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  • Adriano Celentano compie 81 anni. Il ricordo dei suoi trascorsi comaschi: film, ma non solo

    Adriano Celentano compie 81 anni. Il ricordo dei suoi trascorsi comaschi: film, ma non solo

    Adriano Celentano compie 81 anni. Un compleanno che in queste ore giornali, radio e televisioni stanno celebrando con pagine, trasmissioni e ricordi speciali. Per chi volesse approfondire il Celentano “comasco”, riproponiamo l’articolo pubblicato un anno fa, in occasione dell’80° del “Molleggiato”, in cui si parla dei trascorsi lariani e dei film girati nella nostra zona. I più famosi, “Innamorato pazzo” e “Il bisbetico domato”.

  • Adria Bartolich si dimette dalla segreteria generale della Cisl dei Laghi

    Adria Bartolich si dimette dalla segreteria generale della Cisl dei Laghi

    Dimissioni al vertice della Cisl dei Laghi.

    Adria Bartolich, eletta meno di un anno e mezzo fa alla guida del sindacato di via Brambilla, ha lasciato il suo incarico.

    In un breve comunicato, diffuso ieri in tarda mattinata, Bartolich ha spiegato i motivi alla base della sua decisione. «Ho rassegnato le dimissioni da segretario generale della Cisl dei Laghi per ragioni personali – ha scritto la dirigente sindacale comasca – Ringrazio tutti coloro che, nel corso del mio mandato, hanno collaborato con me e anche le numerose persone, “cisline” e non, che mi stanno letteralmente inondando di telefonate e di messaggi affettuosi».

    Bartolich ha poi aggiunto: «è stato un piacere lavorare con tante persone in gamba e capaci, oltre che umanamente sensibili. Sono certa che la Cisl saprà trovare una soluzione adeguata per la mia successione».

    Adria Bartolich era stata eletta dal congresso segretaria generale dalla Cisl dei Laghi all’inizio di aprile dello scorso anno con 122 voti favorevoli su un totale di 132 votanti.

    Brunatese, laureata in architettura, 60 anni, l’ormai ex segretaria generale della Cisl dei Laghi è stata deputata dell’Ulivo dal 1994 al 2001 e ha ricoperto anche l’incarico di segretario della presidenza della Camera dei Deputati.

    Tra il 2016 e il 2017 è stata anche a capo della Cisl Scuola della Lombardia.

  • Addio allo storico ippocastano, al centro di molte battaglie ambientaliste

    Addio allo storico ippocastano, al centro di molte battaglie ambientaliste

    Addio allo storico ippocastano, l’albero che da anni è situato nel parcheggio che ne ha preso il nome, tra viale Aldo Moro e via Ambrosoli, a ridosso del centro città.  La pianta, conosciuta ai comaschi perché negli anni divenuta simbolo delle battaglie degli ambientalisti, che in più occasioni hanno difeso l’albero dall’abbattimento, ieri è arrivata al suo epilogo.L’ippocastano, oramai morto, è stata abbattuto. Ieri mattina la ditta incaricata dal Comune di Como ha iniziato le procedute per tagliare rami e tronco.  Palazzo Cernezzi ha fatto sapere che la Sovrintendenza ha comunque prescritto il vincolo di sostituire l’albero con un esemplare analogo. «Per me l’ippocastano ha un doppio significato. Oltre alla storia che rappresenta per la nostra città ha anche un valore affettivo» spiega l’assessore ai Parchi e giardini Marco Galli.«Ho abitato per anni in un palazzo proprio di fronte all’albero – aggiunge l’esponente della giunta – Purtroppo però la pianta era morta. Con grande rammarico non si poteva far nulla se non abbatterla».A questo punto si attende la decisione del Comune, che dovrà scegliere la nuova pianta che prenderà il posto dell’Ippocastano.

  • Addio al professor Ferrari Acciajoli, storico docente di matematica del Gallio

    Addio al professor Ferrari Acciajoli, storico docente di matematica del Gallio

    Lutto nel mondo della cultura e della scuola comasca. È morto oggi nella sua abitazione dopo una lunga malattia il professor Giuseppe Ferrari Acciajoli, storico docente di matematica e fisica sia alla Ragioneria che nei licei Classico e Scientifico del Collegio Gallio di Como, la prestigiosa istituzione scolastica diretta dai Padri Somaschi sin dal 1583 in via Tolomeo Gallio.

    Il professor Ferrari Acciajoli, ricordato da generazioni di studenti come docente severo ma anche molto preparato, era nato a Roma il 1° settembre 1935 e dopo la carriera militare, che aveva concluso congedandosi con il grado di colonnello dell’Esercito, aveva scelto la via dell’insegnamento dopo essere rimasto vittima di un grave incidente, lo scoppio di un ordigno, in cui aveva perso una mano.

    Il professor Acciajoli lascia la moglie e i tre figli. I funerali del docente del Collegio Gallio, che era molto conosciuto nella città di Como dove aveva insegnato a lungo e dove viveva in centro, in via Benzi, sono stati fissati per sabato 1° settembre alle 11 nella Basilica – Santuario del Santissimo Crocifisso dell’Annunciata in viale Varese.

  • Addio al pittore Gianni Betta, il circolo “Mira” piange il suo maestro

    Addio al pittore Gianni Betta, il circolo “Mira” piange il suo maestro

    Lutto nella cultura comasca. Sabato 8 dicembre è morto Gianni Betta, pittore di Cernobbio e anima del circolo “Carlo Mira” della località lariana. Nato nel 1937 a Maslianico, Betta insegnava al centro culturale e artistico  erede della tradizione della gloriosa scuola d’arte di Rovenna. Autodidatta, Betta ha sempre avuto passione per il mondo artistico, e ha iniziato a dipingere all’età di 18 anni. Si è però dedicato professionalmente alla pittura solo  negli anni Settanta. I funerali si svolgono oggi alle 14.30 nella chiesa parrocchiale di Maslianico.

    La cifra distintiva dell’arte pittorica di Gianni Betta era l’uso del colore nella rappresentazione del paesaggio lariano. Che restituisce atmosfere placide, soffuse e sognanti, immutabili nel tempo,  quasi metafisiche (Sirio Marcianò  ha parlato in un testo critico di «pacata trascendenza»), anche se non mancano riferimenti a precisi spunti storici come le vicende legate al Baradello e le gesta garibaldine nel Comasco.«Mi è sempre piaciuto molto colorare – aveva dichiarato al nostro giornale presentando i propri lavori – Anche se all’inizio è nato  quasi come uno svago, via via ha preso sempre più piede nella mia mente e nella mia vita il gusto del dipingere. Ho trovato nella pittura un angolo veramente mio, in cui posso liberamente  essere me stesso».Un esercizio senza obblighi, quindi. Potremmo dire anche: senza padrini né padroni. Suffragato, tra l’altro, da una formazione totalmente libera da condizionamenti.

    “Il circolo era la sua passione e la sua vita, come la pittura – ha dichiarato il presidente dell’associazione “Carlo Mira” di Cernobbio Mario Minatta – intendiamo continuare nel segno del suo esempio, dando ancora più spazio a tanti giovani di talento che vogliono cimentarsi nella pittura, Quest’anno abbiamo già organizzato cinque mostre e l’anno prossimo ricorderemo Gianni con un evento speciale”.

  • Adam Sandler sul set di “Murder Mystery” ad Argegno

    Adam Sandler sul set di “Murder Mystery” ad Argegno

    Dopo gli ultimi ciak cernobbiesi del film di Netflix, oggi e domani si gira ad Argegno. Il sogno di Hollywood sul Lario rimarrà realtà fino al 24 agosto, giorno in cui sarà smontato il set diMurder Mystery, film d’azione che vede protagonisti Jennifer Aniston e Adam Sandler. Il set poi si sposterà in Inghilterra per le ultime riprese e si passerà al montaggio e alla postproduzione, messa in onda su Netflix a fine primavera. Con tante realtà italiane nella scenografia, da Portofino a Santa Margherita Ligure, da Como alle località turistiche sulla Regina. Oggi Sandler (nella foto di Antonio Nassa) ha fatto la sua apparizione sul set, dove  è sempre attesa la diva Aniston.Come per il centro di Como Netflix punta su una scenografia caratterizzata da variopinti mercatini tipici, nel centro storico di Argegno. «Tutto ha funzionando a dovere – dice il sindaco di Argegno Roberto De Angeli – il servizio navette per i posteggi alternativi è regolare. Pochi disagi, in cambio di tanta pubblicità per il Lario. Ci sono anche turisti venuti da lontano a caccia di selfie e autografi».Il cineturismo è un mercato che il film di Netflix incentiverà nel futuro. Ma i benefici si hanno già oggi. «La produzione ci ha fatto un bonifico di 50mila euro per tutti i giorni di set – dice il sindaco di Argegno – per le nostre casse è una bella boccata d’ossigeno, ma soprattutto ci aspettiamo un ritorno economico a lungo termine».Sarebbe bello poter proiettare il film ad Argegno, una volta ultimato. «Lo speriamo, proporlo ai nostri cittadini e turisti in piazza o in una palestra a tempo debito sarebbe bellissimo, Ci penseremo a tempo debito. Di sicuro, il set lariano ci invita a pensare iniziative per attirare gli appassionati di cinema. Sono ovunque nel mondo».

  • Adam Sandler ad Argegno: «Ti amo davvero»

    Adam Sandler ad Argegno: «Ti amo davvero»

    «Hanno finito di girare. Tutto bene e grande soddisfazione». Così il sindaco di Argegno Roberto De Angeli oggi attorno alle 16 ha voluto annunciare in modo sintetico la fine dell’ultimo set sul Lario per la troupe di Netflix, ospite del Comasco per le riprese del filmMurder mysteryche andrà online sul canale di streaming dedicato alla fiction alla fine della primavera, al massimo la prossima estate.Un’avventura intensa per tutti quella lariana di Netflix, dal cast ai tecnici al territorio che li ha ospitati, mobilitando amministratori locali, forze dell’ordine, società private, alberghi di lusso e ristoranti. Un mese vissuto all’ombra di Hollywood, con i divi Jennifer Aniston e Adam Sandler protagonisti del film a tenere con il fiato sospeso cacciatori di autografi, fan e fotografi.

    «A Sandler abbiamo donato un libro dell’ amministrazione comunale di Argegno – ha detto  il sindaco De Angeli (nella foto Nassa, durante l ‘incontro con l’attore) – che rappresenta tutta la storia del paese, ha molto apprezzato e su un altro libro mi ha scritto questa dedica: “I really love your town”».

  • Ad Alserio il ’68 raccontato da Toni Capuozzo

    Ad Alserio il ’68 raccontato da Toni Capuozzo

    Mappa del ’68 in forma di libro, con forti riferimenti all’esperienza autobiografica. Quell’anno cruciale di cui è stato celebrato il cinquantesimo nel 2018 è stato moltissime cose immateriali: la musica, i poster, Bandiera Gialla alla radio, la scoperta dei «giovani» a livello planetario.Ed è stato anche molte cose materiali, da indossare, da ascoltare, da usare per segnalare la propria presenza nel mondo: l’eskimo e le Clarks, le minigonne, gli stivaletti, il mangiadischi, il ciclostile e il megafono. Il Sessantotto ha generato nuovi modi di fare politica tra autogestioni e assemblearismo, di stare insieme nelle comuni o nelle famiglie aperte, di viaggiare tra nomadismo e misticismo.Ma è stato anche luoghi, alcuni mitizzati: la Trieste di Basaglia, Venezia e Porto Marghera, Trento e Sociologia, Milano e la “Zanzara”, Firenze, con l’Isolotto e Barbiana, Torino e la Fiat, Pisa e la Normale, Roma e Valle Giulia, la Sicilia di Mauro Rostagno e di Danilo Dolci.Toni Capuozzo, giornalista e scrittore, racconta tutto questo nel suo nuovo libro edito da Il Mulino di Bologna “Andare per i luoghi del ‘68”, che presenterà dialogando con il direttore del “Corriere di Como” e di Espansione Tv Mario Rapisarda, con il patrocinio del Comune e della Biblioteca di Alserio venerdì prossimo, 18 gennaio, alle 20.45, nella Struttura polivalente di via Papa Giovanni XXIII.Ingresso libero.Toni Capuozzo, già vicedirettore del Tg5 e conduttore di “Terra!”, è stato inviato di guerra del gruppo Mediaset, seguendo i conflitti in ex-Jugoslavia, Somalia, Medio Oriente e Afghanistan. Premiato con numerosi riconoscimenti per la sua attività editoriale e giornalistica, ha esordito nel mondo della notizia dopo aver frequentato Sociologia a Trento, collaborando a «Lotta Continua». Tra i suoi libri: «Le guerre spiegate ai ragazzi» (Mondadori, 2012) e «Il segreto dei marò» (Mursia, 2015).

  • Ad Albate scuola ancora in parte inagibile dopo il crollo dello scorso 17 dicembre

    Ad Albate scuola ancora in parte inagibile dopo il crollo dello scorso 17 dicembre

    Finita la pausa dalle vacanze natalizie, lunedì si torna sui banchi di scuola. Ma per gli alunni della media “Guglielmo Marconi” di Albate il rientro sarà diverso, lontano dalle proprie aule.Dopo il crollo di una parte dell’intonaco dal soffitto di un’aula durante una lezione lo scorso 17 dicembre, l’istituto è stato chiuso. I lavori di ripristino e di messa in sicurezza della struttura non sono terminati e proseguiranno nel mese di gennaio.La scuola, quindi, non sarà completamente agibile alla ripresa dalle vacanze di fine anno. Oggi, una parte della struttura vedrà ancora gli operai mescolarsi con alunni e insegnanti.Lo ha confermato ieri ai microfoni di Etv la dirigente scolastica dell’istituto, Valeria Cornelio, che ha anche inviato una lettera ad alunni e genitori. «Dal 7 gennaio 2019 prevediamo di garantire lo svolgimento delle lezioni, anche se è del tutto evidente che, avendo a disposizione soltanto il primo piano dell’edificio, causeremo alcuni disagi. Per la scuola primaria sposteremo temporaneamente le 2 classi prime nel plesso di Muggiò, mentre le 2 classi terze si trasferiranno nel plesso di via Acquanera». Le classi 1ª A e 1ª B saranno spostate nella scuola primaria “Massimiliano Kolbe” in via Santa Chiara, mentre le 3ª A e 3ª B nella primaria “Picchi” in via Acquanera.Le altre classi svolgeranno le attività didattiche nelle aule del primo piano.«Confermo che da lunedì riprenderanno le lezioni anche perché i lavori al primo piano dell’edificio sono stati ultimati – ha detto ieri l’assessore alle Politiche educative del Comune di Como, Angela Corengia ancora a Etv – Abbiamo attivato alcuni pulmini per il trasferimento dei ragazzi che ne avessero necessità». Sul cronoprogramma dei lavori l’assessore dice: «La settimana successiva sarà ultimata la prima metà del secondo piano della scuola, ed entro metà gennaio completeremo i lavori, tornando così alla normalità».Garantito il servizio mensa e pre-scuola, si legge ancora nella lettera della dirigente scolastica dell’istituto, che aggiunge: «Per quanto riguarda la scuola secondaria, per diminuire il disagio degli alunni svolgeremo le lezioni utilizzando l’Aula magna, la Biblioteca e lo spazio dell’Archivio Maraja».

  • Acsm Agam, pressing forzista per la vicepresidenza

    Acsm Agam, pressing forzista per la vicepresidenza

    Grandi manovre a Palazzo Cernezzi per la scelta del rappresentante del Comune di Como in Acsm Agam. I tempi sono stati dettati proprio da Acsm Agam, che dopo l’assemblea straordinaria di mercoledì, ha convocato le assemblee per l’approvazione del bilancio (20 giugno) e la nomina del nuovo cda (2 luglio) nell’iter del progetto di aggregazione.

    Il termovalorizzatore di Acsm Agam

    In base ai nuovi patti parasociali sottoscritti, il Comune di Como, che ha avuto il presidente uscente, Giovanni Orsenigo, può esprimere nel prossimo triennio uno dei due vicepresidenti.

    La presidenza viene designata da Monza e la seconda vicepresidenza dalla lecchese Lario Reti Holding, che avrà il presidente fra tre anni. L’ad viene espresso invece sempre da A2A. Per le nomine di Palazzo Cernezzi, si tratta della poltrona più ambita. Negli ultimi vent’anni, Acsm prima e Acsm Agam poi sono sempre state un feudo di Forza Italia. Sono stati presidenti Pierpaolo Prizzi, Stefano Bruni, Giorgio Bordoli, Giorgio Pozzi e Umberto D’Alessandro. Il partito di Berlusconi rivendica così ancora la poltrona nell’ambito degli equilibri della maggioranza.

    Il bando per presentare i nomi in Comune è ormai scaduto. Nei mesi scorsi si era fatto anche il nome del commercialista Mario Rezzonico, molto vicino al sindaco e appartenente alla sua lista civica. Su Rezzonico era stata tuttavia sollevata subito un’ipotesi di incompatibilità, che ora pare risolta. Difficile pensare però che Landriscina voglia andare allo scontro con Forza Italia, con la questione dell’assessore Amelia Locatelli ancora aperta.