servizio, ma gettiamo le basi per il futuro – ha spiegato il presidente Giomi – A partire dalla realtà lombarda sta diventando possibile lavorare ancor più nel locale, fino a raggiungere direttamente le società sportive, che rappresentano la prima fonte educativa per i giovani in Italia».«Ciò che guida il movimento è la passione degli atleti, degli allenatori, dei dirigenti: progetti come questo – ha aggiunto il numero uno della Federazione di atletica – sono da applaudire e da prendere d’esempio anche altrove.Per costruire un avvenire vincente dobbiamo iniziare a lavorare dalle realtà del territorio, cioè dalle società sportive».Il nuovo impianto, peraltro, avrà la possibilità di candidarsi per ospitare manifestazioni di carattere nazionale.Dopo i centri tecnici di Chiari (salti), Nembro (mezzofondo) e Bergamo (ostacoli), che già sono attivi in Lombardia, ora si aggiunge questa nuova realtà nel Comasco.Da parte sua, il fiduciario tecnico regionale, Sergio Previtali, spiega: «La nuova struttura viene a colmare quella che era una vera e propria esigenza dei tecnici e ci permette di soddisfare necessità comuni a parecchie realtà del territorio. L’area è stata ben realizzata ed è già efficiente».Un progetto, quello della nuova area, che va a conciliare le esigenze dei frequentatori del centro sportivo di via Santa Caterina, che è anche condiviso con la locale società di calcio. I praticanti delle discipline di lancio potranno dunque allenarsi senza andare ad interferire con i calciatori, cosa che in passato ha causato qualche screzio.

  • L’alpinista Marco Confortola presenta il suo libro in piazza San Fedele

    L’alpinista Marco Confortola presenta il suo libro in piazza San Fedele

    Sabato 10 novembre alle 18, è atteso alla libreria Ubik di Como lo scalatore Marco Confortola che presenta il suo “Il cacciatore di 8.000. La mia sfida alle montagne più alte del mondo”. Confortola dialogherà con Anna Adami, presidente del Cai di Como. Confortola è uno dei protagonisti dell’ alpinismo mondiale e vive la montagna come professionista e come autentico innamorato. Il 22 maggio 2004 ha conquistato l’Everest, la vetta più alta del pianeta, e negli anni successivi è salito su altri nove Ottomila.

  • L’allarme: fondi per gli ultimi, a rischio 800mila euro

    L’allarme: fondi per gli ultimi, a rischio 800mila euro

    Ci sono 800mila euro di fondi europei destinati agli ultimi, ai più poveri del Lario, che potrebbero non arrivare.Questo a causa dei ritardi accumulati dalle istituzioni nel mettere in moto le procedure per giungere alla realizzazione delle diverse attività per cui è stata prevista una copertura economica. L’allarme viene lanciato dalle colonne del Settimanale della Diocesi di Como. I Comuni dell’ambito territoriale lariano, e in particolare il Comune capoluogo, che ne è capofila, rischiano quindi di perdere una cifra vicina agli 800mila euro, proveniente da fondi europei – già stanziati dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali – per progetti legati al contrasto alla grave marginalità e all’inclusione sociale dei senza dimora. Si tratta di risorse preziose per sostenere le iniziative già presenti a Como all’interno della rete dei servizi per la grave marginalità – centri diurni, mense, dormitori o l’ambulatorio per senza dimora Santa Lucia – ma anche per potenziare interventi in via di sperimentazione o totalmente nuovi. Iniziative, almeno sulla carta, da realizzare nei tre anni di durata del progetto, ovvero dal 2017 al 2019.I soldi vanno spesi e rendicontati entro la fine del 2019, pena la non concessione dei contributi, ma i ritardi hanno iniziato ad accumularsi, tanto che, ad oggi, il Comune di Como e la segreteria del Piano di zona non avrebbero ancora individuato le realtà che saranno chiamate concretamente ad attuare le iniziative previste dal progetto. Non tutto, però, è perduto. Come riporta “Il Settimanale”, è di pochi giorni fa la notizia di una richiesta di proroga inoltrata al Ministero. La speranza è che si possa trovare una soluzione in extremis per evitare di perdere risorse fondamentali da destinare ai più bisognosi.Ieri sera è arrivata anche la replica del Comune di Como. «Questo progetto è stato approvato dal Ministero a settembre 2017 e i fondi sono stati messi a disposizione a maggio 2018, quasi con un anno di ritardo – spiega il vicesindaco di Como e parlamentare leghista, Alessandra Locatelli – Si è quindi perso molto tempo sin dall’inizio, anche perché le procedure non sono snelle. Noi non molliamo e abbiamo chiesto una proroga. Attendiamo una risposta in merito, ma se non dovessero concedercela, provvederemo a ricalibrare il progetto su quello che riusciremo a fare in un anno».

  • Lago sporco, in futuro nuovi battelli spazzino. Il presidente Bongiasca ne parlerà in Regione

    Lago sporco, in futuro nuovi battelli spazzino. Il presidente Bongiasca ne parlerà in Regione

    «Il lago per noi è oro e deve essere tenuto pulito. Stiamo lavorando per affrontare l’emergenza di queste ore ma soprattutto in previsione futura». Il neo eletto presidente della Provincia di Como, Fiorenzo Bongiasca comprende bene quanto il maltempo e le risorse limitate possano incidere negativamente sullo stato di salute delle acque del lago. Negli ultimi giorni infatti, complice il brutto tempo si sono accumulati detriti e rifiuti di ogni genere a ridosso di piazza Cavour, della passeggiata e della diga. Un’immagine tutt’altro che pittoresca che si è dunque ripresentata puntualmente come in passato. «Già oggi dovrebbe rientrare in servizio permanente il battello spazzino che si dedica esclusivamente alla pulizia del primo bacino del lago e che era fermo per un guasto», spiega Bongiasca che guarda avanti. In futuro infatti c’è l’intenzione di dotare l’amministrazione provinciale di altri due natanti da utilizzare per la pulizia delle acque. «Entro il prossimo anno ci adopereremo per metterli in servizio. Oggi esistono infatti imbarcazioni apposite per tal scopo che hanno raggiunto un alto grado di tecnologia. Due mezzi di tal natura, da affiancare comunque ai due battelli esistenti, anche se ormai molto vecchi, ci consentirebbedi gestire al meglio la quotidianità e le emergenze. E proprio per tale motivo ci stiamo già muovendo in ambito regionale», aggiunge il presidente della Provincia che dunque pensa a un impegno economico da «prevedere e su cui ci confronteremo a breve in sede regionale».Attualmente la pulizia del lago è stata affidata all’Autorità di Bacino che «ha avuto i problemi noti con uno dei battelli spazzino ma che intanto prosegue le operazioni con l’altra imbarcazione. Siamo in contatto costante con gli operatori che stanno intervenendo in Alto lago. Stanno raccogliendo vere e proprie montagne di rifiuti – spiega Fiorenzo Bongiasca – È un lavoro molto duro e complesso ma è per noi di vitale importanza. Ogni sforzo, compreso quello futuro per avere nuovi mezzi è finalizzato ad avere un lago pulito visto che rappresenta una, se non la principale risorsa per il nostro territorio».Intanto oggi, complice anche il vento che ha iniziato a soffiare sulla città, e grazie naturalmente agli interventi degli addetti, si è iniziato a ripulire il lago a cominciare dall’area antistante piazza Cavour per poi proseguire gradualmente in direzione di Villa Olmo. L’attenzione è ora rivolta alla previsioni meteo.