Categoria: Cronaca

  • Abbandona la figlioletta in auto per giocare alle slot: denunciato papà di Faloppio

    Abbandona la figlioletta in auto per giocare alle slot: denunciato papà di Faloppio

    Ha abbandonato la figlia di sette anni per quasi un’ora, lasciandola all’interno dell’auto. Il tutto per fermarsi al bar, comprare le sigarette e giocare alle macchinette slot machine.

    E’ accaduto a Faloppio. Un padre di 38 anni è stato denunciato a piede libero dai carabinieri del paese con l’accusa di abbandono di persone minori o incapaci

    Il fatto nel tardo pomeriggio di ieri. La figlia è stata trovata dai militari dell’Arma da sola, seduta sul sedile posteriore della propria autovettura – nella circostanza lasciata aperta, con le chiavi inserite nel quadro di accensione ed in moto – nel parcheggio del bar tabacchi.

    La bambina, in buono stato di salute, non ha necessitato di accertamenti sanitari da parte del 118.

  • Accoltellamento di Lugano: estradato un cubano residente nel Comasco

    Accoltellamento di Lugano: estradato un cubano residente nel Comasco

    È stato estradato dall’Italia alla Svizzera il 45enne cubano, residente in provincia di Como, ritenuto essere il responsabile – in concorso con altre persone – di un accoltellamento avvenuto a Lugano il 21 ottobre 2017. Rissa che avvenne all’esterno di una discoteca del Quartiere Maghetti.

    Il Ministero pubblico e la Polizia cantonale hanno comunicato che l’estradizione è avvenuta oggi e che lo straniero è stato consegnato dalle forze di polizia italiane alle autorità ticinesi. L’uomo era già stato arrestato il 16 novembre 2017, in Italia, in esecuzione di un mandato di arresto internazionale del Ministero pubblico, spiccato a seguito degli accertamenti d’inchiesta degli inquirenti della Polizia cantonale.

    Nella sera finita al centro dell’attenzione, il cubano sarebbe partito con altri stranieri da Chiasso per “punire” un gruppo di albanesi che nei giorni precedenti aveva malmenato un amico nel centro di Lugano. Da qui la decisione di farsi giustizia e la rissa conclusa con un accoltellamento. Gli uomini finiti sotto inchiesta – sono in cinque, il cubano ma anche un connazionale di 25 anni, un boliviano, uno svizzero e un albanese – sono accusati a vario titolo di tentato omicidio, rissa, lesioni gravi e infrazione alla legge federale sulle armi.

  • Accoltellò il patrigno ma era «incapace di intendere»: assolta

    Accoltellò il patrigno ma era «incapace di intendere»: assolta

    «Assolta», perché «il reato ascritto è stato commesso da una persona non imputabile» in quanto incapace di intendere al momento del fatto. La perizia psichiatrica, che ha ritenuto una ragazza 25enne residente a Como affetta da «psicosi di tipo schizofreniforme», ha posto fine alla vicenda giudiziaria che era iniziata il 1° luglio 2013 quando la giovane ne aveva appena 19. In una casa del centro città, dove abitava con la madre e il compagno della donna, aggredì quest’ultimo a coltellate e senza alcun apparente motivo.

    La vittima cercò di difendersi, parando i colpi che venivano inferti e scappando poi in strada dove fu inseguito: la vittima se la cavò con più tagli alle mani e alla fronte e con una prognosi quantificata in una ventina di giorni. La ragazza fu invece indagata dalla Procura della Repubblica per le lesioni aggravate. Una prima consulenza psichiatrica effettuata dalla difesa (avvocato Massimo Guarisco) portò ad evidenziare l’inizio della schizofrenia che poi si manifestò in modo evidente.

    Il perito del giudice, intervenuto in seguito, ha confermato questa diagnosi e il processo si è concluso con l’assoluzione per l’estinzione del reato in quanto commesso da una persona non imputabile. Epilogo invocato anche dalla pubblica accusa. La 25enne è stata comunque riconosciuta «pericolosa socialmente». Per questo motivo il giudice monocratico di Como, Andrea Giudici, ha disposto la misura di sicurezza della libertà vigilata per un periodo non inferiore alla durata di due anni e sei mesi.

  • Accusato di botte in famiglia: farmacista finisce a processo

    Accusato di botte in famiglia: farmacista finisce a processo

    Giudizio immediato l’8 ottobre di fronte al giudice del tribunale di Como, Nicoletta Cremona. È questa la decisione della Procura in merito all’episodio di violenza che aveva riguardato un farmacista della città, accusato di lesioni da parte di un familiare.Vicenda che era nata proprio dalla denuncia presentata dalla vittima lo scorso mese di novembre, decisione presa dopo un violento alterco (pare legato a questioni di quote nella farmacia) in cui erano volati calci e pugni.L’indagato ha sempre negato ogni addebito, sia di fronte al giudice che l’aveva sentito per l’interrogatorio di garanzia, sia con la decisione di non accedere a riti alternativi ma di farsi giudicare in aula in un pubblico dibattimento. L’indagine era stata condotta dai carabinieri di Como, che avevano poi notificato al farmacista una ordinanza di custodia cautelare motivata dalla «preoccupante escalation di violenze».Ora invece tutto finirà in aula. Il farmacista è difeso da Rita Mallone, la parte lesa da Roberto Rallo.

  • Acsm Agam, open day in caverna e nuovo laboratorio

    Acsm Agam, open day in caverna e nuovo laboratorio

    Visite guidate all’impianto del Baradello in occasione dell’inaugurazione della palazzina ex centrale del latte di via Somigliana, modello di efficienza energeticaCompletato l’intervento sull’immobile dell’ex centrale del latte, in via Somigliana, adiacente alla sede di Como in via Stazzi di Acsm Agam, è venuto il tempo per inaugurare la nuova sede del laboratorio analisi delle acque potabili della società di distribuzione del Gruppo.

    La palazzina sarà inaugurata sabato 24 novembre, con un convegno (a inviti), dalle 10, dedicato alle attività del servizio e alle caratteristiche tecnologiche della costruzione in cui è insediato, cui prenderanno parte i vertici aziendali, le business unit Reti e Innovazione / Tecnologie, Ance /Como e la società nazionale di Ricerca Sistema Energetico (Rse).

    Porte aperte in cavernaNel pomeriggio del 24 novembre le visite guidate gratuite con prenotazione obbligatoria all’impianto di potabilizzazione di Como di Acsm Agam reti gas, sotto il Baradello, una delle eccellenze dell’azienda per qualità dei trattamenti e collocazione ad impatto urbanistico zero (è in una caverna).Ritrovo e trasferimento in pullman da via Somigliana 10, con partenze alle ore 14,30 e 15,30.È necessario iscriversi awww.eventbrite.it/e/52601893680. La visita dura circa un’ora, i minori di 14 anni dovranno essere accompagnati da un adulto.

    Il laboratorio analisi dell’acquaLa struttura ex centrale del latte accoglie il laboratorio analisi idriche di Acsm Agam reti gas acqua. Inizialmente riservato ai controlli dell’acqua distribuita nel Comasco dall’allora Acsm, il servizio è cresciuto nel tempo ed è stato messo a disposizione di altre aziende: ad oggi il laboratorio analizza l’acqua erogata in oltre 40 comuni del comprensorio lariano e, con l’ingresso del ramo aziendale idrico di Aspem, anche di 34 comuni della provincia di Varese.

    Una sede ad alta efficienza energeticaL’edificio ex centrale del latte è stato ristrutturato dalla business unit Innovazione e Tecnologie del gruppo Acsm Agam secondo i più avanzati criteri di efficienza energetica, con interventi mirati a livello edilizio e tecnologico, in modo di ridurre al minimo i consumi e renderlo praticamente autosufficiente dal punto di vista energetico. Gli impianti di riscaldamento e condizionamento del fabbricato, gestiti a distanza, saranno alimentati dal teleriscaldamento e pannelli solari per la produzione di energia termica e elettrica. La struttura rappresenta un esempio della capacità di esecuzione del Gruppo nel settore dell’efficientamento e della sostenibilità ambientale.

  • Ad Alserio il ’68 raccontato da Toni Capuozzo

    Ad Alserio il ’68 raccontato da Toni Capuozzo

    Mappa del ’68 in forma di libro, con forti riferimenti all’esperienza autobiografica. Quell’anno cruciale di cui è stato celebrato il cinquantesimo nel 2018 è stato moltissime cose immateriali: la musica, i poster, Bandiera Gialla alla radio, la scoperta dei «giovani» a livello planetario.Ed è stato anche molte cose materiali, da indossare, da ascoltare, da usare per segnalare la propria presenza nel mondo: l’eskimo e le Clarks, le minigonne, gli stivaletti, il mangiadischi, il ciclostile e il megafono. Il Sessantotto ha generato nuovi modi di fare politica tra autogestioni e assemblearismo, di stare insieme nelle comuni o nelle famiglie aperte, di viaggiare tra nomadismo e misticismo.Ma è stato anche luoghi, alcuni mitizzati: la Trieste di Basaglia, Venezia e Porto Marghera, Trento e Sociologia, Milano e la “Zanzara”, Firenze, con l’Isolotto e Barbiana, Torino e la Fiat, Pisa e la Normale, Roma e Valle Giulia, la Sicilia di Mauro Rostagno e di Danilo Dolci.Toni Capuozzo, giornalista e scrittore, racconta tutto questo nel suo nuovo libro edito da Il Mulino di Bologna “Andare per i luoghi del ‘68”, che presenterà dialogando con il direttore del “Corriere di Como” e di Espansione Tv Mario Rapisarda, con il patrocinio del Comune e della Biblioteca di Alserio venerdì prossimo, 18 gennaio, alle 20.45, nella Struttura polivalente di via Papa Giovanni XXIII.Ingresso libero.Toni Capuozzo, già vicedirettore del Tg5 e conduttore di “Terra!”, è stato inviato di guerra del gruppo Mediaset, seguendo i conflitti in ex-Jugoslavia, Somalia, Medio Oriente e Afghanistan. Premiato con numerosi riconoscimenti per la sua attività editoriale e giornalistica, ha esordito nel mondo della notizia dopo aver frequentato Sociologia a Trento, collaborando a «Lotta Continua». Tra i suoi libri: «Le guerre spiegate ai ragazzi» (Mondadori, 2012) e «Il segreto dei marò» (Mursia, 2015).

  • Adam Sandler sul set di “Murder Mystery” ad Argegno

    Adam Sandler sul set di “Murder Mystery” ad Argegno

    Dopo gli ultimi ciak cernobbiesi del film di Netflix, oggi e domani si gira ad Argegno. Il sogno di Hollywood sul Lario rimarrà realtà fino al 24 agosto, giorno in cui sarà smontato il set diMurder Mystery, film d’azione che vede protagonisti Jennifer Aniston e Adam Sandler. Il set poi si sposterà in Inghilterra per le ultime riprese e si passerà al montaggio e alla postproduzione, messa in onda su Netflix a fine primavera. Con tante realtà italiane nella scenografia, da Portofino a Santa Margherita Ligure, da Como alle località turistiche sulla Regina. Oggi Sandler (nella foto di Antonio Nassa) ha fatto la sua apparizione sul set, dove  è sempre attesa la diva Aniston.Come per il centro di Como Netflix punta su una scenografia caratterizzata da variopinti mercatini tipici, nel centro storico di Argegno. «Tutto ha funzionando a dovere – dice il sindaco di Argegno Roberto De Angeli – il servizio navette per i posteggi alternativi è regolare. Pochi disagi, in cambio di tanta pubblicità per il Lario. Ci sono anche turisti venuti da lontano a caccia di selfie e autografi».Il cineturismo è un mercato che il film di Netflix incentiverà nel futuro. Ma i benefici si hanno già oggi. «La produzione ci ha fatto un bonifico di 50mila euro per tutti i giorni di set – dice il sindaco di Argegno – per le nostre casse è una bella boccata d’ossigeno, ma soprattutto ci aspettiamo un ritorno economico a lungo termine».Sarebbe bello poter proiettare il film ad Argegno, una volta ultimato. «Lo speriamo, proporlo ai nostri cittadini e turisti in piazza o in una palestra a tempo debito sarebbe bellissimo, Ci penseremo a tempo debito. Di sicuro, il set lariano ci invita a pensare iniziative per attirare gli appassionati di cinema. Sono ovunque nel mondo».

  • Addio allo storico ippocastano, al centro di molte battaglie ambientaliste

    Addio allo storico ippocastano, al centro di molte battaglie ambientaliste

    Addio allo storico ippocastano, l’albero che da anni è situato nel parcheggio che ne ha preso il nome, tra viale Aldo Moro e via Ambrosoli, a ridosso del centro città.  La pianta, conosciuta ai comaschi perché negli anni divenuta simbolo delle battaglie degli ambientalisti, che in più occasioni hanno difeso l’albero dall’abbattimento, ieri è arrivata al suo epilogo.L’ippocastano, oramai morto, è stata abbattuto. Ieri mattina la ditta incaricata dal Comune di Como ha iniziato le procedute per tagliare rami e tronco.  Palazzo Cernezzi ha fatto sapere che la Sovrintendenza ha comunque prescritto il vincolo di sostituire l’albero con un esemplare analogo. «Per me l’ippocastano ha un doppio significato. Oltre alla storia che rappresenta per la nostra città ha anche un valore affettivo» spiega l’assessore ai Parchi e giardini Marco Galli.«Ho abitato per anni in un palazzo proprio di fronte all’albero – aggiunge l’esponente della giunta – Purtroppo però la pianta era morta. Con grande rammarico non si poteva far nulla se non abbatterla».A questo punto si attende la decisione del Comune, che dovrà scegliere la nuova pianta che prenderà il posto dell’Ippocastano.

  • Adria Bartolich si dimette dalla segreteria generale della Cisl dei Laghi

    Adria Bartolich si dimette dalla segreteria generale della Cisl dei Laghi

    Dimissioni al vertice della Cisl dei Laghi.

    Adria Bartolich, eletta meno di un anno e mezzo fa alla guida del sindacato di via Brambilla, ha lasciato il suo incarico.

    In un breve comunicato, diffuso ieri in tarda mattinata, Bartolich ha spiegato i motivi alla base della sua decisione. «Ho rassegnato le dimissioni da segretario generale della Cisl dei Laghi per ragioni personali – ha scritto la dirigente sindacale comasca – Ringrazio tutti coloro che, nel corso del mio mandato, hanno collaborato con me e anche le numerose persone, “cisline” e non, che mi stanno letteralmente inondando di telefonate e di messaggi affettuosi».

    Bartolich ha poi aggiunto: «è stato un piacere lavorare con tante persone in gamba e capaci, oltre che umanamente sensibili. Sono certa che la Cisl saprà trovare una soluzione adeguata per la mia successione».

    Adria Bartolich era stata eletta dal congresso segretaria generale dalla Cisl dei Laghi all’inizio di aprile dello scorso anno con 122 voti favorevoli su un totale di 132 votanti.

    Brunatese, laureata in architettura, 60 anni, l’ormai ex segretaria generale della Cisl dei Laghi è stata deputata dell’Ulivo dal 1994 al 2001 e ha ricoperto anche l’incarico di segretario della presidenza della Camera dei Deputati.

    Tra il 2016 e il 2017 è stata anche a capo della Cisl Scuola della Lombardia.

  • Agenzia di viaggi chiusa a Cantù, ancora nessuna svolta

    Agenzia di viaggi chiusa a Cantù, ancora nessuna svolta

    I carabinieri di Cantù continuano a tenere monitorata la situazione che ruota attorno all’agenzia di viaggi di Mirabello “Sognare Viaggiando”.Da sabato mattina l’attività è chiusa e i biglietti a chi aveva prenotato le vacanza – che avrebbero dovuto essere recapitati a casa stando a quanto scritto su un cartello esposto sulla porta di ingresso dell’agenzia – non sono stati consegnati.

    La situazione è delicata e coinvolge giorno dopo giorno sempre più persone che non si erano ancora premurate di passare dall’agenzia a ritirare i biglietti in quanto in partenza nelle prossime settimane. Anche ieri – soprattutto in mattinata – l’afflusso è stato ingente e costantemente controllato dalla vigilanza del centro commerciale.

    Al momento, tuttavia, non c’è ancora alcun reato configurato e soprattutto non ci sarebbe nessuna denuncia messa nero su bianco da parte dei viaggiatori rimasti a piedi. Ma nelle prossime ore, se la situazione non dovesse avere l’attesa svolta, le cose potrebbero cambiare anche sotto l’eventuale profilo penale. I carabinieri di Cantù hanno comunque già iniziato ad ascoltare le persone coinvolte in questa spiacevole situazione raccogliendo informazioni e materiale per una possibile e futura azione. Anche ieri, come documentano le foto, l’agenzia di Mirabello era chiusa e all’esterno campeggiava il solito cartello appeso già la scorsa settimana. Non è ancora chiaro il numero delle persone che sarebbero rimaste senza l’atteso biglietto per le vacanze.