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  • Casinò, arriva il commissario, nominato dal governo  con tre mesi di ritardo

    Casinò, arriva il commissario, nominato dal governo con tre mesi di ritardo

    Forse sotto la spinta della rivolta popolare, e comunque con un ritardo considerevole, ieri è finalmente arrivata da Roma la nomina del commissario straordinario di governo per la questione Campione d’Italia.Maurizio Bruschi, 73 anni (40 dei quali trascorsi nella pubblica amministrazione), avrà 45 giorni di tempo per capire se esista o meno una via d’uscita all’intricata vicenda del fallimento della società di gestione della casa da gioco dell’enclave.L’incarico di Bruschi è complicatissimo. Il testo di legge che lo prevede non eccelle per chiarezza ed è, alla luce della recente sentenza della corte d’Appello di Milano, anche superato.Si parla infatti di «valutare la sussistenza delle condizioni per l’individuazione di un nuovo soggetto giuridico per la gestione della casa da gioco nel Comune di Campione d’Italia».Com’è noto, la sentenza di fallimento è stata annullata e non è quindi più scontato che il commissario debba «individuare un nuovo soggetto» cui affidare la gestione del Casinò. Potrebbe, in realtà, anche cercare una soluzione diversa. In questo senso, sarebbe interessante leggere il decreto di nomina, che dovrebbe essere pubblicato nelle prossime ore.Lo stesso Bruschi, raggiunto ieri dai microfoni di Etv, ha dichiarato infatti di «voler vedere il decreto prima di pensare a come muoversi. Il primo passo – ha spiegato ancora Bruschi – sarà comunque consultarmi con i curatori fallimentari e con le istituzioni locali. Per risolvere questo problema occorre la partecipazione di tutti. Ho letto le carte e non sarà semplice». Il neo-commissario ricorda poi come il suo compito sia «verificare se esiste la possibilità di costituire un nuovo soggetto che possa riattivare il Casinò. Questo, in linea di massima, sarà il mio programma».I tempi dell’azione di Bruschi, come detto, saranno in ogni caso molto rapidi: 45 giorni. Nei quali dovrà forse per prima cosa convincere i curatori fallimentari a non presentare ricorso contro la sentenza d’appello.Secondo il segretario generale della Uil di Como, Salvatore Monteduro, «l’unica soluzione possibile è la ricapitalizzazione della società e la presentazione di un concordato in bianco che permetta la riapertura del Casinò». Soltanto l’intervento dello Stato può quindi impedire che la situazione si aggravi sino a diventare irrisolvibile.Il caso Campione continua poi a tenere banco ai livelli più elevati. Ieri sia la Cgil sia la Uil hanno diffuso un comunicato delle rispettive segreterie nazionali in cui si chiede l’intervento immediato delle istituzioni. «I mancati incassi del Casinò di Campione vengono tutti assorbiti dalle vicine case da gioco svizzere di Mendrisio e Lugano che hanno visto incrementare il loro giro di affari di oltre il 35% – si legge nel testo diffuso dalla Uil – Mentre a Campione è stato chiuso l’asilo, il centro sportivo ed è stato aperto un banco alimentare per chi non riesce più neanche a fare la spesa».

  • Case di riposo, gli arresti a Mariano. Oggi l’interrogatorio

    Case di riposo, gli arresti a Mariano. Oggi l’interrogatorio

    Assistiti dall’avvocato Gianluca Crusco, avrebbero risposto alle domande del giudice fornendo la propria versione dei fatti su quanto contestato. Il Gip ha poi convalidato gli arresti, disponendo il carcere per un 43enne e i domiciliari per la convivente 34enne. I due erano stati arrestati al termine di una verifica durata tre giorni, effettuata dai carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro di Como. Sono accusati di sfruttamento del lavoro per aver occupato lavoratori in nero senza qualifica, gestendo sette strutture ritenute inadeguate o comunque non abilitate in cui erano ricoverati 29 anziani non autosufficienti. Il blitz a Mariano Comense.

  • Casate, piscina riaperta da metà marzo

    Casate, piscina riaperta da metà marzo

    Come aveva anticipato al “Corriere di Como” l’assessore allo Sport, Marco Galli, è in dirittura d’arrivo la chiusura del cantiere per le piscina Conelli-Mondini di Casate.

    Il ritardo, secondo le previsioni sarà soltanto di due settimane sulla tabella di marcia (metà marzo invece di fine mese) ma considerata la complessità dell’intervento si tratta di un risultato sicuramente positivo.

    Oggi in un nota, Csu (Como Servizi Urbani) che gestisce l’impianto ha confermato “che la ristrutturazione della vasca coperta alla piscina di Casate procede secondo i programmi ed è quasi completata. L’apertura dell’impianto è prevista intorno a metà marzo – si legge – Le opere comprendono la demolizione e il rifacimento del solaio e del piano vasca, con sostituzione di una parte dei sottoservizi e in particolare delle tubazioni per la distribuzione del trattamento aria”.L’importo dell’intervento è di 233mila euro oltre Iva e costi accessori, interamente finanziato dalla Csu.

    Ecco le immagini dell’impianto

  • Carola Gentilini, le priorità del nuovo assessore alla Cultura: tappa comasca del Giro d’Italia e le monete romane

    Carola Gentilini, le priorità del nuovo assessore alla Cultura: tappa comasca del Giro d’Italia e le monete romane

    Lavorare a testa bassa alla prossima tappa comasca del Giro d’Italia, portare concerti allo stadio Sinigaglia e condurre in porto l’annunciata esposizione del tesoro di Como, ossia le mille monete d’oro di epoca romana rinvenuta la scorsa estate in via Diaz nel cantiere che dalle ceneri dell’ex cineteatro Cressoni sta realizzando un palazzo di appartamenti di lusso. Queste le priorità a breve termine del nuovo assessore alla Cultura di Como, Carola Gentilini.«Un grazie sincero al sindaco Mario Landriscina per la fiducia che ha riposto in me e alla giunta, con cui spero di lavorare presto. Abbiamo molto lavoro da fare». Mi è stato sottoposto già il tema del bando per gli eventi estivi e ci metteremo subito all’opera, dato che gli impegni da realizzare sono numerosi».Architetto e direttrice del Museo del Ghisallo, oggi si è ufficialmente presentata alla città come nuovo assessore alla Cultura e al Turismo della giunta di centrodestra che guida Como, prendendo il posto lasciato vacante nei giorni scorsi da Simona Rossotti.L’assessore si dice favorevole a ospitare concerti allo Stadio. «Ho avuto anche la possibilità di ospitare concerti all’interno del Museo del Ghisallo ed è stata una situazione molto particolare, sono aperta a ogni possibile sperimentazione».Un altro obiettivo sensibile come detto è trovare una collocazione per le monete romane. Il sindaco ha detto che è stato trovato un accordo con la Soprintendenza, è stata chiesta una somma da mettere a bilancio ed è stata individuata quale sede la caratteristica Chiesetta delle Orfanelle all’interno del Museo Archeologico Paolo Giovio, in piazza Medaglie d’Oro.

  • Carnevale, venerdì la sfilata delle mascherine a Cernobbio

    Carnevale, venerdì la sfilata delle mascherine a Cernobbio

    Si annuncia festoso e colorato il Carnevale anche a Cernobbio. Venerdì 1, sabato 2 e martedì 5 marzo sono previsti tre appuntamenti con le mascherine nel centro rivierasco.

    Si parte venerdì 1 marzo, dalle 10, con la Sfilata in maschera dei bambini delle scuole dell’infanzia attraverso il centro storico (e che si concluderà in Riva) con partenza da largo Visconti.

    Sabato 2 marzo il museo di Villa Bernasconi propone un’originale cena per famiglie con Carnevale in Villa. Una cena in maschera al museo.

    A partire dalle 19:30 per i più piccoli spettacolo e laboratorio per bambini con Fata Morgana e le sue “Storie da ridere… dal baco al pupazzo” (ingresso, lunch box e intrattenimento € 20 a partecipante).

    Per gli adulti, invece, la serata prevede una cena in maschera con la partecipazione di “Davide Bernasconi e Signora”, alla quale i partecipanti sono invitati ad indossare costumi ispirati agli inizi del ‘900 o da operai delle Tessiture Seriche Bernasconi. Ingresso adulti alla cena, con scelta tra due menù, 40 euro a persona. Il servizio catering della serata sarà a cura di Anagramma.

  • “Cardiologie aperte” oltre 90 persone al Sant’Anna e a Cantù

    “Cardiologie aperte” oltre 90 persone al Sant’Anna e a Cantù

    Controlli gratuiti al cuore per 94 persone nell’ambito di “Cardiologie Aperte”. In occasione dell’iniziativa promossa dall’Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri (Anmco) e dalla Fondazione “per il tuo Cuore” – Hcf onlus, l’unità operativa di Cardiologia dell’Asst Lariana ha messo a disposizione della popolazione i suoi specialisti e i suoi infermieri all’ospedale Sant’Anna di San Fermo della Battaglia l’11 febbraio e all’ospedale Sant’Antonio Abate di Cantù il 12 febbraio.Nel presidio di San Fermo sono stati 26 i cittadini che si sono rivolti ai cardiologi Carlo Campana, primario del reparto, con i colleghi Roberto Bonatti e Giovanni Marinosci per prevenire le patologie cardiovascolari o fare il punto rispetto a problematiche già accertate. La fascia d’età era ricompresa tra i 65 e gli 82 anni – in maggioranza erano donne –  con l’eccezione di una persona al di sotto dei 20 anni e di due persone con meno di 40 anni.Il riscontro è stato significativo: a un paziente è stata riscontrata una patologia importante, per un altro è stata rivista la terapia, mentre altre 10, che non si sottoponevano a controlli da tempo, torneranno a breve per ulteriori accertamenti.All’ospedale di Cantù gli accessi sono stati complessivamente 68 accessi, 50 le donne interessate a saperne di più del loro stato di salute. Gli specialisti Franco Tettamanti e Marco Sali hanno riscontrato alcuni casi di ipertensione non conosciuta e di fibrillazione, alcuni problemi del sonno in pazienti obesi o ex obesi, mentre ad alcune persone sono stati raccomandati ulteriori esami (ecg da sforzo, monitoraggio pressorio tramite holter, ecc).

  • Cantù, ufficiale il divorzio da  Tony Mitchell. L’americano ha già firmato con Pistoia

    Cantù, ufficiale il divorzio da Tony Mitchell. L’americano ha già firmato con Pistoia

    L’americano Tony Mitchell si è accasato a Pistoia. Questa mattina, nel giro di pochi minuti, gli annunci di Pallacanestro Cantù e della società toscana. Come annunciato da giorni, il club brianzolo ha deciso di tagliare lo statunitense, i cui atteggiamenti fuori dal campo – in particolare la reiterata assenza dagli allenamenti dopo l’acquisizione della società da parte di Tutti insieme Cantù – non sono stati graditi.Nella conferenza stampa di ieri in sede, coach Nicola Brienza aveva spiegato che l’americano non avrebbe più indossato la casacca dell’Acqua S.Bernardo. Poche ore fa l’ufficializzazione del divorzio e, praticamente in contemporanea, l’annuncio dell’avvenuto ingaggio da parte di Pistoia, fanalino di coda nella classifica di serie A, con cui Mitchell si è già allenato questa mattina.

  • Cantù: Udanoh verso l’addio Jefferson e Mitchell, sanzioni in arrivo

    Cantù: Udanoh verso l’addio Jefferson e Mitchell, sanzioni in arrivo

    Non una questione di soldi. Nella nuova dirigenza non piace l’idea di ritrovarsi con un elemento demotivato in vista del rush finale di campionato, con una squadra in serie positiva e che ha dimostrato di essere in grado di lottare per i playoff.E con il vento nuovo che soffia in Brianza, ora deve cambiare qualcosa sul fronte degli allenamenti. Ieri, ancora una volta, non si sono presentati gli americani Davon Jefferson e Tony Mitchell. Non una novità. Anzi, in questa stagione è stata una scelta abituale dei due statunitensi, che comunque si sono mossi nel rispetto del contratto, visti gli atavici problemi legati all’erogazione degli emolumenti.Una situazione che è stata accettata sia dal precedente coach Evgeny Pashutin, sia dal suo successore Nicola Brienza e coperta dal fatto che spesso sia Mitchell sia Jefferson, pur con queste premesse, sono stati tra i migliori non solo della Pallacanestro Cantù, ma a livello assoluto rispetto ai cestisti di tutte le squadre.Sull’assenza dei due alla ripresa degli allenamenti di martedì è stato chiuso un occhio, anche se non è mancata una certa irritazione, considerando che era il primo allenamento con la gestione “Tutti insieme Cantù”. Ma la defezione di ieri potrebbe precludere ad una presa di posizione severa della nuova società, con provvedimenti nei confronti dei due atleti.Dalla nuova gestione trapela anche la notizia che sono stati effettuati i pagamenti legati alla ComTec, la commissione che tiene monitorati i bilanci e la situazione finanziaria dei club. Un passo importante per garantire la continuità del progetto. Una scadenza che era temuta quando Gerasimenko pareva intenzionato a non cedere la società. Il giorno limite era lunedì 18; poi, per il ritardo, ci sarà qualche multa. Ma il passo principale è stato compiuto, con sollievo dell’ambiente e di tutte le persone che hanno seguito con apprensione le ultime vicende della società.

  • Cantù patria del design

    Cantù patria del design

    Cantù e il mobile. Dal gusto classico al designlibro dell’architetto Tiziano Casartelli  edito da Canturium sarà presentato il 28 marzo alle 21 nella Sala Convegni “Giovanni Zampese” della Cassa Rurale ed Artigiana di Cantù. Insieme all’autore Tiziano Casartelli intervengono Antonio Citterio, architetto e designer, Francesco Pavesi, storico dell’arte  e Roberto Rizzi. docente al Politecnico di Milano. Il libro racconta la storia della filiera del legno arredo a Cantù dalle origini ai giorni nostri. «La storia del design italiano non sarebbe la stessa se i protagonisti del progetto industriale non avessero potuto fare affidamento sui centri produttivi briantei» dice Casartelli.

  • Cantù, il rilancio dopo l’intervista a Gerasimenko. Bocche cucite e soldi sul tavolo, ma il tempo stringe

    Cantù, il rilancio dopo l’intervista a Gerasimenko. Bocche cucite e soldi sul tavolo, ma il tempo stringe

    Più che una partita giocata su un campo da basket, sembra una partita di poker, giocata a distanza. Da una parte il proprietario della Pallacanestro Cantù, l’ex magnate russo dell’acciaio, dall’altra i potenziali acquirenti. Un gruppo in particolare, ovvero quello degli “americani”, ma forse è meglio definirlo il gruppo di “Tic” Tutti insieme Cantù, rinforzati dall’attuale sponsor, Antonio Biella di Acqua S.Bernardo. La lunga intervista esclusiva pubblicata ieri su queste colonne da Massimo Moscardi, potrebbe essere l’ennesima mossa di Gerasimenko. Un ultimo messaggio, nella settimana decisiva. Dopo la partenza di coach Pashutin, dopo il possibile addio di capitan Udanoh, durato lo spazio di una mattina, o le insistenti sirene che richiamano Frank Gaines verso il campionato francese.Ieri, dalla parte del tavolo di “Tic” nessuno parla, o meglio vuole parlare. Tutti hanno letto e vivisezionato le parole di Dmitry. Ci sarebbe stato anche un rilancio. Nessuno dà le cifre ufficialmente, le carte sono coperte, ma si parla di molto più di quei 400mila euro in otto anni rivelati dal russo. Si parla di aver promesso tutto quello che Gerasimenko ha chiesto. Le fiches sono sul tavolo, ma le «capacità» richieste da Gerasimenko? Sono sufficienti? Nel suo dialogo, il proprietario ha spiegato che vuole «necessarie garanzie per il futuro e per la continuità». Mr Red October dovrà valutare in fretta il team messo in piedi da Angelo Passeri di Tic, da Andrea Mauri e dagli “americani”. Lo sapremo a breve. Probabilmente a brevissimo.«Parleremo solo quando la trattativa sarà chiusa, in un modo o nell’altro», dice Passeri.Eppure non si può negare che, nonostante le parole di Gerasimenko, si respiri ancora aria positiva a Cantù. «Sono ore decisive per il futuro della squadra e in un momento così delicato credo sia meglio evitare dichiarazioni – spiega il vicesindaco di Cantù, Alice Galbiati – attendendo fiduciosi buone notizie».Si attendono buone notizie, mentre i giorni passano inesorabilmente. A Firenze ieri è partita la Final Eight di Coppa Italia, ma l’Acqua S.Bernardo Cantù più che altro guarda il calendario. Lunedì scattano i controlli della Comtec sui conti della società. Il fairplay finanziario è una cosa seria nel basket. Da questo campionato ancora di più. Cantù deve dimostrare di essere in regola con i pagamenti dei contributi di due stipendi e deve regolarizzare il contratto di coach Brienza. Cifre? Si parla di oltre 200mila euro. Non bruscolini, insomma.La squadra potrebbe “sopravvivere” senza la scure della Comtec per altri cinque giorni, con sanzioni di circa 2mila euro al giorno. Poi? A questo punto, se Gerasimenko non avesse ancora ceduto a una o l’altra cordata (gli imprenditori svizzeri di fatto non si sono ancora ritirati, anche se il magnate russo non sembra aver preso molto in considerazione l’offerta ndr) la Pallacanestro Cantù sarebbe costretta a vendere uno a uno i suoi “gioielli”. Molti dei quali, come detto, hanno mercato. Per Udanoh era stato fissato un buyout di 50mila euro, Gaines ne vale probabilmente altrettanti. Jefferson? Troverebbe spazi in qualsiasi top team. Ma questo è già fantabasket.