Categoria: Cultura e spettacoli

  • Il ritorno a Como di Eric Andersen, maestro della canzone americana

    Il ritorno a Como di Eric Andersen, maestro della canzone americana

    Torna a Como Eric Andersen, uno dei maestri della canzone d’autore americana. Collaboratore di Bob Dylan, Joni Mitchell, Patti Smith, Rick Danko e Lou Reed, Andersen sarà in concerto all’Officina della Musica lunedì 28 ottobre, alle 21.L’artista sarà accompagnato da una band in cui spicca il nome della violinista Scarlet Rivera, incoronata da Martin Scorsese come la “Regina di Spade” nella pellicola dedicata alla Rolling Thunder Review di Dylan. Eric Andersen è uno dei massimi artisti statunitensi del Novecento, tuttora in attività.La sua carriera inizia nei primi anni ’60, nei piccoli club di San Francisco, per poi trasferirsi là dove ribolle la scena musicale del folk revival e della canzone di protesta guidata da Dylan, il Greenwich Village di New York. Il suo esordio discografico, l’albumToday is the Highway, esce nel 1965 ma è nel 1972 che pubblica il suo capolavoro universale:Blue River.Andersen ha attraversato la storia del suo Paese: dagli anni turbolenti e carichi di speranze del movimento per i diritti civili fino ai giorni nostri, con curiosità e una ricerca espressiva unica. Sul cantautore americano, recentemente Paolo Vites ha scritto un bellissimo volume intitolato “Ghosts upon the road, Eric Andersen disco per disco”. Si tratta del primo libro al mondo dedicato al leggendario songwriter, una biografia album per album che rimette in luce una discografia davvero importante.C’è molta attesa per questo live in cui il musicista avrà al suo fianco anche la moglie Inge Andersen ai cori e la percussionista canadese Cheryl Prashker e, soprattutto, la già citata Scarlet Rivera, il cui violino ha fatto capolino anche in Desire, uno degli album più importanti degli anni ’70 di Dylan.

  • Lucernetta, torna il cinema nel centro di Como

    Lucernetta, torna il cinema nel centro di Como

    I pensionati della Spi Cgil di Como in collaborazione con il circolo Arci Xanadù riportano il cinema in centro a Como, al Lucernetta di piazza Medaglie d’Oro 4. La chiusura fino a data da destinarsi dell’Astra, ultima sala dotata di schermo unico rimasta in convalle, ha privato centinaia anziani comaschi della possibilità di godere di uno svago fra i più diffusi e popolari: vedere un bel film sul grande schermo. Spesso sprovvisti di auto privata e in difficoltà a muoversi con i mezzi pubblici, non riescono a raggiungere i cinema collocati nei quartieri più “esterni”. Uno svago che è occasione di divertimento e socializzazione: un diritto alla qualità della vita che non dev’essere negato ai cittadini. “Il pressoché totale disinteresse d’istituzioni cittadine e operatori privati del mondo dello spettacolo e della cultura lo sta invece negando – dice la Spi Cgil – Per questo, abbiamo deciso d’offrire un’opportunità agli abitanti della convalle e in particolare alla nostra gente, trasmettendo al tempo stesso un segnale per scuotere l’indifferenza delle autorità. Il programma prevede otto film, da ottobre a febbraio con due proiezioni il mese.”Si comincia sempre alle 15 e sempre al Lucernetta. L’ingresso costa 4 euro. Ogni film sarà introdotto da Grazia Villa. Si parte il 28 ottobre con “7 uomini a mollo”, seguono l’11 novembre “The Post”, 25 novembre “La La Land”, 9 dicembre “La seconda notte di nozze”, 13 gennaio “Le Invisibili”, 27 gennaio “Train de vie”, 10 febbraio “Marigold”, 24 febbraio “Le Grand Bal”.

  • Arte del dono, all’Insubria si parla di immagini

    Arte del dono, all’Insubria si parla di immagini

    Per suscitare l’attenzione dei donatori, coinvolgerli e mobilitarli è importante presentare loro un racconto e delle immagini autentiche che possano generare emozioni, interesse, impegno. Ogni ente non profit ha al suo interno infiniti spunti che potrebbe usare per farsi strada nel caos mediatico che ci circonda e raggiungere il cuore di tanti potenziali donatori. Non sempre però ci si riesce e la tentazione di scimmiottare i cliché che dominano l’industria della comunicazione è a volte troppo forte, con esiti che non sempre si rivelano adeguati. Per aiutare le organizzazioni a valorizzare questo patrimonio, la Fondazione provinciale della comunità comasca, in collaborazione con il Master per promotori del dono della sede di Como dell’Università dell’Insubria, ha organizzato due giornate di confronto su questi temi. Non si tratterà di un normale convegno, ma di una vera e propria consulenza pubblica, in cui esperti della comunicazione e della raccolta fondi analizzeranno i racconti e le immagini che alcune organizzazioni usano per coinvolgere i loro donatori, dando spunti, mostrando criticità, suggerendo alternative. Attraverso l’analisi di casi concreti tutti i presenti avranno la possibilità di individuare il percorso che meglio risponde alle loro caratteristiche ed esigenze. Dopo il successo del primo incontro che ha affrontato il tema del racconto, il secondo, che si terrà domani 25 ottobre presso l’Università Insubria, sede di Sant’Abbondio, in aula Magna, dalle 17 alle 19, si focalizzerà sul tema delle immagini(foto e video). Daranno il loro contributo all’analisi delle esperienze che verranno presentate Paolo Lipari, regista, autore, organizzatore del Festival del Cinema Italiano di Como e Guya Raco, consulente strategico per la raccolta fondi di fundraiser per passione.

  • Haydn, omaggio in Sala Bianca

    Haydn, omaggio in Sala Bianca

    Autunno sinfonico in Sala Bianca. La Società dei Palchettisti, proprietaria del Teatro Sociale, ospiterà il 9 novembre alle 19 un evento eccezionale, un concerto sinfonico dedicato al repertorio di Franz Joseph Haydn, mirabile autodidatta e padre delle forme classiche della sonata, della sinfonia e del quartetto nonché maestro, per qualche tempo, di Ludwig Van Beethoven.Un evento che gli appassionati di musica classica devono appuntare in agenda. Proporranno l’ouverture daL’isola disabitata, ilConcerto per pianoforte e orchestra in re maggioree laSinfonia n. 45nella Sala Bianca di via Bellini la pianista comasca di fama internazionale Noemi Serrano con l’Orchestra Settembre Classico diretta dal maestro Stefano Nigro.«Proponiamo un evento prestigioso – ha detto ieri presentando l’evento il presidente dei Palchettisti Claudio Bocchietti – La Sala Bianca è da sempre deputata alla musica cameristica e per la prima volta i 150 ospiti che può contenere avranno la possibilità di assistere a un concerto sinfonico, sia pure con organico ridotto adatto al classicismo di Haydn. Abbiamo deciso di applicare un biglietto di ingresso, 30 euro, perché l’evento è di assoluta eccellenza e la qualità va premiata. Grazie agli sponsor che ci hanno sostenuto con entusiasmo, compresa Confindustria. E grazie al Comune che dà fiducia e patrocina questa iniziativa».«Siamo legati da una collaborazione solida e felice» hanno detto Stefano Nigro e Noemi Serrano, protagonista quest’ultima di un acclamato recital proprio in Sala Bianca lo scorso Ferragosto, tutto esaurito. Non casuale la scelta del repertorio, nato negli anni Settanta del Settecento, quando i Palchettisti comaschi muovevano i primi passi. «Pur essendo compositore classico nel rispetto della forma e nello stile compositivo – dice Nigro – Haydn ha una tavolozza espressiva molto varia. La sfida sarà tirar fuori da ogni nota i tanti colori che lui riusciva a condensare nel suo classicismo». Nella Sala Bianca come recita il “registro dei concerti” che parte dal 1822 hanno suonato miti come Claudio Abbado e Wilhelm Backhaus. Una sfida per Noemi: «Haydn è molto sottovalutato nella storia della musica. È stato il più grande compositore di corte della storia e mi piace l’idea che con questo concerto la “corte” della Sala Bianca lo veda per una sera “principe” della musica. Così gli renderemo giustizia».

  • Cacciagione, prodotti del bosco e di acqua dolce: tanti menu autunnali nei ristoranti comaschi

    Cacciagione, prodotti del bosco e di acqua dolce: tanti menu autunnali nei ristoranti comaschi

    Prosegue nel Comasco la
    rassegna
    gastronomica “Selvatica”
    organizzata da Confcommercio
    Como per i ristoranti associati. La rassegna terminerà il 17
    novembre e vuole, dice il
    presidente Giovanni Ciceri, “incentivare
    il consumo consapevole dei prodotti della nostra terra con
    particolare riferimento a quella parte del pescato meno noto,
    cacciagione e prodotti spontanei delle nostre valli. L’utilizzo di
    questi prodotti rappresenta una scelta sostenibile a bassissimo
    impatto ambientale, volta a rivalutare il vero prodotto locale”.
    Sarà presente in ogni ristorante un piatto o un menù che
    rispecchierà la stagionalità e che il territorio propone: pescato,
    erbe, prodotti del bosco. L’elenco dei ristoranti aderenti con
    tutti i menù si trova sul sitowww.rassegnaselvatica.it.
    Per

    Mauro Elli,
    vicepresidente dell’Associazione Pubblici Esercizi di Confcommercio
    Como, “la Rassegna è legata alla storia del territorio, i
    ristoratori parlano del territorio e della sua storia attraverso i
    loro piatti e attraverso quello che il lago e il territorio offrono”.

  • Colate di ruggine ed erbacce sul Patria, e la burocrazia lo tiene fermo al palo

    Colate di ruggine ed erbacce sul Patria, e la burocrazia lo tiene fermo al palo

    Lunghe colate di ruggine, deiezioni di piccioni ed erbacce. È questo in sintesi il triste declino di uno dei sogni più belli e ambiziosi di Como. Veder tornare in navigazione il Patria dopo anni di stop e dopo un lungo iter che ha portato al suo restauro e ha comportato denari ed energie spesi con generosità e lungimiranza.Uno sforzo che però rischia di essere vanificato. Nel corso di recenti sopralluoghi sono state infatti evidenziate criticità importanti come infiltrazioni e ammaloramenti dovuti a incuria sullo storico piroscafo che si avvicina al centenario.L’acqua del lago non è salata, ma gli agenti aggressivi e inquinanti sono comunque presenti nel Lario, sia per le parti in metallo che per quelle in legno. Ed è sempre vero un detto universale: le navi da ferme si consumano di più. E poi c’è la pioggia, che è sempre deleteria specie per un natante immobile.Oltre al degrado agisce sul Patria la nemesi della burocrazia. Il proprietario, e cioè l’amministrazione provinciale, è in attesa di due differenti autorizzazioni che, allo stato attuale, pendono ancora dinnanzi al Segretariato regionale del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo per la Lombardia: sono la formalizzazione del vincolo di interesse culturale ai sensi degli articoli 10 e seguenti del Codice dei Beni Culturali e la richiesta di autorizzazione all’uso individuale del bene ai sensi dell’art. 106 del Codice dei Beni Culturali. Entrambe le richieste sono state inviate in data 10 gennaio 2019. La risposta era attesa entro 120 giorni, ossia entro maggio.Per la formalizzazione del vincolo di interesse culturale pare che ci sia una risposta positiva e il documento dovrebbe essere trasmesso a breve, per la seconda, ovvero la richiesta di autorizzazione all’uso individuale del bene la pratica attende ancora la decisiva accelerazione. Decisivo è il parere della Soprintendenza, dato che il bene è vincolato per legge, anche se Villa Saporiti ha già sollecitato sulla questione il ministro ai Beni Culturali Dario Franceschini, tramite il deputato lariano del Pd Chiara Braga.Ad attendere notizie positive non c’è solo la Provincia, ma c’è anche la società Lake of Como Steamship Company Snc, costituita da Giorgio Porta ed Enrico Guggiari, che a novembre dello scorso anno si è aggiudicata l’appalto ottenendo il via libera della commissione tecnica provinciale. Il verdetto della Soprintendenza è essenziale per dare il via libera ai lavori di ristrutturazione necessari alla ripartenza.

  • “Guerre stellari”, parte la prevendita per l’ultimo episodio

    “Guerre stellari”, parte la prevendita per l’ultimo episodio

    Il 18 dicembre arriva sul grande schermoStar Wars: L’ascesa di Skywalker, il terzo e ultimo capitolo della “trilogia sequel” composta daStar Wars: Il risveglio della ForzaeStar Wars: Gli ultimi Jedi. Un’occasione unica per i fan della saga di Guerre Stellari per assistere allo scontro finale tra Impero e Resistenza. In attesa dell’arrivo diStar Wars: L’ascesa di Skywalker, il multisala Uci Cinemas di Montano Lucino è già partito con la prevendita e offre la possibilità di vincere premi esclusivi sul sitostarwars.ucicinemas.it/,

  • All’Insubria nasce il Cerm: è il primo Centro di ricerca italiano a occuparsi di minoranze

    All’Insubria nasce il Cerm: è il primo Centro di ricerca italiano a occuparsi di minoranze

    All’Università dell’Insubria nasce il Cerm, Centro di ricerca sulle minoranze, il primo in Italia, che ha lo scopo di promuovere ricerche interdisciplinari di sociologia e sociolinguistica delle popolazioni minoritarie nel contesto italiano e europeo, coinvolgendo linguisti, sociologi, storici, giuristi, educatori, filosofi, demografi, economisti e studiosi di letteratura e di storia delle religioni. Il Cerm è sostenuto da Paolo Luca Bernardini, direttore del Dipartimento di Scienze umane e dell’innovazione per il territorio con cui condivide la sede, a Como. Lo dirige Paola Bocale, slavista, esperta di minoranze italiane in Europa centro-orientale e di minoranze slave in Italia; vicedirettore è Daniele Brigadoi Cologna, sinologo, sociologo delle migrazioni e esperto di relazioni interculturali.

    Fanno parte del Consiglio scientifico: Nieves Arribas, ispanista, studiosa delle minoranze della Penisola Iberica e delle nuove minoranze latinoamericane in Italia; Paola Baseotto, anglista e esperta delle minoranze religiose nell’Inghilterra dei secoli XV-XVII; Paolo Luca Bernardini, storico e esperto delle minoranze ebraiche in Europa; Elisa Bianco, storica e studiosa delle minoranze in età moderna; Omar Hashem Abdo Khalaf, anglista e studioso del rapporto minoranze-dissenso nell’Inghilterra medievale e rinascimentale; Ruggero Lanotte, specialista di Tecniche di Informazione multimediale e studioso di minoranze-Digital Media; Andrea Sansò, linguista e tipologo, studioso della diversità linguistica e di lingue minoritarie o in pericolo.

  • Festa filatelica a Como con il Club Esperia

    Festa filatelica a Como con il Club Esperia

    Cento anni orsono nasceva il Club Esperia 1919, sodalizio glorioso che nel tempo ha appassionato migliaia di comaschi, coinvolgendoli, quando ancora non esisteva né la televisione, né il computer, in svariate attività culturali e sportive. Possiamo ricordare le numerose iniziative di intrattenimento, quelle in campo teatrale, le gite in montagna, le sfilate del calendimaggio, il concorso presepi, quello delle biciclette fiorite, il concorso barche fiorite, la danza, il carnevale dei bambini, l’orchestra a plettro Flora, le Feste navali del Lario, la filatelia, gli scacchi, la fermodellistica A.Volta e persino l’Esperanto. Non dimentichiamo, inoltre, le numerose ed importanti attività sportive nell’ambito del calcio e del calcetto, l’atletica, la palla a volo, il tamburello, il rugby, il pattinaggio a rotelle, il tennistavolo, la scherma.

    Quell’organizzazione così fertile vive oggi tramite il Club Esperia – filatelia e collezionismo, un’associazione a cui, per quanto piccola, non manca la volontà di celebrare degnamente un così importante anniversario.

    Il programma delle celebrazioni del centenario è stato così progettato. La manifestazione filatelica non competitiva, ad ingresso libero ed a tema sportivo, avrà luogo in Como, via Cesare Battisti n. 8, presso il Centro Cardinal Ferrari, alle spalle del salone principale all’ingresso, nei giorni 14, 15 e 16 novembre. La tematica è stata scelta in memoria delle origini sportive del Club Esperia. Prevista l’apertura al pubblico nei tre giorni con orario continuato 10-18.

    Verrano esposte una selezione di rare cartoline d’epoca di Como, una selezione dei trofei e delle coppe conquistate dagli atleti Esperia nei decenni passati, vari esempi di fermodellistica, in memoria della sezione che a suo tempo fu attiva all’interno del Club e grazie alla collaborazione dell’Associazione Como in Treno. Più alcune delle migliori collezioni filateliche italiane a tema sportivo, ottenute grazie alla collaborazione dell’associazione nazionale UICOS, altre collezioni locali di soci di Como e del Circolo Canturium di Cantù. Inoltre una collezione su Como, la città, i personaggi e le attività sociali.

  • Gite d’autunno, alle radici di Villa Carlotta

    Gite d’autunno, alle radici di Villa Carlotta

    “Al ritorno che farete alla Patria vedrete un casino mio proprio sul lago di Como con qualche delicia di spalliere” Cosi scriveva al fratello nel 1677 il marchese Giorgio II Clerici (1648-1736), personaggio di primo piano dell’aristocrazia milanese del tempo, che volle la villa al centro del lago destinata – dopo i passaggi di proprietà al collezionista Giovan Battista Sommariva e alla principessa di Prussia – a prendere il nome di una nobildonna tedesca, Carlotta di Sassonia Meiningen.Il commercio tessile e il prestito finanziario furono i fattori determinanti della  straordinaria ascesa sociale della famiglia Clerici ai tempi di Giorgio I (1575-1665), nonno del costruttore della villa. Quest’ultimo ascese ad altissime cariche e fu Presidente del Senato di Milano.Fino al prossimo 3 novembre, una visita autunnale a Villa Carlotta di Tremezzo consentirà la scoperta della storia della dimora e dei suoi primi proprietari con la mostra “Splendori del Settecento sul Lago di Como. Villa Carlotta e i marchesi Clerici” (orari: 10 – 13, 14 – 18; infowww.villacarlotta.it).Ritratti di casa Clerici, documenti, stampe, dipinti, gioielli d’epoca ricostruiscono l’avventura di un’ambiziosa ascesa sociale e insieme riti e atmosfere della vita nobiliare e delle villeggiature aristocratiche sul lago.In apertura, i due protagonisti della fortuna dei Clerici sono rappresentati dai rispettivi ritratti: familiare quello di Giorgio I, in cui figura anche un cane, ed ufficiale quello di Giorgio II, proveniente dalla galleria dei benefattori dell’Ospedale Maggiore di Milano.Cuore dell’esposizione è il ciclo di tre grandi dipinti barocchi dedicati a San Francesco Saverio – opere di Legnanino, Filippo Abbiati e Paolo Cazzaniga – che decoravano l’oratorio della villa, ora restaurati e ricollocati negli spazi della dimora.Preziosa testimonianza della magnificenza delle residenze nobiliari è la collezione delle stampe di Marcantonio Dal Re, con le scenografiche vedute delle ville di delizia dei Clerici.Correlati alla mostra, il 26 ottobre alle 15, “Les soirées amusantes”, eibizione di danze settecentesche, e alle 16 la conferenza “L’oratorio di Villa Clerici: le storie di San Francesco Saverio”; infine, Halloween in villa, il 31 ottobre alle 16.30, con “Il Flauto magico” di Mozart del Teatro dei Burattini di Como.Giuliana Panzeri