Categoria: Territorio

  • I commercianti studiano il Giro d’Italia. In un seminario Confcommercio ne spiega le potenzialità

    I commercianti studiano il Giro d’Italia. In un seminario Confcommercio ne spiega le potenzialità

    L’edizione numero 102 del Giro d’Italia partirà sabato 11 maggio da Bologna. E, come noto, approderà sulle rive del lago di Como domenica 26 maggio. Si tratta di un appuntamento molto atteso dagli appassionati di ciclismo e dalla città intera che vivrà una giornata di festa. Per prepararsi all’evento Confcommercio ha deciso di organizzare un seminario dedicato agli associati. «Dopo 32 anni il Giro d’Italia farà tappa di nuovo a Como. Un evento sportivo straordinario e soprattutto un’opportunità per la città – afferma il direttore di Confcommercio Como Graziano Monetti – Si tratta infatti di un’occasione di promozione imperdibile. Per questo, abbiamo organizzato un seminario per potersi preparare al meglio». L’incontro si svolgerà giovedì 9 maggio alle ore 15 nella sede dell’associazione con l’obiettivo di conoscere il programma completo dell’evento e capire come poterlo promuovere al meglio in chiave turistica.

    «Sono certo che eventi di questo tipo – conclude il direttore Monetti – fanno bene alla città ed anche alle attività che ci abitano. Certo, tutti devono collaborare per rendere l’organizzazione impeccabile vista la diffusione del Giro, seguito da 198 paesi per un totale di 880 milioni di persone e oltre 2500 giornalisti accreditati. Noi vogliamo fare la nostra parte e sensibilizzare su questa grande opportunità».

  • Lariofiere, domani apre l’evento Agrinatura: orari, biglietti e informazioni utili

    Lariofiere, domani apre l’evento Agrinatura: orari, biglietti e informazioni utili

    Punti di forza di Agrinatura, secondo gli organizzatori di Lariofiere di Erba saranno anche quest’anno la valorizzazione della filiera agricola e del patrimonio naturalistico. Ovvero la riconosciuta qualità dei prodotti agro-alimentari e forestali in esposizione e la diversificazione e innovazione delle tematiche afferenti al comparto agricolo e alla sostenibilità ambientale. Lariofiere tramite questa mostra si propone di sottolineare e far emergere le potenzialità di business legate alla filiera agricola, forestale, zootecnica e alla promozione del turismo rurale e del patrimonio naturalistico e ambientale, focalizzando l’attenzione sul virtuoso connubio di tradizione e innovazione. Agrinatura è aperta dal 25 al 28 aprile dalle 9.30 alle 19. Ingresso gratuito fino a 17 anni compresi, 5 euro dai 18 anni in poi. Dal sito www.agrinatura.org si possono acquistare i biglietti online e saltare la coda delle casse di Lariofiere.

  • Como, servizi da aggregare, dall’ex Sant’Anna alla caserma

    Como, servizi da aggregare, dall’ex Sant’Anna alla caserma

    Aggregare, razionalizzare, delocalizzare e dunque liberare per destinare ad altre funzioni. Sono le parole d’ordine che fanno da filo conduttore alle proposte di riqualificazione degli spazi urbani che sono emerse in città in questi ultimi anni.La logica di fondo è la stessa, quasi una necessità in un capoluogo, come quello lariano, stretto tra lago e monti: utilizzare aree già oggetto di edificazione, in molti casi abbandonate, in altri ampiamente sottoutilizzate.Riempire i vuoti, insomma, per non consumare nuove porzioni di territorio. E per concentrare in quei vuoti, lontani dalla Città murata, funzioni e opportunità che possano convivere con una mobilità più sostenibile, liberando il centro dalla morsa del traffico.L’ultima proposta, in ordine di tempo, è di questi giorni e arriva direttamente da Palazzo Cernezzi e riguarda appunto gli uffici comunali: spostare il municipio in Ticosa, come fulcro di un più ampio progetto di riqualificazione dell’area della ex tintostamperia di via Grandi.Alla stessa logica risponde il progetto, per ora sulla carta, di dare vita a una cittadella dei servizi nella caserma De Cristoforis. L’enorme struttura militare – che per decenni ha ospitato migliaia di reclute per poi, progressivamente, svuotarsi – potrebbe divenire il perimetro entro cui accorpare, per esempio, le sedi di Agenzia delle entrate (oggi in viale Cavallotti), Prefettura (in via Volta, all’interno di locali di proprietà della Provincia di Como), Archivio di Stato (via Briantea) e Direzione del lavoro (via Bellinzona). Con indubbi vantaggi per gli utenti, che in un singolo luogo potrebbero avere accesso a molteplici uffici. A patto che, oltre ai necessari finanziamenti, sia possibile sia riorganizzare l’area dal punto di vista dell’accessibilità, con collegamenti pubblici e parcheggi, sia immaginare nuove funzioni per gli edifici che oggi ospitano questi enti.Sul fronte sanitario, un percorso simile è stato attuato, anche se non ancora portato a compimento, nell’area del vecchio ospedale Sant’Anna, dove è sorta una vera e propria Cittadella della salute, che ha visto il progressivo accorpamento di una serie di ambulatori e servizi sociosanitari prima dislocati altrove in città. Il punto dolente di questa operazione resta la porzione di edifici del vecchio Sant’Anna destinati ad essere venduti ai privati, con funzioni non più sanitarie ma residenziali e commerciali, e tuttora rimasti invenduti.Sempre in ambito sanitario, infine, resta da anni irrisolto il futuro dell’ex ospedale psichiatrico del San Martino, una vasta area verde disseminata di padiglioni in gran parte inutilizzati. È stata al centro di un progetto per trasformarla in Campus universitario, vista la vicinanza con le sedi di via Valleggio, ma l’assenza di un piano finanziario credibile e il progressivo disimpegno da Como del Politecnico di Milano hanno definitivamente affossato l’operazione.A Como il gioco dei vuoti e dei pieni stenta a prendere forma. Altrove, invece, complici la disponibilità di capitali e un disegno di città già tracciato da tempo, le aree sottoutilizzate o dismesse rifioriscono. Basta osservare Milano per rendersene conto.

  • La Lega sull’ex Ticosa: «Subito il parcheggio»

    La Lega sull’ex Ticosa: «Subito il parcheggio»

    «Tutte le idee sono buone e percorribili, ma noi vogliamo subito il parcheggio. Lo abbiamo promesso ai comaschi in campagna elettorale e dobbiamo farlo».La deputata della Lega Alessandra Locatelli, vicesindaco di Como, torna a far sentire la sua voce su una questione già più volte affrontata, anche sulle colonne di questo giornale. In Ticosa, dice, bisogna realizzare prima possibile un grande posteggio. Nemmeno la presentazione dell’idea di portare gli uffici pubblici nell’area una volta occupata dalla tintostamperia più grande del Comasco smuove la parlamentare dal suo convincimento. «Mi interessa relativamente – spiega – si tratta di un’idea tra le tante che non può bloccare ciò che invece serve davvero alla città, e subito».Ovvero, alcune centinaia di posti auto. Promessi, afferma Locatelli, in campagna elettorale e quindi da fare a ogni costo. Il tono della deputata del Carroccio è fermo, persino ultimativo. «La Lega chiede e pretende che il parcheggio si faccia rapidamente, senza cioè dilatare i tempi». Già sarà necessario aspettare la fine della bonifica, per completare la quale si dovrà attendere almeno ancora un anno (sempre che tutto fili per il verso giusto). Se poi ci si dovessero mettere anche le visioni futuribili – questo sembra essere il ragionamento di Alessandra Locatelli – i tempi potrebbero allungarsi moltissimo. Cosa giudicata dalla parlamentare leghista assolutamente impossibile.«Prima di ragionare su qualunque altra cosa va finito il parcheggio – insiste – mi aspetto quindi che i posti auto si facciano al più presto». Una volta riportate le macchine all’ombra della Santarella, conclude con una dose massiccia di pragmatismo il vicesindaco, si potrà «discutere di tutto ciò che si vuole». Anche del trasferimento degli uffici pubblici.

  • “Agrinatura” a Lariofiere,  mercoledì inserto speciale

    “Agrinatura” a Lariofiere, mercoledì inserto speciale

    Mancano poche ore al via della 19esima edizione diAgrinatura. Consolidato appuntamento – organizzato a Lariofiere – dedicato alla valorizzazione della filiera agricola, forestale, zootecnica e alla promozione del turismo rurale e del patrimonio naturalistico e ambientale.Nelle edizioni precedenti i numeri hanno decretato il successo della manifestazione con oltre 31mila visitatori che ogni anno si sono “avventurati” alla scoperta del mondo agricolo nei padiglioni di Lariofiere. Punti di forza del salone sono la valorizzazione della filiera agricola e del patrimonio naturalistico, la riconosciuta qualità dei prodotti agro-alimentari e forestali in esposizione e la diversificazione e innovazione delle tematiche del comparto agricolo oltre alla sostenibilità ambientale. Circa 200 gli espositori che si metteranno in mostra per gli addetti del settore e naturalmente per quanti decideranno di visitare il Salone che come ogni anno offrirà tanti spunti interessanti, convegni e appuntamenti golosi (tutto il programma sul sito www.agrinatura.org).All’ingresso innanzitutto i visitatori si imbatteranno nell’ampio stand di Coldiretti che darà il “benvenuto”. L’impegno di Coldiretti per i quattro giorni della fiera si concretizza infatti in una serie di eventi fissi (l’AgriColazione, l’AperiLario con degustazioni guidate, gli Showcooking), più altri speciali, come la sfida “ai fornelli” di “FarmerChef”. In più alcune mostre (le aromatiche lariane e la “spesa consapevole”) e appuntamenti dedicati alla scoperta dei prodotti lariani, come il latte o il miele. E si potranno scoprire anche figure professionali nuove come quella dell’agrichef.Intanto mercoledì in edicola con il Corriere di Como ci sarà in regalo un inserto speciale dedicato proprio alla 19esima edizione del saloneAgrinatura.

  • Gli Alpini festeggiano il 95° con i “Bej”

    Gli Alpini festeggiano il 95° con i “Bej”

    Proseguono le attività del
    gruppo alpini di Albavilla nel ricordo dei 95 anni dalla fondazione
    avvenuta nella primavera del lontano 1924.

    Per
    la celebrazione del compleanno, gli alpini hanno in calendario
    numerose manifestazioni e altrettante attività in favore dei
    concittadini.

    Fra
    queste, la prossima sarà l’esibizione del tradizionale gruppo
    folcloristico “I Bej” di Erba, noto per la sua capacità di
    tenere viva la memoria popolare legata alle tradizioni brianzole,
    attraverso canti, balli e il suono del tipico strumento a fiato. Il
    classico flauto di Pan conosciuto nel territorio alto brianzolo con
    vari caratteristici nomi fra cui:firlinfeu,
    fregamüsòn, fit-fôtch, síful.

    L’incontro
    applica l’interscambio con i vicini gruppi alpini di Erba e Albese
    con Cassano. Attività concordate all’inizio dell’importante
    ricorrenza.

    Lo
    spettacolo si terrà alle ore 21 di venerdì 26 aprile presso il
    Teatro della Rosa in Albavilla (via Patrizi) con ingresso libero per
    offrire ai cittadini un segno di tradizione, oltre alle particolarità
    che “I Bej” sanno regalare nei loro spettacoli.

    Nei
    mesi a seguire si svolgeranno altri incontri. Il principale sarà il
    raduno dei 125 gruppi alpini che compongono la sezione comasca che,
    ogni anno, si ritrovano in una località sede di gruppo, nel segno
    della memoria.

    Il
    raduno sezionale si svolgerà il 15 e 16 giugno prossimi.

    Nel
    frattempo gli alpini di Albavilla continuano nelle loro attività a
    sostegno dei concittadini. Fra i tanti lavori si segnala la
    manutenzione del “sentiero degli alpini” che sale dal centro
    abitato all’Alpe del Viceré e, in particolare, la ristrutturazione
    dei due monumenti ai Caduti. Il principale accanto al palazzo
    comunale, e l’altro nella frazione Carcano. Monumenti per i quali
    il gruppo svolge una abituale cura che, quest’anno, porterà
    significative trasformazioni per onorare il ricordo di coloro che
    hanno perso la vita per il dovere verso la Patria.

  • «Il municipio in Ticosa? Sarebbe un errore clamoroso». Spallino boccia l’idea della giunta

    «Il municipio in Ticosa? Sarebbe un errore clamoroso». Spallino boccia l’idea della giunta

    «Perplesso, molto, sullo spostamento del municipio». A fronte di aperture e possibilismi provenienti dal fronte tecnico, l’ex assessore all’Urbanistica di Como Lorenzo Spallino non può certo annoverarsi tra i favorevoli alla proposta di abbandonare Palazzo Cernezzi.«Se la domanda fosse “spostereste Palazzo Marino?” – dice – credo che i milanesi aspetterebbero l’autore della pensata sotto casa con i forconi. Da noi c’è molto meno senso di appartenenza alla comunità e la domanda “spostereste Palazzo Cernezzi?” rischia di passare inosservata. D’altra parte, mentre noi decidevamo di spostare l’ospedale a San Fermo, mettendo in crisi un intero quartiere (Camerlata, ndr), a Milano si decideva di rifare il Policlinico nello stesso identico posto. Ci sarà un motivo se oggi Milano è tra le grandi città europee più attrattive».Secondo Spallino, non ci sono in Europa progetti simili a quello annunciato dalla giunta di centrodestra di Como. «Ovunque il municipio è in centro, il prestigio conta moltissimo, è un elemento chiave dell’urbanistica. Le istituzioni non sono soltanto erogatori di servizi».La parola chiave, in situazioni del genere, è «compensazioni». Che cosa ottiene in cambio l’ente pubblico quando accetta di spostare il suo baricentro altrove? «Penso ad esempio alla trasformazione degli edifici. Che cosa si vorrebbe mettere al posto degli uffici comunali? – si chiede l’ex assessore all’Urbanistica del capoluogo lariano – Sul fronte della residenza oggi predomina il transitorio, il bed & breakfast. Vogliamo questo? Vogliamo consegnare la città al mercato immobiliare e perdere residenti come a Firenze?».Il giudizio di Lorenzo Spallino è quindi molto netto. Spostare il municipio «sarebbe un errore clamoroso, una scelta scorretta dal punto di vista urbanistico». Molto meglio, in Ticosa, riprendere l’idea delle residenze a basso costo. «A Como c’è fame di housing sociale – insiste l’ex assessore – bisogna pensare alla classe media e non soltanto a chi ha soldi e risorse. Solo così torneremo ad attrarre residenti».In città si parla da tempo pure del trasloco degli uffici statali nella caserma De Cristoforis. Un’ipotesi, dice Spallino, «sulla quale non sono contrario a priori, anche se bisognerebbe in primo luogo immaginare la creazione di un piano di servizi adatto a colmare le esigenze di 700 persone chiamate a lavorare tutte nello stesso luogo. Soluzioni semplici non ce ne sono. Va benissimo tutto, ma bisognerebbe innanzitutto chiedersi perché tutta Europa sta andando in un’altra direzione, quella in cui è il trasporto pubblico a gestire gli accessi alle funzioni pubbliche, e non i parcheggi».

  • Cibo e curiosità in 166 bancarelle. Folla alla fiera lungo le mura del capoluogo lariano

    Cibo e curiosità in 166 bancarelle. Folla alla fiera lungo le mura del capoluogo lariano

    Abbigliamento, tecnologia, curiosità, oggetti d’artigianato, casalinghi e leccornie. Prosegue in città la Fiera di Pasqua: la lunghissima fila di bancarelle lungo le mura cittadine presa d’assalto da una folla di curiosi e di turisti parte da piazza Cacciatori delle Alpi, va avanti lungo viale Varese e si snoda a ridosso delle mura della città storica, fino all’incrocio con viale Lecco.Una tradizione per i comaschi, il lato “profano” della Pasqua lariana, e un’abitudine piacevole per molti la passeggiata tra le bancarelle per curiosare tra questa o quella occasione o assistere alle dimostrazioni di prodotti e apparecchiature utili per la casa o per l’ufficio.Quest’anno alla fiera pasquale lariana si contano in tutto 166 bancarelle che resteranno aperte tutti i giorni dalle 8 alle 19, fino a lunedì di Pasquetta incluso.La viabilità ha subito modifiche come di consueto. Fino a lunedì 22 aprile sarà quindi vietata la sosta dei mezzi in viale Varese da piazza Cacciatori delle Alpi a viale Cattaneo.

  • Greta Thunberg, sosta a Lugano e messaggio ai suoi sostenitori: “Buona Pasqua dalla Svizzera”

    Greta Thunberg, sosta a Lugano e messaggio ai suoi sostenitori: “Buona Pasqua dalla Svizzera”

    Sosta a Lugano per Greta Thunberg, la 16enne attivista svedese che si batte per lo sviluppo sostenibile e ispiratrice del movimento giovanile contro il riscaldamento globale. Reduce dal viaggio a Roma, in cui ha incontrato Papa Francesco, Greta si è fermata a Lugano per un cambio di treno, prima di ripartire per Londra. La giovane ha pubblicato una foto sul suo profilo Instagram con alle spalle la città ticinese e il messaggio “Buona Pasqua dalla Svizzera”.

  • Gli Alpini e Siticibo cucinano la domenica per gli ospiti dell’Ozanam

    Gli Alpini e Siticibo cucinano la domenica per gli ospiti dell’Ozanam

    Le domeniche in Casa Ozanam avranno un calore diverso è stata avviata la collaborazione tra l’Associazione Nazionale Alpini, Siticibo Como e La Piccola Casa Federico Ozanam.

    Tutte le domeniche, dalle 15, l’Associazione Nazionale Alpini garantirà il servizio di guardiania, sorveglianza e intrattenimento degli Ospiti con la presenza di due Alpini, mentre Siticibo Como (che si occupa di fornire a Enti come Ozanam pasti provenienti da mense aziendali e del recupero di eccedenze alimentari presso i supermercati), dalle 17 si occuperà della cucina e della preparazione della cena.

    Quattro “brigate di cucina”, composte da un capogruppo e tre aiuti, si alterneranno per garantire il servizio di cucina nei giorni festivi; i volontari hanno frequentato un corso di formazione e sono stati dotati di idonea divisa (grembiule, guanti e scarpe di sicurezza) nel rispetto delle norme di igiene e sicurezza.

    “È una collaborazione importante – dichiara Enrico Fossati, Presidente di Ozanam – Il nostro intento è innanzitutto quello di rilanciare il volontariato che, soprattutto per motivi organizzativi fatica a garantire continuità ed efficienza; inoltre intendiamo dare valore e calore alla giornata della domenica che i nostri ospiti vivono spesso con ulteriore difficoltà a volte mista a malinconia. Per questo abbiamo pensato di chiedere aiuto a queste due importanti Associazioni che si sono sempre contraddistinte per indubbia capacità organizzativa, encomiabile spirito di solidarietà e senso del dovere. La risposta è giunta infatti immediata e senza esitazioni”.

    La Piccola Casa Federico Ozanam che accoglie e assiste da più di 80 anni bisognosi senza fissa dimora, in via prevalente uomini anziani e soli, in difficoltà economiche. Inizialmente definito dormitorio oggi Ozanam, con sede in via Cosenz a Como, è una vera e propria “Casa di Accoglienza” che negli anni – grazie alla generosità di privati, associazioni, enti pubblici, istituzioni varie – ha incrementato qualità e quantità degli aiuti offerti: refezione serale, distribuzione di biancheria e vestiario, interventi di riavvicinamento alle famiglie, accompagnamento ai servizi e uffici del territorio, ricoveri ospedalieri o presso case di riposo, ricerca di posti di lavoro.