Categoria: Notizie locali

  • Casinò di Campione, il sindaco: «Obiettivo riapertura entro il 15 dicembre»

    Casinò di Campione, il sindaco: «Obiettivo riapertura entro il 15 dicembre»

    I tavoli da gioco, impolverati dal lungo inutilizzo, sono al loro posto. Su alcuni compaiono, allineate, le fiches colorate. A una prima occhiata tutto sembrerebbe pronto per i futuri clienti del Casinò di Campione.Per loro le porte dalla casa da gioco, fallita ormai nel luglio 2018 e passata da allora attraverso complesse vicende giuridiche, potrebbero riaprire a metà dicembre.«Lo sforzo in atto e i lavori in corso puntano a riaccendere le luci in sala per metà dicembre – spiega il sindaco di Campione d’Italia, Roberto Canesi – Stiamo lavorando per centrare l’obiettivo e poter essere operativi prima di Natale». Si lavora dunque su tutti i fronti nonostante gravi ancora l’incognita – sebbene non dovrebbero esserci brutte sorprese – legata al 2 novembre, giorno in cui ci sarà l’omologa del concordato, dopodiché il Casinò potrà riaprire.

    «All’interno della struttura bisognerà solo fare alcuni controlli e interventi sugli impianti che saranno eseguiti prossimamente. Andranno poi ricollocate alcune macchinette che erano state portate via. L’edificio nel complesso è in ottime condizioni», dice il sindaco. Uno dei fronti caldi riguarda poi il ricollocamento del personale. La chiusura aveva infatti portato al licenziamento collettivo dei 482 dipendenti, oltre alla perdita del lavoro per altre centinaia di persone legate all’indotto. Adesso nel nuovo casinò ci sarà posto per 174 addetti. Nei mesi scorsi agli ex dipendenti era stato chiesto di firmare una lettere, se interessati, per esprimere la volontà di essere presi in considerazione per – sussistendo le condizioni – tornare al lavoro. Da allora però i sindacati hanno fatto sapere come non ci sia stata più alcuna evoluzione.

    «In effetti siamo allarmati – spiega Vincenzo Falanga Uil Fpl del Lario – Anche perché il tempo scorre rapido. Insieme agli altri sindacati abbiamo dunque deciso, già domani, di inviare al Comune di Campione una lettera di sollecito per capire le intenzioni». Una situazione confermata anche da Nunzio Praticò, segretario della Cisl funzione pubblica dei Laghi. «Siamo in attesa di un cenno – spiega Praticò – la riapertura sarà un’operazione sicuramente molto complessa e vorremmo essere sempre aggiornati per poter ragionare insieme, accomunati dall’obiettivo di arrivare infine alla riapertura», dice Praticò. Sul fronte del personale è sempre il sindaco a spiegare come «una società esterna, già selezionata e all’opera, è stata incaricata del compito. Provvederà a a selezionare le figure professionali di cui il nuovo casinò avrà bisogno. Si tratta di una procedura che sta per partire. L’obiettivo è essere pronti entro settembre».Infine, nei prossimi giorni, l’amministrazione comunale, in qualità di socio unico del Casinò «procederà con la pubblicazione di un bando per selezionare i componenti del nuovo consiglio di amministrazione della casa da gioco», spiega il sindaco Canesi, che evidenzia la volontà di modificare la soluzione preesistente, quando operava Marco Ambrosini in qualità di amministratore unico. «Il nuovo cda sarà presumibilmente composto da tre persone che verranno selezionate in base alle capacità professionali. Anche in questo caso settembre sarà il mese decisivo».

    Ulteriore passaggio, la ricerca di eventuali soci finanziatori privati che potranno, una volta entrati, avere un posto nel cda. E sul nuovo assetto interviene lo stesso Ambrosini. «Da parte mia c’è sicuramente la disponibilità, se risponderò ai requisiti previsti e in base alla valutazione del Comune, di far parte del cda. L’intento è di dare ancora, se serve, il mio contributo», spiega Marco Ambrosini. Infine una preoccupazione viene espressa da Massimo D’amico, presidente dell’Associazione operatori economici di Campione d’Italia. «L’obiettivo comune è far rivivere la casa da gioco – spiega D’amico – Sarà però necessario inquadrare questa riapertura in un piano a più ampio raggio. Un piano che si occupi anche della rinascita del paese. La nostra è una comunità che dopo la chiusura si è spenta. Negozi chiusi, case vuote, posti di lavoro in fumo. Un tessuto sociale azzerato. Bisogna lavorare anche su questo, altrimenti la casa da gioco sarà una cattedrale nel deserto».

  • Celebrati i funerali di monsignor Franco Festorazzi

    Celebrati i funerali di monsignor Franco Festorazzi

    Sono stati celebrati ieri alle 11 in cattedrale a Como i funerali dell’arcivescovo emerito di Ancona-Osimo monsignor Franco Festorazzi, teologo e studioso lariano, nato a Perledo, in provincia di Lecco, il 29 novembre 1928. Quello nelle Marche è stato un lungo ministero, concluso l’8 gennaio 2004.

    Negli ultimi anni della sua vita monsignor Festorazzi aveva scelto di tornare a Como, accolto nella parrocchia di Sant’Agostino, dove è morto nella notte di giovedì 24 giugno all’età di 92 anni. Il rito funebre è stato presieduto dall’arcivescovo di Milano monsignor Mario Delpini, con lui hanno concelebrato: monsignor Oscar Cantoni, vescovo della diocesi di Como, monsignor Angelo Spina, arcivescovo dell’arcidiocesi di Ancona-Osimo, monsignor Pierantonio Tremolada, vescovo di Brescia, monsignor Antonio Napolioni, vescovo di Cremona e monsignor Dante Lafranconi, vescovo emerito di Cremona.

    «Forse qualcuno si domanda: chi è stato questo vescovo per cui celebriamo i santi misteri? – ha detto nella sua omelia monsignor Delpini – Troveremo forse tante risposte, perché molti l’hanno conosciuto, amato, stimato. Ma forse si può anche dire semplicemente così: monsignor Festorazzi è stato un uomo della Parola». E l’omelia si è infatti concentrata sulla figura degli uomini della parola che amano il silenzio. Ecco un passaggio. «Gli uomini della Parola aborriscono le chiacchiere, le banalità, il fiato sprecato per ripetere luoghi comuni come fossero sentenze di sapienza. Gli uomini della Parola amano il silenzio. Nel silenzio ascoltano, perché accolgono la voce di Dio, sono convinti che Dio parli per bocca del Figlio e di quelli che il Figlio ha mandato, apostoli, profeti, maestri. Nel silenzio ascoltano, perché hanno rispetto per Dio e per il suo mistero».

  • Centro città, sono in crescita gli episodi di violenza

    Centro città, sono in crescita gli episodi di violenza

    Violenza e inciviltà. Un terribile mix che purtroppo negli ultimi mesi sta tornando lentamente a insinuarsi nei punti nevralgici della movida cittadina, dove si spostano i più giovani, ma anche in altre zone del centro.Giovedì la notizia dell’arresto di due minorenni di 16 e 17 anni che, lo scorso ottobre, in piazza Volta avevano brutalmente rapinato un 27enne turco, ha riportato d’attualità l’emergenza controlli. A sfogliare le cronache recenti non bisogna tornare molto indietro per vedere come, sempre in centro, tra i Portici Plinio e piazza Roma, lo scorso 16 giugno un minorenne venne rapinato da una baby gang. E ancora lo scorso primo giugno si erano vissuti momenti di follia, sempre in piazza Volta, dove un 34enne tedesco aveva dato in escandescenze prendendosela con alcuni presenti e danneggiando gli arredi di un locale. E per finire, circa 8 mesi fa ancora una baby gang in azione sempre in piazza Volta contro un minore.

    A giudizio dell’amministrazione comunale non si può però parlare di emergenza. «Non ci sono giunte segnalazioni né di risse né di altri atti violenti nella zona di piazza Volta che hanno richiesto interventi da parte nostra o che abbiano innescato timori tra la gente – spiega l’assessore alla Sicurezza Elena Negretti – Dal punto di vista della sicurezza pubblica al momento non abbiamo un problema». Come se non bastasse un altro elemento che emerge con sempre maggior frequenza, segnalando un sempre crescente livello di tensione e inciviltà è la maleducazione che si traduce in cumuli di spazzatura negli angoli più suggestivi di Como. Cestini pieni straripanti dopo week end di baldoria in centro. Una realtà che mal si abbina a quella che dovrebbe essere una città a forte vocazione turistica.

    «Purtroppo accadono fatti inquietanti, sia in termini di episodi di violenza che per quanto concerne la maleducazione delle persone», spiega il presidente di Confesercenti Como, Claudio Casartelli, che in passato ha affrontato il tema decoro nelle vie cittadine con gli assessori di riferimento. Sul tema della sicurezza «è necessario, inutile nasconderlo, una maggiore presenza delle forze dell’ordine. Un presidio nei momenti più “caldi” e comunque una visibilità maggiore di agenti e vigili. Solo così si disincentiva. Sono appena tornato dalla Polonia dove ho visto come nei centri storici delle città più visitate ci sia una costante presenza di polizia pronta a intervenire», dice Casartelli. E sul versante dell’inciviltà, spesso anticamera della violenza, un’altra annotazione. «Devono essere subito condannati quanti sporcano e si comportano male di proposito. Va però anche detta che forse in una città dove arrivano visitatori da ogni parte del mondo bisognerebbe che il servizio di raccolta rifiuti prevedesse dei passaggi ogni due ore nei periodi più intensi. Insomma prevedere nel bando relativo un presidio maggiore», chiude Casartelli.

  • Como Nuoto battuta: la serie A sarà assegnata nella “bella”

    Como Nuoto battuta: la serie A sarà assegnata nella “bella”

    Sarà la “bella” di domenica prossima a Legnano a decidere le sorti dei playoff di serie A2 di pallanuoto femminile. In palio, un posto nella serie A 2022. Dopo aver vinto gara 1 a Legnano, oggi per la Como Nuoto Recoaro è arrivato lo stop in Campania con l’Acquachiara Napoli. Le partenopee si sono imposte per 13-10. La sfida è al meglio dei tre incontri e quindi la prossima partita sarà quella che definirà il nome della compagine promossa.

    A Napoli le lariane sono andate in vantaggio subito, ma la rete iniziale non è stata benaugurante; le napoletane hanno risposto con tre reti e in pratica hanno mantenuto questo vantaggio fino al termine. Alle “Rane rosa” va il merito di aver lottato fino all’ultimo e di non essersi mai arrese. «Ed è proprio da questo che dobbiamo ripartire in vista della partita di domenica – spiega l’allenatore Stefano “Tete” Pozzi – I tempi sono strettissimi e avremo solo un allenamento e mezzo per preparare la “bella” che per fortuna sarà nella nostra abituale piscina».«Cosa chiederò alla mia squadra? Un approccio differente rispetto a quello che abbiamo avuto in gara 2. La nostra non è stata una partenza da squadra che gioca per andare in serie A, siamo andati sotto di due gol e ci siamo portati questo fardello sino al termine».

  • Cretì celebra Dante

    Oggi alle 18 a Rocca Brivio a San GIuliano Milanese a cura del critico Giorgio Grasso viene inaugurata la collettiva internazionale di arte contemporanea dedicata al 700’ anniversario della morte di Dante.333 artisti contemporanei provenienti da tutte le regioni italiane e da diversi paesi stranieri illustrano con le loro opere pittoriche le 3 cantiche o 33 canti per cantica e 333 terzine. Tra loro anche il comasco Pantaleo Cretì presente con due sculture rappresentanti la lupa in cui si imbatte il poeta nel primo canto dell’Inferno e il papa Celestino V. “Tutti conoscono la Divina Commedia ma pochi l’hanno letta e meno ancora l’hanno capita – dice Grasso – Il mio intendimento nel momento in cui ho ideato questa mostra è stato il divulgare a più persone possibili. La mostra sarà aperta fino a dicembre con i seguenti orari: da giovedì a domenica dalle 14 alle 19,

  • Domenica in musica a Villa Balbianello

    Domenica in musica a Villa Balbianello

    Dopo gli appuntamenti a Villa Carlotta e all’Isola Comacina, LacMus fa tappa, come nelle passate edizioni, a Villa Balbianello domani domenica 11 luglio alle ore 21 per una doppia celebrazione: quella per i cento anni dalla morte del compositore francese Camille Saint-Saëns e quella per i 100 dalla nascita del musicista argentino Astor Piazzolla. Protagonisti gli archi del Trio Arnold insieme al pianista Axel Trolese – tutti artisti in residence della Cappella Regina Elisabetta del Belgio – e il bandoneonista argentino Marcelo Nisinman, in un programma decisamente eterogeneo.

    Ad aprire la serata sarà Saint-Saëns con il suo Quartetto op. 41 per archi e pianoforte, composto nel 1875 ed eseguito per la prima volta alla Salle Pleyel di Parigi. Questo quartetto vede la luce in un anno felice nella vita del compositore, con il matrimonio, la nascita del primo figlio e i molti successi professionali, e diventa presto un testo di riferimento in Francia, dove dà un impulso decisivo alla genesi di pagine analoghe. La scrittura reca evidenti sia l’amore dell’autore per il classicismo viennese, sia la temperie romantica che caratterizza buona parte dell’Ottocento europeo, e che trova in Saint-Saëns una voce intensa, ma sempre elegante ed equilibrata.Il Trio Arnold propone poi una pagina contemporanea dal titolo insolito, Rosso di sera … bel tempo si spera del contemporaneo Adrien Vioque-Lorenzo. Come spiega lo stesso autore, questo trio, aldilà dell’ottimismo evocato dal proverbio utilizzato come titolo, esprime una certa inquietudine per il futuro. La composizione si basa su una breve cellula musicale che, per la sua plasticità, si presta a migrare da uno strumento all’altro; l’impianto dell’opera vuole scardinare le gerarchie che la tradizione quartettistica ha spesso finito per imporre anche nella scrittura per trio d’archi, restituendo a ciascuno dei tre strumenti la sua individualità.La seconda parte del programma trasporterà il pubblico in Argentina sulle note del bandoneon di Marcelo Nisinman, che renderà omaggio ad Astor Piazzolla con alcune delle sue composizioni più note, fra cui Oblivion, Jeanne & Paul, Bordel 1900. Sospesa tra tango e jazz, la musica di Piazzolla ha la straordinaria capacità di valicare i confini di genere per imporsi con una forza espressiva unica. Nisinman presenterà anche due composizioni proprie, Hombre Tango e Argentinos en Europa in cui l’autore, argentino trapiantato in Svizzera, rompe in modo innovativo con le regole tradizionali del tango della sua terra, per dare vita a un genere nuovo e sperimentale. Non mancano altri autori argentini, come Osvaldo Tarantino, pianista e direttore che fu tra i collaboratori più stretti di Piazzolla, e il leggendario cantante e attore Carlos Gardel, nato in Francia e vissuto in America Latina, scomparso tragicamente in un incidente aereo, la cui voce è stata inserita fra i beni riconosciuti come Patrimonio Unesco dell’Umanità.

    Gli artistiAxel Trolese è un giovane pianista italiano, nato nel 1997. Ha studiato con Louis Lortie, Benedetto Lupo, Maurizio Baglini e Denis Pascal, laureandosi al Conservatorio di Parigi e all’Accademia di Santa Cecilia. È artista in residenza alla Queen Elisabeth Music Chapel di Waterloo e si è segnalato all’attenzione della critica internazionale come appassionato interprete della musica francese, dedicando il suo primo cd a Debussy. Quest’anno è uscito un altro suo cd con musiche di Albeniz.Il Trio Arnold nasce nel 2018 tra Berlino e Parigi, ed è composto da tre giovani e brillanti interpreti,il violinista Shuichi Okada, il violista Manuel Vioque-Judde e il violoncellista Bumjun Kim, incontratisi in Svizzera per la Seiji Ozawa International Academy. Riconosciuti come uno dei gruppi da camera più promettenti del panorama europeo, sono stati ospiti di France Musique, Radio Classique, BBC Radio 3, RTBF. Il 2021 ha visto pubblicato il loro primo cd, dedicato a Beethoven ed edito da Mirare. Il Trio Arnold è attualmente in residence alla Fondazione Singer-Polignac di Parigi e alla Queen Elisabeth Music Chapel di Waterloo.Marcelo Nisinman, nato a Buenos Aires, è un compositore di respiro internazionale e un virtuoso del bandoneon. Dopo essersi formato nel suo paese d’origine, è migrato in Svizzera, dove attualmente risiede, e dove ha studiato composizione a Basilea. Nisinman si è esibito con importanti artisti anche classici, tra cui Martha Argerich e Gidon Kremer. Invitato spesso come compositore in residence presso festival quali Oxford Chamber Music Festival, Obertöne Kammermusik Festival in Austria, Zeitkunst Festival a Berlino, Nisinman ha scritto diverse opere per orchestra. Ha all’attivo collaborazioni a progetti musicali che hanno coinvolto Diana Ketler, Alberto Mesirca, Julia Schroeder, Anna Fedorova, Natacha Kudritskaya, Chen Halevi, Philippe Graffin, The Baltic Neopolis Orchestra.

    Per tutta la durata del festival sarà possibile visitare la mostra “Artur Schnabel e la sua famiglia. Storie di musicisti in Tremezzina, Lago di Como” –, allestita presso il Museo del Paesaggio del Lago di Como a Tremezzina (CO) e promossa dal Comune di Tremezzina in collaborazione con l’Associazione Ars Aeterna e la Schnabel Music Foundation, con il contributo di prestiti di collezioni private e documenti inediti di archivi storici italiani (tra cui quello del Comune di Tremezzina).Per la prima volta – e in occasione di due anniversari che cadono nel 2021: i 70 anni della morte di Artur Schnabel, e i 20 anni della morte del figlio Karl Ulrich Schnabel – la mostra illustrerà e racconterà il vissuto umano e artistico di una famiglia di musicisti che, a partire da Artur, hanno intrecciato vicende personali e storie ricche di ammirazione ed interesse verso la Tremezzina, il territorio e i suoi abitanti.La mostra sarà aperta fino al 26 settembre.

    LacMus Festival è organizzato dalla Associazione Musicale e Culturale “Ars Aeterna” con il sostegno del Comune di Tremezzina, dell’Associazione American Friends of LacMus Festival, di donatori privati, e con la collaborazione della Cappella Musicale Regina Elisabetta del Belgio.

    Modalità d’ingressoLoggia: 60 euro (biglietti esauriti) / Giardino: 30 euro (visibilità ridotta)Il biglietto è valido anche per l’ingresso e la visita a Villa BalbianelloIl concerto si svolgerà all’aperto e senza intervallo; è comunque richiesto l’uso della mascherina.La Villa è accessibile a piedi (15/20’) percorrendo il sentiero che parte da Via degli Artigiani a Lenno.È possibile accedervi anche via lago, con il Taxi-Boat a pagamento messo a disposizione dal Lido di Lenno (euro 10 A/R).In caso di maltempo il concerto si svolgerà presso l’Auditorium dell’Istituto Comprensivo Statale della Tremezzina in località Ossuccio (CO).

  • Hong Kong a Villa Olmo

    Hong Kong a Villa Olmo

    Una serata per parlare del passato, del presente e del futuro di Hong Kong, ma anche un evento multimediale per celebrare l’incanto di Hong Kong come città del cinema.  “In the moood for Hong Kong”, primo appuntamento del ciclo “Prossima fermata: Pechino. Percorsi di scoperta, dibattito e approfondimento sulla Cina di oggi” rivisita lunedì sera a Villa Olmo a Como alle 21.30 nell’ambito del “Villa Olmo Festival” nel titolo quello di un famoso lungometraggio realizzato nel 2000 dal cineasta di Hong Kong Wong Kar-wai, la cui edizione restaurata è apparsa nelle sale cinematografiche lombarde questa primavera.

    Come la cronaca racconta da diversi mesi, Hong Kong, ex colonia britannica e regione autonoma della Cina dal 1997, è entrata in una fase di profondo cambiamento. Contesa tra la Repubblica popolare cinese, decisa a usare mezzi sempre più muscolari per ricondurre la città all’interno del proprio sistema di pensiero e di governo, e una larga parte dei suoi abitanti, preoccupati della rapida erosione di un’identità unica costruita nel secolo di occupazione britannica, Hong Kong sta vivendo un’epoca cruciale della sua storia.

    Marco Lupis, inviato Huffington Post autore diHong Kong. Racconto di una città sospesa(Il Mulino 2021), eLuisa Prudentino, sinologa ed esperta di cinema cinese, descriveranno, con parole e immagini, quello che è stato, è e forse diventerà Hong Kong. Dal palco del Festival di Villa Olmo, intrecceranno le proprie suggestioni e riflessioni con le affascinanti immagini tratte dai più importanti film della straordinaria tradizione cinematografica hongkonghese.

    Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria a questo linkhttps://biglietteria.aslico.org/index.aspx?redirect=application&id=325

  • Cinque artisti in via Borgovico

    Cinque artisti in via Borgovico

    fino al 7 agosto la galleria The Art Company, in via Borgovico 163 a Como, ospita la mostra “Paesaggi interiori” con opere di Pietro Cisani, Annalisa De Marzi, Hanna Fitsner, Elisabetta Meneghelloe Gaetano Tommasi. La mostra è a cura di Milly Pozzi ed Elena Borghi e realizzata in collaborazione con Accademia di Belle Arti Aldo Galli – IED Network. Apertura dal lunedì al venerdì dalle 15.00 alle 18.30, sabato su appuntamento. Quantomeno dal Romanticismo in poi, per molti artisti raffigurare determinati paesaggi ha significato rappresentare i propri stati d’animo. La scelta stessa di quale paesaggio dipingere è stata spesso effettuata in base alla sintonia con l’interiorità dell’artista. In certa pittura del secondo Novecento il rapporto tra paesaggio e interiorità ha subito una radicale trasformazione. L’artista ha deciso di fare a meno di un paesaggio concreto, reale, riconoscibile sul quale proiettare la propria interiorità e ha scelto semmai di dare forma alla propria interiorità come se fosse un paesaggio. Questo processo è avvenuto soprattutto nell’ambito della pittura informale, ma si è poi esteso ad altri linguaggi e altre tendenze espressive, sino a divenire piuttosto consueto negli ultimi decenni. Agli studenti dell’Accademia di Belle Arti Aldo Galli – IED Network che – su invito dei docenti Doriam Battaglia, Patrizia Cassina e Ivan Quaroni – partecipano a questa mostra, le curatrici hanno chiesto di presentare due opere. La prima, realizzata in precedenza e indipendentemente dalla mostra stessa, rispecchia in modo particolarmente fedele l’interiorità di chi l’ha creata. La seconda opera, creata per l’occasione, costituisce quello che Valentino Vago – l’artista al quale è idealmente dedicata questa mostra – definiva un “paesaggio interiore”. Ingresso libero.

  • Como Nuoto,  match-ball  per la serie A

    Como Nuoto, match-ball per la serie A

    Match-ball per la Como Nuoto, che oggi alle 16.30 gioca a Napoli gara 2 di finale per la serie A1 di pallanuoto femminile. Le “Rane rosa” hanno già conquistato il primo match domenica in casa, a Legnano, contro l’Acquachiara. Una vittoria arrivata ai rigori dopo un incontro decisamente equilibrato.

    Una nuova affermazione delle ragazze di coach Stefano “Tete” Pozzi significherebbe promozione nella categoria maggiore. In caso contrario, a decidere la sorte del campionato sarà la “bella” che, come ha stabilito il sorteggio della Federazione, andrà in scena a Legnano domenica.«Siamo consci della possibilità di finire tutto e fare tombola – afferma il coach biancoazzurro Pozzi – Vogliamo vivere questo momento nel pieno delle nostre capacità e non ci nascondiamo: siamo in Campania per chiudere la contesa e faremo di tutto per raggiungere questo obiettivo. Rispetto all’incontro di andata – sottolinea ancora il tecnico – abbiamo pensato ad alcune piccole variazioni tattiche. Di fronte troveremo un avversario più che all’altezza, molto forte, che giocherà nella sua piscina. Sarà ancora una volta un incontro all’insegna dell’equilibrio e dello spettacolo, come è successo in gara 1».

    «Siamo carichissime – sostiene il capitano Maria Romanò – Le ore che ci separano dal match sono ormai poche; siamo pronte e determinate e abbiamo una gran voglia di portare a casa il risultato».

    «Dobbiamo metterci alle spalle la sconfitta nella prima partita e guardare con fiducia a questa – spiega Franco Porzio, patron dell’Acquachiara Napoli – Bisogna avere la forza di trasformare il rammarico per una vittoria accarezzata fino a pochi minuti dalla fine in determinazione e grinta».«Abbiamo un solo risultato a disposizione e giocheremo per vincere a tutti i costi – sostiene l’allenatrice Barbara Damiani – Conosciamo il valore dell’avversario ed abbiamo analizzato la partita d’andata. Dovremmo mettercela tutta per riportare la serie in parità».Per chi volesse seguire in diretta l’incontro fra Como Nuoto Recoaro e Acquachiara, la partita sarà trasmessa in streaming sulla pagina Facebook Napoleggiamo.

  • Eutanasia e patrimoniale, Sinistra Italiana raccoglie firme a Cantù

    Eutanasia e patrimoniale, Sinistra Italiana raccoglie firme a Cantù

    Domani mattina a Cantù, in via Manzoni, angolo via  Galimberti (zona mercato) dalle 9.30 alle 12.30 Sinistra Italiana raccoglierà le firme per la Legge di iniziativa popolare per un’imposta sui grandi patrimoni e per il Referendum sull’eutanasia legale. L’importa patrimoniale riguarda la Next Generation Tax ossia un’imposta ordinaria unica e progressiva (a partire da una base imponibile netta di 500.000 euro). Sinistra Italiana raccoglierà anche firme per il referendum sull’eutanasia legale, promosso dall’Associazione Luca Coscioni.