Categoria: Notizie locali

  • Il Como riparte con il Gozzano. Banchini: «L’obiettivo del ritorno, più concretezza»

    Il Como riparte con il Gozzano. Banchini: «L’obiettivo del ritorno, più concretezza»

    «Il primo miglioramento che chiedo è sul fronte della concretezza. Noi produciamo molto e con una crescita su questo profilo ci potremo togliere molte soddisfazioni». Parole di Marco Banchini, allenatore del Como, alla vigilia della gara di domani allo stadio Sinigaglia contro il Gozzano (ore 17.30). Dopo una lunga pausa inizia il girone di ritorno dei lariani. «Riprendere non è mai facile e tenere alto il livello della concentrazione diventa fondamentale – sostiene il tecnico – per questo abbiamo organizzato un’amichevole con una squadra importante come la Reggiana, per rientrare nella mentalità giusta».La composizione della squadra non si presenterà facile. All’andata il Como vinse per 2-0 nel match disputato a Vercelli (nella foto). Doppietta del bomber Alessandro Gabrielloni, che però è fermo da qualche giorno per un affaticamento. Fuori causa per infortunio Ciro Loreto e Massimiliano Gatto. Dario Toninelli e Ismail H’Maidat hanno avuto problemi d’influenza. In più sono squalificati Edoardo Bovolon e Silvano Raggio Garibaldi.«Questa stagione abbiamo già affrontato due volte il Gozzano – ha detto ancora Banchini – in Coppa e in campionato e abbiamo sempre vinto. I nostri avversari avranno voglia, determinazione, senso di rivalsa; da parte nostra ci sarà noi grande rispetto in vista di una partita che potrebbe sembrare vantaggiosa, ma che invece sarà molto difficile».«Da tanto tempo non si gioca – ha aggiunto Banchini – Vogliamo iniziare bene. Non vinciamo in casa dal 20 ottobre con il Pontedera, questo è l’aspetto motivazionale maggiore».E dove ci dovrà essere una crescita? «La concretezza è uno degli aspetti più importanti. Poi dobbiamo insistere sui nostri principi, il non andare in difficoltà ed essere dominanti sull’avversario. Serve un Como padrone del campo che porta a casa i risultati».Il tecnico si è concesso infine una riflessione sul girone di ritorno: «Chi è in basso farà più punti, chi è in alto e si confermerà potrà puntare a risultati importanti. Chi perde qualcosa rischia di essere risucchiato. Il girone è equilibrato. Non si può ragionare a lungo termine: servono tre punti ogni domenica».

  • In Brianza il legno si curva per far sognare i bambini

    In Brianza il legno si curva per far sognare i bambini

    Il cavallo a dondolo è un giocattolo senza tempo la cui origine coincide probabilmente con quella delle prime civiltà e con il quale i bambini amano ancora giocare. Con la progettazione di un cavallo giocattolo si stanno cimentando gli alunni della 5ª E del corso di Disegno Industriale del Liceo Fausto Melotti di Cantù.Si tratta di un lavoro organizzato nell’ambito dei “percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento”, come si chiama da quest’anno “l’alternanza scuola lavoro” resa obbligatoria da qualche anno dal ministero.Il progetto è nato dalla volontà del professor Ignazio Iennaco, docente di Disegno Industriale al Melotti, con l’obiettivo di far ideare agli studenti un oggetto dal carattere formale originale in legno stratificato curvato. L’organizzazione dell’attività, che ruota attorno al progetto, è molto articolata e ha coinvolto diverse figure professionali, enti culturali e aziende storiche di Cantù.Coinvolto nell’iniziativa è il professor Aurelio Porro, già insegnante della Scuola d’Arte di Cantù, nonché docente per molti anni all’Isia, Istituto Superiore Industrie Artistiche per l’Industrial Design di Firenze, dove, tra le diverse attività didattiche, ha anche insegnato e sperimentato la progettazione e la lavorazione del legno curvato.Il Museo del Cavallo Giocattolo di Grandate, proprietà dell’Artsana, è l’ente culturale a cui verranno donati quattro prototipi che realizzeranno quattro aziende di Cantù su progetto degli studenti: la Emmemobili, il mobilificio Frama, la Fratelli Bianchi e la Effebiarredamenti, ed è anche il luogo in cui sarà allestita la mostra degli elaborati e dei prototipi. L’attività è tuttora in corso; gli studenti hanno potuto apprendere la tecnica di lavorazione del legno curvato e, con lezioni svolte da Porro, hanno conosciuto i maestri del design che in passato hanno progettato prodotti innovativi e significativi con tale tecnica, tra questi: Michael Thonet, Alvar e Aino Aalto, Charles e Rey Eames, Carlo Mollino.Hanno poi visionato i processi industriali per la curvatura del legno stratificato con un sopralluogo all’Emmemobili e hanno approfondito la storia del cavallo giocattolo con una visita alla collezione di Grandate e con una lezione introduttiva tenuta al Melotti dal direttore del museo, Giovanni Berera. A fine mese saranno selezionati i quattro lavori che diventeranno prototipi da donare al museo.

  • Italia-Brasile: Vierchowod e  Braglia al remake della finale mondiale del 1994

    Italia-Brasile: Vierchowod e Braglia al remake della finale mondiale del 1994

    Questa volta ha vinto l’Italia con una rete di Daniele Massaro. Il risultato che tutti, almeno in Italia, avrebbero voluto 26 anni fa. A Fortaleza, in Brasile, è andato in scena il remake della finalissima dei Mondiali del 1994 con in campo i protagonisti dell’epoca.Sul terreno di gioco anche due comaschi, il portiere Simone Braglia e il difensore Pietro Vierchowod. Entrambi non facevano parte della spedizione azzurra del 1994 negli Stati Uniti, ma Arrigo Sacchi – che nell’occasione è tornato sulla panchina dell’Italia – ha dovuto integrare la rosa per le defezioni di calciatori, tra cui Roberto Baggio.A Pasadena nel 1994 si impose il Brasile ai rigori con il punteggio di 3-2. Negli Stati Uniti, e nell’evento di Fortaleza, i verdeoro sono stato guidati da Carlos Alberto Parreira, che in gli appassionati lariani ricorderanno quale ospite d’onore al convegno mondiale dell’Associazione allenatori ospitato a Como nel novembre del 2016 (nella foto sotto).A questo giro, almeno, l’Italia ha vinto grazie alla rete di Massaro. Tra gli altri volti noti, oltre ai “nostri” Braglia e Vierchowod, Franco Baresi, Gianfranco Zola (sempre spettacolare), Sebastiano Rossi, Cafù, Romario, Totò Schillaci, Pierluigi Casiraghi, Bebeto, Claudio Taffarel, Careca e Alberigo Evani.

  • Importunano i passanti: intervento della polizia nell’area dell’ippocastano

    Importunano i passanti: intervento della polizia nell’area dell’ippocastano

    Intervento della polizia di stato con le volanti nell’area del parcheggio dell’Ippocastano. Cinque ragazzi che importunavano i passanti sono stati fermati e identificati. Non avevano documenti, e sono dunque stati condotti in Questura per ulteriori approfondimenti. Sono risultati essere irregolari in Italia. Arrivavano da Ghana, Nigeria, Libia e Pakistan. Sono stati denunciati per l’ingresso e il soggiorno illegale in Italia e poi colpiti dal provvedimento di espulsione del Prefetto di Como. Hanno l’ordine di lasciare la Penisola entro sette giorni. L’intervento giovedì pomeriggio. Sempre giovedì un nigeriano e una albanese sono stati scarcerati dal Bassone (dove erano finiti per questioni di droga) e sono stati espulsi dall’Italia con ordine del Questore.

  • Jacopo Cerutti, nuovo exploit alla Dakar: ora è 25° in classifica

    Jacopo Cerutti, nuovo exploit alla Dakar: ora è 25° in classifica

    La risalita nella gara delle moto alla Dakar prosegue. Jacopo Cerutti ieri si è ancora una volta reso protagonista di una ottima prestazione. In Arabia Saudita, nella quinta frazione, Al Ula-Ha’il – il centauro comasco e la sua Husqvarna hanno terminato al ventesimo posto, a 23’09’’ dal vincitore di giornata l’australiano Toby Price.In classifica generale comanda ancora lo statunitense Ricky Brabec con il tempo totale di 19h17’19’’. Cerutti è 25° a 2h29’40’’ dal primo; davanti a lui il primo degli italiani, il compagno di squadra del team Solarys Maurizio Gerini. I due alla vigilia della tappa odierna sono distanziati di 11’22’’.Nella tappa di ieri enormi rocce sono state degli utili punti di riferimento per seguire la strada corretta indicata dal roadbook ed evitare costosi errori di navigazione. Un’altra novità, le gigantesche colline sabbiose, meno tecniche delle dune ma altrettanto impressionanti. Non sono mancate discese erbose, che richiedono un’abilità di guida ancora più avanzata.«È stata un’altra tappa abbastanza impegnativa: corta ma tosta – ha detto Jacopo – La prima parte è stata veloce ma gli ultimi 200 chilometri erano costituiti da sabbia e buche: ho la schiena a pezzi».La frazione odierna sarà composta interamente da sabbia e fuoripista: che è abituato a correre nel deserto sarà più a suo agio: 830 chilometri, di cui 477 di prova speciale, da Ha’il a Riyadh.

  • Autostrada A9, maxi incidente a Lomazzo

    Autostrada A9, maxi incidente a Lomazzo

    Brutto incidente nella serata di ieri lungo l’autostrada A9. I soccorsi si sono subito messi in moto dopo che un maxi incidente ha coinvolto più vetture sulla A9 direzione sud prima dell’uscita Lomazzo nord. Sul posto i vigili del fuoco di Como. Quattro le persone rimaste ferite, fortunatamente in modo non grave. I feriti sono stati trasportati alcuni all’ospedale Sant’Anna di San Fermo della Battaglia in codice giallo, media gravità, altri invece a Cantù in codice verde, bassa criticità.

  • Cadavere ritrovato nell’Oasi del Bassone:  attesi i primi riscontri sui resti

    Cadavere ritrovato nell’Oasi del Bassone: attesi i primi riscontri sui resti

    Attesa per i primi riscontri dell’analisi sullo scheletro trovato la settimana scorsa nell’Oasi del Bassone. Gli agenti della squadra mobile, ai quali è affidata l’indagine, attendono innanzitutto informazioni più certe sulla possibile data della morte per lavorare sulle denunce di scomparsa per scoprire l’identità della persona morta nel bosco. I resti degli abiti farebbero pensare a un uomo e la morte dovrebbe risalire ad oltre un anno fa. In base ai primi riscontri, sembra che il corpo non fosse stato nascosto né sepolto e questo fa pensare a una morte accidentale o per cause naturali. La Procura di Como ha aperto un’inchiesta e gli esiti degli accertamenti richiesti all’anatomopatologo Giovanni Scola dovrebbero essere determinanti per arrivare a una svolta.

  • Cittadinanza onoraria a Liliana Segre, no di Rapinese. Landriscina: «Andremo comunque avanti con questo progetto»

    Cittadinanza onoraria a Liliana Segre, no di Rapinese. Landriscina: «Andremo comunque avanti con questo progetto»

    Passo avanti verso l’ipotesi di cittadinanza onoraria alla senatrice a vita Liliana Segre.Ieri pomeriggio si è infatti riunita a Palazzo Cernezzi la Commissione consiliare prima che si è espressa a favore del riconoscimento. Nei mesi scorsi era stato il sindaco di Como Mario Landriscina a dirsi favorevole alla proposta lanciata da Adria Bartolich, docente, sindacalista ed ex parlamentare. «Liliana Segre è stata incarcerata a Como prima di essere stata deportata ad Auschwitz. Sarebbe cosa buona e giusta che le venisse conferita la cittadinanza onoraria», aveva spiegato Adria Bartolich. «L’occasione non è derivata da un semplice impulso emotivo dettato da un sentire comune a livello nazionale ma dal fatto che quando si parla di simboli è molto importante rifarsi e avere come esempio simili personaggi», ha detto il sindaco Landriscina. Favorevoli al riconoscimento si sono detti tutti i consiglieri comunali presenti in commissione ad eccezione di Alessandro Rapinese. «Questo perché secondo noi il lavoro deve essere più ampio. Si dovrebbero ricordare tutte le vittime senza discriminazione. Perché da Como non è passata solo Liliana Segre, ma centinaia di persone che hanno subito la stessa barbarie e dunque sarebbe un torto concentrarsi solo su una persona», ha spiegato Alessandro Rapinese.La conclusione è infine affidata sempre al sindaco Landriscina. «In passato quando si iniziò a discutere del riconoscimento alla senatrice Segre avevo auspicato che ci fosse su un tema come questo, ovvero su qualcosa di più alto rispetto a noi, una veduta di intenti unanime. Ovvero speravo che tutti, in consiglio comunale e a livello politico, si potesse essere d’accordo sulla volontà di assegnare la cittadinanza onoraria – ha detto il primo cittadino – Purtroppo però mi rendo conto che così non è successo. Mi dispiace ma andremo in ogni caso avanti».

  • Como, domenica con il Gozzano ricomincia il campionato

    Como, domenica con il Gozzano ricomincia il campionato

    Conto alla rovescia per la ripresa del campionato del Como, che domenica alle 17.30 attende allo stadio Sinigaglia il Gozzano. L’ultimo match degli azzurri era stato lo scorso 15 dicembre, quando, sulle rive del Lario gli azzurri pareggiarono 0-0 con l’AlbinoLeffe. Poi la pausa forzata dopo lo sciopero della Lega Pro che ha fatto saltare la successiva sfida con la Pergolettese. Domenica, dunque, i tifosi potranno tornare allo stadio per l’incontro con i piemontesi, che nel 2018 contesero ai lariani il successo in serie D, con vittoria finale del Gozzano. La classifica è più favorevole per il Como, che ha 23 punti contro i 18 degli avversari. Nell’incontro di andata, giocato allo stadio di Vercelli, affermazione degli ospiti per 2-0, con doppietta del bomber Alessandro Gabrielloni.Per la sfida di domenica mister Marco Banchini sarà costretto a rinunciare al capitano Silvano Raggio Garibaldi e ad Edoardo Bovolon, entrambi squalificati per somma di ammonizioni. Fuori causa per infortunio Ciro Loreto e Massimiliano Gatto.I lariani sono attesi da un mese decisamente intenso. La partita con la Pergolettese sarà recuperata mercoledì 22 gennaio con il Como impegnato allo stadio di Crema alle 18.30 con la Pergolettese. Un incontro incastrato nel mezzo di una settimana con due big-match. La domenica precedente, infatti, il giorno 19, i lariani saranno attesi dalla partita allo stadio Brianteo contro la capolista Monza (ore 17.30), mentre il successivo 26 allo stadio Sinigaglia arriverà il Renate.

  • Dakar, Cerutti sempre protagonista: il comasco è ora al 21° posto in classifica

    Dakar, Cerutti sempre protagonista: il comasco è ora al 21° posto in classifica

    Jacopo Cerutti ancora una volta protagonista alla Dakar, con un nuovo risultato di assoluto rilievo, giunto nella sesta tappa. Gran risultato oggi del comasco e della sua Husqvarna in Arabia Saudita. Nella classifica delle moto, Cerutti si è infatti piazzato al tredicesimo posto assoluto, a 22’32’’ dal vincitore, l’americano Ricky Brabec. Una frazione considerata fra le più dure della gara, la Ha’il-Riyadh, di 830 chilometri complessivi.

    Domani è previsto un giorno di pausa. La gara delle moto si ferma dunque con il primo posto dello statunitense Brabec, con il tempo totale di 23h43’47’’. Cerutti è ventunesimo, a 2h52’12’’ dal primo. Il comasco è secondo fra gli italiani. Lo precede di una posizione il compagno di squadra del Team Solarys Maurizio Gerini.

    L’articolo completo sul Corriere di Como domani in edicola