Non ci sta e reagisce a muso duro il sindaco di Campione d’Italia, Roberto Salmoiraghi dopo l’ultima, netta presa di posizione del deputato pentastellato Giovanni Currò. Non è infatti piaciuta la richiesta inviata dal politico direttamente al primo cittadino affinchè si dimettesse insieme alla sua giunta come gesto dignitoso e quale punto di ripartenza per capire come poter uscire dalla palude in cui il Comune si trova dopo la dichiarazione di dissesto finanziario e dopo il fallimento della casa da gioco.Due eventi che stanno sconvolgendo il tessuto economico – sociale dell’enclave italiana in Svizzera e creando disagi e problemi ai cittadini.«Non riesco proprio a capire a nome e per conto di chi fa certe dichiarazioni – interviene il sindaco Salmoiraghi – La popolazione ci ha scelto legittimamente con una votazione avvenuta tempo fa e noi ci stiamo impegnando per superare la crisi. Non vedo perchè l’onorevole Currò si intrometta con questa veemenza. Risponderò a dovere entro breve. Non mi sembra costruttivo creare ulteriori tensioni in un clima già rovente».
Nelle ore scorse, tramite Facebook, l’onorevole Currò era stato molto chiaro. «Il governo è al corrente – ha scritto venerdì – L’esecutivo «interverrà però alle sue condizioni, salvaguardando i principi originari dell’enclave italiano e nell’interesse dello Stato per il bene di tutti i cittadini italiani. Rassicuriamo e invitiamo la Giunta a presentare le dimissioni che accompagnerebbero quelle, già dignitose, dei 4 consiglieri comunali, il tutto per avviare un processo di facilitazione della risoluzione della crisi».Ma l’ingerenza è stata considerata eccessiva. «Sono quasi dei toni minacciosi che proprio faccio fatica a comprendere – spiega Roberto Salmoiraghi – Di cosa veniamo accusati ? Sarebbe bene parlarne chiaramente invece di continuare a fare esternazioni. Sediamoci intorno a un tavolo e discutiamo ma concentrandoci su quanto può essere fatto per la situazione in essere». Intanto arriva una conferma importante. «Venerdì abbiamo depositato il ricorso contro il fallimento del casinò – dice Salmoiraghi – Adesso attendiamo gli sviluppi già a partire dalla prossima settima». Intanto mercoledì prossimo, 29 agosto, dalle 9.30 alle 12.30, le organizzazioni sindacali hanno programmato un corteo nel capoluogo lariano al quale parteciperanno i dipendenti del casinò ma anche del Comune.