Categoria: Notizie locali

  • Como vinse “Giochi senza frontiere” con uno strano grido di guerra

    Como vinse “Giochi senza frontiere” con uno strano grido di guerra

    Memorie larianedi Renzo RomanoIl passato “prossimo” mi intriga, affascina, coinvolge. Il passato “remoto” mi intimidisce, esclude, non mi sento parte di esso. Il passato “prossimo” è storia del mio vivere, lo sento mio.Il passato remoto lo lascio agli storici. Un incontro, una voce, un luogo, e la magia del ricordo sconfigge l’ineluttabilità del tempo e mi trovo immerso e sommerso da sensazioni ed emozioni sempre nuove.Il ricordo è rivivere il passato con il cuore scolpito dalle lezioni della vita, la

    ragione tentata e qualche volta violentata dagli avvenimenti, i sentimenti pronti ad esplodere nella gioia e anche nel dolore.Inventare e poi raccontare una storia è facile. C’era una volta un Tizio che ha incontrato Caia… e alla fine, dopo varie vicissitudini, vissero felici e contenti.Raccontare la nostra storia è impresa titanica. Come si fa a descrivere una sensazione, un sentimento, un pensiero, un’emozione?Lo stesso avvenimento ad ogni ricordo riprende vita con luci e ombre ora sfumate, ora buie, colori accesi o delicati. E poi c’è il profumo del tempo, proprio il profumo delle cose passate da cui mi sento pervaso allorché mi lascio immergere nel ricordo…I meno giovani forse non hanno dimenticato i quaderni di scuola con la copertina nera, uno a quadretti per l’aritmetica e uno a righe per tutto il resto… Ebbene quei quaderni per me hanno un profumo irresistibile a prova di polvere e del tempo. Non ci sono parole che possano descriverlo, però lo sento, e come lo sento!Vorrei riuscire a regalare minime tracce dei sentimenti che accompagnano le note delle storie che racconto. Mi illudo che ogni lettore faccia propri questi sentimenti riscoprendosi tra i protagonisti degli avvenimenti narrati. Questo vale per chi quelle avventure ha vissuto. Per gli altri, più giovani o meno attenti alle piccole vicende dei nostri anni, ci può essere il piacere della curiosità di quanto racconto.Un volto, dicevo, ed ecco la storia. Il volto è quello della signora Margherita, la storia è accaduta più di quarant’anni fa, una storia iniziata a Como e conclusa a Verona.«Io facevo la portabandiera della squadra di Como ai “Giochi senza frontiere”», dice con orgoglio la signora Margherita.“Giochi senza frontiere”, negli anni Settanta, aveva un successo incredibile in tutta Europa. Letteralmente, spopolava in televisione. Si fronteggiavano squadre di diverse città e nazioni europee in una serie di giochi spettacolari; i vincitori si affrontavano poi nella finalissima trasmessa in Eurovisione di fronte a una platea immensa di milioni di spettatori di tutti i Paesi del nostro continente.Quell’anno, corre il 1970, la finalissima si svolge nell’Arena di Verona. La squadra comasca si è assicurata il diritto di rappresentare l’Italia avendo trionfato ne “I giochi sul lago” disputati nella cornice di Villa Olmo, dove per l’occasione erano state realizzate due piscine.Tema delle gare nell’anfiteatro veronese è “I giochi dei romani”. Quella sera del 18 settembre, sotto una pioggia torrenziale, gli atleti comaschi si aggiudicano la finale annichilendo le speranze di belgi, svizzeri, francesi, tedeschi, inglesi, olandesi.Il sigillo alla vittoria finale viene dalla gara dedicata agli immancabili – e nella città scaligera non poteva essere diversamente – Romeo e Giulietta. La cronaca racconta che il Romeo “comasco” salta su un tappeto elastico, lancia un fiore all’amata Giulietta e conquista il terzo posto che vale il primato in classifica e la conseguente vittoria finale per la squadra azzurra.«Le Giuliette comasche sono le più belle ed eleganti», tiene a sottolineare Margherita… Le gare vengono trasmesse in diretta, in Eurovisione, in tutti i Paesi d’Europa tranne che, si provi a indovinare, in Italia.Lo scoprono gli atleti comaschi quando, ritornando da Verona, si fermano per una sosta a pochi chilometri da Como. Vengono riconosciuti da alcuni che fanno loro gli auguri in vista della finalissima veronese di “domani”… Infatti essa verrà trasmessa in differita il giorno successivo.Il piccolo inconveniente è superato perché, appena giunti a Como, gli atleti vengono festeggiati avendo visto i comaschi la telecronaca della finale in diretta alla Televisione della Svizzera Italiana.Tralascio il racconto dei festeggiamenti ufficiali. Ricordo solo che gli atleti furono ricevuti in municipio dal sindaco Antonio Spallino, dal vice Bruno Amoletti, da diversi assessori e autorità locali e la stampa cittadina diede ampio spazio all’avvenimento.Margherita mi mostra con orgoglio la medaglia d’oro ricevuta per la storica vittoria e mi confida: «Sa qual era il nostro “grido” di guerra per caricarci ad ogni gara? “Misultin secc! Misultin secc!”».Il sorriso di Margherita al ricordo di questo bell’episodio del nostro passato “prossimo” merita la chiusura di questa piccola grande storia.

  • Como, vittoria per 2-1 nel recupero con la Juventus Under 23

    Como, vittoria per 2-1 nel recupero con la Juventus Under 23

    Il Como ha rialzato la testa: gli azzurri sono infatti usciti vincenti dalla trasferta di Alessandria con la Juventus Under 23.Allo stadio Moccagatta è andato in scena il recupero della gara non disputata qualche settimana fa per l’alto numero di giocatori convocati in Nazionale nel club bianconero. Match disputato alle 20 e non alle 17.30 per casi di Covid tra i lariani: positivi 5 membri dello staff e un calciatore.Gli ospiti alla fine si sono imposti per 2-1, anche se sono riusciti a complicarsi la vita in una partita che sembrava già incanalata a loro favore.Il Como, infatti, è andato in vantaggio con Tommaso Arrigoni al 27° del primo tempo e ha raddoppiato con Massimiliano Gatto all’11° della seconda parte. Poi la rete dei bianconeri con Alejandro Marqués al 32’ che ha riaperto il match e che ha messo in apprensione fino all’ultimo i lariani e i loro tifosi. Ma alla fine gli azzurri sono usciti dal campo con i tre punti, con un successo che li ha proiettati al secondo posto in classifica e che ha rilanciato le azioni di mister Marco Banchini. In testa alla graduatoria del gruppo A c’è la Pro Vercelli con 14 punti; alle spalle dei piemontesi proprio il Como a 13, assieme a Novara, Carrarese e Grosseto.Domenica prossima al Sinigaglia gli azzurri attendono la Pro Patria.

    Pro Vercelli 14; Grosseto, Novara, Como e Carrarese 13;Renate, Pontedera e Pro Patria 12;Lecco 11; Pro Sesto e Juventus Under 23 10;Pergolettese 9; Piacenza e Alessandria 8;Giana Erminio 7; AlbinoLeffe, Pistoiese e Livorno 6;Olbia 4; Lucchese 1

  • Coronavirus, attivati in Lombardia 150 posti di terapia intensiva

    Coronavirus, attivati in Lombardia 150 posti di terapia intensiva

    Emergenza Coronavirus, attivati in Lombardia 150 posti di terapia intensiva. Lo ha comunicato l’assessore al Welfare Giulio Gallera. «L’evoluzione epidemiologica di questi ultimi giorni ha determinato l’attuazione completa della prima fase del piano ospedaliero regionale, approvato dalla Giunta il 16 giugno scorso – ha detto – che prevede la disponibilità di 1550 posti Covid nei 18 ospedali Hub: 150 posti di terapia intensiva, 400 di sorveglianza sub intensiva e 1000 posti letto nei reparti». L’annuncio al termine della riunione con le direzioni strategiche delle Asst, Irccs e Ats della Lombardia e con i rappresentanti delle associazioni di categoria della sanità privata accreditata.

    «Il piano prevede inoltre la possibilità di riattivare ulteriori 300 posti letto Covid nelle strutture dotate di reparti di pneumologia – aggiunge l’assessore – e la definizione di aree per l’isolamento dei pazienti asintomatici che necessitano di sorveglianza, negli altri presidi. È stata definita anche l’organizzazione operativa degli ospedali nella Fiera di Milano e di Bergamo, il cui funzionamento partirà dopo il 150° ricovero nelle terapie intensive regionali. Essi rappresentano un supporto essenziale per gli ospedali lombardi nel delicato equilibrio fra la cura di pazienti Covid e quelli affetti da altre patologie».

  • Covid a scuola, il maggior numero di casi alle elementari. I numeri dei comuni

    Covid a scuola, il maggior numero di casi alle elementari. I numeri dei comuni

    Nessuna notizia positiva nell’ultimo bollettino diffuso ieri da Regione Lombardia sui casi di coronavirus. Sono 215 i nuovi contagiati in provincia di Como, ben 5.035 quelli in Lombardia su 29.960 tamponi effettuati, con una percentuale di positivi tra gli esami fatti ancora oltre il 16% (16,8% ieri e 16,7% lunedì).La città di Como, con gli ultimi 28, ha superato i mille casi, (1.012 ieri) per l’1,23% dei residenti che è stato contagiato dal virus dall’inizio della pandemia. Seguita da Cantù con 615 casi per l’1,54% della popolazione, quindi Erba con 338 casi (2,07%) e Mariano Comense con 303 per il 5,18%. In rapporto ai residenti, Sala Comacina guida invece sempre la graduatoria con 41 casi per l’8,09% seguita Dizzasco con 39 (6,30%) e Albese con 219 (5,18%).Su scala regionale Milano ha avuto ieri 1.940 nuovi positivi, ma preoccupa la crescita di Monza e Brianza con 1.362. Elevato a livello regionale anche il numero dei decessi, salito dai 17 di lunedì a 58, per il giorno più nero di questa seconda ondata. I casi debolmente positivi sugli oltre 5mila sono soltanto 260, 26 dei quali esaminati dopo il test sierologico.Il virus a scuolaQuasi 3mila alunni di 199 classi delle scuole comasche sono stati messi in isolamento fiduciario, per casi di Covid tra gli studenti. Con bambini e ragazzi in quarantena anche 285 operatori scolastici. I dati, diffusi ieri dall’Ats Insubria, si riferiscono a tutte le scuole della provincia e il periodo considerato è la settimana dal 19 al 25 ottobre. Gli istituti maggiormente colpite dall’emergenza la scorsa settimana sono state le primarie, vale a dire le elementari.In questo ambito sono infatti 82 le classi in quarantena per un totale di 1.073 bambini e un centinaio di operatori costretti a casa in isolamento.Alle scuole medie sono invece 43 le classi interessate da almeno un contagio e quindi isolate, per un totale di 699 ragazzi e una quarantina di docenti e collaboratori in isolamento fiduciario. Situazione simile nelle scuole superiori, con 54 classi sotto osservazione per complessivi circa 900 e 40 studenti e operatori. Per quanto riguarda i bimbi più piccoli, tra asili nido e scuole dell’infanzia sono 20 le classi isolate per complessivi 253 bimbi e una cinquantina di insegnanti, educatori e collaboratori.Nuovo punto tamponeOltre ai punti tampone per la scuola attivi a Como in via Napoleona, a Cantù e a Menaggio, è in fase di allestimento un ulteriore centro di riferimento in via Castelnuovo, nell’area dell’ex ospedale psichiatrico.«In alcune sedi saranno impiegati i tamponi rapidi – spiegano in una nota dalla direzione dell’Ats Insubria – che assicurano l’esito in trenta minuti e favoriscono quindi una maggiore tempestività nell’attività di contact tracing. Ringraziamo l’Università dell’Insubria, la Protezione Civile, il Dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale e tutti i volontari che, e a diverso titolo, si sono prodigati per allestire celermente i nuovi punti tampone e il personale dell’Agenzia per il grande impegno nell’affrontare questa emergenza».

  • Covid, la Svizzera annuncia “misure drastiche”

    Covid, la Svizzera annuncia “misure drastiche”

    Prove di lockdown in Svizzera. Le ha annunciate questo pomeriggio in una conferenza stampa a Berna Virginie Masserey, responsabile della sezione malattie infettive dell’Ufficio federale della sanità pubblica. «Mercoledì il consiglio federale annuncerà misure drastiche», ha detto Masserey. Senza però spiegare in dettaglio a che cosa si riferisse. La premessa, però, pochi minuti prima, era stata particolarmente dura: «La crescita dei contagi è ancora esponenziale, con i numeri che continuano a raddoppiare ogni settimana. Più di uno su quattro dei 25mila test effettuati quotidianamente è attualmente positivo. Sono colpite tutte le fasce d’età, soprattutto i giovani adulti, meno di tutti i minori. In termini di ricovero ospedaliero, siamo più o meno allo stesso livello di metà marzo, quando è stato deciso il lockdown. Anche se gli ospedali stanno cercando di aumentare le loro capacità, il numero di casi deve essere ridotto». I dati sono allarmanti. Dei 22.183 letti per acuti attivati in tutti gli ospedali della Svizzera, 16.328 sono attualmente occupati. Mentre dei 1.071 posti letto nelle unità di terapia intensiva, ne sono rimasti a disposizione soltanto 346. Senza ulteriori misure – è stato ribadito nella conferenza stampa di Berna – si potrà andare avanti 15 giorni per i letti per acuti e «un massimo di 14 giorni» per i reparti di terapia intensiva.Per la prima volta, le autorità sanitarie svizzere hanno ammesso che «non si sa se e quando la situazione andrà fuori controllo». E si sono per questo appellate ai cittadini affinché le regole di comportamento siano seguite alla lettera. Martin Ackermann, della task force scientifica federale, lo ha detto in modo esplicito: «non ci siamo ancora adattati a questa nuova situazione e non abbiamo più tempo da perdere. Abbiamo più ricoveri e morti che a marzo. Ma non stiamo reagendo. I dati sul movimento mostrano che non stiamo riducendo la nostra mobilità come invece sarebbe necessario».I numeri dei contagiNelle ultime 24 ore sono stati 5.949 i nuovi casi di Covid-19 registrati in Svizzera e nel Liechtenstein, un numero più o meno analogo a quello degli ultimi giorni. I morti sono stati 16 (per un totale che ormai sfiora i 2mila dall’inizio della pandemia), mentre i nuovi ricoveri in ospedale sono stati 167.A fronte di 20.709 tamponi, il tasso di positività registrato nelle ultime 24 ore è stato del 28,7%, pari a 693,4 nuove infezioni ogni 100mila abitanti.In Canton Ticino si sono registrati 235 nuovi contagi. Il totale delle persone positive al Coronavirus sale così a 6.222. Fortunatamente, non si sono registrati nuovi decessi. Il bilancio delle vittime ticinesi del Covid-19 è fermo dunque a 356.

  • Dal 1° novembre giro di vite in Svizzera contro il riciclaggio

    Dal 1° novembre giro di vite in Svizzera contro il riciclaggio

    Il segreto bancario. Raffica di telefonate agli istituti ticinesi da parte di italiani preoccupati per i loro depositi. L’avvocato Bernasconi: «Nessuna novità sul fronte fiscale»Le autorità elvetiche potranno scambiare maggiori informazioni con le forze di polizia degli altri Paesi

    (m.d.) Giro di vite in Svizzera contro il riciclaggio di denaro proveniente da attività illecite. Dal 1° novembre prossimo, infatti, entrerà in vigore una revisione parziale della legge che nella vicina Confederazione regola il contrasto al riciclaggio di denaro sporco.Le novità introdotte dal provvedimento, approvato a fine giugno dal Parlamento federale, faciliteranno lo scambio di

    informazioni tra le polizie dei vari Paesi. In particolare, l’Ufficio di comunicazione in materia di riciclaggio di denaro (Mros) avrà competenze più ampie per ottenere informazioni dalle banche e potrà stipulare autonomamente trattati di cooperazione tecnica con gli inquirenti degli altri Paesi. Insomma, dal 1° novembre sarà più facile ottenere dalla Svizzera informazioni sui conti e sui depositi aperti oltreconfine da soggetti indagati per riciclaggio di denaro sporco.L’avvicinarsi del 1° novembre ha però messo sul chi vive anche tutti coloro che, non avendo ancora riportato in Italia con lo scudo fiscale i capitali depositati nei forzieri d’oltreconfine, temono che questa accresciuta possibilità di scambio di informazioni con le autorità elvetiche finisca per accendere i riflettori anche sui loro patrimoni custoditi nelle banche svizzere.«Sono innumerevoli le telefonate giunte al sistema bancario ticinese da parte di clienti preoccupati che chiedono che cosa succederà dopo il 1° novembre – spiega l’avvocato ticinese Paolo Bernasconi, docente di Diritto tributario ed esperto conoscitore del mondo bancario elvetico – Tanta preoccupazione, per inciso, significa che c’è ancora un enorme volume di patrimoni italiani non dichiarati conservati nei forzieri degli istituti svizzeri».Ma è lo stesso Bernasconi a rassicurare i tanti italiani e molti comaschi con i soldi in Svizzera. «L’articolo di legge che entrerà in vigore a novembre riguarda esclusivamente le comunicazioni tra uffici antiriciclaggio e pertanto non hanno nulla a che fare con la fiscalità e i reati fiscali – spiega l’esperto ticinese – Le modifiche approvate dal Parlamento estendono la possibilità di scambi di informazioni tra la polizia elvetica e i corrispondenti uffici inquirenti dei Paesi esteri in materia di antiriciclaggio, ovvero per quanto riguarda i proventi illeciti di crimini comuni come, per esempio, il traffico di stupefacenti».L’unica novità sul fronte della caccia agli evasori fiscali, che nulla però ha a che vedere con la scadenza del 1° novembre, riguarda il fatto che lo scorso 9 ottobre il governo svizzero ha firmato la Convenzione internazionale sullo scambio spontaneo di informazioni fra le autorità fiscali. «Questa Convenzione – puntualizza Bernasconi – è ben lungi dall’entrare in vigore perché deve ancora passare all’esame del Parlamento, fatto che avverrà probabilmente l’anno prossimo, e si pensa sarà soggetta a referendum popolare. Per cui ci vorranno ancora almeno due anni prima che possa entrare in vigore».

  • Dalla Francia un salvagente per la nautica lariana

    Dalla Francia un salvagente per la nautica lariana

    Economia – La propostaPer il 2014 una società transalpina sta preparando una mostra-evento a Villa ErbaAnni di discussioni su cosa fare e promesse non mantenute, una crisi pesantissima con un settore in ginocchio. Un salone da sempre annunciato ma che non è mai stato realizzato, almeno sul Lario.Perché nella vicina Lugano si sono svegliati e hanno iniziato a organizzare “LuganoNautica”, esposizione che si divide tra il Centro Esposizioni e il porto nautico.Anche sul Lario, a dire il vero, qualcosa si sta muovendo, ma il paradosso è che potrebbe essere una società francese a provare

    a dare la sveglia.Il progetto è in fase embrionale e verrà presentato, se andrà in porto, in una conferenza stampa. Ma già qualche indiscrezione trapela.In pratica, nel mese di maggio del prossimo anno una importante società francese avrebbe prenotato Villa Erba per organizzare un salone nautico. Proprio l’evento di cui si è continuato a parlare per anni, ma che non ha mai visto la luce.L’appuntamento del 2014 avrebbe comunque una connotazione particolare: il gruppo transalpino, di fatto, porterebbe clienti da tutto il mondo, ai quali proporrebbe barche da acquistare. Non scafi realizzati in Francia, ma i gioielli della produzione locale, che verrebbero così esposti nel centro fieristico di Cernobbio. Si tratta di un gruppo che organizza eventi simili in tutto il mondo e che porterebbe a Como un suo pacchetto di clienti mirato.Non è dato sapere, almeno fino a quando non vi sarà la presentazione, se l’esposizione sarà aperta al pubblico o se si tratterà di una manifestazione mirata per alcuni, facoltosi clienti. Certo è che appare paradossale come nella patria della nautica, in particolare sul lago dove da sempre ci sono i cantieri più importanti e dove i migliori costruttori sono cresciuti, debba arrivare un gruppo transalpino a organizzare una manifestazione che potrebbe contribuire a dare una mano per rilanciare un settore oggettivamente in ginocchio.La crisi dei cantieri nautici è pesantissima ed è stata denunciata nei mesi scorsi a più riprese. È stata causata anche (e soprattutto) dalle scelte del Governo Monti, che aveva come ministro per lo Sviluppo economico proprio il comasco Corrado Passera. L’introduzione della tassa di possesso e di stazionamento per le barche – che sulla carta doveva portare alle casse dello Stato 150 milioni di euro – ha invece contribuito a svuotare i porti e a mettere in ulteriore difficoltà le aziende del settore e tutto l’indotto. La nautica lombarda, poco più di un anno fa, si era ritrovata per una giornata a Villa Erba, nell’ambito del progetto “Nautica export tools”.Le piccole e medie imprese della categoria avevano denunciato una crisi fortissima, con cali di fatturato che arrivavano al 70-80%.E nel 2013 le cose non sono migliorate, con il costante aumento di richieste di ore di cassa integrazione. Anche chi ha visitato l’ultimo Salone di Genova, il riferimento nazionale per questa industria, non ha potuto fare a meno di notare una sensazione diffusa di tensione e di molta negatività da parte degli addetti ai lavori.Un po’ tutti guardano all’estero e iniziative come quella che è in fase di organizzazione per l’anno prossimo potrebbero sicuramente dare una mano per provare a organizzare un rilancio, ma è certo che appare paradossale che nella patria nella nautica lo sprone debba arrivare da una società francese.

    Massimo Moscardi

  • “Discorsi sotto i cipressi” a Varenna

    “Discorsi sotto i cipressi” a Varenna

    del lago”, tema personalmente sentito da Bellosi, un irregolare per definizione, che mostrerà un pezzo del Nord Italia non convenzionale. Il pubblico verrà accompagnato in un viaggio nel tempo alla riscoperta di figure leggendarie e di personaggi di un’epopea simile al Far West. Ingresso libero. Alle 20, cena con lo scrittore (ingresso 25 euro, prenotazioni al 366.31.36.383).

  • Oggi manutenzione straordinaria sulle linee telefoniche dell’ospedale Sant’Anna

    Oggi, 29 ottobre, dalle 15 alle 16 verrà eseguita un’attività di manutenzione straordinaria sulle linee telefoniche dell’ospedale Sant’Anna e di alcune sedi territoriali di Asst Lariana (Poliambulatorio di via Napoleona, Consultorio familiare di via Gramsci, Sert di Appiano Gentile, Cure Palliative di Faloppio) con numerazione 031/585XXXX. Tutte le chiamate in entrata, alla numerazione 031/585XXXX, verranno in automatico dirottate al centralino dell’ospedale di Cantù (031/799111) il cui personale provvederà poi a smistare ai numeri interni richiesti le varie telefonate.

  • Doppia personale alla Mosaico

    Doppia personale alla Mosaico

    ESPOSIZIONISabato 7 settembre dalle ore 17 si terrà alla Galleria Mosaico di Chiasso (via Bossi 32) l’inaugurazione della doppia personale di Amone Poletti ed Enzo Pelli “Geografie complementari”, presentata da Paolo Blendinger.

    La mostra nella galleria diretta da Gianna Macconi resterà aperta fino al 19 ottobre prossimo, con ingresso libero. Orari di apertura: martedì-sabato 15-18, domenica, lunedì e festivi chiuso.