Categoria: Cronaca

  • Congiuntura, cresce la produzione industriale nel Comasco

    Congiuntura, cresce la produzione industriale nel Comasco

    Produzione industriale e artigiana in aumento nel secondo trimestre del 2018, secondo le rilevazioni della Camera di Commercio di Como.

    In particolare, la produzione industriale comasca ha fatto segnare un +1,4%: dato positivo, ma inferiore al alla media regionale.

    In calo il numero delle imprese. Il settore manifatturiero comasco ha perso 90 aziende rispetto ai dati di giugno 2017.  Per quanto riguarda il volume affari, dopo sei mesi di crescita robusta, nel secondo trimestre dell’anno in corso il fatturato complessivo delle industrie comasche ha registrato un leggero aumento (+1,7%), comunque ben inferiore rispetto al +6% lombardo. Malgrado la crescita modesta di produzione e fatturato, nel secondo trimestre 2018 gli occupati nelle imprese industriali comasche hanno ripreso a crescere leggermente.

    L’artigianato ha fatto registrare nel secondo trimestre 2018 un incremento del +1,2%; così come nell’industria, anche in questo comparto la crescita è inferiore rispetto alla media regionale. Il fatturato è cresciuto del 2,9%. “Il recupero dei livelli pre-crisi è ovunque molto lontano – spiega la Camera di Commercio – tra il 2008 e il 2009 il crollo è stato di oltre 25 punti percentuali e non sono ancora stati recuperati”.

    In calo il volume d’affari di commercio e grande distribuzione (-1,7%) mentre, dopo tre trimestri negativi, il fatturato delle imprese comasche dei servizi nel secondo trimestre è tornato a crescere (+1,1%).

  • Controlli, ammende per 25mila euro. Cantù, sanzionato un Kebab

    Controlli, ammende per 25mila euro. Cantù, sanzionato un Kebab

    Un negozio di Kebab di Cantù – in via Roma – è stato chiuso fino a lunedì in seguito a un controllo effettuato dagli uomini della sezione “Tutela del Territorio” della Polizia Locale e dei carabinieri della direzione provinciale del Lavoro. Ammende per 25mila euro per diverse irregolarità riscontrate, come manodopera non assunta, carenze anti-incendio, mancanza di etilometri e delle rispettive tabelle, ma anche sporcizia e assenza di formazione dei lavoratori.

  • Controlli della velocità in Canton Ticino: i Comuni interessati

    Controlli della velocità in Canton Ticino: i Comuni interessati

    Da lunedì prossimo, 27 agosto, sino a domenica 2 settembre, la polizia cantonale e le polizia comunali elvetiche effettueranno controlli della velocità in tutto il Ticino.

    In particolare, nella zona della fascia di confine, saranno interessati i Comuni di Mendrisio, Balerna, Chiasso, Morbio Inferiore, Morbio Superiore, Novazzano, Seseglio e Stabio.

    Elenco completo sul sitowww.polizia.ti.ch.

  • Cordoglio per la scomparsa di Eugenio Fumagalli, il tassista morto per soccorrere due feriti sulla Milano Meda

    Cordoglio per la scomparsa di Eugenio Fumagalli, il tassista morto per soccorrere due feriti sulla Milano Meda

    Al volante del suo taxi, a fine turno, stava raggiungendo la sua casa di Carugo quando sulla strada Milano Meda, nel tratto tra Binzago e Cesano Maderno, si è trovato davanti una macchina che si era ribaltata dopo essere stata urtata da un’automobile pirata. Senza esitare, Eugenio Fumagalli, 47 anni, ex poliziotto, tassista dal 2011, si è fermato a bordo strada, ha indossato la pettorina di sicurezza ed è andato a soccorrere i due ragazzi che erano rimasti bloccati nella loro Fiat 600. Li ha messi in salvo poi, pochi istanti dopo è stato travolto e ucciso da due vetture, una Renault Clio e una Volkswagen Passat. Il tassista comasco non ha avuto scampo.

    La dinamica della tragica carambola è ancora al vaglio degli agenti della polizia stradale di Seregno e dei carabinieri di Desio. Senza dubbio, Eugenio Fumagalli è morto sul colpo per i gravissimi traumi riportati. E se è ancora in fase di valutazione quanto accaduto al momento dell’investimento, poche ore dopo l’incidente invece gli inquirenti hanno individuato l’automobilista pirata che aveva provocato il primo incidente. E’ un 26enne brianzolo, agli arresti domiciliari al momento per omissione di soccorso, anche se la sua posizione potrebbe aggravarsi. Ore dopo l’incidente, quando è stato sottoposto all’etilometro, dalle prime informazioni avrebbe avuto un valore di 0,5, quindi al limite del consentito.

    Grande cordoglio tra i tassisti milanesi, dove il 47enne comasco lavorava. A Carugo, Eugenio Fumagalli viveva da solo. La compagna vive invece in Romagna, dove l’uomo la raggiungeva abitualmente quando era libero dal lavoro. Sul corpo dello sfortunato tassista dovrebbe essere effettuata l’autopsia. In gran parte d’Italia i colleghi hanno condiviso il messaggio di cordoglio ricordando Eugenio come “tassista eroe” e postando “Riposa in pace Zulu 38”, indicando la sigla del taxi del 47enne brianzolo.

  • Corpo ripescato dalle acque del lago: l’identità è sconosciuta

    Corpo ripescato dalle acque del lago: l’identità è sconosciuta

    I carabinieri di Como stanno cercando di risalire all’identità del corpo ripescato senza vita dalle acque del Lago di Como, nei pressi del Tempio Voltiano, nella tarda serata di domenica.

    La vittima (recuperata dai vigili del fuoco) non aveva segni visibili di violenza, era vestito con un giubbotto di colore verde, non aveva i documenti. Difficile anche capire da quanti giorni potesse essere in acqua.

    La speranza è quella di riuscire ad estrarre delle impronte digitali utilizzabili per poter risalire alla sua identità. Si tratterebbe di uno straniero, probabilmente del Nord Africa.

  • Corriere della droga nei guai, 108 ovuli in corpo

    Corriere della droga nei guai, 108 ovuli in corpo

    Ancora cocaina in transito dalla dogana tra l’Italia e la Svizzera.I funzionari dell’Agenzia Dogane e Monopoli di Como in servizio presso la Sezione Operativa Territoriale di Ponte Chiasso hanno scoperto e sequestrato, con la collaborazione dei militari della guardia di finanza, oltre un chilo di cocaina purissima.

    La sostanza stupefacente, confezionata in 104 ovuli, era stata ingerita da un cittadino straniero. Un vero e proprio corriere della droga. Un “ovulatore”: è il termine che identifica queste persone che, spesso per poche decine di euro, rischiano la vita portando in corpo lo stupefacente. Qualora infatti uno degli ovuli si rompesse nello stomaco o nell’intestino, sopraggiungerebbe la morte.

    L’uomo si trovava a bordo di un autobus di linea diretto in Italia, in transito attraverso il valico autostradale di Brogeda: è stato accompagnato all’Ospedale Sant’Anna di San Fermo, dove è stato sottoposto a esami radiografici che hanno evidenziato la presenza, nell’apparato digerente, di una grande quantità di ovuli. Il passeggero è stato arrestato e denunciato all’autorità giudiziaria per traffico internazionale di stupefacenti.

  • Cosia, la Regione rassicura: “Progetto a metà settembre”

    Cosia, la Regione rassicura: “Progetto a metà settembre”

    «Voglio rassicurare i due esponenti del Pd comasco, il consigliere regionale Orsenigo e il capogruppo comunale Fanetti, e con loro tutti i cittadini interessati dal problema: la manutenzione del torrente Cosia è una delle priorità di Regione Lombardia» così l’assessore regionale al Territorio, Pietro Foroni risponde alla nota del Pd sullo stato del torrente.Foroni ricorda poi i recenti impegni economici presi con Ersaf e i comuni del territorio del Cosia, perché venisse realizzato uno studio sugli interventi necessari a una completa pulizia e riqualificazione del torrente.«L’iter non si è mai fermato e il 13 settembre, si terrà una Conferenza dei servizi per illustrare a tutti gli enti preposti il progetto di manutenzione. Se il programma avrà il benestare di tutti gli enti interessati, sarà mia preoccupazione stanziare i fondi necessari» conclude.

  • Cresce il numero delle imprese lombarde in rete. Nel manifatturiero Como è seconda in Regione

    Cresce il numero delle imprese lombarde in rete. Nel manifatturiero Como è seconda in Regione

    Sono sempre più numerose le imprese lombarde che decidono di mettersi in rete per affrontare le sfide del mercato. Secondo gli ultimi dati fornita da Unioncamere Lombardia e Infocamere, dal 2016 crescono del 25,6% sfiorando quota 3.200, oltre 600 in più rispetto all’anno precedente, coinvolte in circa mille contratti di rete. E nel settore manifatturiero Como è dopo Varese (39,6%) la provincia che fa registrare l’aumento maggiore con il 35,5%, seguita sul terzo gradino del podio da Brescia (34,6%.)

    «Il modello della rete tra piccole e medie imprese manifatturiere è oggi un modello vincente –sottolinea il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Alessandro Fermi-. Lo dicono e lo confermano anche i dati delle locali Camere di Commercio, concordi nell’evidenziare soprattutto un aspetto, particolarmente ravvisabile in Lombardia: la piccola e media impresa del settore manifatturiero che ha puntato su un prodotto di qualità e che ha investito su mercati e clienti di livello medio-alto, oggi produce profitti significativi e non teme la crisi, soprattutto se ha saputo fare rete insieme ad altre realtà all’insegna di azioni comuni in particolare nel campo dell’internazionalizzazione. Ora però anche le istituzioni bancarie devono continuare a dare un contributo significativo e importante facilitando l’accesso al credito e costruendo insieme partecipazioni a progetti di internazionalizzazione»

  • Cresce in provincia la domanda occupazionale nel trimestre agosto-ottobre 2018. Tra le figure più ricercate i cuochi

    Cresce in provincia la domanda occupazionale nel trimestre agosto-ottobre 2018. Tra le figure più ricercate i cuochi

    Cresce la domanda occupazionale in provincia di Como. In base ai dati Unioncamere del progetto Excelsior, relativi alle proiezioni occupazionali delle aziende nel trimestre agosto-ottobre 2018 emerge una crescita della domanda rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (agosto-ottobre 2017), di 770 unità (+330 nell’Industria e 440 nei Servizi). In Lombardia il saldo è pari a +39170 unità (+8060 Industria e 3100 Servizi). Ancora una volta i numeri confermano che il contratto a tempo determinato è quello maggiormente prediletto dalle aziende: a Como sale del 10%, sempre nel paragone con l’anno passato. Sempre sul territorio sono previste assunzioni al 25% con contratti a tempo indeterminato, al 66% a tempo determinato, al 5% di apprendistato, al 4% con altri contratti. Come detto è il settore industriale quello nel quale si manifestano maggiori assunzioni a tempo indeterminato per quanto riguarda le imprese della Provincia di Como con il 43%. Le figure professionali più ricercate in valore assoluto nel mese di agosto 2018 in provincia di Como sono cuochi, camerieri e altre professioni dei servizi turistici (260 unità). «I dati sulla domanda di lavoro delle imprese  – dice Salvatore Monteduro segretario generale Uil Como – evidenziano da un lato la crescita dell’occupazione complessiva, dato questo positivo, ma dall’altra parte resta il problema legato all’aumento dei rapporti di lavoro di tipo precario.  Prematuro valutare quale siano gli effetti delle modifiche introdotte dal decreto “dignità” ai contratti di lavoro a tempo determinato, anche in considerazione del fatto che è previsto un periodo transitorio fino al 31 ottobre per l’applicazione delle nuove norme sui contratti a termine già in corso. Ma può essere già espressa una prima considerazione di merito: chi ha paventato una perdita complessiva di posti di lavoro, a seguito dell’entrata in vigore delle modifiche legislative, ha fatto una analisi errata o quanto meno azzardata. Certo non è tutto rose e fiori, la ripresa economica in atto è principalmente dovuta alla domanda estera e le aziende che non sono inserite nel processo di internazionalizzazione. È quindi necessario attivare una politica di investimenti pubblici, necessari per realizzare, ammodernare e mettere in sicurezza le infrastrutture urbane, che costituiscono la base dello sviluppo economico e sociale del paese»

  • Crisi Campione d’Italia, il deputato pentastellato Currò in contatto con il Governo

    Crisi Campione d’Italia, il deputato pentastellato Currò in contatto con il Governo

    «Tutto quello che sta accadendo, a partire dalle diverse idee per rilanciare il casinò di Campione, sono costantemente monitorate dal sottoscritto». Giovanni Currò, deputato lariano del Movimento 5 Stelle, da tempo si occupa delle vicende legate da una parte al casinò e dall’altra al Comune di Campione d’Italia. La sua presenza sul territorio e le sue visite – in più occasioni – per dare sostegno ai dipendenti del municipio e per capire la crisi della casa da gioco, si sono succedute a partire da parecchi mesi prima l’improvviso epilogo che ha portato alla chiusura del casinò e al dissesto finanziario del Comune. «Ogni novità, per quanto possano essere più o meno attendibili, vengono segnalate ai sottosegretari del Governo che si stanno occupando della vicenda – spiega Currò – Io stesso invio le informazioni di stampa e gli approfondimenti a Roma. Questo perchè il mio intento è chiaro: vigilare su quanto accade e capire come poter intervenire laddove si dovesse presentare una situazione interessante per cercare di risolvere la profonda crisi che ha colpito l’enclave italiana». E sulle diverse proposte emerse in queste settimane, l’attenzione è alta. «A differenza di quanti hanno giudicato immediatamente come prive di fondamento queste soluzioni – aggiunge sempre Giovanni Currò – io invece sono aperto e interessato. Ovviamente non bastano solo gli annunci ma è necessario che alle parole seguano rapidamente, vista la situazione negativa, i fatti. Ovvero è necessario che vengano mostrati i dettagli delle varie operazioni. Solo avendo un quadro completo delle presunte iniziative e dell’esistenza reale dei finanziamenti, si potrà esprimere un giudizio e, eventualmente, impegnarsi per dare un aiuto».Porte aperte dunque da parte del deputato Currò. «Anche perchè visti i numeri in rosso della casa da gioco mi sembra molto difficile poter contare, per risollevarsi, su una riapertura, già di per sè complicata, della sola casa da gioco anche in considerazione delle perdite che, giorno dopo giorno, si accumulano senza interruzione», conclude Giovanni Currò.