Categoria: Notizie locali

  • La Como  Nuoto in A1: «Non saremo comparse»

    La Como Nuoto in A1: «Non saremo comparse»

    La Como Nuoto femminile ha conquistato la serie A1: grande impresa della squadra di coach Stefano “Tete” Pozzi, che nella “bella” disputata nella piscina di Legnano ha superato per 11-9 l’Acquachiara Napoli.Una sfida equilibrata, rimasta aperta fino all’ultimo secondo, con le comasche che sono riuscite a imporsi in un match emozionante. Grande prestazione del portiere lariano Ginevra Frassinelli, che ha parato ben tre rigori.Uno spareggio che si è reso necessario per stabilire il nome della formazione promossa nella categoria maggiore: dopo le prime due sfide di finale il punteggio tra lariane e partenopee era di 1-1. Sette giorni prima, infatti, in gara 1, era arrivata la vittoria delle biancoazzurre, che si erano imposte ai rigori per 16-14. Giovedì, invece, nel secondo match, era giunta l’affermazione delle campane, che avevano vinto per 13-10.Per la prima volta, dunque, nel 2022 la Como Nuoto Recoaro parteciperà alla serie femminile più importante del nostro Paese. Un torneo senza dubbio impegnativo, che da anni era nel mirino della società. Del resto le “Rane rosa” nelle ultime stagioni terminate regolarmente hanno conquistato almeno la semifinale dei playoff promozione e lo scorso anno, quando tutto fu interrotto a causa del Covid, le lariane erano nettamente in testa al loro girone.«Non ho mai dubitato del vostro valore morale e tecnico delle nostre atlete – ha detto l’allenatore Stefano “Tete” Pozzi – 17 leonesse che meritano una per una il mio inchino e il mio ringraziamento perché non hanno mai mollato. Sono atlete di serie A, non ci sono altre parole, sono il mio orgoglio».«Una felicità incommensurabile – ha commentato il presidente del club di viale Geno, Mario Bulgheroni – La Como Nuoto ancora e sempre di più società di sport d’eccellenza».Grande emozione dalle parole di Maria Romanò, capitano delle “Rane rosa”. «L’ultima sfida contro Napoli è stata quasi un sogno – ha affermato la biancoazzurra – non ci rendevamo conto di quello che stavamo conquistando. La consapevolezza è arrivata nel finale quando è iniziata la festa con il countdown degli appassionati e abbiamo visto le persone a noi vicine felici e tuffarsi in acqua per la gioia. Sono stati momenti pazzeschi, che avevamo sempre sognato e che sono diventati realtà».«La forza della Como Nuoto? Il gruppo – ha aggiunto Maria Romanò – La nostra è come una famiglia e basta uno sguardo per intenderci in ogni situazione. Proprio una cosa che ci siamo dette in uno degli ultimi timeout di gara 3, ossia che dovevamo aiutarci a vicenda, come abbiamo sempre fatto».Una squadra che ha saputo anche superare l’avversità della chiusura della piscina di Muggiò migrando, per gli allenamenti, fra viale Geno, Lentate e Legnano.Ma ora è tempo già di guardare avanti: «Sicuramente arriverà qualche rinforzo – ha concluso Romanò – e cambierà anche la metodologia di allenamenti. Ma garantisco che andremo in A1 per fare le cose bene, non per essere comparse al cospetto delle squadre più importanti del nostro Paese. Battaglieremo con loro a pieno titolo».

  • La Regione impegnata a valorizzare i sentieri di montagna

    La Regione impegnata a valorizzare i sentieri di montagna

    “Oggi il consiglio regionale ha approvato all’unanimità un mio ordine del giorno con cui abbiamo impegnato la giunta regionale a finanziare su base triennale la valorizzazione di circa 11mila chilometri di strade e dei sentieri di montagna di interesse storico in Lombardia. Il documento impegna anche Regione Lombardia a sostenere i Comuni e ai sindaci impegnati in progetti di questo tipo e che ringrazio per essersi presi cura di questi aree fino ad ora. L’approvazione dell’ordine del giorno è un’ottima notizia per tutto il territorio lombardo e specialmente per il lago di Como, i cui sentieri e cammini sono una risorsa da valorizzare da un punto di vista turistico, storico e culturale” commenta il consigliere regionale del Partito Democratico,Angelo Orsenigo, primo firmatario dell’ordine del giorno approvato questa mattina dall’assemblea.“Il progetto di legge originale prevedeva lo stanziamento di un milione di euro solo per l’anno 2022. La programmazione successiva sarebbe avvenuta su base annuale, in sede di approvazione di bilancio. Ma le risorse una tantum non bastano per alimentare lo sviluppo di un settore come quello dei cammini, della mobilità lenta, del turismo di prossimità, che può portare grande prosperità alla provincia di Como. Era quindi fondamentale garantire che il supporto di Regione Lombardia fosse sistematico. Ringrazio il consiglio regionale che ha ascoltato le mie richieste dimostrando apertura e buon senso che sicuramente andranno a favore del territorio e dei lombardi” conclude il consigliere comasco

  • L’autista del bus: “La priorità era salvare le vite dei ragazzi”

    L’autista del bus: “La priorità era salvare le vite dei ragazzi”

    La Croce Rossa italiana in una nota pubblicata sul sito internet istituzionale fornisce la ricostruzione dell’incidente e fa commentare l’accaduto anche all’autista-eroe, che è riuscito a mettere in salvo tutti i passeggeri prima che l’incendio divorasse completamente il mezzo.Di seguito la nota dellaCroce Rossacon il commenti del commissarioPaolo Russoprovinciale e dell’austista,Mauro Mascetti.

    “Quest’oggi, intorno alle 9:00, un bus del Comitato di Como mentre trasportava 24 ragazzi diretti a Livigno per una settimana di villeggiatura ha subito un’importante avaria.

    Il mezzo ha preso fuoco nella galleria della SS36 all’altezza di Fiumelatte (LC).L’autista accortosi dell’esplosione di una gomma ha notato che il veicolo aveva preso fuoco e l’incendio rapidamente si stava propagando.Prontamentei ragazzi, tutti minori, sono stati fatti scendere e instradati nel corridoio di sicurezza della galleria.

    Una volta raggiunta un’area sicura sono stati recuperati e riaccompagnati a casa tramite due pullmini della Croce Rossa. Non si sono registrati feriti grazie al rapido intervento dell’autista,solo 7 giovani sono stati trasportati al pronto soccorso di Lecco per accertamenti in codice verdea causa dell’inalazione del fumo: tre quattordicenni, tre quindicenni e un sedicenne.

    Sul posto sono intervenute 5 squadre dei Vigili del Fuoco che hanno domato e spento l’incendio oltre ai mezzi del 118, tra cui un elicottero.

    Il mezzo è stato revisionato il 9 giugno 2021 dalla Motorizzazione Civile di Como e il servizio rientrava tra quelli in essere tra associazioni, in particolare con l’Oratorio della Parrocchia di Lipomo (CO), a titolo di mutuo aiuto.

    IlCommissario del Comitato CRI di Como, Paolo Russo, esprime parole di encomio per l’autista che“ha saputo gestire l’accaduto con tempestività e bravura agendo anzitutto come soccorritore.”A sua voltal’autista, Mauro Mascetti, dipendente del Comitato CRI di Como, in merito ai fatti afferma che“una volta compreso quanto fosse accaduto non ho esitato nel mettere al riparo i passeggeri facendoli scendere dal mezzo e disponendo che venissero portati al riparo dal coordinatore dell’oratorio. Messi in salvo i ragazzi ho prontamente espletato ogni azione atta allo spegnimento dell’incendio senza esito positivo. La priorità era salvare le vite dei ragazzi”.

    Croce Rossa Italiana esprime vicinanza ai ragazzi, alle famiglie ed è lieta che, grazie all’intervento di personale altamente formato, nulla sia accaduto a danno delle persone”.

  • Il festival “LacMus” domani a Villa Balbianello

    Il festival “LacMus” domani a Villa Balbianello

    I magici giardini di Villa Balbianello a Tremezzina riaprono i loro cancelli per un nuovo appuntamento con LacMus, domani martedì 13 luglio alle ore 21. Raffinatissimo il programma di questa serata, intitolataTwilight at Balbianelloe affidata al violinista americano di origine russa Philippe Quint e al pianista argentino José Gallardo: da Debussy a Bartok, per arrivare a Piazzolla, il pubblico potrà ascoltare una preziosa selezione di capolavori per violino e pianoforte dei maggiori autori del Novecento.

    Il concerto ha inizio con la Sonata di Debussy, che appartiene agli ultimi anni della vita del compositore. Il maestro francese aveva pensato di comporre un ciclo di sei sonate per diversi strumenti, ma riuscì a completarne solo tre, nel periodo 1914-1918. Lo scoppio della guerra gettò un’ombra sinistra sul compositore, già provato dalla malattia che lo avrebbe portato alla morte, dalla crisi in cui versava il suo matrimonio e da una situazione finanziaria disperata. La Sonata richiese dunque a Debussy uno sforzo tormentato e prolungato e vide la luce nel maggio del 1917. L’autore scriveva: «Ho finalmente concluso laSonata per violino e pianoforte… per una contraddizione del tutto umana, essa sprigiona movimento e allegria. Diffidate d’ora in avanti delle opere che paiono librarsi al settimo cielo, spesso imputridite nelle tenebre di una mente in pena».

    Solo tre sono le composizioni che Sergey Prokofiev dedicò al duo violino-pianoforte, fra cui spicca la Sonata No. 2op. 94a, in realtà una trascrizione da una pagina originariamente destinata al flauto.

    Nel settembre 1942 l’autore, sfollato in Asia centrale e intento a comporre le musiche per il filmIvan il Terribiledi Ejzenštejn, mise mano alla Sonata per flauto e pianoforte op. 94, completata nel 1943 al rientro a Mosca. Il grande David Ojstrakh, presente alla prima esecuzione, insistette per ricavarne una versione per violino e trascrisse egli stesso diversi passi particolarmente delicati, sottoponendoli all’autore. La parte del pianoforte non venne invece modificata, e l’opera fu presentata l’anno seguente al Conservatorio di Mosca, entrando poi stabilmente nel repertorio dei violinisti.

    Allo stesso periodo storico appartiene anche ilTangocheStravinskijcompose nel 1940, a circa un anno dal trasferimento negli Stati Uniti. Il brano fu scritto a Hollywood e fa parte delle composizioni nate per esigenze strettamente economiche. Di genere e stile diversi dal tango scritto per l’Histoire du soldat, è caratterizzato da una leggerezza e amabilità che lo avvicinano in certo modo alla musica di George Gershwin. Questa pagina rappresenta bene l’eclettismo tipico di Stravinskij, che nella sua lunga carriera esplorò linguaggi molto diversi e che può essere a ragione definito come il più camaleontico dei grandi autori del Novecento.

    Emblematica della ricerca sulla musica popolare ungherese, che fu uno dei cardini dell’attività di

    BélaBartók, è la sua Rapsodia n. 1, nata nel 1928 insieme alla sua gemella, la n. 2, e dedicata al famoso violinista e connazionale József Szigeti, con cui Bartók si esibì occasionalmente. Ambedue le rapsodie ebbero buona fortuna, tanto che il compositore volle trascriverle anche per violino e orchestra. Il patrimonio musicale della sua terra diventa qui per Bartók la via per svincolarsi dall’eredità tardo-romantica e creare un linguaggio nuovo e personale.

    Il concerto termina con un omaggio aPiazzollaper i cento anni dalla nascita: i due interpreti eseguirannoLe Grand Tango,un ampio brano in un unico movimento composto nel 1982, in cui sono riconoscibili ritmi argentini fortemente accentati e domina una carica allegra e ottimistica.

    Gli artisti

    Più volte insignito del premio Grammy,Philippe Quintè stato definito dal BBC Music Magazine come “fenomenale”, per l’opulenza del suo suono, che ricorda il leggendario Fritz Kreisler. Nato a San Pietroburgo, ha studiato a Mosca con Andrei Korsakov e si è poi stabilito negli Stati Uniti, dove si è laureato alla Juilliard School. Fra i suoi maestri, Isaac Stern e Itzhak Perlman. Quint è invitato nelle sale più importanti del mondo, dal Gewandhaus di Lipsia alla Carnegie Hall di New York, e ha all’attivo numerose registrazioni, fra cui un sorprendente cd che raccoglie arrangiamenti originali di canzoni di Charlie Chaplin. Dal disco è stato poi tratto uno show multimediale di successo,Charlie Chaplin’s Smile. Philippe Quint suona un prezioso Stradivari “Ruby” del 1708 grazie al supporto della Fondazione Stradivari.

    Nato in Argentina,José Gallardoè uno dei pianisti più quotati a livello internazionale nel repertorio cameristico. Ha iniziato a studiare pianoforte a Buenos Aires, per poi laurearsi in Germania; ad ispirare il suo amore per la musica da camera sono stati gli incontri con Menahem Pressler, Alfonso Montecino, Karl-Heinz Kammerling, Sergiu Celibidache, Rosalyn Tureck. Fra i suoi partner si contano Gidon Kremer, Vilde Frang, Barnabás Kelemen, Janusz Wawrowski, Nicolas Altstaedt, Julius Berger, Miklós Perényi, Maximilian Hornung. Dal 2008 insegna presso il Leopold Mozart Centre dell’Università di Augusta, in Germania e, insieme a Andreas Ottensamer, è il direttore artistico del festival di musica da camera Bürgenstock a Lucerna.

  • Italia campione d’Europa, Inghilterra battuta 4-3 ai rigori

    Italia campione d’Europa, Inghilterra battuta 4-3 ai rigori

    (ANSA) – ROMA, 11 LUG – L’Italia è campione d’Europa, battendo 4-3 l’Inghilterra ai rigori nella finale di Wembley. La partita si è messa subito bene per gli inglesi, con Shaw in gol al 2′. L’Italia, non brillante come nelle precedenti partite, ha sofferto l’atteggiamento della squadra di Southgate, molto coperta, e solo un’azione personale di Chiesa ha messo qualche brivido a Pickford, praticamente inoperoso. Nella ripresa, Mancini ha richiamato Barella e Immobile inserendo Cristante e Berardi. Al 22′ è arrivato il pareggio azzurro: su calcio d’angolo è scaturita una mischia in area e Bonucci ha infilato in rete da due passi. L’1-1 è rimasto inchiodato sia al 90′ sia ai supplementari, nonostante i tanti cambi dalle due parti, e sono stati necessari i rigori, con Donnarumma ancora una volta decisivo. (ANSA).

  • Addio a Diego Peverelli, anima della Lega comasca

    Addio a Diego Peverelli, anima della Lega comasca

    Lutto per la politica comasca: a 83 anni è morto Diego Peverelli, uomo simbolo della Lega comasca, per lungo tempo consigliere comunale e assessore tra il 2007 e il 2012 nella giunta di Stefano Bruni. Una sua proposta fece parlare tutta Italia, quella di mettere anche l’opzione del dialetto nella risposta automatica del centralino del Comune di Como.

    Questo il ricordo del parlamentare leghista, e sottosegretario all’Interno, Nicola Molteni: “Ci siamo salutati e abbracciati venerdì in un lungo cammino di ricordi e di grandi emozioni che conserverò per sempre, gelosamente, nel mio cuore e in quello dei tuoi famigliari. Insieme abbiamo gioito ma anche sofferto. Perdo un amico vero, sincero, genuino. La famiglia della Lega e la tua amata Città ti riserveranno per sempre un posto di privilegio, di affetto e di autentica riconoscenza e gratitudine. Buon viaggio Diego”.

  • Allerta meteo, martedì rischio di temporali con grandine

    Allerta meteo, martedì rischio di temporali con grandine

    Rischio temporali con grandine per tutta la giornata di domani in città e in provincia di Como. Dalle prime ore del mattino, infatti, anche la nostra regione sarà attraversata dalla profonda struttura depressionaria in arrivo dalla Francia sul Nord Italia, che porterà aria più fredda e instabile. Secondo le previsioni di Arpa le precipitazioni saranno diffuse e interesseranno dapprima la parte più occidentale della regione, tra alta pianura e settori alpini e prealpini, per poi estendersi dalla mattinata anche su tutta la fascia alpina, prealpina e di pianura.

    La fase più intensa è attesa tra le ore 10 e le 20 con precipitazioni a carattere temporalesco, raffiche di vento attorno ai 12-15 m/s e alta probabilità di fenomeni severi e diffusi, tranne che sulla bassa pianura centro occidentale e l’Appennino, meno interessata dall’evento. In serata, poi, ci sarà una progressiva attenuazione.

    Fino a mercoledì permangono condizioni instabili, ma le precipitazioni saranno di minore intensità.

  • Alogna in tour con Laura Morante

    Alogna in tour con Laura Morante

    Il violinista comasco Davide Alogna è in tour nelle Marche in “Medea” con la splendida attrice Laura Morante (voce recitante) e con Giuseppe Gullotta al pianoforte. In programma pagine di Prokofiev (Sonata N 1 op 80 per violino e pianoforte), Debussy (Sonata per violino e pianoforte) e Franck (Sonata per violino e pianoforte). Il via il 28 luglio al Teatro Romano di Falerone in provincia di Fermo, poi il 10 agosto a Fano e l’11 e 12 agosto ad Ascoli Piceno.

  • Ancora a zero la raccolta fondi per i due dipinti gioviani della Pinacoteca

    Ancora a zero la raccolta fondi per i due dipinti gioviani della Pinacoteca

    La campagna è partita da due mesi ma sul sito Internet ufficiale non si è ancora materializzato un centesimo di offerte. Si spera nell’amore dei comaschi per la cultura, non ci sono limiti di tempo stringenti.La Pinacoteca civica di Como ha lanciato per la prima volta l’Art Bonus, raccolta di fondi liberale a sostegno della cultura, istituita dal ministero della Cultura, per il restauro di due ritratti della collezione gioviana, quelli di Paolo Giovio e papa Paolo II. Iniziativa nell’ambito delle attività culturali della importante mostra Capolavori a confronto. Uomini illustri in un viaggio immersivo tra Como e gli Uffizi, la raccolta fondi accende i riflettori a livello nazionale sul nucleo conosciuto più cospicuo, oltre 40 ritratti, appartenente alla collezione dei ritratti di uomini illustri dello storico comasco Paolo Giovio, fondatore dell’idea moderna di museo e originariamente esposta nella sua villa in Borgovico a Como, distrutta agli inizi del XVII secolo. Un appello lanciato a privati e imprese quello del sostegno all’Art Bonus (si può donare anche in forma anonima) e per queste ultime rappresenta anche un vantaggio fiscale: il 65% della somma donata si recupera come credito di imposta.Eppure per ora nessuno si è mosso come si rileva sul sito artbonus.gov.it: il costo complessivo dell’intervento di restauro per ambo le opere ammonta a 3.000 euro. Sono 0 quelli finora totalizzati.Il ritratto di Paolo Giovio è quello simbolo della collezione, perché rappresenta il suo fondatore, eseguito verso la fine del XVI secolo o all’inizio del XVII. Fu Giovio stesso a commissionare il ritratto a un pittore di cui purtroppo non ci è giunta traccia. Paolo II, veneziano appartenente alla nobile famiglia dei Barbo, fu papa dal 1464 al 1471. Il dipinto fa parte di una numerosa serie di ritratti di papi che Paolo Giovio pare custodisse in una sala apposita del suo museo. Date le condizioni, i due dipinti non sono esposti al pubblico ma sono nei depositi di Palazzo Volpi. Il dipinto dedicato a Paolo Giovio presenta diverse parti interessate da abrasioni e perdite di frammenti pittorici. In particolare sulla fronte è visibile una lacuna simile a una lacerazione del supporto e la zona del cartiglio mostra mancanze evidenti di pellicola pittorica. Nel dipinto papale il protettivo utilizzato durante precedenti restauri, oltre a mascherare ritocchi e riprese pittoriche, appare notevolmente ossidato con un vistoso ingiallimento che altera le cromie originali.

  • Cantù 2021-2022: ingaggiati Sergio e Stefanelli

    Cantù 2021-2022: ingaggiati Sergio e Stefanelli

    La Pallacanestro Cantù ha comunicato l’ingaggio per una stagione, con opzione per quella successiva, di Luigi Sergio, di ruolo ala (nella foto). Nato il 25 gennaio 1988 a Maddaloni, in provincia di Caserta, Sergio è un veterano della A2, campionato in cui ha militato a lungo con le maglie di Forlì, Chieti, Bergamo, Ravenna e, nell’ultima stagione, Scafati; proprio con il team campano ha vinto nel 2020 una Supercoppa LNP. Atleta versatile, Sergio può occupare entrambi i ruoli di ala ed è dotato di un buon tiro dalla distanza.

    Sabato scorso il club brianzolo aveva ufficializzato l’arrivo del toscano, classe 1995, Francesco Stefanelli, di ruolo guardia. Nativo di San Miniato, in provincia di Pisa, Stefanelli è reduce da un’annata in serie A2 con la maglia di Rieti da oltre 16 punti a partita. Nello stesso reparto il club brianzoli pochi giorni fa aveva annunciato l’arrivo di Lorenzo Bucarelli.«Giocare per Cantù – spiega Stefanelli – è senz’altro uno stimolo importante per il sottoscritto: mi sento onorato di poter far parte di un club che ha segnato la storia del basket italiano. Proprio il richiamo di una piazza così storica, insieme alla stima che nutro per coach Marco Sodini, rappresentano le principali motivazioni per cui ho scelto di firmare qui. Non ho mai avuto alcun dubbio: volevo far parte di un gruppo che ha voglia di vincere e Cantù è decisa a farlo».

    Presto sono attesi gli ingaggi di altri due giocatori che andranno a comporre il roster della nuova S.Bernardo-Cinelandia Park, Matteo Da Ros e Stefan Nikolic. Da Ros, ala-centro, è nato nel 1989 e nell’ultima stagione ha militato in serie A con Trieste. Stefan Nikolic, nato nel 1997, serbo di formazione italiana, nell’ultimo torneo era alla Virtus Bologna, con cui ha conquistato lo scudetto 2021.