Categoria: Cronaca

  • Fugge in auto dopo la rapina a mano armata: arrestato a Rovellasca

    Fugge in auto dopo la rapina a mano armata: arrestato a Rovellasca

    E’ stato fermato a Rovellasca in casa di un amico, uno dei presunti rapinatori accusati di aver messo a segno un colpo da 16 mila euro in una ricevitoria di Paderno Dugnano. L’uomo, un 51enne di Limbiate, è fuggito fino in provincia di Como dopo aver tentato di speronare anche un’auto dei carabinieri. I militari l’hanno dunque inseguito fino a Rovellasca, convincendolo a consegnarsi alle forze dell’ordine.

    Arrestato anche un secondo presunto autore del colpo, con ancora addosso parte del bottino e pure una pistola calibro 40 carica. Le indagini proseguono per risalire anche al terzo uomo che al momento è riuscito a far perdere le proprie tracce.

  • Girone del Calcio Como con tre squadre campane

    Girone del Calcio Como con tre squadre campane

    La Lega Pro ha reso noto il girone del Calcio Como per la prossima stagione di Prima Divisione. Un gruppo quasi interamente composto da formazioni del Nord, ma con tre compagini campane (Salernitana, Paganese e Sorrento). In pratica è stata accettata la richiesta dei prefetti della Campania, che volevano evitare un’eccessiva concentrazione di gare a rischio nella loro regione. Le “sacrificate” sono le squadre toscane (Pisa, Viareggio e Lucchese) che sono state inserite nel girone meridionale. Ecco, comunque, il gruppo degli azzurri: Alessandria, Bassano, Como, Cremonese, Gubbio, Lumezzane, Monza, Paganese, Pavia, Pergocrema, Ravenna, Reggiana, Salernitana, Sorrento, Spal, Spezia, Alto Adige-SudTirol, Verona

  • Il mondo del gossip ha i fari puntati su Laglio

    Il mondo del gossip ha i fari puntati su Laglio

    Clooney-Canalis. Attese per oggi dalla celebre coppia novità sul possibile matrimonioPrima versione, meno accreditata: oggi, a Laglio, nell’ormai celeberrima villa “L’Oleandra”, sarà celebrato il matrimonio del secolo. George Clooney convolerà a nozze con Elisabetta Canalis. Seconda versione, più plausibile secondo i siti Internet specializzati: oggi, quantomeno, George annuncerà la data del matrimonio. Terza versione, alquanto vaga: qualche star, il cui nome non è noto, potrebbe sposare qualche altra star. Di certo, il mondo del gossip attende per oggi notizie dalle rive del Lago di Como.Leggi l’articolodiProserpioin CULTURA

  • Incidente mortale al Ponte del Passo: muore uomo di 62 anni

    Incidente mortale al Ponte del Passo: muore uomo di 62 anni

    La vittima è un 62enne di Verceia. Coinvolte nell’impatto altre due auto

    Una carambola maledetta è costata la vita a un 62enne di Verceia, mentre era alla guida di un Apecar Piaggio.L’incidente all’altezza del Ponte del Passo, nel territorio del comune di Sorico, lungo la statale Regina. La vittima si chiama Mario Luigi Oregioni.

    Ieri mattina, alle 9.20, l’uomo procedeva in direzione di Colico e pare che fosse intento a svoltare a sinistra.Cosa sia successo da questo momento in avanti è ora al vaglio dei carabinieri della stazione di Gravedona ed Uniti e del Radiomobile della compagnia di Menaggio.

    Pare tuttavia che, per cause in corso di accertamento, sia avvenuto in questo attimo un primo tamponamento con una Volkswagen Tiguan condotta da un 25enne di Morbegno che percorreva la stessa direzione di marcia.

    L’Apecar, a questo punto, sarebbe finito sulla corsia opposta, scontrandosi frontalmente con una Audi A3 che procedeva in direzione opposta. Al volante un 32enne di Cortenuova.Ad avere la peggio il 62enne, le cui condizioni sono apparse subito gravi. Sul posto, per estrarlo dalle lamiere contorte, sono dovuti arrivare anche i vigili del fuoco oltre al 118 che ha provveduto ai soccorsi.Trasportato d’urgenza all’ospedale di Gravedona, l’uomo è morto poco dopo. Gli altri due coinvolti nello schianto non hanno riportato ferite gravi.I carabinieri hanno poi segnalato l’accaduto alla Procura di Como dove il pm di turno, Simone Pizzotti, ha aperto un fascicolo di indagine.L’incidente ha provocato anche pesanti ripercussioni alla viabilità, in quanto il tratto di strada interessato al sinistro è stato chiuso al traffico sia per permettere i soccorsi e i rilievi da parte dei carabinieri, sia poi per rimuovere le auto coinvolte nella carambola.La situazione è tornata alla normalità sono in tarda mattinata.

    M.Pv.

  • Incidente in pullman in Toscana. Paura e feriti lievi tra i parrocchiani di Albate

    Incidente in pullman in Toscana. Paura e feriti lievi tra i parrocchiani di Albate

    «I ragazzi stanno fortunatamente tutti bene», assicurano dall’agenzia proprietaria del pullman. Di certo dimenticheranno difficilmente però quella gita in Toscana i cinquanta giovani parrocchiani di Albate, uno dei più popolosi e attivi della Diocesi di Como. Giovani di età diverse, tra loro anche tanti animatori del Grest.Ieri pomeriggio il loro tour si è chiuso dopo un drammatico incidente nell’Aretino, a Santa Mama, nel Comune di Subbiano. Una cinquantina le persone contuse e ferite, cinque i veicoli coinvolti, oltre all’autobus turistico, tre auto e un furgone.L’autista del furgone pare sia l’unica persona in gravi condizioni. Il 118 ha attivato la procedura per le maxi emergenze, inviando numerose ambulanze. Tutti i pronto soccorsi della zona si erano preparati già poco dopo l’incidente a ricevere i feriti. Fortunatamente per trenta persone non è neppure stato necessario il trasporto in ospedale, ma soltanto alcune medicazioni in posto. Insieme con i soccorsi sanitari sono intervenuti anche vigili del fuoco, carabinieri e uomini della protezione civile.I giovani comaschi, come anticipato, hanno riportato soltanto alcune contusioni. Ricoverato in condizioni serie all’ospedale di Careggi a Firenze, dove è stato portato in elicottero, il conducente del furgone.Feriti, in modo leggero anche cinque automobilisti. Lo scontro è accaduto sulla regionale 71, nei pressi di Calbenzano nel Comune di Subbiano (Arezzo). Il pullman con i giovani di Albate era partito ieri mattina per un tour organizzato della Toscana e alle 16 era praticamente sulla via del rientro, quando è avvenuto lo scontro.P.An.

  • La gara di domenica, le limitazioni

    La gara di domenica, le limitazioni

    Traffico fermo e parcheggi vietati nella convalle«Riconsegnare il Giro di Lombardia a Como – spiega l’assessore allo Sport di Palazzo Cernezzi, Luigi Cavadini – era uno degli obiettivi del mio mandato. Oltre che una festa di sport e di sollecitazione ai giovani per accostarsi al ciclismo, il Giro è indubbiamente anche una grande opportunità di promozione turistica».Un grande evento per Como, ma che comporterà anche limitazioni per il traffico. La partenza è fissata intorno alle ore 10.20 dai Portici Plinio e il corteo sfilerà lungo

    il seguente percorso: piazza Cavour, via Plinio, piazza Duomo, via Vittorio Emanuele II, piazza Medaglie d’Oro, via Giovio, via Cesare Cantù, largo Miglio, piazza Vittoria, via Milano, piazza San Rocco, via Napoleona, piazza Camerlata. Da piazza Camerlata ci sarà la partenza vera e propria; i ciclisti imboccheranno la via Pasquale Paoli in direzione di Fino Mornasco per poi proseguire verso Cantù.Il percorso domenica ovviamente sarà chiuso al traffico (bus e taxi compresi); in Ztl lungo le strade coinvolte non si potrà parcheggiare. Inoltre, dalle 5, sosta vietata in piazza Camerlata e in viale Vittorio Veneto (dove ci saranno i pullman delle squadre).Ci sono provvedimenti anche per la giornata di oggi: dalle ore 5 alle 18 istituzione del divieto di sosta con rimozione forzata dei veicoli in viale Puecher.

  • L’Asst Lariana: consumo di droga già prima dei 14 anni

    L’Asst Lariana: consumo di droga già prima dei 14 anni

    Le prime esperienze di consumo di sostanze stupefacenti avvengono già in preadolescenza, anche prima dei 14 anni. Un dato che aumenta il rischio «di sfociare nella dipendenza o anche di sviluppare psicopatologie», come sottolineano dall’Asst Lariana. Un allarme rilanciato in concomitanza con i dati sempre più preoccupanti della piaga dello spaccio a Como, nella zona dei Giardini a lago.Nelle ultime settimane, le forze dell’ordine hanno effettuato arresti e interventi a ripetizione. Spesso, in occasione di blitz, gli spacciatori sono stati trovati con clienti giovanissimi, anche minorenni.Il direttore dell’unità operativa dipendenze dell’Asst Lariana, Raffaela Olandese, conferma il problema. «L’età di prima assunzione si è abbassata ormai da qualche anno e le prime esperienze di consumo di cannabis, cannabinoidi sintetici o sostanze stimolanti possono avvenire in preadolescenza, anche prima dei 14 anni, con una tendenza sempre più evidente di policonsumo», spiega l’esperta comasca. L’approccio sempre più precoce agli stupefacenti espone i ragazzini a rischi concreti. «Questa situazione – spiega Olandese – porta ad un alto rischio di evoluzione verso il consumo di altre sostanze e di una franca patologia di dipendenza. Altro rischio è l’attivazione di importanti psicopatologie associate di cui abbiamo sempre più evidenza, considerando i danni che le droghe possono causare a un cervello giovane che non ha ancora completato la sua maturazione».Tra gli utenti che si sono presentati volontariamente al Sert per curare una dipendenza, nei primi sei mesi dell’anno il 7,1% avevano dai 15 ai 24 anni, in leggero aumento rispetto al 6,3% dello stesso periodo del 2016.I consumatori segnalati ai servizi dalla Prefettura perché trovati in possesso di droga sono per la maggior parte giovani. «Nel primo semestre 2017 sono stati 76, il 36,5% sotto i 19 anni e il 51,3% tra i 20 e i 24 anni – spiega Raffaela Olandese – Nel 2016 erano stati 62, il 45% under 19 e il 43,5% da 20 a 24 anni».L’ultimo dato riguarda i tossicodipendenti assistiti dal Sert in carcere. «Nei primi sei mesi del 2017 solo il 7,9% è rappresentato da giovani di età inferiore ai 24 anni e il dato è in diminuzione», precisa la responsabile dell’unità operativa.«La piaga del consumo giovanile di sostanze stupefacenti non è legata solo alla popolazione scolastica ma è più trasversale – conclude Raffaela Olandese – come trasversale appare anche la diffusione sul territorio tra la città e il resto della provincia. Il fenomeno è correlato soprattutto ai contesti di ritrovo e aggregazione del mondo giovanile e ad aggravare la situazione c’è spesso anche un elevato consumo di alcolici».

  • L’IGNAVIA CHE OSCURA LA MEMORIA

    L’IGNAVIA CHE OSCURA LA MEMORIA

    Valore inestimabilePer favore, fate qualcosa, o a poco a poco l’ignavia si sommerà all’incuria fino al punto di non ritorno. Se non per i comaschi di oggi, pensate all’interesse di quelli che verranno. E considerate con occhio più benevolo, già che ci siete, le migliaia di turisti appassionati di architettura che visitano ogni anno la città di Como. Potrebbe essere un pozzo di petrolio per il turismo culturale, la nostra “torre di Pisa”, ma come tante altre ricchezze locali per forza d’abitudine ci lascia indifferenti. Colpevolmente. D’accordo, il Monumento ai Caduti magari a qualcuno potrà non piacere: silenzioso, freddo, sfacciatamentemoderno. Ma sacro, comunque la si voglia pensare, e votato a documentare il sacrificio di molti. Ardito. Troppo ardito.  Non piacque ai comaschi nemmeno quello che per la forma navale fu chiamato “transatlantico”, il Novocomum, prima opera costruita di  Terragni. Tanto fece scandalo che in città si nominò una commissione per stabilire se demolirlo oppure lasciarlo così come si presentava. E la polemica debordò oltre gli angusti confini provinciali approdando sulle riviste di grido dell’architettura del ventennio, difeso a spada tratta da maestri come Giuseppe Pagano e Gio Ponti. Oggi, il Monumento ai Caduti, chi lo difende più? Al limite, ci si divide se sia di destra o di sinistra considerarlo valore. Mentre è lì, con l’evidenza di un punto esclamativo anche nella forma, a dirlo da quasi un secolo. Eppure così, isolato e fuori mano, svetta su una delle più felici “isole” architettoniche a filo d’acqua che città lacustre possa vantare. Ma è facile preda del degrado:  è vincolato dalla Soprintendenza, certamente, ma non è privato bene come il Novocomum,  né è tutelato o vissuto come la Casa del Fascio (sede della guardia di finanza) o l’Asilo Sant’Elia (abitato da bimbi e insegnanti). Brilla solo della luce che gli concediamo di far splendere come luogo simbolo e sommatoria di valori. Artistici ed etici.

    Lorenzo Morandotti

  • «Sembra assurdo che nel preventivo non vi fossero i soldi per il servizio»

    «Sembra assurdo che nel preventivo non vi fossero i soldi per il servizio»

    I commenti – La replica dei consiglieri regionali«Mi lascia perplesso la notizia che, tra le voci del bilancio preventivo dell’Asl di Como, non figurasse la voce relativa alla spesa per la campagna antinfluenzale, storicamente di circa 700mila euro». Sono le prime dichiarazioni del capogruppo regionale del Pd, Luca Gaffuri, dopo l’audizione in commissione Sanità del direttore generale di via Pessina.Gaffuri mette in evidenza anche presunti problemi nel rapporto tra Regione e Asl di Como. «A mio avviso, tra l’azienda

    sanitaria lariana e l’assessorato regionale alla Sanità non c’è comunicazione – dice l’esponente del Pd – L’assessore Bresciani ha contestato apertamente le decisioni di Bollina su come organizzare la campagna vaccinale e queste dichiarazioni non possono essere imputate a un fraintendimento, come ha invece riferito il direttore dell’Asl».L’esito dell’audizione, a detta sempre di Gaffuri, è stata però positivo. «Sono soddisfatto   che Bollina abbia rilasciato risposte puntuali su alcune questioni in ambito sanitario che hanno animato il dibattito comasco nel corso degli ultimi mesi». Oltre alla campagna vaccinale, al Pirellone sono stati affrontati i problemi delle code per l’esenzione dal ticket e la riorganizzazione delle commissioni di invalidità.«Auspico – ha concluso Luca Gaffuri – che, sia sul fronte dei disabili, sia sull’assistenza agli anziani che chiedono informazioni o devono inoltrare la pratica per l’esenzione dei ticket, l’Asl metta in campo una migliore organizzazione».Ad ascoltare le parole di Roberto Bollina, pur non facendo parte della Commissione, era presente anche il consigliere lariano della Lega Nord, Dario Bianchi.«Nelle scorse settimane mi sono occupato direttamente del problema dell’organizzazione della campagna vaccinale, così come avevo fatto per altri temi quali la commissione di invalidità civile – dice il leghista – Mi sembra che il direttore dell’Asl abbia risposto alle domande e spiegato la sua posizione sui vari temi. Non credo però che si possano considerare risolti e archiviati tutti i problemi. Credo piuttosto che dovremo aspettare di vedere i risultati, soprattutto della campagna vaccinale, e capire se davvero i cittadini non abbiano problemi».

    Anna Campaniello

  • Accusati di abusi su una 13enne: scarcerati i due ventenni nigeriani

    Accusati di abusi su una 13enne: scarcerati i due ventenni nigeriani

    Liberi dopo più di due settimane di carcere, i ventenni nigeriani accusati di aver abusato sessualmente di una ragazzina di soli 13 anni, nella notte tra il 5 e 6 ottobre scorsi. Una vicenda che aveva colpito molto l’opinione pubblica in città. Dopo ulteriori accertamenti investigativi, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Como Maria Luisa Lo Gatto, su richiesta del pubblico ministero Antonio Nalesso, ha disposto la scarcerazione di entrambi i ragazzi. I due nigeriani restano al momento indagati e piede libero e a fine novembre, la 13nne che ha accusato i due giovani sarà sentita con la formula dell’incidente probatorio. Sembra che, dopo nuovi accertamenti in particolare sul telefono della ragazzina, il racconto della notte di abusi sia apparso agli inquirenti incongruente per molti aspetti. In particolare, sembra addirittura che la 13enne fosse la fidanzatina di uno dei due giovani che erano stati arrestati. Forse, ma è solo una delle ipotesi, la ragazzina ha passato volontariamente la notte fuori casa e, per giustificarsi con i genitori del mancato rientro ha denunciato i presunti abusi.La 13enne ha dichiarato che uno dei due ventenni nigeriani le ha rubato il cellulare e che, quando lei l’ha seguito per riprenderlo, è stata costretta a entrare nella casa del ragazzo, dove poi entrambi l’avrebbero costretta a subire atti sessuali fino all’alba, quando lei era riuscita a fuggire approfittando del fatto che i due dormivano.I primi riscontri investigativi avevano aperto ai ragazzi le porte del carcere. Ora, la scarcerazione.«C’è stata la massima collaborazione con gli inquirenti. Gli approfondimenti investigativi hanno portato alla luce elementi non compatibili con la prima versione dei fatti che aveva portato in carcere i ragazzi – commenta Tommaso Scutari, avvocato difensore di uno dei ragazzi – La decisione di scarcerare entrambi è sicuramente importante e, a prescindere comunque dalla necessità di tutelare la ragazzina, è un elemento forte. Attendiamo ora l’incidente probatorio». «È stato fatto un approfondimento di indagine su richiesta del gip e del pubblico ministero e credo che l’esito sia corretto», sottolinea Cristiana Biondi, la legale dell’altro nigeriano.