Cominciano a delinearsi i contorni del prossimo festival JazzAscona in programma dal 25 giugno al 4 luglio 2020. Uno dei primi tasselli della programmazione 2020 è in già fase di concretizzazione con il lancio del progetto “Groovin’up”rivolto ai giovani tra i 18 e i 25 anni. A loro il festival intende offrire l’opportunità di esibirsi su un palcoscenico importante come quello di JazzAscona, partecipando nel contempo ad un percorso formativo con lo scopo di promuovere il loro talento ed aiutarli nella loro crescita artistica e professionale. Nello specifico, alle esibizioni dei giovani musicisti sarà dedicato uno dei quattro palchi principali sul lungolago, ma non solo: i ragazzi, ospitati negli accoglienti spazi del collegio Papio, dove riceveranno vitto e alloggio, potranno approfittare di workshop, jam session, concerti e incontri con i numerosi musicisti di grande esperienza internazionale che si troveranno ad Ascona durante i 10 giorni del festival. Selezioni tramite iscrizione sulla piattaformaMx3.ch(band e artisti svizzeri) e sula paginaFacebookdi JazzAscona (band e artisti esteri). In totale saranno una quindicina le band che potranno prendere parte al progetto. Iscrizioni entro il 15 dicembre.
Categoria: Cultura e spettacoli
-
“Leggere il futuro”: dal 30 agosto ritorna Parolario
La rassegnaGuarda avanti la dodicesima edizione di Parolario.“Leggere il futuro” è infatti il tema scelto per gli incontri (tutti a ingresso gratuito) che si terranno dal prossimo 30 agosto al 9 settembre a Villa Olmo, a Villa del Grumello e a Villa Sucota.Uno sguardo agli anni che verranno attraverso molteplici temi: la filosofia, la poesia, lo sviluppo sostenibile, la cultura del cibo, gli orizzonti futuri del nuovo mondo globale, per immaginare cosa ci attende, cosa possiamo sperare, e cosadobbiamo cominciare a costruire.A inaugurare la dodicesima edizione di Parolario sarà Telmo Pievani, filosofo ed esperto di evoluzionismo, con una riflessione sul futuro della specie Homo Sapiens, stretta fra le possibilità e le insidie dell’evoluzione e il ruolo che la cultura umana può giocare nell’orientare quelle che sono le “scelte” della natura.Tra gli ospiti della kermesse letteraria segnaliamo Isabella Bossi Fedrigotti, Ilaria D’Amico, Dacia Maraini, Armando Torno, Gualtiero Marchesi e Alberto Patrucco.
Maurizio Pratelli
-
L’Harlem Gospel Choir si esibisce a Chiasso
Giovedì seraDa New York al palco del Cinema Teatro di Chiasso: la musica gioiosa dell’Harlem Gospel Choir – il più importante coro gospel del mondo fondato da Allen Bailey nel 1986 – sarà la protagonista del concerto in programma giovedì prossimo, 20 dicembre, alle 20.30.Tre soprani, tre tenori, tre contralti e due musicisti (tasti e tamburi) si esibiranno in un concerto che ripropone i grandi classici della musica gospel come “O Happy Day”, “Amazing Grace” e altri inni alla speranza e all’amore.Il coro riunisce i migliori cantantie musicisti delle diverse Black Church di Harlem e ha sensibilmente contribuito a diffondere la cultura gospel a livello internazionale.Dal 1986, Allen Bailey e il suo gruppo girano il mondo condividendo con il pubblico la gioia nella fede e raccogliendo fondi da devolvere in opere di bene. In oltre 25 anni di grandiosa carriera, l’Harlem Gospel Choir ha sempre cercato di oltrepassare le barriere culturali unendo nazioni e persone.Il Coro ha cantato per la Famiglia Reale britannica, per il Presidente degli Stati Uniti d’America Barack Obama, per Nelson Mandela ed Elton John, si è esibito per due Papi e ha partecipato all’International Broadcast Memorial per Michael Jackson, grande appassionato di gospel. E non era il solo: vere e proprie superstars hanno voluto collaborare con questo coro, da André Rieu a Diana Ross, da Bono ai Chieftains, da Lyle Lovett a Josh Groban ai Gorillaz.Il costo del biglietto d’ingresso è di 40 franchi (primi posti) e 35 (secondi). La cassa del Cinema Teatro è aperta al pubblico per informazioni, prenotazioni, acquisto biglietti e abbonamenti dalle 17 alle 19.30.
-
Architetti e scultori ai tempi di Leonardo, conferenza in Pinacoteca
Architetti e scultori ai tempi di Leonardoè il tema della conferenza di questa settimana alla Pinacoteca di via Diaz 84 a Como (31 ottobre, ore 15.30) nell’ambito della rassegna su come si viveva nella società del Quattrocento ai tempi di Leonardo da Vinci, a cura di Mirko Moizi.Giunto a Milano nel 1482, Leonardo ebbe un impatto molto profondo sulla cultura milanese degli anni a cavallo tra il Quattrocento e il Cinquecento.Tuttavia, come è normale, non tutti gli artisti e non tutti gli ambienti reagirono a queste sollecitazioni allo stesso modo e con i medesimi tempi, anche a causa di quel particolare rapporto tra centro, periferia e trans periferia che portava le zone più esterne ad aggiornarsi sulle novità (culturali, stilistiche, ecc.) con un certo ritardo.Si tratta di una situazione ben visibile nel contesto lariano, in quanto nella città di Como, centro della diocesi, la cultura figurativa di riferimento rimase quella tardogotica fino alla metà degli anni Ottanta del Quattrocento. Il linguaggio del Rinascimento lombardo non si affermò prima dell’arrivo, nel cantiere per la costruzione della cattedrale locale, di Tommaso Rodari da Maroggia, uno scultore e architetto che introdusse nel capoluogo lariano quello stile fortemente espressivo che contraddistingueva la produzione scultorea del Ducato di Milano da circa un decennio e che avrebbe poi contraddistinto il linguaggio figurativo lariano fino ai primi decenni del Cinquecento. Mirko Moizi è laureato in Storia e critica dell’arte all’Università degli Studi di Milano, ha conseguito il Dottorato di ricerca all’Accademia di architettura di Mendrisio, dove è attualmente ricercatore post-doc, con una tesi sugli scultori Rodari da Maroggia e sul Duomo di Como durante il Rinascimento. Le sue ricerche si concentrano sull’arte della Lombardia e del Canton Ticino, in particolare sulla scultura del Quattrocento e del Cinquecento e sulle problematiche relative alla gestione delle botteghe e dei cantieri. Ha curato, con Andrea Spiriti, il convegno internazionale Scultori dello Stato di Milano (1395-1535), svoltosi a Mendrisio e Como nel 2018. Tra le sue pubblicazioni si ricordano Maestranze e legami familiari dai documenti della Fabbrica del Duomo di Como. Matteo da Annone e il San Sebastiano della cattedrale (2014); Lo scultore Alessandro Della Scala tra Genova, le terre ticinesi e la Valtellina. Ipotesi per la sua attività a Lugano e a Ponte in Valtellina tra il 1520 e il 1540 circa (2018); Tommaso Rodari e il Rinascimento comasco.
-
“Cantieri d’alta quota” in città
ESPOSIZIONIL’Ordine degli Ingegneri e il Club Alpino Operaio inaugureranno il 4 dicembre, alle 17.30, la mostra “Cantieri d’alta quota” nella Biblioteca di piazzetta Lucati 1 a Como. La mostra, aperta fino al prossimo 23 dicembre, prende in considerazione i rifugi ed i bivacchi a partire dal XVIII secolo fino ad oggi. Sarà presentato il risultato del concorso d’idee per la sostituzione del bivacco “Città di Cantù” in Alta Valtellina. Ingresso libero.
-
Compie cinquant’anni l’organo della chiesa di Breccia
In arrivo una ricorrenza che si è ritenuto di celebrare con adeguato rilievo. L’associazione “Amici dell’Organo” celebra nel mese di novembre il 50° anniversario dalla inaugurazione del grande Balbiani-Vegezzi-Bossi della Parrocchiale di Breccia avvenuta appunto nel novembre 1969. In programma il 9 novembre alle 21 una serata multimediale con conferenza e concerto tenuti da Vincenzo De Gregorio, preside del Pontificio Istituto di Musica Sacra in Roma (il sito è www.musicasacra.va) che presenterà l’organo e i suoi segreti con una telecamera che si addentrerà fra le canne dello strumento, assistito dall’organaro Ilic Colzani e con dei brani esplicativi eseguiti da Lorenzo Pestuggia maestro di cappella della Cattedrale (di Marco Enrico Bossi Entrée pontificale Op. 104 n.1, di Luigi Picchi Aspirazione, di Lorenzo Pestuggia Improvvisazioni su temi proposti). L’associazione ha inoltre in serbo una chicca storica e bibliografica. “Nel 1969 – dice il presidente Daniele Grisoni – venne pubblicato un numero unico in occasione della presentazione del nuovo organo. Abbiamo riprodotto una versione anastatica di tale ormai storico documento e pubblicato un “Numero unico 2019” che vuole colmare e ricucire lo spazio di questi 50 anni che hanno visto nascere, non per caso, gli Amici dell’organo con le varie iniziative. Durante la serata verrà distribuito un raccoglitore che contiene entrambi inumeri unici.”Previste anche due serate (domenica 17 e 24 novembre) che idealmente potessero rappresentare una staffetta tra la storia ed i futuro con Giancarlo Parodi e due giovani provenienti dalle istituzioni musicali del territorio come il Conservatorio (sarà ospite Giulio Gelsomino) e la scuola diocesana intitolata al maestro Luigi Picchi (sarà ospite Riccardo Quadri). Inizio ore 21, ingresso libero.
-
Davide Alogna suona con l’orchestra della Scala di Milano
Il 2016 sarà ricordato nell’archivio della memoria di Davide Alogna come un anno di grandi successi, fatto di esibizioni, incisioni e collaborazioni prestigiose. Ma il violinista lariano guarda già al futuro e in particolare all’obiettivo più elevato per ogni musicista del pianeta (e non solo in ambito classico), ossia il Teatro alla Scala di Milano.
Alogna ha già annunciato sul suo sito web, nella fitta agenda di appuntamenti del 2017, la collaborazione con l’orchestra scaligera. Suonerà infatti domenica 9 luglio all’Isola d’Elba il concerto per violino di Mendelssohn con la formazione cameristica della Scala. A questo punto, è lecito augurarsi di vederlo presto anche sul palcoscenico meneghino, in un appuntamento di stagione. Alogna è uno dei più talentuosi giovani violinisti italiani a livello nazionale e internazionale.
Pur essendo nato a Palermo, il musicista si considera a pieno titolo cittadino lariano. Infatti ha percorso tutto il suo itinerario scolastico in città conseguendo il diploma in violino e pianoforte al Conservatorio Verdi di via Cadorna. Forte di numerosi riconoscimenti internazionali, ha al suo attivo collaborazioni con l’Orchestra di Santa Cecilia, con il Teatro Comunale di Bologna e con l’Haydn di Bolzano. Tiene regolarmente concerti solisti in alcune delle sale da concerto più importanti del mondo.
L’approdo alla Scala non sarebbe che il coronamento di un cursus honorum invidiabile, che lo ha già messo in luce sotto la Madonnina: nel 2010 gli è stato conferito dal comune di Milano il “Premio all’eccellenza nella musica 2010”. Gli è stato affidato uno Stradivari (1717) con il quale ha tenuto concerti per Telethon in diretta Rai 1, per il Consiglio dei Ministri e un’integrale delle Sonate di Brahms negli Usa.
La rivista di musica “Amadeus” gli ha dedicato due volte un cd con annessa copertina (settembre 2013 e 2014) pubblicando cd monografici con musiche di Schubert e di Respighi. Come detto, il 2016 è da incorniciare per Alogna, con il grande successo alla Carnegie Hall, la partecipazione al famoso festival di Dubrovnik accompagnato dal pianista americano Alexander Frey, in cartellone con grandi nomi della musica come Ivo Pogorelich e Michele Campanella e il quartetto d’archi dei Wiener Philarmoniker.
A Como, al Sociale, ha celebrato la partnership con un mito della musica contemporanea come il pianista Bruno Canino, cimentandosi nel magnifico (e raro) “Doppio concerto” di Mendelssohn per violino, pianoforte e orchestra. Non pago, Alogna dopo il debutto alla Carnegie Hall di New York si è concesso un recital alla Suntory Hall di Tokyo in duo con l’arpista giapponese lariana di adozione Motoko Tanaka e ha pure tenuto un concerto nella parimenti prestigiosa Herkulessaal di Monaco. Senza contare le pubblicazioni, in primis quella con Bruno Canino, artista di caratura internazionale apprezzato dalla critica di tutto il mondo. Lui e Alogna sono stati protagonisti del numero di settembre della importante rivista nazionale di classica “Suonare News” con un cd allegato.
L’agenda del 2017 di Davide ha già in calendario un tour subito dopo le feste in estremo Oriente: Thailandia e Cina lo vedranno impegnato in concerti dal 5 al 19 gennaio. Poi tornerà in tour con Canino (27 Gennaio a Imola, Teatro Comunale; 29 gennaio a Treviglio, Nuovo Auditorium; 23 febbraio a Parigi; 11 marzo a Trapani. Altri appuntamenti internazionali saranno il 16 giugno nel polacco Wieniawsky Festival e il 17 giugno a Cascais in Portogallo (dove Alogna suonerà l’amato “Concerto n.1” di Ottorino Respighi con l’Orquestra Sinfonica de Cascais. Si misurerà poi il 21 luglio a Aix en Provence con la musica di Tchaikovsky. Già segnate due date per il 2017 nella Repubblica Ceca: il giorno di Capodanno a Teplice e il 2 gennaio a Praga, sempre con la North Czech Philarmonic.
Lorenzo Morandotti
-
Effetto Halloween, gli “Scacciamostri” a Como
Aria di Halloween sui palcoscenici lariani. Mentre il Teatro Sociale di appresta il 31 ottobre a ospitare una maratona di letture a tema a partire dalle 17 a cura dei volontari di “A voce alta”, la compagnia “Teatro in Centro” di Sarah Paoletti ed Ester Montalto raddoppia gli spettacoli e per il 3 novembre, domenica. propone alle 15.30 e 17.30 “Gli scacciamostri” di Massimiliano Angioni, adatto dai 5 anni in su. In scena lo stesso autore Massimiliano Angioni con Sarah Paoletti, Simone Paci, Francesco Saitta, Ilaria Sanfilippo e Michele Pecora per la regia di Ester Montalto. La pièce andrà in scena come è usanza della compagnia che propone durante l’anno anche show di cabaret al Teatro Lucernetta di piazza Medaglie d’Oro 4.È la storia di due fratelli appassionati di storie di paura, stufi di spaventarsi sempre, decidono che da grandi diventeranno dei cacciatori di paure, o come dicono loro, degli Scacciamostri.La loro prima missione sarà quella di disinfestare un teatro invaso dai mostri. Riusciranno a salvare le famiglie rinchiuse nella sala? Avranno successo là dove persino la polizia ha fallito? Ingaggiati da uno strano proprietario, i due eroi dovranno scacciare i mostri uno per uno, contando però sul prezioso aiuto dei bambini.Gli Scacciamostri sottolinea “Teatro in Centro” che produce lo spettacolo «non è una semplice storia d’avventura cela al suo interno la grande tematica delle paure dei bambini. La paura del buio, la paura dell’abbandono, l’incertezza davanti ad ogni cambiamento che la vita gli riserva per condurli un passo alla volta verso l’autonomia. Durante lo spettacolo affronteremo questi temi cari ai bambini e ai genitori ed insieme agli Scacciamostri proveremo a superare tutte le paure».I biglietti possono essere acquistati sul sito della compagnia www.teatroincentro.com alla sezione biglietteria o direttamente presso la biglietteria del teatro che sarà aperta domenica 3 novembre dalle ore 14. Il costo dei biglietti è di 8€euro per la platea e di 7 euro € per la galleria. Sono disponibili gli abbonamenti per tutta la stagione oppure gli abbonamenti parziali per una sola parte della stagione a scelta. Info al numero 345.67.15.852.
-
Locomotiva in miniatura esposta in viale Battisti
L’associazione storica che cura la memoria dell’ingegner Alessandro Rossi, fondatore della azienda di ferromodellismo di Sagnino Rivarossi, ha presentato domenica un documento importante per Como e i comaschi: il modellino della locomotiva “851-186”, fedele replica in scala di quella esposta ai giardini a lago di Como.
Per la gioia di piccoli e grandi è state esposta con successo nell’ambito della manifestazione benefica “Cagna la castagna” in viale Battisti, il cui ricavato sostiene un’iniziativa a favore dei disabili sul territorio.
-
Como ricorda il 250° di Napoleone
Nel 250° anniversario della nascita di Napoleone domani alle 17 nel salone di Villa Gallia, sede dell’amministrazione provinciale di Como, in via Borgo Vico 148, il musicista e musicologo Oscar Tajetti terrà una conferenza con esecuzioni musicali sul tema “Napoleone e la musica” con un ensemble da camera. In programma la prima esecuzione dei trii del compositore lariano Francesco Pasquale Ricci con Basso continuo e la riscoperta di brani di Camillo Barni (Como 1772 -Parigi 1840).