Categoria: Cronaca

  • Febbre del Nilo, può tornare a casa il pensionato di Carugo

    Febbre del Nilo, può tornare a casa il pensionato di Carugo

    È tecnicamente guarito e così è potuto tornare a casa il pensionato di Carugo che era stato ricoverato all’ospedale Valduce di Como per una forma di una forma di West Nile virus, la febbre del Nilo.

    «Gli ultimi controlli su siero e urine effettuati al Sacco di Milano hanno dato esito negativo così abbiamo potuto dimettere il paziente» spiega il primario di Neurologia, Mario Guidotti, dove era ricoverato il 71enne. L’uomo si era presentato al pronto soccorso del Valduce il 20 agosto. Le analisi effettuate sempre al “Sacco” dopo il ricovero avevano confermato i sospetti dei medici comaschi: “Febbre del Nilo”.

    Si è chiuso così positivamente il decorso del primo e al momento unico primo caso segnalato sul territorio, causa dalla puntura di una zanzara infetta.

  • Febbre del Nilo, stabile il 71enne di Carugo

    Febbre del Nilo, stabile il 71enne di Carugo

    È in condizioni stabili l’uomo di 71 anni ricoverato da qualche giorno all’ospedale Valduce di Como dopo aver contratto il virus della cosiddetta “Febbre del Nilo”.

    Il primo caso di West Nile virus era stato confermato martedì scorso dalla direzione sanitaria di via Dante, anche sulla scorta di analisi specifiche effettuate nei laboratori del “Sacco” di Milano. Il paziente, un uomo di Carugo, è come detto in condizioni stabili. Avrebbe ancora una febbre leggera e prosegue ovviamente le terapie.

    Il 71enne si era presentato la sera del 20 agosto al pronto soccorso del Valduce in stato confusionale, con febbre alta e cefalea. Subito i medici avevano ipotizzato che potesse trattarsi del West Nile virus. Una malattia che con ogni probabilità era stata trasmessa all’uomo con la puntura di una zanzara infetta, forse nel giardino di casa.

    La “Febbre del Nilo” si è purtroppo diffusa nelle ultime settimane anche in Lombardia. Da maggio sono pervenute oltre 20 segnalazioni in Regione dalle Ats della Valpadana, di Brescia, di Pavia e della Città metropolitana e ora anche dal Comasco. Due casi di positività sono emersi dai controlli sui donatori di sangue.

  • Federconsumatori, Mara Merlo confermata presidente

    Federconsumatori, Mara Merlo confermata presidente

    Il congresso di Federconsumatori, tenutosi ieri in via Castellini, ha riconfermato Mara Merlo alla guida dell’associazione dei consumatori.  Merlo è presidente di Fedeconsumatori Sunia dal dicembre 2016, succedendo a Silvana Brenna.

    Dal 2002 al 2007 è stata già presidente di Federconsumatori Como, successivamente  ha ricoperto i ruoli di funzionaria di Nidil Cgil assistenza/tutela sindacale lavoratori parasubordinati atipici, mentre dal 2010 al 2015 è stata coordinatrice dell’ Ufficio vertenze Cgil Como. Dal 2015 al 2016 è stata responsabile del servizio successioni del Caaf.

    «Sono soddisfatta per il consolidamento sul territorio di Federconsumatori, sempre più importante presidio di difesa del diritto – commenta Merlo – sono oltre 1300 i cittadini comaschi che si sono rivolti al nostro sportello nell’ultimo anno. La nostra ambizione è rappresentare una comunità sempre più ampia e rendere i consumatori consapevoli delle loro scelte, così da non subire passivamente il mercato e le sue trasformazioni».

  • Felleca: «Se cambiano idea pagheranno il biglietto»

    Felleca: «Se cambiano idea pagheranno il biglietto»

    «Ci sono anche altre squadre da tifare. Io ci ho messo l’anima e i soldi»

    Ha la voce rotta dalla tristezza e dalla rabbia, Roberto Felleca. Per ore ha ricevuto insulti e inviti a lasciare il Como dopo la “sconfitta” al Coni. Affida la sua reazione a un messaggio WhatsApp vocale di quasi due minuti, che non fa certo sconti ai tifosi.«Noi stiamo andando avanti per la nostra strada lavorando da un anno con delle basi solide per dare solidità al Como – dice Felleca – Con un campionato non vinto stiamo continuando a lavorare su un progetto a lunga scadenza». Poi la risposta agli attacchi e alla minaccia di sciopero della tessera.«Se la gente non vuole fare l’abbonamento ci spiace, è evidente, ma rispettiamo le scelte. Se decideranno un domani di venire a vedere il Como che tanto dicono di amare pagheranno il biglietto – aggiunge – Non abbiamo commesso reati. Abbiamo semplicemente perso la possibilità di salire in serie C. Non era un obbligo. Abbiamo preso l’impegno l’anno scorso di mettere a posto una società distrutta e lo abbiamo fatto con le nostre possibilità e nel miglior modo possibile. Continueremo a migliorarci».«Chi ci vuole seguire troverà la porta aperta – dice Felleca – altrimenti ci sono anche altre squadre da tifare o da tifare a distanza. Mi spiace dover essere così duro con le parole, ma oggi sono io il più amareggiato di tutti. Ci ho messo anima, corpo e denaro. Sto ricevendo da giorni insulti da tutte le parti».«Mi sono oggettivamente stancato di essere colpito. Anche perché – conclude l’amministratore delegato – invece questo è il momento di dimostrare di essere uniti e c’è chi sta facendo di tutto tranne che unire. Non abbiamo fatto cose scorrete o sleali, cose che non si dovevano fare. Abbiamo provato a fare il meglio. Ci siamo riusciti per una parte e per un’altra non ci siamo riusciti. Ribadisco, io so di avere la coscienza pulita – conclude – Non so tutti gli altri».

  • Fermi: “Volontari risorsa fondamentale”

    Fermi: “Volontari risorsa fondamentale”

    “Il volontariato si conferma una risorsa indispensabile per garantire servizi socioassitenziali sempre più puntuali e tempestivi, e in una logica di sussidiarietà, le associazioni territoriali sono indispensabili per consentire alle istituzioni di dare risposte efficienti alle esigenze dei cittadini. E’ nostro dovere sostenere sempre di più realtà come la Onlus AMaTe di Faloppio e il Cisom di Como e metterle nelle condizioni di operare e intervenire nel miglior modo possibile”. Lo ha sottolineato il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Alessandro Fermi al termine della visita di questa mattina ai presidi ospedalieri dell’Asst Lariana.

    All’ospedale Sant’Anna di San Fermo della Battaglia e al Sant’Antonio Abate di Cantù arrivano infatti i volontari per garantire sostegno e assistenza ai pazienti in Pronto Soccorso e ai loro familiari, grazie all’Associazione AMaTE Onlus di Faloppio e al Cisom di Como, il Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta.

    All’Ospedale Sant’Anna, dove il Pronto Soccorso conta circa 200 accessi al giorno, 15 volontari di AMaTe cominceranno a novembre il loro servizio al termine del percorso di formazione che inizierà giovedì 13 settembre: la loro presenza sarà concordata in modo continuativo con il primario. All’Ospedale di Cantù invece i volontari del Cisom di Como impegnati saranno 8 già a partire dalle prossime settimane, non appena concluso l’iter autorizzativo: qui la media di pazienti che accedono ogni giorno al Pronto Soccorso è di circa 80. L’iniziativa in entrambe le strutture avrà carattere sperimentale con l’obiettivo di garantire una prima assistenza più puntuale e confortevole nei rispettivi Pronti Soccorso.

    “La visita di oggi -ha aggiunto il Presidente Fermi- conferma inoltre la volontà di Regione Lombardia nel tutelare e potenziare questi presidi territoriali, come dimostrano anche gli investimenti economici deliberati dalla Regione e di cui questa mattina già abbiamo visto i primi risultati durante i sopralluoghi effettuati ai padiglioni e alle strutture interessate”.

    Il 25 agosto scorso al presidio “Felice Villa” di Mariano Comense sono iniziati i lavori per la messa in sicurezza dell’edificio B grazie a uno stanziamento regionale di 650mila euro, con previsione di completarli entro la prossima primavera. A Cantù proseguono senza intoppi i lavori del Pronto Soccorso e del nuovo Blocco Operatorio, che saranno conclusi entro fine anno con un investimento complessivo di quasi 3 milioni e 200mila euro.

    Infine al Sant’Anna di San Fermo c’è stata occasione di avere la conferma dell’eccellenza dei reparti e soprattutto dell’utilità e funzionalità dell’elisuperficie per l’atterraggio dell’elicottero del 118, realizzata sulla sommità della Palazzina Uffici.

    Alla visita odierna hanno partecipato i Sottosegretari all’Interno Nicola Molteni e alla Salute Maurizio Fugatti, i parlamentari della Lega, Alessandra Locatelli ed Eugenio Zoffili e il consigliere regionale del Pd, Angelo Orsenigo.

  • Fiamme dai contatori, intossicati madre e figlio

    Fiamme dai contatori, intossicati madre e figlio

    Paura a Cucciago giovedì notte per un incendio che ha coinvolto dei contatori dell’energia elettrica di una casa.

    Due persone, madre e figlio, sono state portate in ospedale per precauzione. Evacuata momentaneamente tutta la palazzina. Sono stati sette gli appartamenti interessati oltre a due attività commerciali. Quindici i vigili del fuoco impegnati.

  • Fiamme in Altolago, torna la paura. Il vento spinge il fuoco verso le case

    Fiamme in Altolago, torna la paura. Il vento spinge il fuoco verso le case

    C’è apprensione in Altolago, a Sorico, per l’incendio che da giorni flagella il monte Berlinghera. Le fiamme, che due giorni fa sembravano spente, ieri hanno ripreso vigore e si teme che il fronte del fuoco, spinto dal vento che non smette si soffiare, possano raggiungere le case.

    Il presidio dei vigili del fuoco è costante. Una lotta che dura da ieri e che è proseguita anche durante tutta la notte, nella speranza di poter avere presto a disposizione gli elicotteri che non riescono ad alzarsi in volo proprio per il vento.

  • Fiamme in un allevamento di cani: salva una donna e i suoi 60 animali

    Fiamme in un allevamento di cani: salva una donna e i suoi 60 animali

    Incendio nella serata di ieri sera in una casa con allevamento di cani a Rovello Porro. Solo l’immediato intervento dei vigili del fuoco partiti da Saronno e da Como, ha impedito danni maggiori.

    Tutti i 60 cani presenti nella struttura sono stati salvati. La residente, una donna di 65 anni, è stata trasportata in codice verde (dunque con lesioni non gravi) all’ospedale di Saronno.

    Le fiamme sarebbero partite dall’esplosione di una bombola a Gpl. Sul posto per verificare l’accaduto sono arrivati anche i carabinieri di Lomazzo e Turate, oltre al 118, alla polizia locale, al sindaco e ai tecnici dell’Ats.

  • Fiano stasera su Etv al Dariosauro

    Fiano stasera su Etv al Dariosauro

    C’è ancora una sinistra in Italia? E il Pd, è nelle condizioni di tornare a rappresentare il “popolo” che non la pensa come Salvini o Di Maio? E ancora: chi sta facendo l’opposizione al governo Lega-Movimento 5 Stelle? Queste e molte altre questioni saranno al centro della nuova puntata del Dariosauro in onda questa sera, su Etv, a partire dalle 21.15. In studio con il conduttore Dario Campione sarà ospite Emanuele Fiano, deputato e responsabile nazionale per i temi della Sicurezza del Partito Democratico.

    Come sempre i telespettatori potranno intervenire con le loro riflessioni e domande chiamando il numero 031.3300655 o scrivendo su WhatsApp al numero 335.7084396.

    Durante la settimana restano sempre aperti anche i canali social Facebook, Twitter e Instagram con l’hashtag #dariosauro.

  • Fiera di Alzate Brianza, si rinnova la tradizione. Si comincia domani e si chiude il 10 settembre

    Fiera di Alzate Brianza, si rinnova la tradizione. Si comincia domani e si chiude il 10 settembre

    «Vanno preservate le tradizioni del territorio. E per noi è un orgoglio contribuire a mantenerle vive e tramandarle». Ne è fermamente convinto l’ingegner Giovanni Pontiggia, presidente della Bcc Brianza e Laghi, nel parlare della vicinanza del gruppo alla fiera secolare della Madonna di Rogoredo ad Alzate Brianza. La manifestazione si tiene in concomitanza con la festività religiosa della Nascita della Beata Vergine Maria, l’8 settembre, e si svolge lungo le vie circostanti il Santuario omonimo. E proprio questa sera il primo momento significativo con l’offerta del Cero da parte dell’amministrazione comunale. E poi, fino al 10 settembre largo alla rassegna zootecnica, alla fiera commerciale, agli stand gastronomici e alle aree espositive. «La nostra presenza è costante. Ci rende orgogliosi sapere che, grazie anche al nostro supporto, si sia conservato e valorizzato questo appuntamento. Troppo spesso simili fiere si perdono nel nulla – dice il presidente Pontiggia – Quello che abbiamo cercato di fare è fornire un contributo costruttivo e utile per adeguare il modello organizzativo dell’evento all’evoluzione dei tempi. Una scelta che ha contribuito a rendere questo appuntamento il più importante a livello provinciale, pur essendo una fiera di paese, di periferia e non del capoluogo». E a tal riguardo è motivo di apprezzamento «il collegamento che esiste tra la nostra fiera e quella di Casatenovo, un legame che deve essere fortificato per unire i territori del comasco e del lecchese», aggiunge Pontiggia. Per il futuro l’obiettivo è di ampliare il palcoscenico dell’evento «interessando Lariofiere. Perchè non valorizzare il settore agricolo e zootecnico così ben rappresentati nella fiera di Alzate, ad esempio in un appuntamento di prestigio come la rassegna RistorExpo? Portando i prodotti locali nella filiera della ristorazione? Ripartendo proprio da settori primari come quello agricolo si costruisce il substrato economico della provincia», conclude il presidente Pontiggia. «Le aspettative per questo appuntamento secolare sono sempre molto alte – interviene il sindaco di Alzate Brianza Massimo Gherbesi – Innanzitutto per l’aspetto religioso e poi per l’importanza che la fiera ha assunto dal punto di vista economico e sociale. Negli anni si è lavorato con impegno e grazie a certi partner sempre presenti come la Bcc, e con l’impegno dei volontari, la nostra fiera è ormai diventata un punto di riferimento per il settore agricolo e zootecnico. Adesso il prossimo passo sarà quello di espanderci oltre i confini territoriali per farci conoscere sempre di più». L’ultimo commento è del presidente di Coldiretti Como-Lecco, Fortunato Trezzi. «Quello di Alzate è un appuntamento ormai irrinunciabile per gli addetti. I temi principali su cui ci concentriamo sono molto chiari: il forte legame con la realtà agricola e zootecnica locale, la salvaguardia dell’ambiente e l’avvicinamento della società civile al nostro mondo che interessa sempre di più. Con il passare del tempo infatti i segnali sono sempre più positivi – spiega il presidente Trezzi – Sono tutti elementi che sosteniamo per qualificare e diversificare al massimo le nostre produzioni rispetto al panorama nazionale. Adesso dobbiamo cercare di fare in modo che tutto ciò costituisca anche un’adeguata fonte di reddito per chi decide di impegnarsi o di rischiare in simili attività. È un ostacolo deve essere superato».