Categoria: Cronaca

  • Hiroshima e Nagasaki, Como città della pace ricorda l’olocausto nucleare

    Hiroshima e Nagasaki, Como città della pace ricorda l’olocausto nucleare

    Lunedì 6 agosto alle ore 11 presso il Monumento alla Resistenza Europea, sul lungolago Mafalda di Savoia a Como, si terrà la cerimonia di  commemorazione dei bombardamenti atomici delle città di Hiroshima e Nagasaki, avvenuti il 6 e il 9 agosto 1945.

    Un appuntamento importante e non solo simbolico, se consideriamo che Como, da quanto ribadito anche sul sito del Comune, è “Città Messaggera di Pace”,  ossia “favorisce ogni iniziativa di amicizia tra le città e i popoli del mondo e coerentemente promuove il valore della solidarietà innanzitutto tra i propri cittadini. Il Comune promuove e valorizza le attività che possono essere adeguatamente esercitate dall’autonoma iniziativa dei cittadini e delle loro formazioni sociali, secondo il principio di Sussidiarietà”, come recita l’articolo 1 dello Statuto comunale. Come riferisce il sito di Palazzo Cernezzi, “Como è una fra le prime città al mondo ad essere insignita del titolo di Città Messaggera di Pace dalle Nazioni Unite. Durante l’assemblea per la costituzione dell’associazione delle città messaggere di pace  a Verdun il 7-8 settembre 1988, le realtà partecipanti  hanno espresso la loro ferma convinzione sul ruolo che le autorità municipali hanno nella creazione di una cultura della solidarietà”.

  • I giudici confermano l’assoluzione per gli ex vertici della Ca’ d’Industria

    I giudici confermano l’assoluzione per gli ex vertici della Ca’ d’Industria

    Assolti anche in Appello i quattro imputati, accusati di turbativa d’asta e peculato, per la vicenda della gara per l’assegnazione a un’azienda esterna del servizio di ristorazione della Ca’ d’Industria. Il collegio del Tribunale di Milano ha confermato la sentenza di primo grado – assoluzione per tutti gli imputati – contro la quale aveva presentato ricorso il pubblico ministero Mariano Fadda.Nel processo d’appello, l’accusa ha chiesto la conferma della sentenza di primo grado e alla richiesta si sono associate le difese. Al termine di una camera di consiglio durata poco più di un’ora è arrivata la sentenza, con l’assoluzione per tutti gli imputati. Ca’ d’Industria si è costituita parte civile. Gli imputati erano accusati di aver sottratto quasi 900mila euro alla Fondazione Ca’ d’Industria nella procedura di gara per l’assegnazione all’esterno della mensa. Servizio finito nelle mani della società milanese Fms. Sotto accusa erano finiti Domenico Pellegrino, ex presidente della casa di riposo, Mario Peloia e Flavia Farina, consiglieri di amministrazione nonché componenti della speciale commissione istituita per valutare le offerte e William Fabbro, amministratore della Fms. Per l’accusa, gli imputati avrebbero favorito la Fms, anche se la società non aveva presentato l’offerta più vantaggiosa. Questa scelta avrebbe portato ad un aumento dei costi per Ca’ d’Industria.Accuse non recepite dai giudici, che hanno assolto gli imputati a Como, in primo grado e ora anche in appello.

  • I presunti casi di lavoro nero nelle casette della Città dei Balocchi

    I presunti casi di lavoro nero nelle casette della Città dei Balocchi

    In attesa di verifiche, si prepara un codice etico

    «Ad oggi nulla ci è stato comunicato su eventuali accertamenti dell’autorità giudiziaria. Se dovesse cambiare qualcosa saremo in prima linea, pronti a fare la nostra parte per intervenire».

    La dichiarazione preliminare, ieri sera in consiglio comunale, è dell’assessore al Commercio Marco Butti in risposta a una richiesta di chiarimenti del capogruppo del Pd Stefano Fanetti su presunti casi di lavoro nero nelle casette della Città dei Balocchi.

    «Il Consorzio – spiega Butti – ha fatto delle verifiche tra gli stand per capire che cosa potesse essere successo e comunque, in attesa di eventuali sviluppi da parte degli organi giudiziari, si è impegnato per il prossimo anno – scelta da me condivisa – a realizzare e far sottoscrivere agli espositori un codice etico». Il tutto era nato dalla segnalazione di alcuni giovani al lavoro nelle casette, che avevano raccontato di presunti episodi di lavoro nero e sfruttamento di manodopera a basso costo.

  • I writers imbrattano ancora la cabina di viale Rosselli

    I writers imbrattano ancora la cabina di viale Rosselli

    La denuncia dell’associazione Per Como pulita

    “È andata a finire così… è ancora in giro a distruggere la nostra città…” questo il laconico commento lasciato sulla pagina Facebook dell’associazione “Per Como pulita” il gruppo di volontari, vincitori dell’Abbondino d’oro 2017, che da tempo si occupano di cancellare scritte e graffiti dai muri della città.

    A inizio primavera i volontari di “Per Como pulita” erano intervenuti dulla cabina elettrica di viale Rosselli, all’imbocco di viale Cavallotti. Un punto di grande passaggio e di accesso ai giardini dell’ex Zoo. Le pareti della casetta erano state completamente imbrattate. Dopo l’intervento di “Per Como pulita” la casetta era tornata del suo grigio originale.

    Almeno fino all’ultimo passaggio di un graffittaro, che ha lasciato la sua firma e una serie di scritte con la vernice color ruggine. La lotta contro i writers dell’associazione prosegue, quartiere dopo quartiere.

  • Il bilancio del prefetto Bruno Corda prima di lasciare il lago : «L’ondata migratoria il momento più complesso»

    Il bilancio del prefetto Bruno Corda prima di lasciare il lago : «L’ondata migratoria il momento più complesso»

    Il momento più difficile ma allo stesso tempo quello più stimolante è «sicuramente stato l’arrivo dell’ondata migratoria di centinaia di profughi alla stazione di San Giovanni. L’emergenza scattata ormai alcuni anni fa che ha messo la città e le istituzioni davanti a un fenomeno che mai si era presentato con simile intensità a Como. Una situazione che ha richiesto un grande impegno alle forze dell’ordine, allo Stato e ai comaschi che hanno dimostrato di essere un popolo accogliente e generoso». Le parole sono di Bruno Corda, ex prefetto di Como che il 23 luglio lascerà il posto al suo successore, Ignazio Coccia in arrivo da Bologna.

    E questo pomeriggio, ancora intento a riempire gli ultimi scatoloni nel suo ufficio – la sua prossima destinazione sarà Roma dove sarà vice capo del Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione – ha voluto fare un breve bilancio della sua esperienza in riva al lago. «In questi 4 anni ho visto una città in rapido cambiamento – ricorda il prefetto – Il numero delle persone è cresciuto. Erano già tanti i turisti ma adesso è incredibile e bisogna lavorare sotto questo profilo». Una città dove il fenomeno migratorio ha caratterizzato gli ultimi anni. «È stato importante il lavoro di squadra. La compattezza sui vari fronti istituzionali e l’apertura dei cittadini che insieme al mondo del volontariato hanno fatto la loro parte. Abbiamo così gestito una situazione complicata dando delle linee da seguire anche per il futuro». E sui comaschi è chiaro. «Non me la contano giusta. Raccontano di essere chiusi ma non è così. Come i sardi – che rappresento – prima parlano, conoscono chi sta di fronte e poi diventano gli amici migliori».

  • Il capogruppo in Regione Lombardia di Forza Italia, Gianluca Comazzi, ospite domani sera al Dariosauro

    Il capogruppo in Regione Lombardia di Forza Italia, Gianluca Comazzi, ospite domani sera al Dariosauro

    Il capogruppodi Forza Italiain Regione Lombardia,Gianluca Comazzi, sarà ospite domani sera alDariosauro, la trasmissione di approfondimento in onda tutti i lunedì in diretta dalle 21.15 suEtv.

    Comazzi dialogherà con il conduttore,Dario Campionee soprattutto con il pubblico da casa su tutti i temi di attualità politica.

    Come sempre, i telespettatori potranno intervenire chiamando lo031.3300655o inviando messaggiWhatsAppal numero335.7084396.

    Sui canali social è attivo l’hashtag#dariosauro.

  • Il Como dice no alla Coppa di Serie D. «Non andiamo a Pavia»

    Il Como dice no alla Coppa di Serie D. «Non andiamo a Pavia»

    Il Como vuole giocarsi fino all’ultimo la possibilità di disputare il campionato di serie C. La società è disposta ad affrontare un braccio di ferro con i vertici del calcio, compresa la presa di posizione di non scendere in campo contro il Pavia domenica 9 per la partita di Coppa Italia Dilettanti.

    Ecco le motivazioni della decisione, riassunte in un comunicato stampa diffuso in serata:

    “Il Como 1907 in riferimento alla sorprendente decisione della LND di farci giocare la gara di Coppa Italia domenica 9 settembre, quindi prima della decisione del TAR del Lazio, che come tutti ci auspichiamo faccia giustizia e ci permetta di partecipare al campionato di Serie C, comunica che domenica 9 settembre la squadra non scenderà in campo a Pavia in virtù anche del rifiuto della formazione locale di spostare la gara a data di destinarsi in attesa del pronunciamento del TAR che avverrà il prossimo 13 settembre, dispiace che il Pavia non abbia dimostrato nei nostri confronti alcuna sensibilità alla nostra richiesta di rinvio della gara, dispiace anche per i nostri tifosi, infine dispiace dover denunciare per l’ennesima volta il poco rispetto del Como 1907, che vuole in qualsiasi modo che gli venga riconosciuto il diritto di partecipare alla Serie C a discapito dell’intollerabili distinzioni fatte a favore di numerose Società ancora prive di fidejussione valida”.

  • Il Comune vuole comprare 9mila pali della luce

    Il Comune vuole comprare 9mila pali della luce

    L’assessore Bella: «Piccolo passo verso il rinnovo degli impianti»

    È stata approvata nella giornata di ieri dalla giunta del Comune di Como la proposta che porta a intraprendere il percorso per l’acquisizione degli impianti di pubblica illuminazione.

    Un passaggio fondamentale in chiave sicurezza, perché permetterebbe di ottenere gli obiettivi posti dall’amministrazione di Mario Landriscina sulla via della maggiore luce in città collegata anche alla eventuale installazione di un numero maggiore di telecamere, soprattutto nelle aree critiche spesso al centro di fatti di cronaca. Passaggio fondamentale in questo senso, come detto, è però quello di acquisire gli impianti di pubblica illuminazione.

    «Si tratta di un piccolo tassello per il rinnovo degli impianti», ha spiegato al riguardo, a margine della giunta, l’assessore alla Mobilità e lavori pubblici Vincenzo Bella. Quest’ultimo ha aggiunto che la proposta sarà portata la prossima settimana in commissione e poi all’esame del Consiglio.

    L’acquisizione al centro di questa volontà della giunta riguarda circa 9mila punti luce. L’assessore Bella ha infine spiegato che l’intervento di rinnovamento dei punti luce prevede l’inserimento di luci a led che porteranno dunque a un risparmio energetico per Palazzo Cernezzi.

  • Il Coni respinge il ricorso del Como. Si va al Tar

    Il Coni respinge il ricorso del Como. Si va al Tar

    Nulla da fare.

    Il Collegio di Garanzia dello Sport, organo del Coni che si è riunito oggi a Roma ha rigettato il ricorso del Como per il ripescaggio in serie C.La stessa sorte è toccata al Prato.

    L’amministratore delegato azzurro, Roberto Felleca ha commentato duramente la decisione, ma non vuole arrendersi. Ha già dato mandato all’avvocato Edoardo Chiacchio di preparare il ricorso al Tar del Lazio. Le speranze per la società lariana di poter giocare in serie C sono però davvero ridotte al lumicino.

    Leggi qui la sentenza del Coni

  • Il dramma di Nesso: il secondo sub ha lasciato la camera iperbarica

    Il dramma di Nesso: il secondo sub ha lasciato la camera iperbarica

    Buone notizie dal Niguarda di Milano. Il sub che domenica mattina è rimasto coinvolto – con l’amico poi deceduto – nella drammatica immersione di fronte a Nesso, è uscito dalla Terapia Iberbarica. Le sue condizioni sono dunque buone.

    Rimane l’osservazione da parte dei medici, ma già nelle prossime ore potrà essere sentito dai carabinieri di Pognana per raccontare quanto avvenuto a circa 60 metri di profondità quando erano iniziati i problemi all’amico poi deceduto.

    A nulla era valso infatti in disperato tentativo del compagno di immersione di riportare a galla il 47enne di Veleso. La Procura di Como ha aperto un fascicolo sull’accaduto. L’attrezzatura è stata posta sotto sequestro.