Quartiere Borgo Vico, la mancata “Brera” di Como. Alberghi, atelier d’arte e un pavé che grida vendetta. Ma qualcosa si muove per questo mezzo chilometro di strada che attende il rilancio in un’atmosfera vintage con due piccoli alberghi, bed and breakfast, locali e ristoranti tipici, atelier d’artisti. Sorta di “piccola Brera” lariana, con uno dei pochi pavé sopravvissuti alle spalmate d’asfalto, ma oscenamente crivellato di buche peggio di una pista per il fuoristrada, dall’11 novembre scorso ha una associazione che la tutela, si chiama Borgovico Street ed è composta da commercianti e artisti.Qui Marco Vido, architetto e dal 2008 solo artista, vive nei mesi freddi e ha riconvertito il suo atelier, ora ad Albate, in bed&breakfast con opere d’arte sulle pareti. Fa parte anche lui dell’associazione insieme con Fabrizio Bellanca, artista e grafico che lavora nella via dal 2005.«Speriamo con l’associazione di tornare alle mitiche serate di “Manifest”, una grande festa che diventava opportunità lavorativa per tutti, dagli esercenti agli artisti che aprivano i loro spazi» dice Bellanca. Tra le proposte quella di una grande galleria d’arte diffusa presso tutti gli esercenti della via.Presidente del sodalizio è la pittrice Ester Negretti, che ha da due anni l’atelier proprio qui: «Lavoriamo fianco a fianco con il Comune per poter realizzare i nostri programmi, e aderire a bandi specifici per lo sviluppo di questa zona. Primo obiettivo che presenteremo nel nostro incontro d’esordio in pubblico il 24 novembre sarà la sistemazione della pavimentazione stradale, un passo essenziale per valorizzare questo incanto bohémien nel cuore di Como».Già alla precedente giunta era stato chiesto di intitolare parte della via “Largo degli artisti” per identificarla ancor di più. Tra le idee in cantiere fin dalla scorsa estate, la proposta di realizzare un grande dipinto sull’edificio di ingresso alla via.«Siamo aperti a tutti i comaschi che vogliano contribuire, e naturalmente anche ai commercianti del resto della città, compresa la parte del Borgovico verso Villa Olmo. Chi arriva a piedi dalla stazione e va verso quella zona transita da noi» conclude Negretti.
Categoria: Territorio
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Caglio diventa “città dei ragazzi” in agosto
Sarà dedicata ai bambini la prima settimana di agosto a Caglio tra le montagne della Vallassina e il lago, a un’ora di auto da Milano, dove è aperto anche un “percorso Segantini” per ricordare il grande pittore Giovanni Segantini (foto).
Si cominciagiovedì 2 agostoalle 21 in Arena con la serata Divertiamoci insieme;domenica5alle 16 al campo sportivo grande gara di macchinine a pedali;martedì 7alle 16 in Arena gara di disegno (iscrizioni al momento) con musica, merenda e giochi, la sera alle 21 spettacolo e animazione con clown e giocolieri. I giochi sono quelli di una volta, in legno: dadi, tiro al bersaglio con i cerchi, catapulta con la ranocchia – rigorosamente finta. Infinevenerdì 10alle 21, sempre in Arena, grande tombolata con fantastici premi per ragazzi, sempre in Arena. Primo premio, un self balance scooter.
Per i runner in erba, in collaborazione con lo Sci Club Sormano e la Pro Rezzago, c’è ilTrofeo Monti di Sera, trittico di gare riservato agli under 16:giovedì 2Maratonina di Caglio, partenza dall’Arena alle 10;lunedì 6a Rezzago Minitapasciada, versione per i piccoli della corsa in pendenza della tradizione contadina, partenza alle 10 dal Punto Incontro; infinegiovedì 9a Sormano la Minimarcia, partenza alle 10 da Piazza Panzeri. Premiazione dei vincitorisabato 11agosto alle 21 al Punto incontro di Rezzago.
“Caglio è sempre stato un paese baby friendly per la dolcezza del clima e la tranquillità dell’ambiente, dove i piccoli non corrono pericoli” diceAmbrogio Tremolada, presidente di ProCaglio e villeggiante storico. “Persino le camminate in montagna sono accessibili a tutti, alcune anche ai passeggini. Dunque siamo felici di dedicare tante iniziative ai giovanissimi. E vogliamo fare ancora di più: quest’anno il centro sportivo ex parrocchiale è stato acquistato dal Comune e sarà gestito in collaborazione con noi. Abbiamo in cantiere il rinnovo del parco giochi e altre iniziative per valorizzare questi spazi. Il prossimo anno saranno il punto di riferimento per tanti nostri eventi”.
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Calcio Tv contro Magistrati, il Sinigaglia è solidale. Ci sarà anche il Gabibbo
Il prossimo 8 settembre si tornerà a riutilizzare lo stadio Sinigaglia di Como oltre l’ambito sportivo, come una volta, con l’evento benefico “Sport for life”.«L’ultima occasione fu mi pare il concerto di Jovanotti – ha detto ieri presentando il nuovo evento l’assessore allo Sport Marco Galli – e il ritorno all’antico avverrà con una manifestazione a fin di bene. Le nazionali in campo nel segno della solidarietà sono di assoluto spessore, “Calcio Tv” contro “Magistrati”».Alle 18 inizierà la partita vera e propria, con il Gabibbo in persona che leggerà i nomi dei calciatori con la sua consueta parlata genovese cara a generazioni di spettatori Tv. Molti dei personaggi della Nazionale Calcio Tv provengono infatti dalla palestra di comici e inviati che ruota attorno a Striscia la notizia di Antonio Ricci. E dal mattino alle 11 fino alle 17 fuori dallo stadio, in attesa della sfilata ufficiale di ingresso sul campo, ci saranno attività di intrattenimento dedicate alle associazioni di volontariato cui andrà il ricavato della manifestazione: ComoCuore, “Quelli che con Luca” per lo studio della leucemia infantile e “La scuola che vola” che sul territorio si occupa di limitare il fenomeno dell’abbandono scolastico. A dare una mano logistica all’evento penseranno i volontari dell’Associazione Nazionale Carabinieri.Katia Arrighi, presidente del Coni provinciale, ieri ha spiegato durante la presentazione dell’evento che sarà anche l’occasione per illustrare al pubblico comasco l’iniziativa nazionale “Quarto tempo in campo”, un torneo di calcio per ragazzi con disabilità intellettive e relazionali. I biglietti saranno già in prevendita a partire dal prossimo fine settimana (info su Facebook e Twitter con l’hashtag #sportforlifecomo) e dettagli sulla composizione delle squadre saranno presentati a ridosso dell’evento. «L’8 settembre sarà una bellissima giornata – dice il manager della nazionale “Calcio Tv” Vittorio Fagioli – ho già mandato le convocazioni ai nostri 40 titolari e attendo di formare la squadra definitiva».«Non ci saranno problemi con il Calcio Como, che deve ancora definire in quale campionato giocherà – ha precisato Galli – Il Sinigaglia sarà comunque a disposizione per l’evento».
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Caldo africano sul Lario e in Italia: è la settimana più calda dell’anno
Ha preso il via oggi oggi la settimana più calda di questa estate 2018. L’ondata di caldo africano non risparmierà il Centro Nord con temperature roventi che raggiungeranno i 37/38°C.“Il caldo africano che sta interessando l’Italia durerà diversi giorni, almeno fino all’inizio di agosto”, spiegano gli esperti di 3bmeteo.“Sarà con molta probabilità la settimana più calda dell’estate per gran parte del Paese, complice l’azione di una vasta area di alta pressione di matrice subtropicale che investirà l’Italia con masse d’aria davvero molto calde”. La morsa di caldo e afa soffocherà anche Como dove il termometro raggiungerà i 35°.“Valori massimi pomeridiani anche superiori ai 35°C su pianure e fondovalle delle regioni centro-settentrionali, ma con picchi di 37-39°C sulle basse pianure lungo il Po tra Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e su zone interne di Sardegna, Toscana, Umbria e Lazio – spiegano gli esperti di 3bmeteo – Complice la scarsa ventilazione e i valori medio-alti di umidità relativa nei bassi strati dell’atmosfera, le temperature percepite supereranno ampiamente i 40°C in molte città del Centronord”Il caldo rovente “si rinforzerà ulteriormente a metà settimana, raggiungendo l’apice proprio tra mercoledì e venerdì. La fase anticiclonica e molto calda soprattutto al Centronord perdurerà almeno fino al weekend”, conclude 3bmeteo.
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Camerlata, schiaffo al Razionalismo: fontana senz’acqua. Ma il Comune vara la manutenzione
Da mesi ormai non zampilla più lo spartitraffico più artistico del Lario e forse dell’intera Lombardia, la fontana di Camerlata, opera razionalista realizzata nel 1960 ma sulla base di un progetto degli anni Trenta pensato per la Triennale dall’architetto cernobbiese Cesare Cattaneo e dall’artista astrattista lariano Mario Radice.Ciclicamente sottoposta a restauri su armatura e cementi, e gravata dalla minaccia di inquinamento e vibrazioni causa traffico intenso, la struttura di cemento armato caratterizzata dall’equilibrio geometrico di cerchi e sfere, è stata spesso al centro del dibattito culturale in città. C’è chi sostiene la necessità di spostarla in un luogo più confacente e meno problematico (ma è nata per questa specifica sede), chi addirittura di abbatterla e rifarla con materiali più idonei.Intanto il Comune cerca di correre ai ripari e ha varato una nuova manutenzione ordinaria e straordinaria delle fontane ornamentali e delle fontanelle sparse in tutta la città affidandosi a una ditta di Ceriano Laghetto, la Ital.Co.El., per un totale di 144 mila euro più Iva per un lavoro complessivo della durata di 1.095 giorni di interventi.
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Campione d’Italia, i debiti con la Svizzera sfiorano quota 5 milioni di franchi
Due atti parlamentari fanno chiarezza sui debiti di Campione d’Italia verso la Svizzera e sulla solidarietà molto concreta che la Confederazione sta mettendo in atto nei riguardi dei lavoratori dell’enclave.Rispondendo al deputato Massimiliano Robbiani, esponente della Lega dei Ticinesi di Mendrisio, il governo di Bellinzona ha fornito l’altroieri le cifre più aggiornate sulla situazione debitoria in cui versa il paese rivierasco nei confronti di istituzioni e imprese rossocrociate.Il Cantone – ad esempio – vanta crediti per oltre 916mila franchi svizzeri. «Sono crediti – scrivono le autorità di Bellinzona – riferiti alla frequentazione di allievi campionesi nelle scuole superiori ticinesi», ma anche ai «contributi annuali ricorrenti di 300mila franchi riferiti agli anni 2017 e 2018».Oltre che al Cantone, l’enclave deve molti soldi anche al Comune di Lugano e a una serie di imprese di servizi. A luglio si parlava di circa 3,2 milioni di franchi ma, spiega il Consiglio di Stato, «dato che l’erogazione dei servizi da parte di enti pubblici e privati non è stata interrotta, è lecito affermare che i crediti nei confronti dell’enclave continuino a lievitare. Attualmente stimiamo si avvicinino ai 4 milioni di franchi svizzeri».Per fortuna, nonostante la situazione resti drammaticamente incerta, il Cantone non intende usare maniere brusche contro l’enclave. «In segno di solidarietà, e fintanto che la situazione sarà sotto controllo, il Consiglio di Stato non intende bloccare l’erogazione dei servizi a favore di Campione d’Italia – si legge infatti nella risposta data al deputato della Lega dei Ticinesi – Le recenti dimissioni dell’esecutivo campionese e la nomina dell’autorità prefettizia con conseguente commissariamento del Comune favoriranno un chiarimento relativo al pagamento dei debiti nei confronti dei vari prestatori di servizio nel Cantone. In questo ambito, lo stesso Cantone ha già insinuato i propri crediti nell’ambito della procedura fallimentare per le passività sino al 31 dicembre dello scorso anno».Anche sul fronte dell’assistenza diretta a chi ha perso il lavoro il governo ticinese ha fornito cifre interessanti. Sino al 10 settembre scorso, erano «180 i dipendenti del Casinò di Campione d’Italia che si erano annunciati all’Ufficio Regionale di Collocamento», la struttura attraverso cui è possibile chiedere la corresponsione della indennità di disoccupazione. I presupposti del diritto a ricevere questa indennità, che corrisponde all’80% dell’ultimo salario, «è svolto autonomamente dalle singole casse di disoccupazione», che in Ticino sono gestite dai sindacati. Anche per questo motivo, sottolinea il governo cantonale, «al momento attuale non è possibile dire» quanti tra i dipendenti della casa da gioco campionese «sono o saranno a beneficio di indennità di disoccupazione».Sicuramente, sia le casse di disoccupazione sia le autorità cantonali vigileranno affinché l’indennità sia percepita soltanto da chi ne ha diritto. «I casi per i quali sussiste un dubbio» saranno verificati in modo puntuale: sino al 10 settembre scorso i controlli della Sezione del lavoro erano stati 2.
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Campo Coni, lavori terminati ma manca l’agibilità. Sportivi delusi
Lavori terminati ma manca l’agibilità. Ennesima beffa per gli atleti del Campo Coni di Muggiò. Poco più di dieci giorni fa, dopo una riunione con i vertici delle società sportive che utilizzano la struttura, il Comune aveva fatto sapere che a partire dal mese di agosto gli atleti sarebbero potuti tornare finalmente ad allenarsi, tutti i giorni dalle 17 alle 20, escluso il weekend.Agosto è arrivato ma per ora non c’è alcuna notizia sull’agibilità dell’impianto. «Purtroppo i tempi non si conoscono – ha spiegato l’assessore allo Sport del Comune di Como, Marco Galli – Tra un paio di settimane al massimo i tecnici saranno sul posto per verificare i lavori. Manca soltanto l’ultimo tassello poi il Campo Coni tornerà di nuovo a disposizione di cittadini e atleti».Un anno la durata dei lavori per riqualificare la struttura con un cantiere iniziato nello scorso settembre che peraltro è stato sospeso durante tutta la stagione invernale.Un ritardo che ha causato pesanti disagi alle società sportive che ruotano attorno al campo Coni, un totale di circa cinquecento atleti che sono stati costretti alla ricerca di altri campi e strutture dove potersi allenare.
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Campo Coni, nuovi problemi. Scarichi bloccati e spogliatoi allagati
Scarichi intasati e spogliatoi allagati. Nuovi disagi per gli atleti che si allenano al campo Coni di Muggiò, riaperto solo l’ottobre scorso dopo la lunga chiusura per il rifacimento della pista, che si è protratta per oltre un anno. Già da alcuni giorni, i servizi e gli spogliatoi maschili sono inutilizzabili perché, probabilmente a causa degli scarichi bloccati, i bagni, le docce e anche gli spazi per cambiarsi sono allagati. Il pavimento è invaso dall’acqua e dai liquami degli scarichi fognari e per gli atleti diventa pressoché impossibile accedere agli spazi prima e dopo gli allenamenti. Un problema riscontrato già da alcuni giorni, che sta creando difficoltà alle persone che utilizzano la struttura sportiva. Le società sportive che abitualmente si allenano al campo Coni hanno già segnalato la situazione agli uffici competenti del Comune di Como, che avrebbe assicurato un intervento in tempi brevi per risolvere la situazione e ripristinare servizi e spogliatoi. E in effetti ieri in serata gli addetti del Comune sono intervenuti. Va ricordato che il campo Coni è stato al centro di infinite discussioni per i recenti lavori di rifacimento della pista d’atletica. Un cantiere che doveva inizialmente chiudersi entro la fine del 2017 ma che poi, per un susseguirsi di ritardi, ha portato all’inaugurazione del nuovo campo solo nel mese di ottobre del 2018, dopo un impegno economico del Comune di Como di 400mila euro. Rifatte pista di atletica, pedane per i salti e i lanci. E adesso questi nuovi problemi per una struttura sportiva che sembra non avere mai un attimo di pace.
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Cantiere in via Bixio: asfaltatura notturna. Sopralluogo dei tecnici in Valfresca
Secondo round di lavori in via Nino Bixio a Como. È infatti scattata la seconda e ultima fase del cantiere. Le opere iniziate lo scorso 9 luglio hanno creato non pochi disagi per gli automobilisti, con code e rallentamenti soprattutto nelle ore del mattino. Dopo il completamento della posa della rete gas e fibra ottica inizia ora la fase gestita dal Comune, che prevede la riasfaltatura della strada. Via Bixio resterà chiusa al traffico veicolare, solo nella fascia notturna, dalle 20.30 alle 6 del mattino. Con un’ordinanza Palazzo Cernezzi annuncia che i lavori, con data di inizio 30 luglio, dovrebbero terminare entro il prossimo 5 agosto.“Restiamo fermi alla previsione annunciata – spiega l’assessore alla Polizia Locale Elena Negretti – speriamo che il tempo sia clemente”.Nessuna notizia invece sulla riapertura della Valfresca. Resta ancora chiusa a data da destinarsi via XXVII Maggio, nota ai comaschi come “Valfresca”. La strada interessata da due smottamenti lo scorso maggio è chiusa agli automobilisti. “Oggi c’è stato un sopralluogo dei tecnici incaricati”, spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Vincenzo Bella. Al momento vista la mancanza di una data sulla durata dei lavori e sui tempi per la possibile riapertura, la Valfresca continuerà a rimanere chiusa. In ottobre, peraltro, su questa strada sono previsti il passaggio del Giro di Lombardia di ciclismo e lo shake-down – la prova delle vetture in assetto da gara – del Rally Aci Como.
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Cantieri a Como, dopo via Paoli comincia la Varesina
Lavori quasi ultimati in via Pasquale Paoli, a Como, una delle dorsali d’ingresso più importanti della città.
La scorsa notte è stato posato l’asfalto e già questa mattina il traffico era più scorrevole.
L’intervento di manutenzione ha riguardato il tratto da via Badone a via Giussani. La carreggiata nei giorni scorsi è stata ridotta da quattro a due corsie di marcia con inevitabili ripercussioni sulla viabilità.
Intanto, oggi, come annunciato dal Comune, in via Varesina, nel tratto da via Badone a via Collina, sono iniziati i lavori per la riqualificazione e le opere stradali dell’area compresa nel piano ex Trevitex.
In base all’avanzamento del cantiere sarà ristretta la carreggiata mantenendo la circolazione a doppio senso e sarà vietata la sosta nel tratto interessato. Un cantiere che porterà inevitabili disagi alla circolazione nei prossimi mesi e la cui durata è stimata in circa 210 giorni.