Categoria: Notizie locali

  • L’incidente nautico di Lenno: misura cautelare per la ragazza alla guida, è ai domiciliari

    L’incidente nautico di Lenno: misura cautelare per la ragazza alla guida, è ai domiciliari

    Hanno aspettato che venisse dimessa dall’ospedale, dove era stata condotta sotto shock per quanto accaduto poche ore prima. Poi, su mandato della Procura di Como, l’hanno arrestata e condotta ai domiciliari nella casa di un parente in una frazione di Lenno, la stessa dove stava trascorrendo le vacanze. È ai “domiciliari” la ragazza belga di 21 anni che era al timone del natante Nxt 20 battente bandiera belga che nel pomeriggio di venerdì ha speronato un altro motoscafo che si trovava al largo davanti alla punta di Balbianello, con vista sul Golfo di Venere a Lenno. Nell’impatto, a perdere la vita è stato un 22enne di Guanzate, Luca Fusi, colpito in pieno dalla barca mentre si trovava seduto sul lato sinistro del Sea Ray 240 dove si era imbarcato insieme ad altri due amici coetanei, di Lurate Caccivio e Fenegrò.La giovane straniera, verrà sentita la prossima settimana dal giudice delle indagini preliminari di Como. La decisione sulla custodia cautelare è stata presa dal pubblico ministero chiamato a indagare sul drammatico incidente nautico. La ragazza non è risultata positiva all’alcoltest e avrebbe dato il proprio assenso anche a svolgere gli esami tossicologici, che sono già stati eseguiti ma di cui ancora non si conoscono gli esiti. La decisione della Procura di Como è stata presa in attesa di comprendere bene la dinamica dell’accaduto, che ancora non è affatto chiara. Al momento non si conosce la velocità del natante (quello condotto dai belgi, perché l’altra barca pare fosse ferma in mezzo al lago con i ragazzi italiani intenti a prendere il sole), ma non si conoscono nemmeno la dinamica dello speronamento e la distanza esatta dalla riva in cui sarebbe avvenuto l’impatto.La giovane belga, che era al comando dello scafo su cui si trovavano altri dieci connazionali (anche questo punto, molto importante, è al vaglio) lunedì avrebbe dovuto ripartire dal Lago di Como per andare in Francia.

  • La cultura, un valore aggiunto per l’economia del Comasco

    La cultura, un valore aggiunto per l’economia del Comasco

    La cultura, un volano economico del territorio azzerato dalla pandemia, ma fondamentale per la ripresa non solo turistica dell’area comasca e lecchese. Nel report “Nuove traiettorie di sviluppo dopo l’emergenza” presentato nell’ambito della della XIX Giornata dell’Economia lariana, un’intera sezione analizza l’impatto della cultura sul territorio. In tutto, nell’area lariana operavano prima della pandemia 4.300 imprese culturali sulle oltre 75mila iscritte al Registro camerale.Come evidenzia l’ente camerale «la cultura è strategica per le prospettive di sviluppo economico». Sono cifre importanti quelle censite nel 2019, dalle quali il territorio deve ora ripartire, dopo un 2020 in cui la cultura è stata falcidiata e spesso dimenticata dalle istituzioni. Nell’area lariana – si legge nel rapporto – il valore aggiunto prodotto nel 2019 dall’intero “sistema produttivo culturale e creativo” risulta pari a 1,3 miliardi di euro (il 5% del totale delle due province). Quasi 850 milioni si possono riferire al territorio della provincia di Como (5,3% del totale del valore aggiunto) e quasi 440 a Lecco (4,6%). Tra il 2011 e il 2019 il valore aggiunto generato dalla cultura è aumentato di 113 milioni (di cui oltre 90 a Como e oltre 20 a Lecco). Rispetto al 2018, l’incremento è stato di quasi 6 milioni di euro: 3,3 a Como e 2,4 a Lecco). Il settore occupava circa 22.500 addetti (14.800 a Como e 7.700 a Lecco), pari al 5,8% della forza lavoro complessiva lariana (Como 6,2%, terzo posto tra le province lombarde, dietro a Milano e Monza Brianza; Lecco con il 5,3% si piazza in 8ª posizione).Gli occupati risultano in crescita di 400 unità rispetto al 2011 (+800 a Como e -400 a Lecco) e di oltre 200 rispetto al 2018 (rispettivamente, +80 e +160 circa).La cultura in generale, come tutti i comparti più strettamente legati al turismo e agli eventi in presenza, ha avuto contraccolpi molto significativi a causa dei lockdown e dello stop dei viaggi transnazionali.Non è stato così però per l’acquisto di software, di videogame, ma anche per la musica e i contenuti audiovisivi online.«Per il settore culturale, la sfida è quella di riorganizzarsi con riferimento a modalità di accesso, logistica, marketing, filiera, economie di scala, per adattarsi ai forti mutamenti avvenuti e non transitori, almeno nel breve periodo» si legge nello studio dell’ente camerale presieduto da Marco Galimberti.La cultura rimane un driver potentissimo, non solo di tipo economico, ma anche per l’arricchimento intellettuale dei singoli e della collettività, la creazione del cosiddetto “genius loci” che era caro ai Romani, l’interazione tra luogo e identità. Ma anche del senso di comunità e della valorizzazione delle specificità dei territori.«L’area lariana ha molto da offrire in questo senso, anche dialogando e rapportandosi con quelle vicine, Milano, la Svizzera e altre zone pedemontane – si legge nello studio – La cultura può svolgere un ruolo centrale nel rilancio post-Covid» sentenzia lo studio camerale.L’analisi si svolge in due ambiti. Il primo considera i settori “core”, cioè quelli strettamente coinvolti nell’ambito culturale: architettura e design, comunicazione, audiovisivo e musica, videogame e software, editoria e stampa, performing arts e arti visive, patrimonio storico e artistico. Il secondo, quelli che, pur non direttamente riconducibili al settore, impiegano in maniera strutturale professioni culturali e creative, i cosiddetti settori “creative driven”.Per quota di valore aggiunto prodotto dall’economia della cultura, nel 2019 Como era in 3ª posizione in Lombardia (e 21ª in Italia). Lecco era 7ª in regione (preceduta da Bergamo, Lodi e Mantova) e 42ª in Italia. Per l’occupazione, Como è sempre al 3° posto tra le province lombarde (16° in Italia), mentre Lecco è 8ª (e 39ª a livello nazionale). In particolare, Como occupa la prima posizione nazionale per quota di valore aggiunto prodotto nei settori “architettura e design” ed “editoria e stampa”. Lecco è 8ª nella categoria architettura e design, e 25ª in quella della “comunicazione”. La classifica italiana è dominata da Milano.Il cammino da compiere da parte del territorio lariano appare però ancora lungo sul fronte dello sviluppo culturale. Nell’ultima classifica della “Qualità della vita”, stilata dal “Sole 24 Ore”, la provincia di Como era all’84° posto in Italia per gli indicatori “Cultura e tempo libero”. Pessima la classifica per eventi e impianti sportivi, 98ª posizione per il rapporto tra librerie e residenti, scarsa presenza di ristoranti (80ª) e bar (75ª). Un po’ meglio la situazione dell’offerta culturale (numero di spettacoli per abitante), la presenza di cinema e biblioteche. La fotografia di Lecco è speculare a Como: 89° posto in Italia.

  • La Riva del Cinema, film d’autore e splendide location

    La Riva del Cinema, film d’autore e splendide location

    Quattro suggestive location: Villa Erba, Villa del Grumello, Villa Sucota e Villa Olmo e uno sfondo di impareggiabile bellezza offerto dal lago di Como. In aggiunta tanto cinema di qualità, arte e bellezza. Sono questi gli ingredienti del “Lake Como Film Festival”, che nel 2021 si è rinnovato nella forma inaugurando “La Riva del Cinema”. Una rassegna cinematografica all’aperto che porterà gli spettatori nei parchi e negli spazi di queste quattro perle del lago di Como. In programma 20 serate di cinema d’autore alla scoperta di luoghi e culture del mondo. Coinvolti nell’organizzazione dell’evento, l’Associazione Lago di Como Film Festival in coproduzione con Villa Erba S.p.A, con il patrocinio del Comune di Cernobbio e con il sostegno di Intesa San Paolo. Il grande schermo si accenderà giovedì primo luglio con la pellicola premio Oscar “Nomadland”. Si tratta solo di un assaggio del ricco cartellone predisposto dagli organizzatori e dal direttore e ideatore del festival Alberto Cano. Coinvolti nei diversi appuntamenti previsti anche la Fondazione Antonio Ratti e il Teatro Sociale di Como. «Una miscela di sensazioni e storie per riflettere e affascinarsi», ha detto il direttore Cano. Tutti i dettagli sul sito lakecomofilmfestival.com

  • “Lake Como Wine Festival”, cibo e calici sul lungolago

    “Lake Como Wine Festival”, cibo e calici sul lungolago

    A Como, dal 2 al 4 luglio, percorsi con assaggi dei migliori vini italiani

    Arriva a Como il “Lake Wine Como Festival”, sottotitolo “Un lago di-vino”, che si rivolge a tutti gli amanti del buon vino e del buon cibo. Dal 2 al 4 luglio (il venerdì dalle 18 alle 24, il sabato e la domenica dalle 10 alle 24) ventitrè ristoranti del centro storico e del lungolago di Como ospiteranno oltre 40 cantine, provenienti da tutte le regioni italiane, che offriranno in degustazione ai visitatori una selezione dei loro vini, abbinati ai prodotti tipici di oltre 20 aziende agroalimentari.Spostandosi da ristorante a ristorante si potranno assaggiare i vini e i prodotti food proposti in degustazione. Brunello, Amarone, Barolo, Aglianico, Passito di Pantelleria, Reciotto; e ancora, bianchi friulani, rosati del Garda, Charmat e Champenoise: le migliori etichette potranno essere abbinate al tonno di Carloforte, ai formaggi di montagna, al pistacchio di Bronte o al tartufo del Lario. E anche ai salumi lombardi e calabresi, ai formaggi di tutto lo Stivale. Un itinerario di gusti e sapori per immergersi nel mondo del vino e del cibo di qualità di tutte le regioni italiane.Il festival, ideato e organizzato da Claudio Bizzozero, già patron del “Festival de la cazoeula” e di “Gastrolario”, è organizzato con la collaborazione di Confesercenti, con la partnership dell’associazione dei Sommelier di Como e dei Cuochi di Como, oltre che dell’associazione Pescatori Alpha.Per partecipare è necessario acquistare uno o più ticket degustazione e contemporaneamente ritirare il calice degustazione presso gli info point posizionati a Porte Torre, in via Maestri Comacini di fianco il Duomo, all’incrocio tra via Bernardino Luini e via V Giornate o direttamente presso i ristoranti partecipanti all’evento.Si possono poi scegliere quali cantine visitare e programmare il proprio personale “Wine tour” consultando l’elenco pubblicato nel sito www.lakecomowinefestival.it.Ogni ticket degustazione ha un costo di 3 euro e dà diritto ad assaggiare tutti i vini messi in degustazione da una cantina (in genere almeno 4 e fino a 6 o 7 vini, a seconda della cantina). Il calice degustazione ha invece un costo di 2 euro e viene consegnato (con apposita taschina da collo) all’acquisto del primo ticket degustazione, restando poi di proprietà del degustatore. Nel sito della manifestazione sono pubblicati l’elenco completo delle cantine, dei ristoranti e delle aziende di prodotti tipici partecipanti all’evento e la geomappa che consente di costruire in pochi click il proprio personale itinerario di degustazione all’interno della città. Informazioni al numero 391.43.49.518.

  • Letta a Lariofiere per il suo libro: «Percepisco il clima di ricostruzione»

    Letta a Lariofiere per il suo libro: «Percepisco il clima di ricostruzione»

    Il mondo comasco della politica, dell’economia e della società civile in prima fila ieri a Lariofiere di Erba per assistere alla presentazione del libro del segretario nazionale del Partito democratico Enrico Letta.L’hub vaccinale del Triangolo lariano torna così ad animarsi per “Anima e cacciavite, per ricostruire l’Italia” in un dialogo tra il massimo esponente del Pd e il giornalista comasco di “Avvenire”, Nello Scavo.Presenti tra gli altri l’avvocato e filantropo comasco Giuseppe Guzzetti, il presidente di ComoNext Enrico Lironi e il consigliere regionale del Pd Angelo Orsenigo. Letta è da tempo legato al territorio lariano, per l’amicizia con alcuni esponenti del mondo politico ed economico, tra i quali proprio Guzzetti, salutato con calore nel primo intervento di ieri sera.

    «Grazie Beppe, di essere qui – ha detto – È un privilegio ogni volta che sento il tuo sostegno caloroso e amichevole». A introdurre la serata un altro amico del segretario, Paolo Furgoni, medico e presidente del Centro Culturale De Gasperi, già sindaco di Cernobbio. «In questi minuti e in queste ore è in corso in Europa un dibattito complesso sulle nuove regole e le politiche in materia di immigrazione», ha ricordato Letta, prima di arrivare al senso di “Anima e Cacciavite”.«È un concetto che mi porto dietro da tempo. Una sintesi della mia idea di politica e del nostro tempo. Un tempo di ricostruzione. Altra parola a cui tengo molto – ha aggiunto l’ex premier – Si tratta del motivo per cui sono rientrato in politica. Percepisco questo clima in tutto il Paese».Letta ha poi parlato del disagio dei giovani chiusi in casa per lunghi mesi a causa della pandemia e ricordato la figura di Nino Andreatta, con cui collaborò. L’ex premier aveva scelto Como anche due anni fa, nell’aprile 2019, per presentare “Ho imparato” e parlare di politica, nonostante, aveva spiegato, sostenesse il Pd «solo da privato cittadino». Per l’ex presidente del Consiglio si preparava invece un clamoroso ritorno ai vertici del Pd, culminato con l’elezione a segretario nel marzo scorso, dopo le dimissioni di Nicola Zingaretti. Fu un’elezione plebiscitaria: 860 voti a favore (2 i no e 4 gli astenuti). Nel suo libro, edito da Solferino, Letta intreccia un percorso personale e le prospettive di un Paese da risollevare.

  • Cassa integrazione in calo, ma non nel tessile

    Cassa integrazione in calo, ma non nel tessile

    Certo il raffronto è con il maggio 2020, mese della fine del lockdown (il primo lungo periodo di chiusura totale delle attività a causa della pandemia è stato dal 9 marzo al 18 maggio 2020), ma così come in aprile, in provincia di Como (nel maggio 2021) sono calate le richieste di ore di cassa integrazione.

    Questo è quanto si legge nel 5° rapporto Uil del Lario che riguarda le province di Como e Lecco. Nei primi 5 mesi dell’anno si conferma il miglioramento della situazione economica dei due territori. Da maggio ad aprile, a Como la richiesta è diminuita del 25,8% mentre a Lecco del 66,8%. Al tempo stesso, lo sblocco dei licenziamenti dal 1° di luglio per le grandi aziende potrebbe mettere a rischio migliaia di posti di lavoro.

    Numeri positivi per il comparto dell’edilizia e dell’industria, mentre tra i settori in maggiore difficoltà c’è ancora il tessile che a Como mantiene oltre 4.480 lavoratori in cassa integrazione.

  • Cinema all’aperto ad Appiano Gentile

    Cinema all’aperto ad Appiano Gentile

    Il CineTeatro San Francesco di Appiano Gentile invita tutti i giovedì una rassegna di cinema all’aperto presso l’Oratorio. Dall’1 al 29 luglio, alle 21.30, cinque proiezioni con film di qualità. Ad aprire, il 1 luglio, sarà “Gifted. Il dono del talento”. La storia di Frank Adler, un single che sta allevando Mary, la nipote di sette anni figlia di sua sorella, una matematica geniale. Anche Mary ha una mente precocissima, e lo zio dovrà lottare per proteggerla da chi vorrà negarle l’infanzia. L’iniziativa è organizzata dal Comune di Appiano Gentile. Ingresso libero.

  • Città creative Unesco, Como passa insieme a Modena

    Città creative Unesco, Como passa insieme a Modena

    Como ha passato la prima selezione per concorrere alla rete delle Città Creative Unesco. Ieri si è riunito il consiglio direttivo della Commissione Nazionale Italiana Unesco, che ha approvato, come candidature italiane 2021, Modena e Como.I vertici italiani di Unesco hanno sostenuto la candidatura di Como nel settore creativo dell’artigianato e arte popolare in quanto il settore tessile, soprattutto nella produzione e lavorazione della seta, è fortemente radicato nella storia e nell’economia della città e offre molteplici aspetti legati alla creatività e alla promozione della Rete. Particolare rilevanza ha avuto l’attenzione, notata dai consiglieri Unesco nel dossier Como, alla sostenibilità ambientale e all’uguaglianza di genere nel settore tessile. Modena e Como invieranno ora i dossier a Parigi insieme con le lettere di sostegno della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco. Al termine di un processo di valutazione con esperti indipendenti, il direttore generale dell’Unesco designerà le città creative entro il 28 ottobre 2021.«È un orgoglio e una grande soddisfazione – ha commentato il sindaco di Como Mario Landriscina – a riprova che il dossier che abbiamo preparato, grazie all’operatività di Fondazione Alessandro Volta e del comitato Como & Seta, è di sicuro valore».

  • Contagio verso lo zero, vaccinazioni decisive. Nel Comasco trovate due varianti

    Un quadro dei contagi che tende sempre più deciso verso lo zero e una forte raccomandazione a vaccinarsi. Questa la sintesi degli esperti nel consueto monitoraggio settimanale dell’epidemia di Ats Insubria.«Alla fine di maggio avevamo 666 nuovi positivi che si sono quasi dimezzati la settimana successiva, fino ad arrivare ai 129 di due settimane fa – ha commentato il direttore sanitario, Giuseppe Catanoso – ma il numero di tamponi eseguiti è sostanzialmente invariato quindi c’è una effettiva minore circolazione del virus». Anche il bollettino Covid di ieri è rassicurante: nel Comasco solo 6 casi e nessun decesso. In Lombardia, a fronte di 32.837 tamponi, sono 155 i nuovi positivi con un tasso allo 0,4%.L’andamento dell’epidemia tende dunque a zero come nel periodo estivo dello scorso anno, ma senza la variabile delle vaccinazioni. L’età media dei nuovi positivi è costante intorno ai 40 anni. L’indice Rdt, che misura l’intensità di replicazione del virus, è nettamente al di sotto dell’uno.LE VARIANTIPer quanto riguarda le varianti, ad oggi sono stati individuati 14 casi nel territorio di competenza di Ats. In provincia di Como una persona è risultata positiva alla variante Delta, un’altra, una signora arrivata dal Perù e ospite della figlia residente nel Comasco, alla variante Lambda. La signora sta bene e i parenti sono negativi al tampone. Sono varianti individuate all’aeroporto di Malpensa e che prevedono una quarantena presso il Covid Hotel fino al tampone negativo. La ricerca del laboratorio Asst Sette Laghi si concentra su persone che arrivano da India, Sri Lanka e Bangladesh ma anche su casi particolari come soggetti che si ricontagiano dopo la vaccinazione.«Abbiamo identificato un discreto numero di varianti di vario tipo – ha precisato la dottoressa Annalisa Donadini – si continua a monitorare e a tenere in assoluto isolamento sia il contagiato sia i suoi eventuali contatti. La Regione Lombardia ha imposto a tutti i laboratori di sequenziare i tamponi positivi, proprio per indagare le varianti sul territorio».«Quello che ci interessa di più è continuare a diffondere l’utilità della vaccinazione – ha rimarcato Catanoso – perché ti puoi infettare ma non ti ammali veramente. È importante pensare, in termini statistici, che il vantaggio è enorme».Ats sta provando a classificare anche i casi di persone risultate positive dopo aver fatto il vaccino, un’analisi complessa che ha però rilevato come quasi il 40% di queste persone siano asintomatiche. Il restante accusa sintomi leggeri come mal di gola e raffreddore, astenia, mal di testa, dolori muscolari. «Sono numeri che ci fanno stare tranquilli», ha ribadito Catanoso.I CENTRI ESTIVIChiuse le scuole, occorre mantenere alta l’attenzione di possibili focolai nei centri estivi.«Abbiamo prodotto un protocollo ad hoc diffuso ai gestori dei centri estivi, invitati a individuare un referente Covid. Nel caso di positività, il modello è quello scolastico. Per ora è stato riscontrato solo un caso in un cento estivo della provincia di Varese» ha concluso la dottoressa Donadini.«Per quanto riguarda la quarantena nelle scuole, dal 19 ottobre al 20 giugno, in totale sono stati rilevati circa seimila casi con una media di 22 contatti per caso» ha precisato Elena Tettamanzi, responsabile Epidemiologia, medicina ambientale e flussi Informativi dell’Ats Insubria.

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  • Dalle Fondazioni subito 400mila euro per il rilancio della cultura

    Dalle Fondazioni subito 400mila euro per il rilancio della cultura

    Il focus 2021 degli “Emblematici Provinciali”, a sostegno di iniziative rilevanti per il territorio, è proprio sul rilancio delle attività culturali.Fondazione Cariplo ha scelto di proseguire la collaborazione con le Fondazioni di Comunità per la promozione degli interventi. I fondi destinati complessivamente dalla Fondazione ammontano a 5 milioni 200mila euro. Ogni territorio può poi contare sulla competenza e professionalità delle Fondazioni comunitarie. Per la provincia di Como, il bando prevede un budget totale di 400mila euro, finalizzato a promuovere progetti definiti appunto “emblematici”, ovvero iniziative in grado di produrre un impatto significativo sulla qualità della vita della comunità e sulla promozione dello sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio di riferimento.I settori di intervento riguardano: Arte e Cultura, Servizi alla Persona, Ambiente e Ricerca scientifica e Tecnologica.I progetti finanziati possono riguardare anche la crescita e l’inserimento attivo dei giovani nella comunità. Per l’edizione 2021 verranno inoltre sostenute iniziative finalizzate a rilanciare le attività culturali locali, anche in una logica di promozione territoriale.

    Per essere finanziati, i progetti dovranno essere ideati, gestiti e realizzati in partenariato, nella prospettiva di riattivare i settori delle cosiddette “performing arts”, riavvicinare il pubblico allo spettacolo dal vivo. I bandi sono «occasione per la ripartenza di tutta la comunità attorno ad alcuni progetti trainanti, che sappiano aggregare e attivare energie e competenze, creando coesione e valore per le persone e il territorio. Oggi più che mai abbiamo bisogno di comunità forti» commenta Giovanni Fosti, presidente di Fondazione Cariplo.

    «Anche nella nostra provincia, la pandemia ha aggravato i problemi sociali e messo in ginocchio le associazioni che si occupano di cultura. Questi contributi sono quindi fondamentali per aiutare la nostra comunità a ripartire», fa eco Martino Verga, presidente della Fondazione comunitaria comasca.