Categoria: Cultura e spettacoli

  • Concerto sinfonico con degustazione

    Concerto sinfonico con degustazione

    Ultimo appuntamento della stagione concertistica 2018/2019 al Teatro Sociale di Como, con l’Orchestra Filarmonica del Conservatorio Giuseppe Verdi di Como, diretta da Bruno Dal Bon, che eseguirà un cammeo di Bizet:Arlésienne, musiche di scenain una rara e raffinata esecuzione. Giovedì 2 maggio  (ore 20.30), il programma è inteso come un ‘viaggio’ nella Francia tardo romantica del 1872, anno in cui Georges Bizetcompose Arlésienne, musiche di scena, destinate ad accompagnare l’omonima opera teatrale di Alphonse Daudet. Verranno suonate le musiche di scena originali e non le suite elaborate da Georges Bizet (eseguite in prima assoluta a poche settimane dal debutto teatrale, nel novembre 1872 al Cirque d’Hiver di Parigi) e Ernest Guiraud successivamente (edizione ufficiale del 1876), davvero un’esecuzione rara e filologicamente curata, accompagnata da interventi di danza, a cura del Gruppo Danza Teatro Sociale diretto da Simonetta Manara, e con la voce recitante di Stefano De Luca, direttore de le Scuole del Teatro, a guidare gli spettatori attraverso la trama di Daudet. La drammaturgia, divisa in tre atti e 5 tableaux, trae origine dall’omonimo racconto che Daudet pubblicò nella raccolta Lettres de mon moulin, nel 1869; la prima, andata in scena al Théâtre du Vaudeville, con musica e coro diretti da Charles Constantin, il 1° ottobre 1872, non convinse il pubblico, che ne decretò un insuccesso. La pièce, dopo 21 alzate di sipario, non venne più rappresentata. La trama è piuttosto scarna e quasi ovvia: narra di una giovane di Arles (da qui Arlésienne) amata da Fréderi, il quale, poco prima delle nozze ne scopre l’assoluta infedeltà; sconvolto, tanto da cadere preda della follia, non è in grado di lasciarsi aiutare dalla famiglia, che ne ha a cuore la sorte. Fréderi muore suicida buttandosi dal balcone.

    In occasione del concerto il Teatro Sociale di Como è felice
    di proporre un’altra experience che precederà lo spettacolo: prima
    dell’Arlésienne (dalle 19.45 alle 20.15) il Teatro del Gusto di Como
    propone in Sala Pasta una degustazione di prodotti tipici del territorio.
     Il piccolo buffet proporrà una selezione di assaggi (cruditésdi
    verdure ai profumi di frutta; bocconcini di formaggio con ristretto di
    balsamico vintage e balsamici di fico e cipolla caramellata; mini-involtini di
    bresaola con oli aromatizzati; cubetti di frutta con saba di mele) abbinati
    agli Oli EVO Aromatizzati ed i Balsamici di frutta.

  • Garbo e quella citazione di Berlino datata 1981

    Garbo e quella citazione di Berlino datata 1981

    Curiosità. La canzone del cantautore comasco è stata ripresa dopo la sconfitta del Brasile ai MondialiDopo la prima semifinale dei Mondiali di calcio, dopo il settebello rifilato dalla Germania al Brasile, ieri si sono inevitabilmente scatenati – ovunque – commenti di ogni tipo. Uno dei più curiosi, ripreso anche dal sito di Repubblica XL, citava una nota canzone del comasco Garbo che nel 1981 intitolava il suo disco del debutto (da cui prendeva spunto anche l’omonimo brano poi diventato molto celebre) A Berlino? va bene.Lo stesso cantante, sul suo profilo Facebook, ieri commentava così: «Premesso che non seguo e conosco poco il mondo del calcio, devo dire che mi spiace molto per il Brasile.

    Un Paese in grave crisi economica, politica e sociale, ma che è ricco di gente meravigliosa, di suono, musica, ritmo. Paese che ha investito molto in questi Mondiali pieni di contraddizioni. Che dire poi della Germania, forse che a Berlino va bene… a Berlino va bene ancora!».

    Interpellato dal “Corriere di Como” su questa curiosità, Garbo ha ampliato il suo pensiero: «La mia breve considerazione partiva dal fatto che, pur seguendo distrattamente l’evento, ero incuriosito da una disfatta calcistica che ha assunto aspetti davvero umilianti per un popolo che stava cercando, anche attraverso i Mondiali, una piccola riscossa – spiega il cantautore – Invece è andata così e in fondo mi dispiace molto per il Brasile. Quando scrissi quella canzone – aggiunge Garbo – Berlino era una città affascinante, piena di contraddizioni. Oggi tutto questo non esiste più. Berlino è diventata una capitale europea come molte altre, anche se vive sempre un clima di grande fermento anche dal punto di vista musicale».Ma se oggi Garbo dovesse scrivere una nuova canzone su una città, a quale la dedicherebbe? «Forse – afferma l’artista – a Pechino, perché i cinesi sono oggi la più grande potenza economica e militare del mondo. Proprio di recente ho visto una serie televisiva ambientata in Australia che paventava un’invasione asiatica». Intanto Garbo sta ultimando un disco il cui titolo, “Fine”, sembra davvero perfetto per sigillare la sconfitta carioca.

    M. Prat.

  • Dietro le quinte in teatro  e alla fine si brinda

    Dietro le quinte in teatro e alla fine si brinda

    Proseguono le iniziative del Teatro Sociale di Como per far conoscere al pubblico i propri segreti. Il ciclo “Libiamo, libiamo ne’ lieti calici…” propone tour in teatro e aperitivo il 26 e 27 aprile e il 4 maggio, alle 11. Si visitano luoghi solitamente inaccessibili agli spettatori; a seguire un aperitivo con una degustazione enogastronomica, che cambia a seconda dei prodotti del territorio disponibili. Visita guidata in italiano e in inglese, durata 45 minuti. Tour e aperitivo 10 euro a persona, la sola visita guidata costa 5 euro. Ci si può presentare in biglietteria dalle ore 10.

  • “Collisioni” con tre artiste a Palazzo Reale di Genova

    “Collisioni” con tre artiste a Palazzo Reale di Genova

    Tre modi di interpretare l’arte contemporanea con sensibilità femminile e con curatela lariana. L’agenzia Tablinum firma la mostra collettiva “Collisioni” che si terrà presso le Sale della Corte del Museo di Palazzo Reale Genova. Aprirà al pubblico sabato 3 Maggio, dalle ore 11 e chiuderà domenica 19 maggio alle ore 18.In scena le opere di tre artiste, Pascale Margail, Sarah Aller e Giusi Lorelli, in un percorso espositivo curato dalla storica dell’arte Elisa Larese di Bellagio. Un’arte che colpisce e non lascia indifferenti, e ispira la contemplazione della realtà secondo inedite prospettive. Pascale Margail invita all’introspezione, travolge lo spettatore con una vera e propria esplosione di colore, dove ogni sfumatura vuole rappresentare un sentimento. L’arte dell’artista e fotografa genovese Giusi Lorelli si muove invece sulla scia del barocco, esplorando un immaginario onirico che sublima nel surrealismo le esperienze della vita quotidiana e le memorie iconografiche dei grandi capolavori della letteratura e dell’arte. Sarah Aller, artista newyorchese e lariana di adozione, celebra tra l’altro i tipici “caruggi” di Genova con uno stile da artista di strada che accosta vecchi manifesti, colori e graffiti urbani per raccontare le trasformazioni del mondo di oggi.Il visitatore potrà usufruire di contenuti digitali speciali sul telefonino grazie a QR Code lungo il percorso.

  • Concerti, torna a fiorire il maggio di San Cassiano

    Concerti, torna a fiorire il maggio di San Cassiano

    Da domenica 5 maggio partirà il cicloI Concerti di Maggio, rassegna di musica classica internazionale organizzata dagli “Amici dell’Organo di Como-Breccia”, con il patrocinio del Comune di Como e della Regione Lombardia, ed in collaborazione con il Conservatorio cittadino “Giuseppe Verdi.Gli artisti che si alterneranno in San Cassiano dove è presente il monumentale organo Balbiani-Vegezzi-Bossi che proprio quest’anno celebra i cinquant’anni dalla straordinaria inaugurazione avvenuta il 4 novembre 1969 ad opere al più grande organista italiano Fernando Germani sono molti. Iil 5 maggio, per il concerto di apertura, a rappresentare la scuola organistica italiana Giulia Biagetti, organista titolare del Duomo di Lucca. Il 12 maggio si esibirà il duo violino e organo Antonello Molteni e Luigi Ricco con un programma prevalentemente concentrato si temi mariani. Il 19 maggio, la scuola internazionale sarà rappresentata da un duo franco- svizzero: all’organo sarà il francese Dominique Aubert che dialogherà con il flauto di Pan dello svizzero Philippe Emmanuel Haas. Di straordinario interesse artistico, infine, il concerto di chiusura del 26 Maggio, organizzato in collaborazione con il Conservatorio. Il Coro da Camera diretto da Domenico Innominato proporrà una prima parte interamente dedicata a Mendelssohn con il coro da camera e Luca Ratti all’organo mentre la seconda parte proporrà la straordinaria esecuzione dei Vespri, op. 37 di Sergej Rachmaninov.

  • Danza classica, la seta  celebra il mito di Nureyev

    Danza classica, la seta celebra il mito di Nureyev

    A pochi giorni dalla “Giornata Internazionale della Danza” che si celebra ogni anno il 29 aprile, omaggio al grande ballerino Rudolf Nureyev al Teatro Sociale di Como in piazza Verdi, con i primi ballerini e i solisti del prestigioso Teatro alla Scala di Milano.Sabato sera alle 20.30 il palcoscenico bicentenario ospita la grande danza e rende onore al settore tessile, fiore all’occhiello di Como in vista della candidatura a Città Creativa Unesco.L’evento si arricchisce inoltre della partecipazione straordinaria dello scrittore e performer Daniel Lumera , che con la sua voce introduce la performance dei danzatori.Partecipano all’evento i ballerini della Scala di Milano Martina Arduino, Sabrina Brazzo, Virna Toppi, Vittoria Valerio, Marco Agostino, Claudio Coviello, Nicola Del Freo, Federico Fresi e Mick Zeni, coordinati da Beatrice Carbone, figlia d’arte da sempre nel mondo della grande danza.Con l’occasione saranno presentate in apertura tre coreografie inedite, create appositamente per questo spettacolo comasco intorno alla seta, che costituirà l’asse protante della scenografia.L’omaggio a Rudolf Nureyev prevede grandi classici del repertorio del balletto classico, da Il Corsaro, Giselle e Don Chisciotte, accanto a coreografie neoclassiche e a coreografie contemporanee.Parte del ricavato dell’evento comasco al Sociale sarà devoluto a due importanti iniziative di carattere sociale ed educativo: “School for Children onlus” e “My Life Design Foundation”.

  • Il “Centro Paolo VI” celebra Leonardo

    Il “Centro Paolo VI” celebra Leonardo

    Il Centro culturale Paolo VI di Como, in collaborazione con la Diocesi di Como, propone per il prossimo mese di maggio un percorso intitolato“Mai
    a sé medesimo satisfatto”. Leonardo inquieto, a cinquecento anni dalla morte.

    Un tratto caratteristico del genio toscano, registrato sin dalle prime biografie, fu infatti la suainquietudine, che lo portò a una vitalità e a una curiosità proprie di tutta la sua vita.

    Al contempo, Leonardo è ancorainquieto, perché – forse – non del tutto compreso. Il profluvio di eventi e celebrazioni, specialmente nel quinto centenario della morte, non sempre ha saputo focalizzarne con rigore il pensiero e la produzione.

    Il progetto di due incontri sul capolavoro milanese dell’Ultima cena e sull’epoca rinascimentale è finalizzato
    a cercare di ricondurre la figura e l’opera nel corretto alveo della storia, dell’ambiente e del significato autentico.

    Il primo incontro –Il Cenacolo. Un’opera conosciuta? L’Ultima cena tra iconografia eucaristica e osservanza domenicana –si terrà venerdì 10 maggio, alle ore 21, presso l’Auditorium Don Guanella di Como (Via Tommaso Grossi 18) e avrà come relatori il prof. Alessandro Rovetta, storico della Critica d’arte presso l’Università Cattolica di Milano, e il prof. don Andrea Straffi, docente di Arte cristiana e direttore dell’Ufficio beni artistici della Diocesi di Como.

    Verrà proposta, attraverso la proiezione di immagini, una lettura del contesto in cui si
    trova l’Ultima cena e dell’iconografia del dipinto, il cui messaggio rimanda al dramma dell’uomo di tutti i tempi, dramma che trova una risposta nel dono di Cristo.

    Alessandro Rovettaè professore di Storia della critica d’arte presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Cattolica di
    Milano.

    Dal 2009 dirige la rivista «Arte Lombarda».

    È membro del direttivo della Società Italiana di Storia della critica d’arte e della Classe di Studi Borromaici della Biblioteca e Pinacoteca
    Ambrosiana.

    Ha pubblicato volumi, saggi e articoli di storiografia artistica, collezionismo, museologia e storia dell’arte moderna ed è stato curatore di
    mostre dedicate a Leonardo e a Michelangelo.

    Andrea Straffiè direttore dell’Ufficio
    di Arte sacra della Diocesi di Como e responsabile del progetto di inventariazione dei beni culturali ecclesiastici diocesani.

    Insegna arte cristiana presso il Seminario vescovile di Como e iconografia presso l’Accademia Aldo Galli di Como.

  • “Comoclassica” approda al Sociale

    “Comoclassica” approda al Sociale

    Il festivalComoclassicadiretto dal violinista Davide Alogna torna domenica 28 aprile alle 17.30 al Teatro Sociale di Como, nella splendida Sala Bianca, per un recital di flauto e pianoforte con due grandi maestri, Giuseppe Nova e Bertrand Giraud. Giuseppe Nova è considerato uno dei più importanti flautisti italiani nel mondo, ed in questa occasione dialoga con Bertrand Giraud,  raffinato camerista francese. Un concerto imperdibile con un programma ricco di capolavori musicali a partire dallaSonatadi Donizetti, passando dallaRomanzadi Saint Saens op. 37, laFantasia Coraledi Doppler e dallaFantasia sul “Rigoletto”di Popp per arrivare alla celebreSonatadi Franck in La Maggiore.

  • Brianza romantica nella mostra di Bosisio Parini

    Brianza romantica nella mostra di Bosisio Parini

    Rimane aperta fino a oggi dalle 16 alle 19 con ingresso libero la mostra di Paolo Demaria Guaitamacchi nel palazzo municipale di Bosisio Parini. L’artista rivela nuovi esiti di un’interrotta ricerca che dalle atmosfere lariane e brianzole si allarga ad orizzonti europei ed extraeuropei.Luce e colore sapientemente indagati nel loro effetti impressionistici e poetici contraddistinguono molti soggetti, come i prati fioriti di bianco nel verde dominante di Primavera nei campi o una Piazza della Scala iridescente ritratta di sera sotto la pioggia.Tra i paesaggi della Brianza dal toccante linguaggio evocativo figurano una bella veduta di Bosisio Parini nella foschia pomeridiana, in cui il borgo affiora raccolto e solare sopra il placido lago e i canneti, e uno scorcio dai tetti dello stesso paese, con i mossi volumi delle case e dei giardini soffusi di delicata luminosità.La Provenza degli ocra, dei verdi, dei gialli e dei lavanda si affianca ai recenti paesaggi che ritraggono le terre maestose e solitarie dell’Arizona e alle distese accidentate di rocce e ghiacciai dei paesaggi alpini, sovrastati da cieli cupi ed intensi. In un paesaggio invernale affascina la Valmasino con le sue sfaccettature granitiche trasfigurate dagli spessori delle falde nervose.Cumulonembi grandiosi e quasi metafisici sovrastano le sottili distese dei paesaggi dei colli senesi, mentre le vedute di Venezia stagliano i tocchi di colore dei palazzi sopra acque luminose e delicati cieli azzurri.Riserva piacevoli sensazioni in questa mostra la ricerca dell’artista intorno alla natura morta, con composizioni di frutta e ortaggi dalla rigogliosa vitalità.

  • Canto, ballo e cabaret con Cassano

    Canto, ballo e cabaret con Cassano

    Piero Cassano, poliedrico artista lariano di adozione che ha vinto più volte il festival di Sanremo come musicista e come autore, con la sua mitica band, i Matia Bazar, e con artisti del calibro di Eros Ramazzotti, torna protagonista a Como per un evento benefico.Sarà infatti l’ospite d’onore il prossimo 10 maggio alle 20 della manifestazione di canto, ballo e cabaret “Cantagiovani” giunta alla 11a edizione sul palcoscenico del Teatro Nuovo di Rebbio. Tra gli ospiti anche Alex De Santis, dal cast di “Colorado cafè”. Cassano proporrà alcuni brani scritti per Ramazzotti comeUna storia importante. L’iniziativa è come ogni anno promossa dall’Istituto Comprensivo Como Rebbio (si esibiranno infatti alunni della primaria e delle medie) con la collaborazione del comandante della stazione dei carabinieri di Rebbio, il maresciallo Claudio Maggio. L’ingresso sarà a offerta libera a favore dell’Associazione Lombarda Fibrosi Cistica.