Categoria: Notizie locali

  • Erba e Roma unite da un libro di racconti benefico

    Erba e Roma unite da un libro di racconti benefico

    È frutto del lavoro a quattro mani di Alberto Bosis, architetto e scrittore di Ponte Lambro, e dell’autore romano Paolo Bisetti la raccolta di racconti “Erba di Roma” (pp. 73, 10 euro), recentemente pubblicata dall’editrice Marna (che da dieci anni a questa parte è parte del gruppo bergamasco Velar), con illustrazioni dell’eupiliese Patrizia Crespi.A caratterizzare il libro, preannuncia Andrea Vitali nella sua prefazione, sono «ricordi di luoghi, persone o momenti», quali «minuscoli monelli chiusi nei cassettini della memoria che a un dato momento scappano alla custodia (…) fino a che il legittimo possessore non dia loro la dignità dell’essere stati parte fondante di un’esperienza di vita».I racconti si presentano nella duplice veste del testo scritto – in italiano, in vernacolo romano, in inglese – e della lettura a voce, ascoltabile on-line, sia in italiano sia in romano: una molteplicità di registri, sfumature e sonorità per assaporare narrazioni misurate, che circoscrivono e mettono a fuoco senza divagazioni un’esperienza, un ricordo, un sentimento.Alberto Bosis ha la sapienza e il cuore di percepire ciò che un oggetto, un’espressione, un attimo vissuto raccontano, senza mai perdere naturalezza e autenticità.Il suo narrare pacato e lucido si dirige senza disorientamenti verso i nuclei affettivi più profondi, a cominciare dai legami familiari.Una sedia a dondolo ricorda le parole non dette da bambino di fronte al silenzio, ai vecchi mobili, agli abiti neri della nonna,  mentre le luci intermittenti dell’albero di un lontano Natale, seguito alla morte del padre, segnano una rinascita nel cuore lacerato del figlio.È la «risata faticosa» di commiato a riportare alla luce la grandezza d’animo di quel papà malato ma «forte di spirito», e sono ancora il riso e il sorriso a caratterizzare il ricordo della lunga e non facile vita della madre.La figura del figlio dodicenne dalla delicata sensibilità affiora invece dalla trasparenza e dal movimento dell’acquario di casa, meticolosamente curato dal ragazzo, poiché «un oggetto è molto più di ciò che vediamo».Nei racconti di Paolo Bisetti c’è Roma, c’è la sua parlata, e c’è il cinema – sguardi, inquadrature e suoni – a partire dal tributo diretto di “Rome My Movie”, ripresa dal vivo di una strada «al capolinea dell’85», in cui i personaggi rovesciano le apparenze sopra la colonna sonora del traffico del mattino.La versione dialettale è imperdibile per questa storia come per le altre: dall’omaggio alle figure umili e operose dei borghi terremotati d’Italia, riconoscibili «nel loro vestito a tinte scure illuminato da un grosso grembiule bianco» al toccante interrogativo sul vu cumprà di passaggio, nato da un’ordinaria giornata da spiaggia.Via Caulonia rivive con il suo «mondo di varie umanità» e lo «sciame urlante» dei bambini, mentre nel racconto finale un sapiente rovesciamento delle apparenze intercetta i sentimenti senza tempo di chi emigra con «la volontà di potere tentare (…) una vita serena e libera».scopo solidaleIl ricavato dalla vendita del libro (informazioni anche sul sito Internet marna.it) è destinato all’associazione Genitin (Genitori Terapia Intensiva Neonatale) – Policlinico Gemelli di Roma.Collegandosi al sito www.genitin.org è possibile come detto ascoltare la lettura dei racconti in italiano e romanesco.

    Giuliana Panzeri

  • Giurano i due precommissari del Casinò. Danovi, dall’Ilva di Taranto ai tavoli verdi

    Giurano i due precommissari del Casinò. Danovi, dall’Ilva di Taranto ai tavoli verdi

    Il Collegio del Tribunale di Como, Prima sezione civile, ha scelto nomi di altissimo livello per gestire la “patata bollente” del Casinò di Campione d’Italia. Uno dei due precommissari pregiudiziali nominati per vigilare sull’operato della società di gestione, ovvero il professor Alessandro Danovi, è anche commissario straordinario dell’Ilva di Taranto, storica industria dell’acciaio in crisi su cui si sta lavorando a un nuovo piano industriale per tentare un salvataggio.

    Danovi è stato nominato dal Collegio composto dal presidente del tribunale Ambrogio Ceron, dal giudice estensore Marco Mancini e dal giudice Annamaria Gigli, assieme ad un secondo precommissario giudiziale, l’avvocato Gianluca Minniti. Entrambi hanno giurato nella giornata di ieri. Il loro compito, come detto, sarà quello di «vigilare sull’attività che la società Casinò di Campione andrà eventualmente a svolgere», fornendo al Tribunale ogni informazione su eventuali «violazioni degli obblighi». Ricordiamo anche che la prossima udienza – per valutare la documentazione sul concordato preventivo chiesto dalla società di gestione – è stata fissata per l’inizio di febbraio.

  • Il Comune di Como “assume” dieci volontari

    Il Comune di Como “assume” dieci volontari

    Anche il Comune di Como avrà in dote dieci volontari reclutati dal Servizio civile universale. È la prima volta che l’istituzione del capoluogo usufruisce di questa opportunità, estesa a tutto il territorio nazionale ed europeo. In particolare l’iniziativa consentirà a dieci giovani di fare un’esperienza professionale tra alcuni uffici di Palazzo Cernezzi, scegliendo tra diversi ambiti.È previsto anche un rimborso spese di 439 euro al mese per tutto l’anno di volontariato. Il bando 2020 è stato pubblicato nei giorni scorsi. Il Comune di Como ha attivato alcuni progetti che prevedono complessivamente dieci volontari.Per la Biblioteca sono disponibili due posti, un posto per i Musei Civici di Como, uno per il settore Turismo e Comunicazione, due per il settore Turismo – Infopoint, due per il settore Commercio, due per la Protezione civile di Como.Le domande possono essere presentate fino alle 14 dell’8 febbraio attraverso la piattaforma “Domande on Line” (Dol). L’accesso alla piattaforma per i cittadini italiani residenti in Italia o all’estero è possibile solo con Spid.«Il Comune di Como ha colto l’opportunità di coinvolgere i più giovani – spiega l’assessore al Personale e alla Protezione Civile di Palazzo Cernezzi, Elena Negretti – attraverso il servizio civile universale che promuove la loro collaborazione con gli enti locali. Questa esperienza consentirà loro di acquisire strumenti per affinare le proprie competenze e di prendere coscienza delle responsabilità pubbliche di ogni cittadino: ne avvertiamo un grande bisogno soprattutto oggi, a fronte della prolungata situazione di emergenza che ognuno nella propria realtà si trova ad affrontare».

  • Il morso letale del serpente con Pulcini

    Il morso letale del serpente con Pulcini

    Continuano gli incontri online in diretta de “La passione per il delitto”, festival del giallo e del poliziesco che si tiene ogni anno in Brianza.Per la versione “Channel” della rassegna, sulla pagina Facebook de “La passione per il delitto”, oggi alle 20.30, Franco Pulcini dialoga con Katia Trinca Colonel intorno all’ultimo avvincente giallo, “Delitto al Conservatorio” (Marcos y Marcos), ambientato nel mondo della musica classica.Musicologo e saggista, docente di Storia della Musica al Conservatorio di Milano, Pulcini ha ambientato il suo romanzo nell’ambiente professionale che più conosce. Un celebre maestro di pianoforte, specializzato in bambini prodigio, viene trovato morto nel suo studio, ucciso dal morso di un serpente, un black mamba.Domani, alle 18.30, la rassegna prosegue con Alice Basso intervistata da Nicoletta Sipos. In “Il morso della vipera” (Garzanti), Alice Basso ambienta la sua storia a Torino, in epoca fascista. Un’anziana donna viene arrestata perché afferma che un eroe di guerra è in realtà un assassino.Tra i successivi appuntamenti da segnalare, il 15 gennaio, Cristina Cassar Scalia con il suo ultimo romanzo “La Salita dei Saponari” (Einaudi), mentre il 17 gennaio, alle 18.30, sarà ospite Giorgio Bastonini con “Uno strano pubblico ministero” (Mondadori).Il 18 gennaio spazio a un’incursione nel mondo della musica con Enzo Guaitamacchi che, alle 21.30, presenta “Amore, morte &Rock’n’Roll” (Hoepli), retroscena e misteri delle ultime ore di vita di 50 rockstar.Il 22 gennaio Donato Carrisi racconta il suo ultimo best seller “Io sono l’abisso”. Il 26 gennaio toccherà allo scrittore ticinese Andrea Fazioli con il suo “Le vacanze di Studer. Un poliziesco ritrovato”, un’originale operazione di completamento di un romanzo di Friedrich Glauser lasciato incompiuto.

  • Il vescovo di Como invita alla speranza e alla solidarietà

    Il vescovo di Como invita alla speranza e alla solidarietà

    La crisi causata dalla pandemia e la speranza per il futuro. In occasione della celebrazione del solenne pontificale del 31 dicembre in Duomo con il canto delTe Deumil vescovo di Como monsignor Oscar Cantoni ha invitato a riflettere sull’anno trascorso e sulle prospettive per quello appena iniziato. E lo ha fatto invitando a seguire l’esempio di Maria, la madre di Gesù «che il Vangelo ritrae mentre nel suo cuore meditava sul senso degli eventi, di cui lei stessa era stata in parte protagonista e testimone».La chiesa è chiamata a riflettere, con gesti di solidarietà concreti e diffusi sul territorio, «sulla crisi che ci sta colpendo, sulle calamità che si sono succedute in questi mesi, sulle fatiche, sui lutti, sulle sofferenze che come popolo e come singoli abbiamo affrontato in questo periodo drammatico della nostra storia» ha sottolineato monsignor Cantoni.La crisi «sanitaria, economica, sociale e religiosa, che non potremo superare facilmente» è per il cristiano una «opportunità inedita» per mettersi alla prova e affidarsi a Dio, «senza tuttavia nasconderci le fatiche e la provvisorietà del tempo presente». La crisi va vissuta come richiamo forte alla responsabilità di tutti: «Dio non può volere il male per i suoi figli adottivi, perché li ama sinceramente, ma certo dobbiamo imparare a riconoscere dentro questa situazione, così complessa e dolorosa, anche un salutare avvertimento che il Signore rivolge a ciascuno di noi, personalmente, come membra vive della Chiesa, e al mondo intero».«In questi mesi – ha proseguito il presule – abbiamo intravisto i “segni di morte”, nei diversi contesti. Tuttavia dobbiamo pur imparare ad ammettere e riconoscere anche i “segni di risurrezione” , spesso nascosti, ma reali, ancor più di prima, presenti nel nostro ambiente di vita. «Certo, in questo periodo si sono intensificati anche gli episodi di violenza in famiglia e gesti sconsiderati nelle strade, indice di una mancanza di rispetto verso la collettività e verso se stessi» ha ricordato il vescovo che ha rimarcato: «Il bene, tuttavia, anche se non è appariscente, è più forte del male».Saremo ancora capaci di solidarietà nell’anno nuovo, pure drammaticamente segnato dalla pandemia? Il vescovo ne è certo: «I “segni di risurrezione”, anche se sempre discreti e non  appariscenti a prima vista, sono testimoniati un po’ ovunque, come frutto della carità. L’azione caritativa a più livelli, realizzata in questo periodo, si è dimostrata e rimane la prima e la più credibile testimonianza del Vangelo».

  • Blocchi a colori, la protesta di Confcommercio

    Blocchi a colori, la protesta di Confcommercio

    Ieri arancione, fino all’Epifania (allo scoccare della mezzanotte scadrà il Decreto Natale) sarà di nuovo rosso, cioè sono in vigore misure più stringenti sugli spostamenti e le serrande dei negozi restano abbassate.Aperti soltanto gli esercizi che vendono generi di prima necessità. Chiusi anche bar e ristoranti, dove è consentito soltanto l’asporto, sempre dalle 5 alle 22, e la consegna a domicilio, senza limiti di orario.Fin qui le certezze, poi il 7 e l’8 potrebbe tornare il giallo e di nuovo l’arancione nei due giorni successivi. Il governo lavora a nuove misure per contenere i contagi da Covid 19 e valuta il calendario delle chiusure.Servirà infatti un provvedimento che traghetti il Paese fino al termine dell’ultimo Dpcm in vigore fino al 15 gennaio.E mentre alla tavolozza dei colori si sta per aggiungere il bianco, nei territori che presentano gli indicatori migliori, e permetterebbe di far ripartire attività come palestre e cinema, la Confcommercio di Como lancia la protesta. Siamo di fronte a un valzer cromatico che mette in ginocchio l’economia: è palpabile il malessere di chi deve lavorare e deve alternare giorni di stop a pochi momenti di riapertura.«Non c’è chiarezza nelle scelte, chi lavora è disorientato e deluso, schiacciato dalla fatica e senza prospettive», dice il presidente di Confcommercio Como Giovanni Ciceri. «Non è possibile lasciare così poco tempo agli operatori per adattarsi, ci sono gli approvvigionamenti da predisporre, i locali da riscaldare, il personale da allertare», dice l’avvocato comasco. «Mi rendo perfettamente conto delle difficoltà che l’emergenza sanitaria ci impone sul piano della salute e della sua difesa – prosegue Giovanni Ciceri – ma il nuovo anno si prospetta pessimo come è stato il precedente, nonostante la buona notizia dei vaccini. In merito non ho dubbi, sono un vaccinista più che convinto e quando sarà il momento mi sottoporrò alla profilassi. Quello che mi lascia perplesso è la gestione della situazione, per quanto riguarda tempistica e modalità di applicazione delle restrizioni. Nel primo lockdown la prospettiva fu migliore, ora regnano incertezza e pessimismo per una gestione a spizzichi e bocconi che non fa bene a nessuno. Insomma stanno uccidendo una intera categoria che è importante per la tenuta economica del paese. E questo nonostante le nostre rimostranze sia a livello locale che nazionale. Con questa crisi abbiamo riscoperto il ruolo centrale del sindacato e dei corpi intermedi, peccato che non ci hanno ascoltato abbastanza e non hanno condiviso le nostre istanze. La realtà è che non c’è chiarezza, certi provvedimenti sono logici, altri meno. Si danno ristori ai ristoratori ma non ai loro fornitori ossia ai grossisti, ad esempio. È ingiusto. Vedo supermercati pieni di gente e ristoranti chiusi. Quante feste incontrollate si sono organizzate in sordina a Natale e Capodanno? Forse sarebbe stato meglio aprire i ristoranti che hanno tutto l’interesse a garantire distanziamento sociale e condizioni sanitarie ottimali. Insomma siamo preoccupati, perché la gente e gli operatori hanno paura dell’incertezza».

  • “Cura e solidarietà”, l’appello del vescovo nel pontificale dell’Epifania

    “Cura e solidarietà”, l’appello del vescovo nel pontificale dell’Epifania

    “L’amore del Signore non è riservato a un gruppo di privilegiati, ma si estende a tutti i popoli della terra, riscalda il cuore di chi riconosce con stupore di essere amato personalmente da Dio, instaurando così rapporti di vita nuova con i fratelli. Cristo, il Verbo fatto carne, non è stato inviato dal Padre esclusivamente per il suo popolo, ma a partire da lui, vuole raggiungere ogni nazione e civiltà”. Così oggi il vescovo di Como monsignor Oscar Cantoni ha commentato nella sua omelia il senso della Epifania durante il solenne pontificale in Cattedrale. Un forte richiamo quello del presule alla cura e alla solidarietà in un momento difficile della nostra storia: “I Magi non hanno più avuto bisogno di ulteriori conferme. Sono ritornati ai loro Paesi “per un’altra strada” convinti che solo in Gesù è la sola risposta soddisfacente per una vita bella, intensa e felice. Quella che il Signore desidera per noi, cercatori di senso, se saremo capaci di “reinventare” una nuova fraternità, fondata sulla accoglienza reciproca, nella accettazione della nostra differenza, se sapremo suscitare la compassione verso ogni uomo e donna attraverso atteggiamenti e gesti di vicinanza, di cura e di solidarietà, cui c’è tanto bisogno oggi nel nostro mondo”. Il rito trasmesso in diretta sulla pagina YouTube del “Settimanale della Diocesi di Como” è stato anche l’occasione per annunciare gli appuntamenti liturgici dell’anno.

  • Domani è attesa un Befana “low cost”

    Domani è attesa un Befana “low cost”

    Quest’anno l’Epifania “porta via” le feste piùlow-costdegli ultimi decenni: ed anche la befana è in linea con la crisi di un Natale e un inizio d’anno “blindati”.

    La “calza” degli italiani sarà più leggera del 23% – stima Coldiretti – con un calo più marcato (che supera il 30%) nelle province del settentrione lombardo, dove la tradizione è meno sentita rispetto ad altre zone del Paese, come Roma o il centro Italia.

    Con l’Italia in zona rossa, la calza viene comunque appesa in oltre una casa su tre (38%) mentre ad una minoranza del 12% la Befana porta altri regali ed il resto non festeggia anche perché non ha bambini in casa.

  • Esce il nuovo numero di “Fluire”

    Esce il nuovo numero di “Fluire”

    Mauro Valsangiacomo, pittore e poeta e anima delle edizioni “Alla chiara fonte” di Lugano, lancia la nuova rivista “Fluire” dedicata alla poesia, che presenta ogni due mesi i componimenti di dieci autori. «La scelta è sempre eterogenea e spazia da nomi di poeti riconosciuti a giovani alle prime armi – dice Valsangiacomo – L’idea che ci guida è che l’uomo non può essere senza poesia». Sul sito www.poesiaallachiarafonte.ch pronti da scaricare e stampare ci sono già i tre numeri finora realizzati compreso il nuovo numero di gennaio-febbraio. Ecco i link ai testi del nuovo numero.

    1. Alessandro Martini,Recuperi

    2. Fabio Jermini, XIIEpigrammi per Jennifer

    3. Fabio Pusterla,Dialoghi con Lucio

    4. Margherita Coldesina,Un sole al primo appuntamento

    5. Massimo Bondioli,Il castello e altre poesie

    6. Donata Berra,Contorni di parole

    7. Tiziana Mayer,Storie e eterni

    8. Luca Crapanzano,Frammenti di giornata

    9 Samuel Köllner,Sulla strada che incanta

    10. Davide Carletto,Fantasmi

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  • Gentile, ex capitano azzurro,  lascia il Foggia

    Gentile, ex capitano azzurro, lascia il Foggia

    Federico Gentile ha deciso di lasciare il Foggia, preoccupato per la situazione che si è venuta a creare e per tutelare la sua famiglia. L’ex capitano del Como ha fatto questa scelta dopo che nella notte dello scorso 2 dicembre criminali gli hanno incendiato la porta di casa.Gentile, dopo aver conquistato la promozione in serie C con il Como nel 2019, aveva seguito al Foggia altri ex lariani, il proprietario della società pugliese Roberto Felleca e il direttore Ninni Corda. Anche in azzurro, del resto, era considerato un loro uomo di fiducia e aveva assunto lo stesso ruolo nella formazione rossonera. In un ambiente molto “caldo”, e in una fase di discussioni a livello societario, l’intimidazione nei confronti del calciatore, che ora sta cercando una nuova sistemazione. Felleca e Corda gli hanno espresso la loro solidarietà e hanno provato a convincerlo a rimanere in Puglia, ma invano.Il neopromosso Foggia (che in questa stagione ha cambiato tre allenatori) peraltro è la rivelazione del girone C di serie C: i “Satanelli” sono infatti al terzo posto.