Categoria: Cultura e spettacoli

  • Donne schiave dell’Isis, la testimonianza della scrittrice Claudia Molteni Ryan

    Donne schiave dell’Isis, la testimonianza della scrittrice Claudia Molteni Ryan

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    Una scrittrice di formazione comasca e notorietà internazionale ha tenuto a battesimo venerdì sera il ciclo di incontri culturali “Il libro veste la mente” della libreria “Edicola Bormio” di via Roma nella località dell’alta Valtellina, spazio diretto da Marco Maiocchi. Claudia Molteni Ryan ha presentato il suo libro edito da San Paolo “Hana la yazida. L’inferno è sulla Terra”, documentata analisi di una tragedia fatta di dolore, soprusi, misoginia, arretratezza culturale. Un romanzo che è la sintesi letteraria di tante storie vere. Racconta la tragedia di tante schiave sessuali  del califfato nero,  selezionate tra le donne del popolo degli Yazidi (che ha alle spalle qualcosa come 73 genocidi) nell’Iraq curdo, scelte per età e avvenenza e vendute nei mercati di carne umana di Mosul e Raqqa. “Ancor oggi non si conosce la sorte di 3mila di queste donne schiavizzate dagli aguzzini del Daesh” dice l’autrice, che ha visitato il Paese nel 2015 per raccogliere le testimonianze utilizzate nel suo libro. “Oggi questo triste mercato delle schiave del califfato si svolge anche su Internet tramite il programma di messaggistica Tangram, simile a Whatsapp ma più efficace se si vuole rimanere poco tracciabili visto che ogni messaggio una volta letto si cancella automaticamente, e non ci sono solo compratori di area islamica ma purtroppo anche di altri Paesi” ha detto Claudia Ryan a Bormio. “A ben vedere come emerge dalle storie di vita che io raccont oe sintetizzo nel mio libro l’atteggiamento degli aguzzini dell’Isis è molto affine a quelli del  nazismo  – ha proseguito la scrittrice che ha già pronti due romanzi, un giallo e un romanzo storico – Ma nonostante le torture e gli stupri il libro ha un lieto fine. Come in “Guernica”, il dipinto di Picasso, al centro di tanto dolore e devastazione comunque sia si vede crescere un fiore: dobbiamo sempre dare spazio alla speranza”.

    Riproponiamo di seguito l’articolo da noi pubblicato nel 2016 sul libro con l’intervista all’autrice.

    «Fui venduta per ottanta dollari. La contrattazione fu animata. Questa mia esistenza fatta di carne e ossa, occhi grigi e lunghi capelli neri, ma fatta anche di conoscenza, studi, pensieri, sogni, sentimenti, fu valutata ottanta dollari». È l’estate del 2014 e una giovane donna yazida viene venduta al Sabaya Market di Mosul, il mercato delle schiave. È impossibile per noi, donne occidentali, anche solo immaginare di essere chiuse in una stanza, costrette a indossare abiti trasparenti, sfilare davanti a uomini sconosciuti che sghignazzano e fanno commenti per poi essere scelte e comprate, proprio come in una macelleria si decide per un pezzo di carne. Eppure, nel 2014, è accaduto.La giovane venduta per ottanta dollari si chiama Hana, nome di fantasia che la scrittrice e giornalista Claudia Molteni Ryan ha scelto per raccontare la storia di una sola che si fa simbolo di due generazioni di donne. Nel suo romanzo “Hana la yazida. L’inferno è sulla Terra” (edizioni San Paolo), l’autrice segue la protagonista mentre affida a un file audio i suoi ricordi. I suoi giorni prigioniera di Daesh esplodono come flashback dentro la quotidianità.Tutto comincia il 3 agosto 2014, quando i guerriglieri dell’Isis attaccano e conquistano Sinjar. Per Hana, giovane infermiera di religione yazida, e come per tutti gli appartenenti alla sua minoranza, è l’inizio di un incubo: il fratello e la madre di Hana vengono uccisi, lei e la sorella minore Wafa vendute come schiave. Dopo aver subito abusi e violenze, Hana riesce a sfuggire al suo aguzzino e a rifugiarsi a Duhok dove riprende il suo lavoro di infermiera in un campo profughi e dove assisterà donne che, come lei, hanno subito stupri e sevizie psicologiche.Per scrivere questo libro, Claudia Ryan – insegnante di storia dell’arte nel Lecchese, ha frequentato il liceo artistico a Como e la facoltà di Architettura al Politecnico di Milano – ha soggiornato nel Kurdistan iracheno, ha viaggiato e incontrato musulmani, yazidi, cristiani. Ha raccolto innumerevoli testimonianze e immagini.«Ho capito che dovevo andare nel Kurdistan iracheno e vedere con i miei occhi, ascoltare le persone, guardarle negli occhi. Un amico inglese, manager presso il network di Al Jazeera, mi ha trovato un contatto diretto. E il giornalista del “Corriere della Sera”, Lorenzo Cremonesi, mi ha dato indicazioni preziose. E così, l’anno scorso, gli ultimi giorni di luglio, son partita per l’Irak».A Duhok Claudia Ryan visita i campi di accoglienza dell’IDP (Internally Displayed Persons) una zona protetta dove si dà ospitalità a gente del posto, in questo caso la minoranza yazida perseguitata dall’Isis.«Sono arrivata quando Mosul e Sinjar erano ancora nelle mani dell’Isis – racconta Claudia Ryan – si combatteva a 40 chilometri da lì, ma ci sentivamo sicuri perché il confine era pattugliato dai peshmerga curdi. Ho cominciato a raccogliere testimonianze; ho provato emozioni sconvolgenti ascoltando donne giovani e non più giovani raccontare episodi a volte insostenibili…».Quale vita ora per quelle donne?«Per le giovani è più facile perché la comunità yazida fa di tutto per accoglierle e farle sentire amate e protette. Anche se la verginità nella cultura yazida è un aspetto molto importante, le ragazze stuprate non vengono scacciate o emarginate, anzi, a Lalish, la loro città sacra, partecipano a cerimonie in cui vengono abbracciate dalla loro comunità. La vita continua e molte si sposano. Per le meno giovani, invece, vedove o che hanno perso i figli, è molto più difficile. Si ritrovano sole. È un dolore che non si cancellerà mai».Katia Trinca Colonel

  • Fermi elogia la chiesa ortodossa comasca

    Fermi elogia la chiesa ortodossa comasca

    L’incontro ieri a Palazzo Pirelli

    «La Chiesa ortodossa dell’ex San Martino a Como sta acquisendo un ruolo significativo. Non solo svolge una funzione di aiuto per molte famiglie e badanti, ma è anche punto di riferimento per i turisti di religione ortodossa che scelgono il lago come luogo ideale per cerimonie e sposalizi». Lo ha detto il presidente del consiglio regionale della Lombardia, il comasco Alessandro Fermi, che ieri ha ricevuto a Palazzo Pirelli il parroco della Chiesa Ortodossa del Patriarcato di Mosca a Como Alexei Carpineanu, accompagnato dalla presidente dell’associazione “RussiA Como” Natalia Brusentsova e dall’ex sindaco di Cantù Tiziana Sala.

    “Negli ultimi anni –ha evidenziato padre Alexei – abbiamo assistito a una crescita notevole di moldavi, ucraini e russi che vengono ad abitare nel territorio di Como e la comunità ortodossa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo di San Martino consente loro di avere un luogo di culto spirituale per pregare e mantenere vive le tradizioni dei Paesi di origine. Da qui il nostro grazie alle istituzioni provinciali e regionali che ci hanno consentito di realizzare questo  spazio e ci sono vicine nel renderlo sempre più vivo e integrato con la comunità sociale locale”.

  • Fondazione Veronesi, incontro sulle dipendenze al “Jean Monnet”

    Fondazione Veronesi, incontro sulle dipendenze al “Jean Monnet”

    Fondazione
    Umberto Veronesi propone la seconda edizione del progetto dedicato al
    tema delle dipendenze, “Io Vivo Sano: Dipendenze”, che nel 2018
    ha coinvolto oltre 3.000 studenti in 15 città. L’iniziativa,
    rivolta agli studenti delle scuole superiori di secondo grado,
    quest’anno si articolerà in 10 workshop cinematografici in 10
    diverse città italiane, grazie all’impegno delle delegazioni di
    Fondazione. Dopo la proiezione del film “Flight”
    (Robert
    Zemekis, 2012),
    ci sarà
    un dibattito tra gli studenti e gli specialisti di Fondazione Umberto
    Veronesi sul tema delle dipendenze. Scopo dell’iniziativa è
    sensibilizzare e informare gli studenti riguardo le possibili
    conseguenze per la salute che un abuso di fumo, alcool e droga può
    comportare.

    La
    volontà di realizzare tale attività sorge da un evidente bisogno di
    informare riguardo una problematica molto attuale ed importante che
    interessa gli adolescenti.

    L’Organizzazione
    Mondiale della Sanità stima che ogni anno 6 milioni di persone
    muoiano per gli effetti tossici del fumo di sigaretta e 3,3 milioni
    per l’abuso di alcolici. Sono inoltre 15,3 milioni le persone al
    mondo dipendenti da stupefacenti, con tutte le conseguenze mediche,
    economiche e sociali che ne conseguono. Dipendenze che purtroppo
    affliggono sempre più giovani: l’Italia è in Europa il paese con
    il tasso più elevato di 15-16enni fumatori (37%, dati Espad).
    Un’indagine Istat del 2015 ha inoltre rilevato che il 46,9% dei
    ragazzi e il 39,5% delle ragazze tra i 16 e i 17 anni hanno consumato
    alcol, come anche il 10,1% dei maschi e l’8% delle femmine tra gli 11
    e i 15 anni. L’Italia è anche terza in Europa per adolescenti che
    fanno uso di cannabis (27%), ed è sopra la media europea di ragazzi
    che consumano droghe di diversa natura.

    Fondazione
    Umberto Veronesi prosegue il suo impegno nel diffondere informazioni
    sui corretti stili di vita e sceglie di trattare un tema importante
    come quello delle dipendenze da alcool, fumo e droga al fine di
    prevenire l’adozione di comportamenti errati fin dalla giovane età
    e per aiutare le scuole nel loro percorso di educazione alla salute.

    L’incontro sarà martedì 7 maggio presso l’Aula Magna dell’Istituto Jean Monnet – Mariano Comense. Parteciperanno Daniele Banfi, giornalista del Magazine fondazioneveronesi.it e il dottor Emanuele Scafato, Direttore dell’Osservatorio Nazionale Alcol – Istituto Superiore di Sanità. L’incontro si terrà dalle ore 9.00 alle ore 12.00 presso l’Aula Magna dell’istituto in via Santa Caterina da Siena, 3 a Mariano Comense.

  • Al Salone del Libro di Torino ospite il premio “Città di Como”

    Al Salone del Libro di Torino ospite il premio “Città di Como”

    Il Premio Internazionale città di Como sarà ospite al Salone del libro di Torino sabato 11 maggio alle ore 17.30, in occasione della presentazione del libro di Margherita Nani,L’ospite, edito da Francesco Brioschi Editore. La giovanissima autrice è la vincitrice della scorsa edizione del Premio nella sezione Narrativa inedita – erano oltre 400 le opere inedite in gara – e si è quindi aggiudicata, oltre al premio in denaro, la possibilità di vedere pubblicata la sua opera da un importante editore nazionale. Giorgio Albonico, ideatore e organizzatore del Premio, interverrà alla presentazione insieme a Francesco Cevasco, giornalista e membro della giuria del Premio. Secondo Albonico “Il romanzo è scritto da una giovane ragazza romana, nemmeno 20 anni, e stupisce per profondità e temi trattati. La ricostruzione storica è accurata e pertinente, la scrittura coinvolgente.” Il Bando della VI edizione del Premio Como è onlinehttps://premiocittadicomo.it/bando-sesta-edizione/e la scadenza per presentare le opere è il 20 giugno. La cerimonia di premiazione si terrà a Como il prossimo 12 ottobre. Il montepremi complessivo è di 17mila euro.

  • Le meraviglie del Lario in un sontuoso volume edito da Jaca Book

    Le meraviglie del Lario in un sontuoso volume edito da Jaca Book

    Il lago più bello del mondo, e dalla conformazione geologica unica, ha una nuova celebrazione editoriale. Flavio Guberti e Gabriela Jacomella dedicano al Lario un sontuoso volume illustrato da collezione, edito da Jaca Book di Milano, che verrà presentato domenica alle 18 a Villa del Grumello di Como nell’ambito di Parolario da Lorenzo Morandotti, giornalista culturale del “Corriere di Como”.

    Si intitola “Lago di Como” e per 250 pagine (costo 35 euro) intende cogliere appieno, nelle diverse stagioni dell’anno, l’emozione che si prova di fronte a uno straordinario sito naturale costellato dall’impronta dell’uomo e da abitati che sono vere opere d’arte, spesso conservate nella loro antica fisionomia. Il volume racconta e percorre il complesso perimetro di un lago con due rami in cui il visitatore può viaggiare lungo il filo dell’acqua o in alto, oltre la mezza costa, scoprendo, come in un frattale che si dispiega davanti al suo percorso, angoli impensati e vedute di massimo respiro. Il testo, sintetico e ricco di informazioni turistiche e storiche, e le didascalie delle immagini compiono il resto fornendo preziose notizie geografiche e di costume.

    Le 450 immagini sono il vero discorso del volume: un tour fotografico per scoprire sia i grandi panorami, che gli angoli famosi o inediti. La costante presenza di una silhouette del lago permette al lettore di collocare i vari luoghi lungo il perimetro lacustre. Guberti, giornalista professionista e graphic designer, vive in Valtellina. Gabriela Jacomella, nata a Chiavenna, si è laureata in Lettere e Filosofia alla Normale di Pisa e ha lavorato nove anni al “Corriere della Sera”. Il suo sito è www.gabrielajacomel – la.com.

  • Aforismi, il Lario patria della scrittura breve

    Aforismi, il Lario patria della scrittura breve

    I non più giovanissimi ricorderanno il successo dei “Millelire”, la collana di Stampa Alternativa ideata da Marcello Baraghini, premiata con il “Compasso d’oro”, l’Oscar italiano del design per il 1994. Collezione a prezzi popolari di classici e non che rivoluzionò il concetto di libro negli anni Novanta.

    Un volumetto recente, tra i tanti che con competenza Antonio Castronuovo ha curato (su Jarry, Apollinaire, Palazzeschi), Aforismi del Novecento (ora il prezzo politico è stato fissato a un euro), rende omaggio a due maestri del “pensare breve” ossia appunto dell’aforisma in terra lariana.

    Ugo Bernasconi

    Ugo Bernasconi, che fu anche eccellente pittore, è segnalato nel volumetto tra i maestri di questo genere letterario di antico e nobile lignaggio. «Percorso dal fremito dell’incertezza – annota Castronuovo – il Novecento è il secolo in cui le forme letterarie si sono spezzate, facendosi brevi. L’invenzione della brevità è fenomeno precedente, ma è il Novecento ad averle assegnato impertinenza, causticità, malinconia». Di Bernasconi nel volume si dice che è tra i precursori in Italia dell’aforisma, con i suoi Precetti e pensieri ai giovani pittoridel 1910 usciti in un periodo «sulfureo e faceto» dove riviste come “Lacerba” lanciavano il genere e maturavano figure autorevoli e controcorrente come Prezzolini e Papini.

    C’è poi in questo rapido ma informato excursus un maestro come il comasco Giuseppe Pontiggia con la sua raccolta “Le sabbie immobili” uscita dal Mulino nel 1991, dove il narratore si confermò osservatore dei costumi contemporanei mettendo sempre alla berlina i tic e i paradossi del linguaggio di oggi, con stile ed eleganza pari solo alla sua acutezza. Come in questa definizione dell’aggettivo “kafkiano”: «Riservato d’ufficio alla burocrazia. Rivela assenza di ogni famigliarità con Kafka, come di ogni famigliarità con Platone l’aggettivo platonico, riservato all’amore in bianco e al risultato di zero a zero nel calcio».

    Pontiggia è per Castronuovo da annoverare tra i migliori del genere aforistico: la sua peculiarità stilistica «è il nitore e la forma spezzata del testo». «Satire pungenti sulla società italiana, letteraria e non solo. Satire incisive su un linguaggio sempre meno aderente alla realtà e alle cose. Raccolta di scritti satirici corrosivi che attaccano i costumi della società italiana e il linguaggio che li esprime». Così definisce le “Sabbie” il sito della Biblioteca Europea di Informazione e Cultura www.beic.it, che custodisce la memoria di Pontiggia.

    Lorenzo Morandotti

  • Davide Van De Sfroos torna a Sanremo: “live” al Teatro Ariston

    Davide Van De Sfroos torna a Sanremo: “live” al Teatro Ariston

    Dopo il successo del “Tour de Nocc” e a pochi giorni
    dall’annuncio delle date estive del cantautore e scrittore lariano Davide Van
    De Sfroos, si aggiungono al “Vantour 2019” tre nuovi appuntamenti: il 9
    giugno all’ “Open Air Lagh Festival” di Locarno, il 18 luglio in Piazza
    San Giorgio a Lerici (SP) e il 5 settembre al Teatro Ariston di Sanremo (IM).
    A differenza del tour teatrale, il live estivo si presenterà in una veste più
    coinvolgente per far ballare e cantare il pubblico. Lo spettacolo, infatti,
    sarà arricchito da nuovi strumenti e suoni, in particolare dal basso e dalla
    fisarmonica, che regaleranno ai brani più famosi del suo repertorio delle
    sfumature nuove. Affiancheranno sul palco Davide Van De Sfroos i
    musicisti Angapiemage Galliano Persico (violino, tamburello, cori), Riccardo
    Luppi (sax tenore e soprano, flauto traverso), Paolo Cazzaniga (chitarra
    elettrica e acustica, cori) e Francesco D’Auria (batteria,
    percussioni, tamburi a cornice, hang),Alessandro De Simoni (Fisarmonica), Simone
    Prina (basso). Il tour parte venerdì 24 maggio  al Palasettembre
    Festival Spirito del Pianeta, a Chiuduno (BG) – ingresso
    gratuito.

    Davide Bernasconi, in arte Davide Van De Sfroos, è un
    cantautore e scrittore nato a Monza e cresciuto sul Lago di Como, il cui nome
    d’arte rappresenta una tipica espressione del dialetto tremezzino (o laghée)
    traducibile con “vanno di frodo”.  In diciassette anni di
    carriera musicale ha pubblicato sei album di inediti, ha ricevuto
    il Premio Maria Carta, ha vinto due volte il Premio Tenco (“Miglior
    autore emergente” nel 1999 e come “Migliore album in dialetto” nel 2002) e ha
    pubblicato cinque romanzi editi da La Nave di Teseo e Bompiani. Nel
    2011 si è classificato quarto alla 61ª edizione del Festival di Sanremo con
    “Yanez”, brano che ha dato il nome al quinto album, certificato disco
    d’oro. Il brano “El Carnevaal de Schignan”, tratto dall’album “Yanez”,
    viene scelto come colonna sonora del film “Benvenuti al Nord”. Nel 2012 partecipa
    nuovamente al Festival di Sanremo ma come autore del brano “Grande
    mistero” interpretato da Irene Fornaciari. Nel 2015 esce
    l’album “Synfuniia” (Batoc67/Universal Music), contenente 14 brani
    storici del cantautore comasco riarrangiati dal M° Vito Lo Re per la
    Bulgarian National Radio Simphony Orchestra. Recentemente ha pubblicato i
    libri “Ladri di foglie” e “Taccuino d’ombre”, editi dalla casa editrice La
    Nave di Teseo.

  • Evento su Leonardo ad Appiano Gentile

    Evento su Leonardo ad Appiano Gentile

    Importante appuntamento da segnare in agenda quello previsto per giovedi 16 maggio alle ore 20.45 presso la Sala Consiliare di Villa Rosnati di Appiano Gentile, promosso dalla Pro Loco con Monica Giopp, organizzatrice di eventi culturali e mostre.

    Prosegue il ciclo di incontri culturali a tema storico di autori locali, e dopo i celti e i romani lo scrittore comasco Giuseppe Bresciani presenterà il romanzo storicoLe infinite ragioni’ tutto interamente dedicato al genio e famoso inventore fiorentino ,universalmente riconosciuto, in occasione del 500° anniversario della morte (mori a Cloux il 2 maggio 1519).

    L’unico artista che ha potuto vantare una versatilità a 360° senza avere una preparazione universitaria occupandosi di tanti ambiti in modo eccellente ed a questo aspetto ha consacrato la sua unicità.

    ‘ Mi sono fatto portavoce,dichiara Giuseppe Bresciani, dei tormenti dell’anima,dalla forza sovrumana e la fragilità della sua ultima stagione in Francia, ospite dal re Francesco I, finché egli manifesta le sue verità nascoste.

    Previsto un concerto di musica rinascimentale con Emanuela Bianchi al violino e Roberta Parmigiani al violoncello.

    Ingresso libero

  • Il circolo “Pirandello” rende omaggio a Frank Sinatra

    Il circolo “Pirandello” rende omaggio a Frank Sinatra

    Omaggio a “The Voice” Frank Sinatra a cura del circolo dei siciliani lariani intitolato a Luigi Pirandello. Un mito dello spettacolo, con tre Oscar e 150 milioni di dischi venduti viene così celebrato sul Lario. L’evento sarà l’11 maggio alle 19 nella consueta sede delle conviviali del circolo, ossia lo Yacht Club di viale Puecher 6 nel cuore della cittadella razionalista dello sport del capoluogo lariano. “Riascolteremo la narrazione della sua vita – dice il presidente Domenico Dato – assieme alle sue canzoni più belle, interpretati dall’attore Gustavo La Volpe e dalla straordinaria pianista Mariana Bellopede nel recitalFrank… si nasce“. Prenotazioni entro il 9 maggio, informazioni sul sito Internet circoloculturalepirandello.com.

  • Al via il festival “LarioBook” nel nostro auditorium

    Al via il festival “LarioBook” nel nostro auditorium

    Dalle firme autorevoli della carta stampata e del giornalismo televisivo, ai campioni dello sport, dalle penne celebri della letteratura contemporanea ai nomi noti del piccolo schermo. C’è questo e molto altro all’interno diLarioBook, il nuovo festival letterario del Corriere di Como e di Espansione Tv che partirà il prossimo 7 maggio nel nostro auditorium di via Sant’Abbondio 4, a Como. Un evento culturale curato da Lorenzo Morandotti, responsabile delle pagine culturali del Corriere di Como e nato da un’idea del direttore delle due testate, Mario Rapisarda. Numerosi gli autori in cartellone, si parte martedì 7 maggio con Miriana Trevisan, famoso volto televisivo, che presenterà il suo romanzo “La donna Bonsai”. Durante il festival arriveranno in città molti giornalisti con i loro ultimi lavori: dal critico musicale, Mario Luzzatto Fegiz a Matteo Collura, da Francesco Cevasco a Paolo Di Stefano, tutte firme delCorriere della Sera, a Toni Capuozzo inviato di Mediaset.

    L’auditorium di via Sant’Abbondio ospiterà, inoltre, ad una settimana esatta dalla tappa comasca del giro d’italia il ciclista Damiano Cunego, vincitore della corsa rosa nel 2004 e di tre Giri di Lombardia, che presenterà il suo libro “Purosangue”. In calendario anche i fumettisti, Claudio Villa e Alessandro Piccinelli, disegnatori del celebre Tex.

    Questi sono soltanto alcuni dei nomi che daranno vita al nuovo festival comasco che si propone al pubblico come un luogo di incontro, di dibattito e di approfondimento. Si parte dai libri per arrivare all’attualità, ogni singolo volume porterà con sé una discussione, un momento di confronto tra chi scrive e chi legge.Del resto lo stesso nome, LarioBook, abbina insieme tradizione e innovazione: il Lario (inteso non solo come lago ma più in generale come territorio produttivo e sempre più a vocazione turistica) e libro in inglese, book. Un neologismo che evoca i social network ma che allo stesso tempo richiama a quella Lariowood cinematografica conosciuta ormai in tutto il mondo.Come detto si parte il 7 maggio nella cornice dell’auditorium di Espansione Tv e Corriere di Como esempio di qualificazione architettonica di un’archeologia industriale memoria del glorioso passato tessile del capoluogo.Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero. Il programma completo sarà pubblicato già domani sul Corriere di Como.