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  • A Tavernola l’ecoisola dei rifiuti per i residenti e i turisti italiani

    Anche Como ha la sua ecoisola. La struttura è stata inaugurata oggi pomeriggio in via Conciliazione, al parcheggio di Tavernola. Presenti Marco Galli, assessore all’Ambiente, e di Filippo Agazzi, amministratore delegato di Aprica, società del Gruppo A2A. L’ecoisola ha cinque sportelli: carta e cartone, plastica, vetro, metallo e uno per l’indifferenziato. Per utilizzare il servizio di raccolta dei rifiuti è necessaria la carta Regionale dei Servizi che attiva l’apertura degli sportelli.«Grazie alla sensibilità cittadina, alla volontà del Comune, al continuo rinnovamento per incentivare il metodo di raccolta, alla comunicazione verso gli stakeholder, possiamo vantare il successo sulla raccolta differenziata che ci ha portato dal 39% all’ingresso in città di Aprica nel 2013 al 70% di oggi» ha detto Agazzi, ad di Aprica.«L’iniziativa nasce per favorire la raccolta differenziata in un punto strategico, dove nel periodo estivo c’è grande movimentazione di persone: è vicino a un centro di grande distribuzione, in un parcheggio molto utilizzato e in un’area per l’alaggio delle barche. L’idea è quella di abituare sempre più cittadini a una corretta differenziazione del rifiuto, anche andando incontro alle diverse esigenze», ha detto l’assessore all’Ambiente del Comune di Como, Marco Galli.

  • L’open day per gli over 60 fa flop: convocati in 1.100, arrivano in 12

    Un flop peggiore della più pessimistica delle previsioni. Dei circa 1.100 invitati all’open day vaccinale per gli over 60 dei piccoli comuni organizzato sabato e domenica all’ospedale di Menaggio sono in tutto dodici le persone che hanno risposto all’appello. Erano in totale tredici i paesi coinvolti, individuati proprio perché l’adesione alla campagna vaccinale risultava inferiore alla media provinciale e regionale.

    L’iniziativa però non ha avuto l’esito sperato e gli stessi amministratori locali dei comuni coinvolti non nascondono lo sconcerto e il disappunto. All’ospedale di Menaggio era stato allestito un punto vaccinale attrezzato per somministrare oltre mille dosi in due giorni.

    Vista la mancata adesione dei destinatari dell’open day, per evitare che tutti gli sforzi fossero vani all’ultimo minuto sono stati coinvolti gli operatori scolastici della zona che in questi giorni avrebbero dovuto fare la seconda dose e hanno anticipato l’appuntamento presentandosi a Menaggio.

    L’articolo completo con le reazioni (deluse) degli amministratori locali sul Corriere di Como in edicola oggi, martedì 8 giugno

  • Lavoro: riparte domanda, a giugno oltre livelli pre-Covid

    (ANSA) – ROMA, 08 GIU – Riparte la domanda di lavoro: sono oltre 560mila le opportunità offerte dalle imprese a giugno che salgono a quasi 1,3 milioni avendo come orizzonte l’intero trimestre giugno-agosto. Sebbene con dinamiche eterogenee a livello settoriale e territoriale, le imprese provano a ripartire, tanto che la ricerca di personale dovrebbe superare questo mese anche quella registrata a giugno 2019, in epoca pre-Covid. E’ quanto mostra il bollettino mensile del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal. Manifatturiero, turismo, commercio e costruzioni i settori trainanti. (ANSA).

  • Intesa: la Banca dei Territori amplia la propria struttura

    (ANSA) – MILANO, 08 GIU – La Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo ha ampliato la propria struttura dopo l’integrazione di Ubi Banca ed ora la composizione vede 12 direzioni regionali, una nuova direzione dedicata all’agribusiness accanto alla direzione Impact e a quelle dedicate ai clienti retail e alle Pmi. A presentare la nuova organizzazione è stato il responsabile della Divisione Banca dei Territori, Stefano Barrese. La nuova struttura della Banca dei Territori oggi conta su un organico di circa 50mila dipendenti, dei quali oltre la metà donne, una rete di 3.700 filiali e 13,5 milioni di clienti, una raccolta complessiva di oltre 550 miliardi di euro e impieghi per circa 250 miliardi di euro. Nei primi 5 mesi dell’anno sono state effettuate erogazioni a medio lungo termine per un valore di circa 20 miliardi di euro a favore di famiglie e imprese, con una crescita del 12% rispetto ai primi cinque mesi del 2020. Di questi, 11 miliardi sono stati erogati a Pmi e imprese piccolissime. Una parte significativa, pari al 30%, di queste erogazioni ha interessato le regioni del Sud del Paese. Con il completamento dell’integrazione di Ubi, la migrazione della sua clientela e l’ingresso dei nuovi colleghi “siamo ancora più vicini a famiglie e imprese per compiere insieme il percorso fondamentale di ripresa post Covid e per partecipare alla realizzazione del Pnrr in virtù dell’impegno delle quasi 50 mila persone della Banca dei Territori”, afferma Stefano Barrese, responsabile della Banca dei Territori. (ANSA).

  • Il futuro del Casinò di Campione è nelle mani dei giudici

    Il futuro del Casinò di Campione è nelle mani dei giudici

    Il destino del Casinò di Campione d’Italia è tutto in quello che decideranno i giudici in queste ore.Il Collegio di Como con il presidenteAmbrogio Ceron, giudice relatoreMarco Mancinie il giudiceAnnamaria Gigli, si è riservato di decidere in merito al piano concordatario presentato dalla società di gestione per cercare di far ripartire l’attività della casa da gioco.Sul piatto opposto della bilancia c’è la procura di Como, che aveva invece chiesto il fallimento – con due differenti istanze – e che anche ieri, nel corso dell’udienza che si è tenuta di pomeriggio al palazzo di giustizia, avrebbe evidenziato più di una criticità del piano sia da un punto di vista della fattibilità giuridica sia di quella economica. Ma non è stato questo l’unico appunto presentato ai giudici: lo stesso avrebbero fatto anche i commissari pregiudiziali nominati per monitorare i movimenti della società di gestione della casa da gioco.Questi ultimi avrebbero chiesto rettifiche al piano concordatario presentato e anche integrazioni.Pure su questo punto il Tribunale si è riservato.Si tratterebbe di modifiche formali e non sostanziali, non è quindi da escludere che possa essere concesso un ulteriore termine per queste modifiche per poi valutare nel complesso il piano presentato e “aggiustato”.Il piano è in gran parte noto. La riapertura, che sarebbe stata prevista per settembre, in realtà dovrebbe slittare verso la fine dell’anno.Il Casinò dovrebbe ripartire con 170 dipendenti, che dovrebbero diventare 270 entro il 2026. Prevista dalla società di gestione anche una drastica riduzione dei soldi girati al Comune di Campione d’Italia per la nota convenzione tra gli enti: la cifra – nei cinque anni – sarà di 7 milioni in progressione dai 500mila euro del primo anno fino al 2 milione mezzo dell’ultimo, contro i 105 milioni di euro nei cinque anni precedenti alla chiusura del 2017 (con punte annue che toccarono i 34 milioni di euro).Il costo complessivo degli oneri per i lavoratori scenderà dai 50 milioni di euro del 2017 ai previsti 11 milioni.Sul piano dei ricavi la società di gestione ha previsto, nei cinque anni del piano, entrate per 106 milioni di euro contro i 95 milioni incassati nel solo 2017.Insomma, una importante e pesante riduzione di costi che dovrebbe consentire, secondo quanto preventivato, di pagare il 100% dei creditori privilegiati e circa il 60% dei chirografari.Questo è quello che è stato messo nero su bianco dal Casinò di Campione d’Italia nel tentativo di ripartire. Ora non rimane che attendere quello che decideranno i giudici del Collegio di Como.

  • Henkel, mancano ormai pochi giorni alla chiusura

    Fine giugno si avvicina.Mancano esattamente 23 giorni e la Henkel di Lomazzo chiuderà i battenti, salvo colpi di scena dell’ultima ora.Purtroppo le notizie, o meglio le non notizie, sono poco incoraggianti. Tutti i tentativi di avere un faccia a faccia con la dirigenza dell’azienda tedesca non hanno dato esiti ed è calato il silenzio.

    Non ovviamente la preoccupazione per le decine di famiglie coinvolte dalla crisi del polo industriale. L’ultimo tentativo al fotofinish lo sta cercando di mettere in essere il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Raffaele Erba. «Sto richiedendo una audizione in Commissione 4, quella che si occupa nello specifico di questi casi, per riuscire finalmente a comprendere dall’azienda le reali intenzioni. O meglio se è almeno percorribile il tentativo di rinviare la decisione di serrare tutto al superamento consolidato della fase emergenziale – spiega Erba – Ciò che preoccupa è il fatto che in passato gli unici contatti con l’azienda ci siano stati con i dirigenti italiani. Noi puntiamo a dialogare con vertici tedeschi. Speriamo si riesca. Il tempo scorre».

    Intanto nei prossimi giorni ci sarà un ulteriore confronto tra sindacati e politici, giusto per capire la situazione. Vere novità purtroppo non se ne intravedono all’orizzonte.

  • Furto di bagagli nell’autosilo di Como

    Avvio di vacanza amaro per una famiglia di tedeschi arrivati sabato a Como per un soggiorno nella Penisola. Dalla loro auto, parcheggiata all’autosilo di via Auguadri, sono spariti tutti i bagagli.

    L’intervento degli agenti della polizia però ha permesso di rintracciare il presunto responsabile del colpo e di restituire ai turisti buona parte dei loro bagagli. Il furto è stato messo a segno sabato scorso e la vicenda si è conclusa ieri con il processo con rito direttissimo al 53enne accusato del colpo, che ha patteggiato un anno e sei mesi che sconterà agli arresti domiciliari in provincia di Varese, dove è residente.

    Dopo l’allarme lanciato dai turisti derubati di tutti i bagagli, gli agenti della polizia, analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza dell’autosilo, hanno individuato l’auto del presunto ladro e sono risaliti in poche ore all’uomo, un 53enne già noto alle forze dell’ordine.

    A casa il varesino aveva ancora la gran parte degli oggetti rubati dall’auto della famiglia di turisti, restituiti poi ai legittimi proprietari. Accusato di furto aggravato, il 53enne ha deciso di patteggiare e il caso si è chiuso quindi con la condanna a un anno e sei mesi.

  • Frontalieri, domani torna “Border” su Espansione Tv

    Frontalieri, domani torna “Border” su Espansione Tv

    Dopo la pausa per la Festa della Repubblica dello scorso 2 giugno, torna domani sera, alle 20, l’appuntamento su Etv con il programma “Border – Storie di confine”. Curato dalla redazione giornalistica dell’emittente comasca e condotto da Anna Campaniello, “Border” guida i telespettatori lungo tutti i temi del confine, dall’economia alla società alla cultura. Ospiti in studio a Espansione Tv (canale 19 del digitale terrestre) domani sera saranno Francesca Brianza (Lega), vicepresidente del Consiglio regionale lombardo oltre che nella commissione Italia-Svizzera, il segretario organizzativo della Cgil della provincia di Verbano Cusio Ossola Giacomo Olivo e in collegamento via Skype Alessandro Alfieri, il senatore del Partito Democratico che ha ottenuto di recente l’abolizione del tampone obbligatorio per lo shopping in Italia. Telefonate (allo 031.30.00.655) e linee WhatsApp (al numero 335.70.84.396) per gli interventi in diretta da parte dei telespettatori.

  • Como Nuoto in Svizzera:  12 medaglie nel Meeting di Bellinzona

    Como Nuoto in Svizzera: 12 medaglie nel Meeting di Bellinzona

    Quindici mesi di attesa a causa della pandemia: è il tempo passato dall’ultima gara con pubblico, aperta contemporaneamente a ragazzi e ragazze e cui hanno preso parte gli atleti della Como Nuoto.

    Il ritorno alla normalità a Bellinzona al 50° Meeting del Castello, in cui i giovani lariani si sono fatti valere, conquistando 43 finali e 12 medaglie. Il club di viale Geno era presente con con 33 atleti. Sugli scudi soprattutto i ranisti: da loro sono arrivati ben 6 podi con gli ori di Manuel Santoianni nei 50 metri (con il nuovo personale di 29’’50) ed Anna Diamante, sulla stessa distanza (anche per lei nuovo personale in 35’’69, che la porta nella top ten della specialità a livello nazionale); quest’ultima ha aggiunto anche un argento sui 100 metri. Bronzo per Diego Beneggi nei 400 metri stile libero, al battesimo sulla distanza. Sempre bronzo per Aris Bernasconi che, limando il proprio personale, ha chiuso in 2’28’’11 la finale dei 200 delfino e per Jacopo Simonetti con il tempo di 1’13’’36 nei 100 rana. Medesimo risultato per Martino Pavan (nella foto con il tecnico Verika Scorza) nei 200 rana e nei 100 dorso. Le ragazze sono riuscite a fare meglio dei colleghi: le medaglie per loro sono state d’argento e se le sono messe al collo Asia Coccioli (2’29’’17 nei 200 dorsi, primato personale e top 20 della graduatoria nazionale) e Beatrice Borghi (pure nuovo personale in 2’30’’58 nei 200 metri delfino, migliorando il precedente di ben 3’’). Assolutamente inattesi, perché giunti da due nuotatori classe 2010, i più piccoli della spedizione e della gara, due bronzi: Dante Lucini (1’53’’55 nei 100 delfino) e Caterina Pavan (1’30’’26 nei 100 rana), capaci di regolare avversari di un anno più grandi.

    Verika Scorza, da anni guida tecnica del nuoto comasco, commenta: «La soddisfazione di portare in acqua, con ottimi risultati, i miei ragazzi è grande. Si apre con questo trofeo la stagione delle gare in vasca lunga che culminerà in agosto con i Campionati italiani di categoria, a cui conto di portare un buon numero di atleti; diversi di loro hanno già i tempi per partecipare, altri spero ottengano il pass».

  • Comense internazionale, successo in Spagna

    Un periodo d’oro per la Comense Scherma e per i suoi atleti. Pochi giorni fa la società nerostellata ha celebrato il quarto posto della sua squadra di fioretto femminile ai Campionati italiani. Un risultato storico, conquistato a Napoli da Carlotta Ferrario, Irene De Biasio, Arianna Proietti ed Elena Varisco, seguite, nel lavoro quotidiano e nella trasferta in Campania, dal maestro Serena Pivotti.

    Nemmeno il tempo di brindare ed ecco che per il club di via dei Partigiani dalla Spagna è giunta una ulteriore buona notizia grazie a Mateu Coll Gari. L’atleta maiorchino, che da anni vive sul Lario e gareggia per la Comense, ha conquistato i campionati nazionali spagnoli (sempre nel fioretto), con la formazione madrilena del Cardinal Cisneros.La prova individuale per Mateu non era stata molto soddisfacente, con il girone di qualificazione superato con qualche difficoltà e l’eliminazione al primo turno, con un 26° posto finale che certo non lo ha soddisfatto. Poi l’exploit nella competizione riservata alle squadre.

    Con i compagni Ignacio Breteau, Mario Diaz e Nicolas Marino, Mateu ha infilato una serie di tre vittorie che hanno portato la formazione madrilena a conquistare il titolo iberico. Il primo impegno è stato un derby con il secondo quartetto del Cardinal Cisneros, vinto 45-17 senza alcun patema. In semifinale ecco l’Ateneo Madrid e il successo per 45-32. La finale era contro i rivali più temuti, Sama Madrid, tra le cui file milita Carlos Llavador – unico spagnolo qualificato nel fioretto per i giochi di Tokyo ed anche lui di stanza in Italia, a Frascati – con la compagine di Coll Gari che alla fine si è imposta per 45-41.

    Proprio Mateu, ai recenti Assoluti individuali di Cassino, nell’occasione prestato alla spada, dopo essersi qualificato agli Italiani con il 2° piazzamento regionale, ha terminato al 13° posto nella sfida tricolore, primo dei lombardi in gara e contemporaneamente 5° nella speciale graduatoria Under 23.