Categoria: Territorio

  • “Chilometro zero” alla Fiera di Sant’Abbondio

    “Chilometro zero” alla Fiera di Sant’Abbondio

    Decine di produttori dalla campagna in città, per dare vita ad un Mercato di Campagna Amica in edizione straordinaria, domenica lungo viale Cattaneo a Como. Ma sarà solo uno dei tanti eventi “firmati” dalla Coldiretti interprovinciale e da Campagna Amica nel capoluogo lariano, per un fine settimana che mette il chilometro zero al centro della Fiera di Sant’Abbondio.

    Gli eventi di Coldiretti Como Lecco  nel fine settimana attendono i cittadini in due spazi distinti: l’area di Porta Torre, con l’evento dedicato al food e alla filiera di territorio  in programma sabato 1 (orari 18-24), domenica 2 (11-24) e lunedì 3 (11-15) (sarà presente fra gli altri l’azienda Mulino Tibis, recentemente premiata per l’innovazione in agricoltura da Coldiretti Lombardia) e viale Cattaneo, che domenica (dalle 10 fino alle ore 20) accoglierà il Mercato di Campagna Amica in edizione straordinaria, l’AgriGrest e la Fattoria Didattica in piazza.

    Moltissimi i prodotti presenti all’AgriMercato: ortaggi e frutta; salumi suini, equini e bovini; vini, vini e liquori bio, olio bio, patè di olive bio; miele; formaggi vaccini e caprini; cosmesi con latte di capra; uova; confetture; sidro, succo e spumante di  mela; sali aromatici; aceti aromatici; liquori di erbe officinali; fiori e piante; succhi di mirtillo e linea cosmetica ai mirtilli; pan di segale; sottaceti; sciroppi; nettare; ragù di coniglio… e molto altro ancora.

  • Ciclisti dimenticati nella settimana della Mobilità. Il servizio di bikesharing non è mai decollato

    Ciclisti dimenticati nella settimana della Mobilità. Il servizio di bikesharing non è mai decollato

    Si è chiusa la 17ª “Settimana della Mobilità Sostenibile”. Si svolge dal 16 al 22 settembre di ogni anno, dal 2002. Il ministero dell’Ambiente la considera “un appuntamento fisso e irrinunciabile per le amministrazioni e per i cittadini che si vogliono impegnare sulla strada della sostenibilità”. A Como la settimana si chiude senza eventi firmati dal Comune. Peccato, anche perché nel 2017 erano state messe in campo delle risorse.

    Il problema della “mobilità dolce”, nella città del Giro di Lombardia, capoluogo della provincia del Ghisallo e del Muro di Sormano è purtroppo annoso. Anche il bikesharing non è mai decollato, nonostante l’afflusso turistico e l’inserimento di Como nel circuito “Bicincittà”, il più diffuso d’italia. Sul Lario è stato inaugurato nel 2013. Sono attive 16 stazioni nella convalle. Nel 2017 sono state prelevate 65 biciclette al giorno. Un dato praticamente invariato nel 2018. Erano 64,7 prelievi medi al giorno nel 2017, sono 65,6 nei primi otto mesi del 2018. Gli abbonamenti sono calati: erano 314 alla fine dell’anno scorso, sono 289 quest’anno.

    Sabato pomeriggio, secondo il sito che fornisce la situazione delle stazioni in tempo reale, c’erano ben 57 bici disponibili negli stalli, mentre erano 12 quelle “non attive”, ovvero inservibili. In altre città il bikesharing è invece una realtà consolidata da tempo. Da Milano a centri minori d’Italia e d’Europa. Un problema solo di conformazione del territorio o c’è dell’altro? Tanti residenti ormai vivono fuori dalla convalle, da Nord a Sud, tra Camerlata e Sagnino, Rebbio e Monte Olimpino, per loro usare la bici per arrivare a Como è un’impresa da Vincenzo Nibali.

    Ma gli altri? E i turisti? Secondo l’architetto, Giulio Sala, presidente di Fiab-BiciAmo (Federazione italiana Amici della bicicletta) i problemi sono diversi. «La situazione non viene gestita – spiega Sala – ci sono poche stazioni e mancano percorsi ciclabili sicuri. Il bikesharing anche altrove ha avuto problemi. In alcune città anche per via di vandalismi. Da noi è diverso, non è mai decollato». «Sembra un progetto che qualcuno ha iniziato e nessuno vuole portare a termine – dice Sala – Avevamo subito evidenziato alcuni problemi. Io mi sono abbonato, ma la mattina alla stazione di Como Borghi non trovavo mai una bici. Erano tutte alla Funicolare. Altre volte trovavo una bicicletta, ma non si staccava dalla rastrelliera».

    Altri utenti hanno segnalato i problemi della App. Per i turisti poi, i tempi di registrazione sono troppo lunghi e farraginosi, la procedura andrebbe semplificata, come peraltro già avviene in molte città. «Il problema vero è anche l’assenza di una rete ciclabile – dice ancora Sala – Ora aspettiamo tutti la realizzazione di questa “Dorsale dei Pellegrini”che dovrebbe collegare il territorio comunale da Nord a Sud». Progetto di cui non si sente però più parlare da mesi. Così la “Settimana della Mobilità Sostenibile” viene mestamente archiviata nella città e nella provincia in cui molti potrebbero vivere solo di cicloturismo. «Ci contattano continuamente da tutta Europa, ci sono società inglesi specializzate, ma chiedono percorsi sicuri. Qui continuiamo a muoverci tutti in macchina, quando basterebbe creare anche in centro delle zone 30, ridurre la velocità per fare convivere auto, pedoni, bambini, passeggini e biciclette.

  • Cigno ferito al becco da una lenza: salvato dai vigili del fuoco a Cremia, in Altolago

    Cigno ferito al becco da una lenza: salvato dai vigili del fuoco a Cremia, in Altolago

    I vigili del fuoco sono intervenuti oggi a Cremia, in Altolago, per il salvataggio di un cigno in difficoltà.

    Ai pompieri era stata segnalata la presenza in acqua di un cigno ferito al becco, probabilmente da un amo da pesca.

    Dopo aver portato a riva l’animale, i vigili del fuoco hanno rimosso l’amo.

    Subito dopo hanno rimesso in acqua il volatile.

    Non è la prima volta che sul lago un cigno si ferisce con una lenza. Mesi fa era accaduta la stessa cosa a Menaggio.

  • Cimiteri, ordinanza del sindaco contro le zanzare “da virus”

    Cimiteri, ordinanza del sindaco contro le zanzare “da virus”

    Zanzare portatrici di malattie, ordinanza anche a Como. Il sindaco Mario Landriscina ha firmato un’ordinanza per il controllo della diffusione degli insetti vettori di malattie. Anche sul territorio lariano infatti si è verificato nelle scorse settimane un caso di West Nile Virus,il paziente, un pensionato di Carugo, è stato dimesso dall’ospedale Valduce giovedì. Così se da una parte al Comune spetta soltanto in questi casi l’obbligo di intervenire con trattamenti adulticidi e larvicici (eliminazione di insetti adulti e delle larve), nelle aree pubbliche, il sindaco di Como ha disposto per tutti i privati una serie di interventi preventivi. In particolare, si devono evitare gli accumuli di acqua stagnante. Anche nei cimiteri è vietato lasciare vasi portafiori pieni d’acqua. Controlli ed eventuali multe vengono effettuati dalla polizia locale di Como.

  • Cinghiali, il nuovo allarme della Coldiretti. Rischi anche per la viabilità provinciale

    Cinghiali, il nuovo allarme della Coldiretti. Rischi anche per la viabilità provinciale

    «I cinghiali rappresentano un grave pericolo per le imprese agricole, ma anche per la sicurezza dei cittadini. L’incidente mortale avvenuto sull’A1 ci riporta a parlare di un problema drammatico: incidenti gravi non sono mancati, purtroppo, nemmeno sulle strade dell’area lariana». Fortunato Trezzi, presidente di Coldiretti Como-Lecco, riporta l’attenzione su una questione più volte dibattuta.Viene richiesta «una nuova fase di confronto per risolvere una volta per tutte il problema – si legge nella nota di Trezzi – ormai non è più possibile procrastinare, i selvatici sono diventati un flagello e un pericolo». Danni e cinghiali sarebbero «aumentati a dismisura».Anche durante le festività erano stati colpiti i prati montani dell’Intelvese, nonché le zone di Menaggio e Porlezza (nell’area intorno al lago di Piano è esponenziale anche la presenza invasiva dei cervi), oltre a Lecchese e Altolago, con invasioni anche in pianura.C’è poi il fronte della sicurezza stradale: «L’escalation dei danni, delle aggressioni e degli incidenti che causano purtroppo anche vittime, è il risultato della incontrollata proliferazione degli animali selvatici» dice Trezzi. Sono diverse centinaia gli incidenti causati da animali nelle province di Como e Lecco negli ultimi anni. In particolare la sera e la mattina presto. «Una gran parte di sinistri non viene nemmeno segnalata dagli automobilisti. Siano censite le zone e le strade più a rischio e si intervenga con decisione, una volta per tutte» chiude il presidente.

  • Cinquanta sub puliscono i fondali del Lago di Como

    Cinquanta sub puliscono i fondali del Lago di Como

    I rifiuti e in particolare la plastica non inquinano soltanto il mare.

    Anche nel lago finiscono materiali di ogni tipo. Materiali che adesso offrono lo spunto per un’iniziativa di difesa dell’ambiente.

    Una decina di associazioni cittadine si è data appuntamento domenica mattina alla darsena di Villa Geno per una pulizia straordinaria dei fondali.

    La manifestazione è stata intitolataDifendiamo il Lario!

    Una cinquantina di sub si immergeranno nel lago tra i 5 e i 10 metri di profondità nella fascia compresa tra largo Ramelli e Villa Geno per recuperare i rifiuti gettati nel fondale.

    Il ritrovo è in programma alle 8,30 alla darsena, le operazioni di pulizia dalle 9 fino circa alle 11,30. A mezzogiorno appuntamento aperto a tutti nel salone della darsena, dove l’associazioneProteusspiegherà in quale stato di salute si trova il Lago di Como . Alle 13 si termina con un aperitivo con il ringraziamento a tutti i partecipanti.

    Partecipano: Como Sub, Circolo Annje Bonnje, Centro Sub Nettuno, Como Nuoto, Diving Center Como, AKC Associazione Kayak Como, A.na.co.n.d.a Como, Dna Sub Academy, Proteus, Soccorso Comasco Onlus.

    I rifiuti recuperati saranno smaltiti Aprica.

    Durante la pulizia alcuni sub scatteranno foto sott’acqua per documentare le condizioni del lago.

  • Cinque notti di chiusura dell’autostrada

    Cinque notti di chiusura dell’autostrada

    Per lavori di manutenzione ordinaria in galleria, già programmati, per cinque notti consecutive da lunedì chiude l’Autolaghi tra Como e Chiasso (verso la Svizzera). Il provvedimento vale dalle 22 alle 5, fino a venerdì 18 gennaio e dalle 23 di venerdì 18 alle 5 di sabato.

    In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria allo svincolo di Como Centro, si dovrà proseguire sulla Provinciale 17, fino a Via Bellinzona, seguendo le indicazioni per Chiasso;Negli stessi orari viene chiusa anche l’entrata dello svincolo di Como Centro, verso Lainate. In alternativa Autostrade consiglia di entrare alla stazione di Fino Mornasco.

  • Città dei Balocchi, affari per pochi: «Calo delle vendite in via Milano»

    Città dei Balocchi, affari per pochi: «Calo delle vendite in via Milano»

    Casartelli (Confesercenti) illustra i dati di un sondaggio

    Città dei Balocchi, un affare per pochi. Usciti dal centro e superate le mura non sembra infatti essere piaciuta a molti commercianti la kermesse natalizia appena andata in soffitta.Anzi, più che aria di festa, a pochi passi dalle strade dello shopping si è respirata aria di disfatta. A denunciare questa realtà, grazie ai dati emersi da un sondaggio, è Confesercenti Como.«Lo studio effettuato – spiega il presidente di Confesercenti Claudio Casartelli illustrando i risultati raccolti dopo aver intervistato un campione rappresentativo di negozianti del centro e di via Milano – evidenzia come a trarne beneficio siano solo gli esercenti del centro mentre le altre attività al di fuori della manifestazione vanno in sofferenza, anche perché i clienti abituali sono scoraggiati da traffico e mancanza di parcheggi».E anche una delle novità studiate per cercare di evitare l’assalto alla città da parte delle auto, ovvero il bus navetta gratuito in partenza dall’autosilo della Valmulini, non è piaciuto. «Il passaggio di questo collegamento in tangenziale invece che in via Milano, come avevamo richiesto – specifica il presidente Casartelli – è un altro elemento che non ha certo favorito le attività. Serve un confronto con gli organizzatori dell’evento e con il comune di Como per ottimizzare la manifestazione in modo che tutti i soggetti economici possano essere coinvolti e possano trarne beneficio: apriamo un tavolo di confronto per il prossimo anno in modo da includere settori più ampi della città».Questa dunque la proposta messa sul tavolo per l’edizione 2019-2020. Una richiesta avanzata con dei numeri a corredo. Ed ecco alcune cifre significative: la Città dei Balocchi è stata bocciata dagli esercenti di via Milano (che per il 53% lamentano un decremento delle vendite), mentre viene promosso dall’82% dei negozianti del centro. Anche se, proprio durante le giornate di massimo caos viabilistico, con la città murata letteralmente invasa, Marco Cassina di Federmoda Confcommercio aveva sottolineato come all’accensione delle luci in centro, vero richiamo per migliaia di turisti, gli esercenti più “tradizionali” potevano tirare giù le serrande. «Potremmo infatti tranquillamente chiudere i negozi intorno alle 17. Da quel momento in poi nessuno si interessa più alle vetrine e men che meno pensa di entrare a fare acquisti», aveva dichiarato Cassina.«Le attività di via Milano chiedono di essere incluse nella kermesse natalizia il prossimo anno», spiega il presidente Casartelli tornando a discutere dei numeri emersi dalla ricerca. E sempre in via Milano la maggiore criticità riscontrata è quella degli automobilisti in coda dopo le 17, che sono diretti unicamente verso il centro (37%), seguita dalla difficoltà di accesso ai negozi e dal blocco della viabilità (27%) e dalla assenza di luminarie nella via stessa (27%).E ancora, sempre gli esercenti di via Milano «hanno richiesto a gran forza alla Città dei Balocchi e al Comune di Como di essere inclusi insieme al resto della città il prossimo anno nella manifestazione (40%), mentre un 10% chiede che via Milano non venga mai chiusa al traffico, consentendo ai clienti di raggiungere le attività. Vi è anche un 7% di esercenti che domanda, al contrario, la chiusura di via Milano Alta e l’organizzazione di mercatini per rendere attrattiva la strada», spiega sempre Claudio Casartelli.Questo dunque quanto emerso dal sondaggio effettuato da Confesercenti il 7 e l’8 gennaio scorsi tra 50 attività dell’area della Città dei Balocchi e tra 30 attività della zona di via Milano, all’esterno della manifestazione natalizia.

  • Città dei Balocchi, è il momento del rendiconto. Dieci domande a organizzatori e Comune

    Città dei Balocchi, è il momento del rendiconto. Dieci domande a organizzatori e Comune

    Dieci domande agli organizzatori dellaCittà dei Balocchie alComune di Como. Dieci domande per capire se la kermesse organizzata ogni anno nel centro storico di Como sia davvero, in tutto e per tutto, un valore aggiunto per la città.Oppure se oltre alle sfavillanti luci che illuminano monumenti e piazze, sul capoluogo lariano – durante i 40 giorni a cavallo delle festività di fine anno – si allunghi pure qualche ombra.Per martedì prossimo è stata convocata, in un noto albergo cittadino, una conferenza stampa durante la quale saranno resi noti i dati finali della manifestazione. A questo appuntamento ilCorriere di Comoandrà con un elenco di domande – dieci in tutto – cui crediamo sarebbe importante dare risposta. Le anticipiamo sul giornale in edicola domenica 13 gennaio, per fare in modo che gli organizzatori e il Comune possano prepararsi con la necessaria attenzione. E le motiviamo. Anche per diradare il dubbio che pure qualcuno ha insinuato, ovvero che da parte nostra vi sia stato talvolta un atteggiamento pregiudiziale.

    Appuntamento domenica 13 gennaio in edicola con il Corriere di Como

  • Città dei Balocchi, il Consorzio Como Turistica si aggiudica la concessione per due anni

    Città dei Balocchi, il Consorzio Como Turistica si aggiudica la concessione per due anni

    Tutto come previsto. Il Natale del capoluogo lariano sarà ancora una volta – la 25esima – appannaggio dellaCittà dei Balocchi.

    La commissione chiamata a verificare le offerte per il bando di concessione delle aree pubbliche ha assegnato le stesse all’unico concorrente in gara: ilConsorzio Como Turistica. Quest’ultimo si è aggiudicato anche l’organizzazione della manifestazione natalizia del prossimo anno. Il bando di Palazzo Cernezzi era infatti per la prima volta biennale.

    Il valore della concessione assegnata al Consorzio Como Turistica è stato calcolato dagli uffici del municipio in 800mila euro (400mila all’anno) ma su questo punto si sono già aperte molte polemiche. In particolare, il consigliere comunaleAlessandro Rapineseha chiesto l’applicazione severa del capitolato nella parte relativa ai controlli del fatturato (articolo 8).

    La 25esima edizione della Città dei Balocchi avrà inizio il 24 novembre prossimo e terminerà il 6 gennaio 2019, molto presumibilmente con la tradizionale discesa in piazza della Befana.

    Altri particolari sull’edizione di domani delCorriere di Como