Guerra del commercio – Saranno spediti nelle case di 10mila comaschi residenti nella zona di confineNuovo capitolo nella “guerra” tra commercianti di Chiasso e di Como. Nei prossimi giorni, nelle case di 10mila comaschi della zona di confine, arriveranno altrettanti giornali che contengono buoni sconto per un totale di 540 franchi a testa, pari a 430 euro da utilizzare come voucher nei negozi convenzionati della cittadina ticinese di frontiera. Ai comaschi che compreranno nei negozi di Chiasso verrà anche consegnata una busta che contiene altri sconti variabili fino a un massimo di 500 franchi.Leggi l’articolodiBambaceinPRIMO PIANO
Categoria: Notizie locali
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Chiusura delle frontiere, la Svizzera potrebbe decidere domani ma il governo è diviso
Il governo svizzero potrebbe chiudere domani le frontiere con l’Italia per contrastare la diffusione dell’epidemia di Coronavirus. L’indiscrezione proviene dalBlick, popolare giornale zurighese del gruppo Ringier.
Secondo il quotidiano il ministro Karin Keller-Sutter avrebbe preparato un’ordinanza da discutere e votare domani in consiglio federale.
Al momento non è chiaro se la chiusura delle dogane sarà estesa a tutti o limitata ai frontalieri che non lavorano nel settore sanitario.
Nel governo svizzero non mancherebbero le voci contrarie all’ordinanza. Sempre secondo ilBlicksia il ministro dell’EconomiaUeli Maurer(Udc) sia il ministro degli Esteri, il ticineseIgnazio Cassis, non sarebbero favorevoli.
Intanto per domani è atteso in Ticino l’arrivo del ministro della Sanità, il consigliere federaleAlain Berset.
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Como Nuoto: vandali e ladri assaltano la sede. Danni stimati in migliaia di euro
Viale GenoRaid nel ristorante
Leggi l’articolodiMoscardiin CRONACA
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Como, oggi la “prima” del post-Banchini. Trasferta insidiosa con la Pro Sesto
Giacomo Gattuso si appella ai valori con cui è cresciuto al Calcio Como: «Dedizione, umiltà e perseveranza». L’allenatore-traghettatore della squadra azzurra oggi vivrà la sua “prima” in panchina dopo l’esonero di Marco Banchini. Alle 15 gli azzurri scenderanno in campo a Sesto San Giovanni contro la Pro Sesto.Alla guida della squadra lo stesso Gattuso e Massimiliano Guidetti, chiamati dalla società a questo compito, in attesa che venga scelto il nuovo mister.Compito non facile per il Como, che peraltro in questa stagione in trasferta ha sempre fatto bene, con una media punti nettamente superiore rispetto a quella dei match casalinghi. Non a caso l’esonero di Banchini è giunto dopo due deludenti pareggi interni contro formazioni di bassa classifica, il 2-2 con l’Olbia della scorsa settimana, enalla foto, e lo 0-0 di lunedì sera con il Piacenza.In classifica gli azzurri sono quinti con 21 punti alla pari con il Lecco. La Pro Sesto è quarta a 23. Guida il Renate, che guarda tutti dall’alto a quota 28.
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Consumi, anche a Como-Lecco si sente il caro-pagnotta
Dal grano al pane il prezzo aumenta di quasi 15 volte per effetto delle speculazioni e delle importazioni selvagge di prodotto dall’estero con pagnotte e panini spacciati come italiani all’insaputa dei consumatori.
A denunciarlo è la Coldiretti in riferimento agli ultimi dati diffusi da Eurostat che evidenziano come in Italia i prezzi del pane siano superiori del 14,5% rispetto alla media in Europa dove il prezzo più alto è in Danimarca e il più basso in Romania.
“Il risultato è che gli agricoltori devono vendere ben 5 chili di grano per potersi pagare un caffè o una bottiglietta di acqua al bar. La situazione del grano italiano stretto tra speculazioni di filiera ed importazioni selvagge – denuncia il presidente di Coldiretti Como LeccoFortunato Trezzi– è la punta dell’iceberg delle difficoltà che deve affrontare l’agricoltura italiana”.
Lo dimostra il fatto che per ogni euro di spesa in prodotti agroalimentari freschi come frutta e verdura solo 22 centesimi arrivano al produttore agricolo ma il valore scende addirittura a 2 centesimi nel caso di quelli trasformati dai salumi fino ai formaggi, mentre il resto viene diviso tra l’industria di trasformazione e la distribuzione commerciale che assorbe la parte preponderante del valore secondo Ismea.
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Covid nel Comasco, la curva di crescita dell’epidemia si sta lentamente stabilizzando
Come se fosse improvvisamente impazzita, l’asticella dei nuovi contagi in provincia di Como è schizzata ieri a quota 1.356, un primato che nessuno avrebbe voluto conquistare. Numeri da brivido che, uniti ad altri, celano però qualche segnale positivo.La curva dei positivi, infatti, si sta – seppur lentamente – stabilizzando. Lo spiega in modo chiaro il report pubblicato ieri dal consigliere regionale del Pd Samuele Astuti, il quale analizza ogni giorno tutti i dati dell’epidemia.Da una settimana all’altra, l’aumento dei casi nella provincia lariana è stato di “sole” 605 unità (da 4.055 a 4.660), pari al 14,9%, In precedenza, la crescita era stata invece esponenziale, sia in assoluto sia in percentuale: da 264 a 755 nuovi positivi (+185%), da 755 a 1.659 (+119%) e addirittura da 1.659 a 4.055 (+144%). «Si tratta in ogni caso di cifre preoccupanti – dice Astuti – Como si sta forse stabilizzando, anche se i dati migliorano meno rispetto ad altri territori».Nel suo studio, il consigliere Pd parla di «linearizzazione del trend». Il numero dei casi positivi di quest’ultima settimana, dice infatti Astuti, è pari in Lombardia «a 60.053, circa il 12% più di quanto rilevato nella precedente (erano 53.465)». Prima, però, i dati raddoppiavano ogni sette giorni: 2.140, 6.134, 15.679, 32.489. «La progressiva riduzione dell’incremento esponenziale del contagio conferma la linearizzazione del trend e potrebbe indicare che siamo vicini al massimo dei casi positivi. Dopo di che, potrebbe finalmente iniziare un trend discendente».Tornando al Comasco, dall’inizio della pandemia i contagiati nella nostra provincia sono stati 16.047, pari al 2,68% della popolazione residente; 755, invece, i morti. I comuni con il maggior numero di contagiati sono anche i più popolosi: Como (2.246), Cantù (1.275), Mariano Comense (743), Erba (543) e Olgiate Comasco (358). In percentuale, i comuni più colpiti sono però quelli con meno residenti: Sala Comacina (43 positivi, pari all’8,48% della popolazione), Dizzasco (42 contagi, 6,42%) e Albese con Cassano (270 positivi, pari al 6,39% del totale dei residenti). Resta preoccupante la percentuale di casi positivi rispetto al numero di tamponi effettuati nelle persone che si sottopongono per la prima volta al test: è arrivata al 40% (quando secondo le indicazioni dell’Oms non dovrebbe superare il 5).
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Crisi, sul Lario esplode l’allarme mutui
Economia – Secondo l’Istat un quarto degli italiani «sperimenta sulla propria pelle il rischio di povertà»Pontiggia (Bcc): «Aumentano le famiglie che non riescono a pagare le rate»Un quarto degli italiani – lo dice l’Istat – «sperimenta sulla propria pelle il rischio di povertà». Emerge un Paese in grande affanno. Un quadro nerissimo, che riguarda anche il ricco Nord. Compresa la provincia di Como. Un allarme sulla tenuta complessiva del sistema familiare, come sottolinea il banchiere lariano Giovanni Pontiggia. Che aggiunge: «Tutto ciò si ripercuoterà presto anche sulla produzione. La diminuzione dei consumi è il fattore determinante di questa crisi».Leggi l’articolodiCampioneinPRIMO PIANO
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Custodi ma non più dipendenti. Abitano gratis le case comunali
Palazzo Cernezzi – Accade in 20 dei 33 edifici con locali adibiti a portineriaQuasi due terzi di custodi “abusivi” nelle case comunali. Il dato è emerso ieri pomeriggio nell’ambito dei lavori della commissione consiliare Patrimonio. In 20 dei 33 edifici di proprietà di Palazzo Cernezzi che dispongono di un’abitazione adibita a portineria i residenti non pagano alcun tipo di affitto – e in molti casi neppure le spese – pur senza averne diritto perché non sono più dipendenti del municipio.Leggi l’articolodiCampanielloinCRONACA
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Discutiamo di Europa che si incrina e di insofferenza dei ticinesi
Il dariosaurodi Dario Campione
«La forza di un’idea capace di stimolare la coscienza e la volontà». Questa era, per Alcide De Gasperi, l’Europa. Così il leader della Dc tratteggiò la nascente unità politica ed economica del Vecchio Continente alla conferenza parlamentare di Parigi, in uno dei suoi ultimi discorsi pubblici, pronunciato il 21 aprile 1954, quattro mesi prima di morire.L’Europa che si è via via allargata, prima a Sud e poi a Est, che ha creato la moneta unica e istituzioni rappresentative. L’Europa
che a distanza di mezzo secolo dai primi accordi sul carbone e l’acciaio si è scoperta fragile e incerta, impaurita dallo sbarco di alcune migliaia di profughi provenienti dal Nordafrica. Incapace di politiche comuni.L’Italia è sempre stata motore dell’unità europea. Riconosciuta come tale da tutti i partner. Ma qualcosa è cambiato. Oggi la «coscienza e la volontà» di cui parlava De Gasperi si sono affievolite. Se non nei cittadini, sicuramente nelle classi dirigenti al governo del Paese. Il più autorevole ministro della Lega ha parlato espressamente di «uscire» dall’Europa. Anche se si fosse trattato di uno sfogo rabbioso al termine di una difficile riunione, le parole di Maroni hanno segnato un confine nuovo. La possibilità di negare l’unità del Vecchio Continente non è più un tabù.In Canton Ticino, intanto, le recenti elezioni segnano il successo della Lega dei Ticinesi, che manifesta forte insofferenza verso gli italiani e i frontalieri.Di tutto questo parliamo stasera, in diretta su Etv a partire dalle 20.30. Della fine di un sogno o, all’opposto, dell’inizio di un incubo: la morte dell’Europa.dariosauro@espansionetv.it
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Due banditi in banca con il taglierino. Arraffano 7mila euro e si dileguano
Merone. Il colpo ieri mattina alla filiale della Popolare di SondrioDue banditi hanno rapinato ieri mattina a Merone la filiale della Banca Popolare di Sondrio. Il colpo è stato messo a segno attorno alle 11.35. I malviventi sono entrati in banca a distanza di pochi secondi. Uno di loro impugnava un taglierino con il quale ha minacciato il cassiere, l’altro ha recuperato 7mila euro e li ha messi in un sacco. I due si sono poi fatti aprire entrambe le porte di sicurezza e sono fuggiti.Leggi l’articolodiAnnoniin CRONACA