Nuova udienza ieri mattina nel processo a carico dei quattro migranti accusati di aver picchiato due autisti della Asf mentre erano in sosta in piazza Vittoria.Violenze che sarebbero nate dalla richiesta di mostrare i biglietti di viaggio. Vicenda che è finita nei giorni scorsi sulle prime pagine dei quotidiani nazionali. In aula sono sfilati i testimoni della accusa – tra cui gli autisti che hanno raccontato quanto avvenne quel giorno riconoscendo gli aggressori – ma anche due testi della difesa portati dai due stranieri, che hanno sempre negato ogni coinvolgimento con quanto avvenuto e che non sarebbero mai stati ripresi dalle telecamere della zona. Uno di questi, un parroco di un Comune della sponda Est del lago, ha testimoniato che uno dei due stranieri (ospite presso le strutture della sua parrocchia) non usava mai l’autobus e che si muoveva sempre in bicicletta. L’autobus, tra l’altro, sarebbe stato diretto dalla parte opposta rispetto a dove il migrante viveva, ovvero a Tavernola, sponda Ovest del lago.Una seconda testimone ha poi riferito di aver visto uno degli accusati alla stazione di Como San Giovanni alle 20.47 di quella sera e che questi gli disse che stava andando a fare la spesa per il Ramadan. Ricordiamo che l’aggressione sarebbe avvenuta in piazza Vittoria alle 20.25 di martedì 5 giugno. Anche questo secondo straniero non risulterebbe residente a Tavernola (dove era diretto il bus della linea 11) ma a Rebbio dai Comboniani. Gli autisti invece hanno confermato il loro racconto, girandosi poi verso gli imputati e indicandoli senza esitazioni come i responsabili dell’aggressione. L’udienza è stata poi rinviata a luglio per le discussioni.
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Aggressioni a bordo: pugni e schiaffi a due capotreno a Lambrugo e Carimate
Violenza sui treni. Due aggressioni in poche ore sui convogli di Trenord, a Lambrugo e a Carimate. Due capotreno, un uomo di 46 anni e una donna di 22, sono stati picchiati dai passeggeri, nel primo caso da un gruppo di ragazzi rimproverati dall’uomo e nel secondo da un 50enne domenicano al quale era stato chiesto il biglietto.
Il primo caso di violenza è accaduto poco prima delle 20 di ieri a Lambrugo, sulla linea Asso-Erba-Milano. Quattro ragazzi, come confermato dall’ufficio stampa di Trenord, hanno aggredito un capotreno che li aveva rimproverati perché impedivano la chiusura delle porte del vagone, probabilmente perché stavano fumando. L’operatore è stato colpito con un pugno e ha avuto bisogno di cure mediche. E’ stato accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale di Erba e medicato, mentre in stazione sono intervenuti i carabinieri.
Nuovo allarme questa mattina attorno alle 9 a Carimate, sul treno partito da Porta Garibaldi e diretto a Como San Giovanni, lungo la linea Chiasso-Como-Milano. Un passeggero di 50 anni, dominicano, alla richiesta della capotreno di mostrarle il biglietto avrebbe detto di essere un abbonato ma di non avere con sé la ricevuta del biglietto. Sarebbe dunque nata una discussione e l’uomo ha dato due schiaffi alla giovane operatrice di Trenord. Il treno è stato bloccato, la donna è stata soccorsa e sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Cantù. Il 50enne è stato denunciato per interruzione di pubblico servizio, violenza a pubblico ufficiale e anche porto ingiustificato di oggetti atti a offendere perché i militari dell’Arma hanno accertato che nascondeva un taglierino.
Il tema della sicurezza sui treni, per i passeggeri e per gli stessi operatori che lavorano sui convogli resta di stretta attualità. Le aggressioni sono all’ordine del giorno e FerrovieNord – società controllata da Fnm, gruppo che con Trenitalia ha dato vita a Trenord per gestire le linee ferroviarie in Lombardia – sta varando un progetto di videosorveglianza che prevede anche l’utilizzo di bodycam, telecamere digitali che capotreno e controllori potranno indossare durante il servizio.
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Bassone, troppi detenuti e poco personale. Oggi la festa della polizia penitenziaria
Il carcere del Bassone
Organico insufficiente in una delle carceri più affollate d’Italia, alle prese anche con carenze strutturali. La festa per l’anniversario numero 201 della polizia penitenziaria è stata l’occasione per un bilancio sulla situazione del Bassone di Como, dove ci sono circa due detenuti per ogni posto disponibile e gli agenti in servizio sono meno di 200 a fronte di un organico previsto che dovrebbe invece essere di 236. Nell’ultimo anno, ogni giorno si sono registrati circa 2 ingressi di detenuti. Gli agenti della polizia penitenziaria hanno gestito 86 episodi di autolesionismo e 53 colluttazioni e liti tra detenuti. Al servizio di sorveglianza si aggiungono molteplici altre attività, dagli spostamenti dei carcerati, 557 in un anno, a compiti nuovi come la realizzazione della banca dati del Dna dei detenuti, con già 570 prelievi.Numeri che così vengono commentati da Cristina Maria Cobetto Chiggia, Comandante polizia penitenziaria Como. «Abbiamo sicuramente delle difficoltà di carenza di organico -spiega il Comandante – e di aumento della tipologia del lavoro. Giusto per fare un esempio è cresciuto molto l’utilizzo del personale per servizi esterni e per le traduzioni. Un altro elemento decisivo riguarda la nostra pianta organica nel suo complesso che non tiene conto del fatto che ci sono anche quelle persone che lavorano negli uffici». Dunque è la carenza di organico a essere importante. «Mancano inoltre molti sottufficiali e ad oggi, ad esempio, io sono l’unico funzionario in sede per cui quando mi assento il mio ruolo da comandante viene assorbito da un ispettore facente funzioni che ovviamente ha anche altri compiti e mansioni da effettuare durante il servizio».E le situazioni critiche da dover affrontare sono sempre all’ordine del giorno. «In aggiunta agli uomini insufficienti non si può non sottolineare come anche la struttura del carcere sia molto vecchia e necessiti di continui interventi e di manutenzione. Ma anche in questo caso non sempre sono operazioni fattibili viste le scarse risorse di cui disponiamo», dice sempre Cristina Maria Cobetto Chiggia. «Nonostante i numeri siano quelli forniti, va detto come il personale riesca a far fronte con grande abnegazione a tutte le situazioni di emergenza. E rispetto al passato gli eventi critici sono contenuti nonostante si viva in questa situazione precaria», chiude il comandante della polizia penitenziaria di Como.
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Biagio Antonacci lariano sull’ultimo “Vanity Fair”
Accompagnato dal lancio del nuovo singoloMio fratello, il cantante Biagio Antonacci regala al Lario l’ennesimo gradito spot promozionale. In un video comparso sulla sua pagina Facebook e realizzato in occasione di una intervista esclusiva concessa al settimanaleVanity Fair, eccolo in posa in scenografie di lusso del nostro lago tra cui il Gran Hotel Tremezzo, a bordo piscina con le Prealpi sullo sfondo, e su un motoscafo vintage per incarnare l’immagine di lusso ed esclusività che sempre più porta con sé il Lario.
L’intervista aVanity Fairè una lunga confessione in cui Biagio Antonacci si mette a nudo, sulla soglia dei 55 anni e reduce da un disco e da un tour trionfali: «Ai miei figli dico sempre di rispettare gli altri, ma di provare a essere liberi con loro stessi e con i loro desideri», ha dichiarato al settimanale di moda, musica e attualità in edicola fino al 18 luglio prossimo. Spazio anche ai ricordi: «Vengo da un ghetto alle porte di Milano in cui noi ragazzi, una tribù, ci sentivamo alternativamente i protagonisti della Via Pál di Molnár o i Greasers della 56a strada raccontati da Francis Ford Coppola». Poi, il successo. Ma lui non è cambiato: «Non sono una star, giro in motorino, sono contento così».
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Bimba di un anno chiusa nell’auto
Paura questa mattina per una bambina di appena un anno che è rimasta chiusa all’interno di un’auto. I vigili del fuoco – chiamati dalla madre spaventata – sono intervenuti in viale Rosselli.
Vigili del fuoco
L’allarme alle 16.20. La piccola avrebbe azionato accidentalmente la chiusura delle portiere rimanendo bloccata all’interno con la mamma all’esterno e senza chiavi. La bambina, in buone condizioni, non ha avuto bisogno di alcun controllo al pronto soccorso.
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Braga (Pd) alla Regione: «Preoccupati per la sorte della Tangenziale di Como»
La deputata comasca del Partito Democratico,Chiara Braga, ha incontrato oggi a Milano l’assessore regionale alle Infrastrutture,Claudia Terzi, per discutere di autostrada Pedemontana, Tangenziale e di ogni problema connesso alla mancata realizzazione delle opere legate alla grande arteria viabilistica in provincia di Como.
«Purtroppo – ha sottolineato la parlamentare comasca in un comunicato stampa – in questi anni la Regione è stata molto disattenta. Ho chiesto all’assessore Terzi di seguire personalmente la questione venendo anche di persona a verificare quale sia la situazione in questa parte della nostra provincia. Ho fatto presente anche la preoccupazione relativa al completamento della Tangenziale di Como, dopo le parole non certo rassicuranti del nuovo ministro su Pedemontana e grandi opere».
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Bus gratis per gli studenti, domande dal 9 luglio al 5 settembre
Dal 9 luglio al 5 settembre si può presentare domanda per l’abbonamento gratis dell’autobus
Possono accedere al beneficio gli studenti della scuola primaria e secondaria di primo grado residenti nei rioni decentrati di Camnago Volta, Civiglio/Garzola, Albate zona Bassone al Piano e Sant’Antonio, secondo il tragitto di seguito dettagliato:
Da Camnago Volta alla Scuola primaria “C. Venini”Da Camnago Volta alla Scuola secondaria di primo grado “G.Parini”Da Camnago Volta alla Scuola secondaria di primo grado “G. Leopardi”Da Garzola alla Scuola primaria di Civiglio “S. D’Immè”Da Garzola alla Scuola secondaria di primo grado “G. Leopardi”Da Civiglio alla Scuola secondaria di primo grado “G. Leopardi”Dalla Zona Bassone al Piano – S.Antonio alle Scuole primarie Istituto Comprensivo Como Albate
In presenza di richieste superiori alle disponibilità di bilancio, si provvederà ad assegnare abbonamenti annuali agli alunni in possesso di attestazione Isee, in corso di validità, non superiore a € 15.500,00
Le domande dovranno essere presentate presso gli Uffici in Via Italia Libera, 18/a, entro il 5 settembre o spedite con raccomandata a.r, sempre entro la stessa data (farà fede il timbro postale).
Per qualsiasi informazione è possibile rivolgersi al Settore Servizi Scolastici del Comune di Como tel. 031 252681 – nelle ore d’ufficio, oppure una mail a careddu.grazia@comune.como.it
La modulistica può essere scaricata anche dal sito: www.comune.como.it al link “Albo pretorio On line”.
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Carenza di infermieri al Sant’Anna e a Cantù. Chiesti “rinforzi” alle cooperative esterne
Carenza di infermieri all’ospedale Sant’Anna e in altri presidi dell’Asst Lariana. Per poter garantire il corretto funzionamento di tutti i servizi offerti, l’Azienda socio sanitaria territoriale è così costretta a chiedere aiuto alle cooperative per reperire personale.Già da tempo, a dire il vero, l’azienda si era affidata agli esterni e ora, per non ridurre le attività, i vertici aziendali hanno deciso di richiedere una presenza ancora maggiore da parte di operatori delle coop.Il ricorso al personale esterno «è assolutamente necessario per mantenere il massimo delle attività possibili», scrivono nero su bianco i direttori dell’Azienda socio sanitaria territoriale Lariana.Senza un aiuto esterno infatti, il personale dipendente non potrebbe garantire la copertura di tutte le esigenze degli ospedali e l’azienda dovrebbe ridurre i servizi offerti alla cittadinanzaIl supporto è stato necessario già in inverno, durante le settimane dell’emergenza influenza, quando sono stati messi a disposizione letti aggiuntivi per far fronte al picco di ricoveri.Infermieri e operatori socio-sanitari delle cooperative continueranno a coprire i posti vacanti almeno fino al termine del mese di luglio e dovranno effettuare più di 13mila ore di lavoro, distribuite tra le degenze mediche del Sant’Anna di San Fermo della Battaglia, nei settori week-surgery e day-surgery del Sant’Antonio Abate di Cantù e nell’ambulatorio vaccinale del presidio di via Napoleona, a Como. Complessivamente, per questo periodo l’azienda ha previsto un investimento di circa 290mila euro per il personale esterno.«Nonostante le procedure messe in campo per reperire personale interno – precisano ancora i vertici dell’azienda ospedaliera – con il ricorso alla mobilità e al concorso pubblico attualmente sussiste comunque una carenza di personale interno».Da qui l’esigenza di ricorrere all’impiego di personale esterno, ritenuto «assolutamente necessario» per il regolare svolgimento di tutte le attività sanitarie.
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Coltellate alla ex, in carcere 41enne di Bulgarograsso
E’ in carcere, al Bassone, un 41enne di Bulgarograsso arrestato dai carabinieri di Appiano Gentile con l’accusa di maltrattamenti di familiari e tentato omicidio.
I militari erano intervenuti giovedì scorso con i colleghi di Fino Mornasco nel parcheggio del centro sportivo di Bulgarograsso dopo la segnalazione di un’aggressione ai danni di una donna. La vittima, una 31enne si trovata in comprensibile forte stato di agitazione e aveva anche una ferita da arma da taglio al polso sinistro.
L’interno dell’auto della donna aggredita
Ha raccontato di essere stata avvicinata, mentre era in auto, dall’ex convivente che poi, con un sasso, le aveva rotto il finestrino al grido di “Ti Ammazzo!”. La donna ha spiegato come l’uomo avesse pure un coltello con il quale cercava di colpirla al volto e al corpo. La 31enne ha parato uno dei colpi con il braccio sinistro, rimanendo ferita, fortunatamente in modo non grave. Il sangue non ha fermato l’aggressore, che avrebbe ridotto a brandelli gli abiti della vittima e la tappezzeria dei sedili.
La donna è riuscita a scappare dall’auto e a chiedere aiuto inseguita dall’ex, che all’arrivo di alcune persone si è poi dato alla fuga.
Le molestie e le minacce sarebbero iniziate lo scorso settembre, quando era finita la relazione tra i due. Oltre alle testimonianze imilitari avrebbero acquisito una serie di prove. Elementi in base ai quali il Tribunale, e in particolare il sostituto procuratore Valentina Mondovì, che ha coordinato le indagini, ha emesso la richiesta di carcerazione.
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Como e Shanghai alleate. Firmato un protocollo d’intesa per sviluppare collaborazioni future
La conferenza stampa per presentare il resoconto della missione in Cina
Da una parte Como, con le sue bellezze, il turismo, la cultura e il made in Italy, dall’altra il distretto cinese di Yangpu, tra i 16 in cui è suddivisa Shanghai e che rappresenta il territorio dove il governo cinese ha deciso di realizzare entro il 2020 lo Yangpu Waterfront, un hub che ospiterà 100 compagnie con un elevato livello di innovazione in grado di creare 50mila posti di lavoro. Sono loro gli attori del protocollo d’intesa – firmato lo scorso 19 maggio – che segna l’inizio ufficiale di una collaborazione per favorire lo scambio tra imprese di Como e del distretto di Yangpu, attivare progetti di partnership nel campo della ricerca e dell’innovazione tecnologica e favorire lo scambio attraverso attività culturali per la promozione del turismo. «Si tratta di un evento importante che deve suonare come una chiamata per tutti noi. Le opportunità sono infinite, ora tocca al nostro territorio, compatto, rispondere. Noi sottoporremo i contenuti dell’accordo a tutti i soggetti. A partire da Camera di Commercio, Regione lombardia, Università e categorie. Poi spetterà a tutti noi impegnarci senza divisioni», ha detto il sindaco Landriscina che nei giorni scorsi è volato a Shangai con gli assessore Elena Negretti e Simona Rossotti e con una delegazione di Cna che ha aperto la strada alla missione e all’intesa.