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  • Cala il vento e l’aria sul Lario torna irrespirabile

    Cala il vento e l’aria sul Lario torna irrespirabile

    Lunedì è stato il primo giorno di superamento dei limiti per le polveri sottili

    Si calma il vento e tornano ad alzarsi i valori delle polveri sottili. Si sono chiusi lunedì i tre giorni di tregua per Como, quando grazie al vento l’aria era tornata ad essere respirabile.Le polveri sottili si sono invece nuovamente palesate sul territorio.In città l’ultimo giorno di superamento era stato giovedì, quando la centralina di viale Cattaneo ha registrato valori pari a 94 microgrammi per metro cubo. Come detto però la tregua è già terminata. Lunedì a Como i valori di Pm10 hanno superato la soglia limite di 50 microgrammi per metro cubo, raggiungendo quota 58. Non è andata meglio a Cantù.

    Sempre nella giornata di lunedì la centralina di via Meucci ha registrato una concentrazione pari a 53 microgrammi: domenica 34 microgrammi e sabato 47 microgrammi. Restano sotto la soglia d’allarme i valori di PM10 ad Erba. Per il terzo giorno consecutivo, a partire dalla giornata di sabato 23 febbraio con una concentrazione pari a 30 microgrammi, lunedì a Erba sono stati registrati valori pari a 44 microgrammi per metro cubo. A restare invece sopra la soglia dei 50 è così la media provinciale.

    Dopo cinque giorni di sforamento, le polveri sottili sono tornate nella media nel weekend, sabato con valori pari a 41 microgrammi e domenica a quota 35,7, mentre nella giornata di lunedì le polveri sottili sono aumentate: i valori hanno raggiunto i 51,7 microgrammi, tornando dunque sopra il livello d’allarme.

    Non va certo meglio nel resto della Lombardia, dove restano attive le limitazioni di primo livello nei comuni con oltre 30mila abitanti delle province di Cremona, Lodi e Milano. Ricordiamo che da lunedì a Milano è stata attivata anche l’Area B, che trasforma il capoluogo lombardo nella più grande Ztl d’Italia. Sono state invece disattivate le misure temporanee nelle province di Varese, Brescia, Mantova e Monza-Brianza.

  • Cade a terra e batte la testa sul pavimento a scuola: gravissimo 15enne residente nell’Erbese

    Cade a terra e batte la testa sul pavimento a scuola: gravissimo 15enne residente nell’Erbese

    È gravissimo il quindicenne comasco rimasto vittima di un incidente avvenuto in una scuola di Sondrio.

    Il giovane, che risiede nell’Erbese, durante una lezione di laboratorio stava lavorando con una lima quando si è procurato una piccola abrasione a una mano. Ha così chiesto di andare in bagno per lavare la ferita. Mentre usciva dall’aula, all’improvviso è caduto all’indietro battendo con violenza la testa sul pavimento.

    Il ragazzo – hanno fatto sapere dalla questura di Sondrio – è come detto ricoverato in condizioni critiche. E’ stato sottoposto a un delicatissimo intervento chirurgico, sul cui esito è ancora prematuro pronunciarsi. La prognosi rimane, al momento, riservata.

    Seguiranno aggiornamenti nel corso della giornata

  • Buche, i rappezzi non partono nonostante il meteo

    Buche, i rappezzi non partono nonostante il meteo

    Le condizioni meteo sono decisamente favorevoli. Non una goccia di pioggia da giorni. Eppure gli interventi di manutenzione delle buche stradali sono ancora fermi al palo. Un paio di rappezzi in via Al Bassone ad Albate e in un paio di altre strade. Così si solleva la protesta da interi quartieri, in particolare nella zona di Como Nord. Da via Artaria a via Quasimodo e ancora da via Asiago a via Amoretti, via Viganò, via Comerio, via Castellini. L’emergenza buche a Como è fatta di crateri e voragini, ma pure di strade dissestate e avvallamenti che costituiscono un pericolo per chi viaggia con auto e moto, per i ciclisti e per gli stessi pedoni.Dopo le prime segnalazioni e i servizi nel telegiornale di Etv e su queste colonne, il tam-tam è continuo. Sono quotidiane le segnalazioni di telespettatori e lettori di situazioni di rischio. Hanno iniziato i residenti di via Artaria. Ieri si sono aggiunti all’elenco i dissesti in via Quasimodo, gli avvallamenti pericolosi in via Catenazzi anche a causa dei numerosi rappezzi sull’asfalto e infine l’asfalto sconnesso in via Asiago.Proprio su quest’ultima via è intervenuto lunedì sera in consiglio anche Paolo Martinelli, esponente della Lista Rapinese Sindaco, che ha presentato una mozione sulle condizioni in cui versa la pavimentazione stradale. Il documento, passato con 26 voti a favore, impegna «l’amministrazione cittadina a riasfaltare quanto prima via Asiago creando contestualmente marciapiedi e attraversamenti pedonali».Sulla situazione delle strade cittadine è intervenuto l’assessore alla Viabilità di Palazzo Cernezzi, Vincenzo Bella.«Stiamo effettuando una verifica complessiva, perché la situazione va affrontata – dice Bella – Abbiamo già avviato i lavori di sistemazione delle strade dividendoli in vari lotti. Il tema delle asfaltature va completato con la verifica anche dei sottoservizi che devono essere adeguati».Poi conclude: «Bisogna avere il coraggio di fare interventi meno estesi ma più completi».Il secondo lotto di interventi, del valore di 800mila euro, dovrebbe concludersi in primavera e tra le altre vie riguarda anche via Manara, via per San Fermo, via Amoretti e via Quasimodo. Il terzo lotto, del valore di un milione e 180mila euro, riguarda tra le altre anche via Asiago, via Zampiero, viale Innocenzo XI, via Gallio, piazza Matteotti e viale Rosselli.

  • Briantea carica per la trasferta  europea.   Obiettivo, la finale di Champions League

    Briantea carica per la trasferta europea. Obiettivo, la finale di Champions League

    Dopo aver centrato il primato matematico nel campionato di serie A di basket paralimpico, l’obiettivo torna l’Europa. A cinque settimane di distanza dai preliminari disputati a Meda, con la qualificazione ai quarti di finale, la UnipolSai torna a concentrarsi sulla Champions League.Appuntamento da oggi a domenica a Elxleben in Germania, casa dei Campioni europei in carica dell’Rsb Thuringia Bulls. Il titolo 2018, il primo nella storia del club tedesco, fu sollevato dagli uomini di coach Michael Engel sul parquet di Amburgo grazie a una strepitosa prova sui rivali del Cd IlunionSulla strada dei biancoblù – oltre ai tedeschi – ci saranno gli spagnoli del Bsr Amiab Albacete e i turchi del Besiktas.Nel secondo raggruppamento, organizzato a Madrid, il confronto è tra Cd Ilunion, Bidaideak Bilbao Bsr, Rsv Lahn-Dill e Deco Amicacci Giulianova.Delle otto squadre qualificate ai quarti, solo le prime due classificate di ogni girone approderanno alla Final Four di Champions League, in programma in Polonia il 4-5 maggio.L’esordio per la UnipolSai sarà oggi alle 20 contro i padroni di casa dell’Rsb Thuringia Bulls. Domani alle 15 è il turno dei turchi del Besiktas; match di chiusura domenica alle 10 contro gli spagnoli del Bsr Amiab Albacete.«Siamo chiamati a uno degli appuntamenti cruciali di questa stagione – spiega il coach della UnipolSai Briantea, Marco Bergna – Ci aspettano tre giorni di altissimo livello tecnico, fisicamente e mentalmente intensi».«Competizioni come queste – sostiene ancora il tecnico dei canturini – non permettono di fare pronostici, non ci sono partite più o meno facili. Conosciamo bene il valore dei nostri avversari e l’obiettivo verso cui tendiamo: non ci sono margini di errore, la posta in palio richiede una prestazione pressoché perfetta. Siamo fiduciosi nei nostri mezzi e conosciamo il nostro potenziale, siamo determinati a fare il massimo per conquistare questa finale».

  • Bologna, coach Sacripanti è a rischio. Djordjevic in arrivo alla guida della Virtus

    Bologna, coach Sacripanti è a rischio. Djordjevic in arrivo alla guida della Virtus

    Il canturino Stefano “Pino” Sacripanti potrebbe non arrivare domenica pomeriggio al PalaDesio da ex per la sfida tra l’Acqua S.Bernardo Cantù e la Segafredo Bologna. Secondo il “Corriere di Bologna” la sua esperienza sulla panchina della Virtus sarebbe già finita. Sasha Djordjevic, l’ex stella di Milano, Bologna e Pesaro in Italia, oltre che di Belgrado, Barcellona e Real Madrid, dopo una breve esperienza Nba nei Portland, sarà il prossimo allenatore dei virtussini. L’ex tecnico del Bayern ha già avviato le pratiche per risolvere il suo contratto e il suo contenzioso legale con il club tedesco. Salvo intoppi, tutto si concluderà a breve. La Virtus negli ultimi giorni ha messo in discussione la posizione di Stefano Sacripanti considerato il concreto rischio di non passare il turno in Champions League.

  • Battellate della bellezza, concediamoci un sogno

    Battellate della bellezza, concediamoci un sogno

    di Lorenzo Morandotti

    Il mito del Lario romantico si nutre di memorie e suggestioni antiche e varie ma se è giunto fino a noi con la sua potente efficacia narrativa tanto da ammaliare moltitudini di turisti, specie stranieri, forse significa che si tratta di  un terreno su cui si potrebbe seminare ancora e meglio. La bella stagione è alle porte, cinicamente parlando il riscaldamento globale se è un segno inquietante sotto vari punti di vista può essere un’ulteriore opportunità per allungare la stagione, da marzo a ottobre. Tra le modalità di trasporto a impatto ecologico ridotto rispetto alla gomma c’è la via d’acqua naturale, con una rete passeggeri (nella foto, un battello in navigazione) che tocca luoghi di incomparabile seduzione, ad esempio la perla del Lario Bellagio con le sue ville di delizia, e Villa Carlotta a Tremezzina che ormai totalizza oltre 200mila presenze l’anno. Il paesaggio c’è, monumenti e parchi storici abbondano, l’infrastruttura è attiva: perché allora non  concedersi il lusso di un sogno, e immaginare uno o più cicli di “battellate della bellezza”, ad esempio con la presenza a bordo di momenti culturali e musicali, presentazioni di libri, mostre di arte, foto e altri spunti didattici per consentire di fare sistema a una filiera del turismo che ha tante energie da spendere e può essere uno dei volani economici del territoriio? Le associazioni di volontariato che operano sul fronte sono esse pure uno strumento, e così  le guide turistiche. Certo, visto che la formula vincente oggi è «l’analisi costi-benefici», occorrerà fare conteggi  adeguati. Ma lasciateci sognare, il costo è zero.

  • Bando di gara per le paratie. Martedì incontro in Regione

    Bando di gara per le paratie. Martedì incontro in Regione

    Il “Diario online delle paratie di Como” è fermo a novembre-dicembre 2018, ma in realtà l’iter per restituire il lungolago ai comaschi, e ai turisti, procede, pare senza intoppi.Nel suo ultimo intervento ufficiale, il 16 gennaio, l’assessore regionale agli Enti locali, Montagna e Piccoli comuni, Massimo Sertori, aveva dato conto dell’esito positivo della Conferenza dei Servizi e indicato un timing per l’iter del bando dei lavori: entro fine febbraio. «Il progetto esecutivo, aggiornato con le osservazioni pertinenti della Conferenza – aveva spiegato – sarà soggetto alla valutazione tecnica di una società di verificazione per poi essere validato e approvato entro fine febbraio dal responsabile del procedimento di ILspa (Infrastrutture Lombarde spa ndr) pronto per essere bandito». La prossima verifica è prevista per martedì, come conferma il sottosegretario comasco con delega ai Rapporti con il Consiglio regionale, Fabrizio Turba.«Oggi l’assessore è a Roma – spiega Turba – ma ci ha confermato la convocazione sulle paratie per martedì 26. L’attenzione sulla questione è alta e abbiamo scelto il metodo del confronto periodico, per verificare lo stato di attuazione dell’opera. Al momento non vi è stato alcun intoppo, quindi sono fiducioso sul rispetto dei tempi. All’incontro parteciperanno Infrastrutture Lombarde e tutti gli altri attori che stanno seguendo la questione», aggiunge il sottosegretario Turba.La presentazione pubblica del progetto di completamento delle paratie di Como era avvenuta lo scorso ottobre. Nei mesi successivi sono state presentate le osservazioni. Sono arrivati in Regione, in particolare dal Movimento 5 Stelle, anche proposte alternative per realizzare i sistemi di difesa in caso di lago alto. Sistemi tecnicamente diversi da quelli previsto nel progetto.Infrastrutture Lombarde ha comunque optato per mantenere il sistema di difesa già scelto «in quanto ritenuto più performante», si legge nella nota della Regione. Con le paratie proposte si evita infatti di individuare o realizzazione un magazzino dove stoccare le palancole, si evitano il trasporto e l’occupazione con mezzi pesanti della passeggiata a lago per il portare e montare le palancole, senza contare l’allungamento dei tempi di installazione, considerando le operazioni di carico, scarico, montaggio, e la necessità di un numero maggiore di operatori per precedere alla messa in opera ogni volta in tempi ragionevoli.Il progetto ha poi raccolto tutti i pareri e le autorizzazioni necessarie di enti locali e Soprintendenza. Ora si attende il bando per i lavori.

  • Bando cultura pronto in attesa dei soldi

    Bando cultura pronto in attesa dei soldi

    di Lorenzo Morandotti

    La carenza di fondi, in tempi di crisi e con fosche prospettive come quelli attuali, dove ogni giorno porta nuovi ostacoli, è la madre di tutti i problemi. Il bando per il sostegno alla cultura del Comune di Como, tanto annunciato fin dallo scorso anno, era atteso a fine gennaio, poi è slittato e ancora non si sa quando potrà essere presentato pubblicamente. E intanto le associazioni e i vari soggetti che vi potrebbero aderire scalpitano, sono sulle spese, rimandano progetti, tengono ferme le redini, magari cercano di rivolgersi altrove, di portare i cervelli lontano da qui.

    E non sono anime belle, chierici  vaganti che vivono d’amore e di gloria, ma posti di lavoro, e lavoro spesso mal pagato e il più delle volte volontario, legato a un concetto che si chiama passione (per il bello, per la condivisione, per la natura, per la storia) che non pare merce comune vista l’assuefazione al peggio che tende a  diffondersi in questo Paese.

    Il bando comunale non esce perché non si ha ancora la certezza di quanto potrà essere messo a bilancio da parte di Palazzo Cernezzi per questo comparto ritenuto strategico.  In attesa della quadratura del cerchio che ci auguriamo attenda dietro l’angolo e sia imputabile solo a uno dei tanti intoppi della burocrazia, cosa che in Italia è spesso una buona scusa per non indignarsi come meriterebbe la situazione, concediamoci qualche riflessione e qualche paragone. Cose già dette, magari, ma che occorre ribadire.

    Quanto sia  strategico tale  comparto che si chiama cultura alla fine poi non si sa, se mettiamo sulla bilancia altre realtà, ad esempio  la vicina Chiasso che ha un decimo degli abitanti di Como, per carità è situata nella florida Svizzera e non nell’acciaccata Italia ma riesce a programmare con precisione appunto elvetica un calendario di eventi e mostre con caratura e  dimensione che valicano di gran lunga i limiti della frontiera.

    Se prendiamo poi l’Estival Jazz di Lugano, la rassegna gratuita di concerti estivi  che ha pianificato tre anni di sostegno da parte di uno sponsor finanziario da qui al 2021, il paragone è parimenti impietoso. Se sono passati ormai in archivio gli anni d’oro delle mostre di Villa Olmo, lo sono anche quelli dei megaconcerti con ospiti di calibro almeno nazionale (ma non dimentichiamo che a Villa Erba nei bei tempi andati suonarono i Cure, Bob Dylan e Phil Collins). Altri tempi, secondo millennio, condizioni pre-crisi, tutto quello che volete. Invece di magnificare sorti del turismo e in special modo del turismo culturale, sarebbe opportuno una volta per tutte convocare quegli “stati generali” del comparto, per individuare pochi ma concreti obiettivi.

  • Balocchi, opposizioni all’attacco sul bilancio. I capigruppo: venga rispettata la richiesta delle fatture

    Balocchi, opposizioni all’attacco sul bilancio. I capigruppo: venga rispettata la richiesta delle fatture

    «Questa battaglia non finisce finché il consiglio comunale non ottiene quello che ha chiesto». Il bilancio consuntivo della Città dei Balocchi rimane al centro dell’attenzione politica del capoluogo. Dopo la pubblicazione di alcune cifre relative al nuovo rendiconto, presentato dagli organizzatori a integrazione di un primo documento ritenuto da tutti insufficiente, le opposizioni a Palazzo Cernezzi insistono nel chiedere il rispetto della mozione votata nel dicembre del 2017.Com’è noto, in quella mozione il consiglio comunale invitava sindaco e giunta a fare in modo che i risultati economici finali della manifestazione natalizia fossero resi noti dai promotori in modo preciso e analitico, «fattura per fattura».Questo perché soltanto con un dettagliato riscontro di ogni voce di spesa sarebbe stato possibile comprendere in modo inequivoco il bilanciamento tra le uscite e le entrate della kermesse invernale.D’altronde, come ha potuto dimostrare ilCorriere di Comoanalizzando il secondo bilancio presentato dagli organizzatori, senza una specifica attribuzione delle consulenze o delle voci generiche relative al personale o alle spese di segreteria – oltre che di altre poste minori – è impossibile stabilire quale sia (in termini economico-finanziari) il reale risultato finale della Città dei Balocchi.Una cosa è certa: soltanto grazie alla prolungata inchiesta del Corriere di Como, oltre che all’insistenza in consiglio comunale della Lista Rapinese, alla fine è stato ottenuto il risultato minimo di un bilancio con una sessantina di voci di spesa.Il primo passaggio era stato talmente imbarazzante che lo stesso assessore Marco Butti non aveva potuto fare altro che chiedere immediatamente un’integrazione. Lo stesso avevano fatto alcuni gruppi di opposizione, convinti che oltre al rispetto del contratto – in cui era prevista la presentazione di un rendiconto «analitico e dettagliato» – non potesse neppure essere disatteso il voto del consiglio comunale e la conseguente richiesta del deposito di tutte le fatture.«Ciò che mi interessa in modo particolare è il controllo di alcune voci di spesa – dice Alessandro Rapinese, capogruppo della lista che porta il suo nome – per questo reputo molto grave il fatto che in consiglio comunale l’assessore Butti non abbia risposto alle nostre sollecitazioni. Da parte mia, tornerò a pretendere le fatture; se necessario, presentando un’altra mozione. Questa battaglia non finisce finché il consiglio comunale non ottiene quello che ha chiesto. O Butti caccia le fatture o noi cacciamo Butti. Mi aspetto che l’assessore faccia quel che deve».Le critiche di Rapinese, però, non si rivolgono soltanto all’assessore. Anche gli organizzatori della manifestazione finiscono nel mirino del consigliere comunale. «La smettano di giocare con i numeri e diano ciò che abbiamo chiesto. Da parte mia non c’è alcuna voglia di perdere tempo. Invoco solamente la necessaria trasparenza. E, detto per inciso, mi stupisco che anche la Lega neghi la sovranità al consiglio comunale, avallando simili scelte».Fabio Aleotti, capogruppo del Movimento 5 Stelle, sostiene che «dal punto di vista amministrativo le mozioni potrebbero avere anche soltanto valore d’indirizzo, ma ciò non toglie che il consiglio comunale è chiamato sempre a esercitare la sua sovranità. Se la giunta non intende far rispettare il voto dell’assemblea deve motivarne il perché. Il consiglio comunale non è una bacheca sulla quale si affiggono atti senza valore».Dello stesso parere è anche il capogruppo del Partito Democratico, Stefano Fanetti.«Il consiglio comunale si è espresso in maniera chiara, il sindaco e l’assessore si facciano garanti di quanto è stato deciso. Il rispetto del contratto è certo necessario, ma il valore politico di una mozione, peraltro votata all’unanimità, è sicuramente più importante».Sia Fanetti sia Aleotti, prendendo spunto dalla vicenda dei Balocchi, sottolineano poi un altro punto: la riduzione degli spazi di discussione in consiglio. «Abbiamo avuto soltanto 36 ore per presentare osservazioni a un documento di programmazione lungo centinaia di pagine», dice Fabio Aleotti. «Gli spazi di partecipazione sono ridotti al minimo e il lavoro dei consiglieri mortificato», aggiunge Stefano Fanetti.

  • Autostrade, chiusure notturne tra Como Centro e Como Lago

    Autostrade, chiusure notturne tra Como Centro e Como Lago

    Nuove chiusure per lavori di manutenzione ordinaria nel tratto cittadino dell’Autolaghi dalla sera del 25 febbraio.

    I lavori sono previsti di notte ecco il calendario dei provvedimenti:Sarà chiuso il tratto compreso tra Lago di Como e Como Centro, in direzione di Lainate/Milano:Per quattro notti consecutive dalle 22 alle 5, dalle 22 di lunedì 25 febbraio alle 5 di venerdì 1 marzo;

    Per una notte, dalle 23 di venerdì 1 alle 6 di sabato 2 marzo;Per una notte, dalle 22 di sabato 2 alle 5 di domenica 3 marzo.

    In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria allo svincolo Lago di Como, si dovrà proseguire su via Bellinzona con rientro, sulla A9, allo svincolo di Como Centro, per proseguire in direzione Milano;

    Sarà chiuso il tratto compreso tra Como Monte Olimpino e Chiasso, verso Chiasso/Svizzera, per una notte, dalle 22 di martedì 26 alle 5 di mercoledì 27 febbraio.

    In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria allo svincolo di Como Monte Olimpino, si dovrà proseguire su Via Bellinzona e percorrere la viabilità ordinaria, fino al confine elvetico.Costanti aggiornamenti sulla situazione della viabilità e sui percorsi alternativi sono diramati tramite i collegamenti “My Way” in onda su Sky Meteo24 (canale 501 Sky), su Sky TG24 (canali 100 e 500 Sky e canale 50 del digitale terrestre), su La7 e La7d (canale 7 e 29 del digitale terrestre), sulla App My Way scaricabile gratuitamente dagli store di Android e Apple. Sul sito autostrade.it, su RTL 102.5, su Isoradio 103.3 FM, attraverso i pannelli a messaggio variabile e sul network TV Infomoving in area di servizio. Per ulteriori informazioni si consiglia di chiamare il call center Autostrade al numero 840.04.21.21, attivo 24 ore su 24.