Categoria: Cronaca

  • Giovani vandali danneggiano uno stabile a Lenno

    Giovani vandali danneggiano uno stabile a Lenno

    Due minorenni di 16 anni e un terzo ragazzo appena maggiorenne (18 anni compiuti da poco) sono stati denunciati dai carabinieri della compagnia di Menaggio con l’accusa di danneggiamenti e violazione di domicilio.

    La vicenda finita poi sul tavolo dei militari dell’Arma, risale alla sera di giovedì quando una “gazzella” di pattuglia nella zona di Lenno, è intervenuta all’interno di uno stabile in via Armando Diaz dove una volta era attiva una fabbrica. Tre giovani infatti avevano attirato l’attenzione infrangendo i vetri del caseggiato utilizzando sassi e ogni altri tipo di oggetto trovato sul posto.

    I carabinieri sono intervenuti bloccando i tre giovani identificandoli, per poi segnalare l’accaduto ai tribunali competenti in base all’età. Due infatti sono risultati essere minorenni, di appena 16 anni. Il terzo solo da poco era diventato maggiorenne.

  • Giovedì porte aperte all’asilo Sant’Elia di Giuseppe Terragni

    Giovedì porte aperte all’asilo Sant’Elia di Giuseppe Terragni

    Porte aperte giovedì prossimo all’asilo Sant’Elia di Como, l’opera razionalista progettata dall’architetto Giuseppe Terragni nel 1935 e realizzato a cavallo tra gli anni 1936-1937.Nell’ambito della collaborazione tra Archivio Terragni e Comune di Como, il 19 luglio, a partire dalle ore 18, l’asilo sarà aperto a tutti, in particolare ai bambini, in occasione dell’inaugurazione (alle ore 20) della mostra dedicata alle opere dei diciotto giovani artisti, provenienti da diverse nazioni del mondo, che hanno partecipato al “Laboratorio Aperto”, concorso internazionale d’arte organizzato dalla Fondazione Ratti. La rassegna resterà aperta solo 24 ore.Sarà l’occasione per poter visitare l’asilo intitolato ad Antonio Sant’Elia, all’angolo tra via dei Mille e via Alciato, un capolavoro dell’architettura razionalista.

  • Giovedì una riunione decisiva per decidere il futuro di Villa Olmo

    Giovedì una riunione decisiva per decidere il futuro di Villa Olmo

    Villa Olmo, quale dovrà essere il miglio modello di gestione? Interrogativo che potrebbe avere una prima, importante risposta giovedì prossimo. Giorno in cui l’assessore alla partita, Marco Butti incontrerà “Struttura Srl”, la società di Roma che lo scorso 19 giugno aveva presentato alla giunta una prima relazione sulla sostenibilità economica dei vari modelli di gestione della villa.«Abbiamo raccolto materiale e analizzato la situazione nel dettaglio così da poterci confrontare e discutere con gli esperti di Struttura e capire, insieme, quale strada sarà utile imboccare per approcciare il delicato tema della gestione di villa Olmo», spiega l’assessore Butti. Va ricordato che nella prima relazione, la società Struttura suggeriva al Comune, quale modello vincente per Villa Olmo, la “Fondazione di partecipazione”, ossia un soggetto pubblico-privato che ha la caratteristica «di coinvolgere soggetti diversi dal fondatore e la previsione di un eventuale organo assembleare». E nell’incontro del prossimo giovedì «si approfondirà, tra i vari temi, anche quello relativo proprio alla costituzione di una fondazione», conclude Marco Butti.

  • Giro di Lombardia 2018, pronte due alternative per il percorso dopo la chiusura della ValFresca. Oggi incontro in Comune

    Giro di Lombardia 2018, pronte due alternative per il percorso dopo la chiusura della ValFresca. Oggi incontro in Comune

    Giovedì prossimo la presentazione ufficiale del Giro di Lombardia 2018, ieri, con la certezza della chiusura della Val Fresca, summit d’urgenza in Comune per decidere dove far passare i ciclisti.Al tavolo l’assessore allo Sport Marco Galli, quello al Turismo Simona Rossotti e Mauro Vegni, direttore ciclismo di Rcs Sport.Due ore di confronto per superare di slancio le difficoltà di sostituire, a pochi giorni dal via, uno dei passaggi potenzialmente decisivi del Lombardia.

    «In effetti è necessario trovare un’alternativa altrettanto valida – spiega Mauro Vegni – E dobbiamo farlo nel minor tempo possibili. Questo per dare la possibilità ai ciclisti di capire come si modificherà il tracciato. Da professionisti infatti tutti avranno già elaborato strategie di gara da adottare tenendo ovviamente in considerazione la ValFresca, quale possibile trampolino di lancio, ad esempio. Ecco perchè è indispensabile dare lor immediata notizia dei mutamenti». E sul tavolo ci sono due alternative percorribili per la gara ormai imminente. Una, che manterrebbe inalterata la “durezza” del Giro di Lombardia dovrebbe prevedere di imboccare la salita di via Cardano – sempre nelle zone circostanti senza dunque stravolgere il percorso e lunga quanto la ValFresca- per poi ricollegarsi al tracciato e andare verso la chiusura. Una salita che presenta tratti al 10% di pendenza. La seconda ipotesi che però sarebbe molto meno spettacolare benchè più semplice ai fini dell’organizzazione della gara e della gestione, prevederebbe invece di imboccare via Bixio per poi scendere da via Bellinzona e andare all’arrivo. Adesso i due progetti sarebbero in mano agli organizzatori che dovranno decidere nei prossimi giorni, prima della presentazione ufficiale della gara prevista la prossima settimana.La presenza di Mauro Vegni in città ha ovviamente anche riportato d’attualità la possibilità – decisamente concreta – di veder tornare il Giro d’Italia a Como.«L’opzione è sempre sul tavolo. Ne stiamo parlando per capire le reali possibilità di fare tappa in città – ha ribadito il direttore Vegni – manca ancora del tempo alla presentazione ufficiale del prossimo Giro d’Italia e quindi tutto è ancora in fase di attenta analisi e definizione. Oggi però ci siamo necessariamente concentrati sui problemi di percorso dell’imminente giro di Lombardia che vanno risolti tempestivamente».

  • Giurisprudenza a Como, boom di immatricolazioni

    Giurisprudenza a Como, boom di immatricolazioni

    Se nel resto d’Italia il fascino della toga sembra tramontare, a Como la realtà dice una cosa diversa. Il corso di laurea in Giurisprudenza dell’Università dell’Insubria è infatti sugli scudi. Le matricole aumentano e a un mese dal termine delle iscrizioni ha già superato i numeri dello scorso anno.

    Barbara Pozzo, direttrice del Dipartimento di Diritto, Economia e Culture, legge queste cifre con la logica conseguenza di una programmazione iniziata molto tempo fa. «Siamo in controtendenza rispetto al trend nazionale da tempo. Già l’anno scorso si era infatti avuto un incremento di immatricolazioni di un terzo rispetto al 2016».

    Sino a oggi, le nuove iscrizioni erano 90 a Como e 88 a Varese. «I motivi di questo successo sono molteplici – dice ancora la professoressa Pozzo – Credo in particolare la forte impronta internazionale che abbiamo dato al nostro programma».

    A partire dal doppio titolo di studi con la Francia e dalla borsa di studio Erasmus raddoppiata dall’Ateneo lariano. «Alla Statale di Milano, i posti disponibili per ottenere il doppio titolo con la Francia sono gli stessi che a Como ma con una popolazione studentesca di oltre 1. 200 matricole – dice ancora Pozzo – Negli ultimi anni abbiamo letteralmente moltiplicato le mete Erasmus, la borsa di studio è stata raddoppiata e in sostanza tutti gli studenti interessati a fare questa esperienza sono messi nelle condizioni di partire».

    La «forte internazionalizzazione dei corsi di studi», insiste la direttrice del dipartimento di Sant’Abbondio, è sicuramente il punto di forza dell’università comasca.

    «Le scuole estive e i visiting professor dall’estero qualificano l’Ateneo, ma credo che sia fondamentale anche il mantenimento di solidi rapporti con il territorio e con le attività professionali e imprenditoriali», spiega Barbara Pozzo. Che cita un esempio molto chiaro: «Il percorso di diritto svizzero permette ai laureati all’Insubria di frequentare il corso di perfezionamento per la preparazione dell’esame di avvocato in Svizzera».

    Un’opportunità sfruttata a piene mani anche da molti studenti provenienti direttamente dal Canton Ticino.

    «Non dimentichiamo il titolo congiunto con Economia che permette di laurearsi, in 6 anni, sia in Economia che in Giurisprudenza», aggiunge Pozzo.

    Ecco perché nonostante il calo generale degli iscritti in tutta Italia, il corso comasco di Giurisprudenza riesce tuttora ad attrarre centinaia di matricole ogni anno.

    «L’ultimo riconoscimento è stato l’inserimento al 1° posto in Lombardia del nostro corso di laurea nella Guida Censis – la Repubblica – aggiunge Barbara Pozzo – una guida che certifica la qualità dei nostri docenti e i servizi offerti agli studenti».

    I conti, in ogni caso, si faranno alla fine. Per le iscrizioni c’è tempo sino al 1° ottobre 2018.

  • «Giusto chiudere il campo di via Regina». Categorico il vicesindaco di Como Alessandra Locatelli

    «Giusto chiudere il campo di via Regina». Categorico il vicesindaco di Como Alessandra Locatelli

    Categorico il vicesindaco di Como, Alessandra Locatelli sulla chiusura del campo profughi di via Regina. «Deve essere chiuso. Non ci sono più le caratteristiche che possono giustificare l’esistenza di questa struttura. Il campo era stato aperto in un momento di estrema emergenza, quando c’erano più di 500 migranti sul prato della stazione. Adesso la situazione è totalmente cambiata e non c’è più bisogno».  Dice no senza appello dunque alla richiesta della Caritas e di altri enti e associazioni di mantenere attivo il campo di via Regina. «Adesso la situazione è completamente cambiata – continua il vicesindaco – Le riammissioni dalla Svizzera sono diminuite dell’80-90% e gli sbarchi sono quasi fermi. Non c’è emergenza, come dimostra il fatto che nell’ultimo periodo in via Regina sono rimaste meno di 200 persone, in gran parte pakistani, quindi non provenienti da un Paese con problemi tali da motivare la richiesta di asilo. Le giustificazioni per tenere aperto centro non sussistono e quindi la decisione di chiuderlo è più che corretta. Ringrazio sempre le associazioni per il lavoro che fano – conclude il vicesindaco – Questo pero era ed è un centro temporaneo e non poteva rimanere. Non ha senso neppure la richiesta di convertirlo per un uso diverso. La Caritas, la Croce Rossa e i volontari fanno un lavoro preziosissimo che non vogliamo sottovalutare, ma quando si tratta di accoglienza i percorsi devono essere strutturati e rispettare le regole. I migranti sono stati trasferiti in strutture adeguate e nel pieno rispetto dei loro diritti e proseguiranno il percorso per la richiesta di asilo».

  • Grandi mostre, Lugano dopo Picasso punta su Magritte

    Grandi mostre, Lugano dopo Picasso punta su Magritte

    Dopo Signac e Picasso, Lugano punta su Magritte per le grandi mostre. Dal 16 settembre al 6 gennaio 2019, il Museo d’arte della Svizzera italiana al Lac di piazza Luini presenterà la mostraMagritte. La Ligne de vie, rendendo omaggio al maestro belga del surrealismo con un’eccezionale selezione di opere che ne ripercorrono tutta la carriera.Il percorso espositivo,  composto da una novantina di opere, prende inizio dalle creazioni dei primianni Venti. Alcune opere in mostra, raramente presentate al pubblico, evidenziano l’infatuazione giovanile di Magritte per il futurismo italiano.Completano il percorso documenti, fotografie e una serie di affiche del suo periodo giovanile, cheillustrano il versante commerciale dell’opera dell’artista, oltre alla proiezione di film da lui  realizzati nel corso degli anni Cinquanta. La mostra sarà realizzata con il sostegno della Fondazione Magritte e andrà poi a Helsinki nel corso del 2019. Nella foto, la mostra su Magritte del 2006 a Villa Olmo a Como.

  • Grave infortunio sul lavoro nell’area del forno inceneritore

    Grave infortunio sul lavoro nell’area del forno inceneritore

    Infortunio sul lavoro questa mattina all’interno dell’area del forno inceneritore di Acsm-Agam. Un manutentore è rimasto ferito in modo serio ad un piede (rimasto incastrato in un macchinario) ed è stato soccorso in codice rosso. Non si conoscono ancora nel dettaglio le cause dell’accaduto.

    Sul posto i vigili del fuoco, il 118 e la polizia. Il ferito è stato soccorso dalla Croce Azzurra e trasportato con urgenza in ospedale. La conferenza stampa che era stata organizzata questa mattina per festeggiare il 50° anniversario del forno inceneritore è stata rinviata.

  • Guida senza patente e finisce fuori strada a San Fermo. Era stato appena rimesso in libertà dopo un furto

    Guida senza patente e finisce fuori strada a San Fermo. Era stato appena rimesso in libertà dopo un furto

    Arrestato a Como per furto con scasso e rimesso in libertà con il divieto di residenza a Como; un uomo romeno di 36 anni è stato nuovamente fermato poche ore dopo perché a San Fermo della Battaglia, nella zona di Cavallasca, senza neppure avere la patente si è messo alla guida di una macchina senza assicurazione, di proprietà di una donna ucraina, ed è uscito di strada danneggiando un palo della corrente e un’abitazione privata.

    Sabato pomeriggio, la macchina incidentata abbandonata a bordo strada è stata segnalata da alcuni residenti alla polizia, presente in forza in paese per i controlli straordinari legati all’allarme furti. Gli agenti hanno avviato gli accertamenti e in poco tempo hanno rintracciato il romeno, sanzionato per le numerose infrazioni commesse e sequestrato la macchina. La proprietaria della vettura è stata multata per incauto affidamento di veicolo.

    Poche ore prima dell’incidente, nella notte tra venerdì e sabato, il 36enne era stato fermato con un connazionale mentre rubava su un’auto in sosta in un garage in via Fratelli Rosselli a Como

  • Guida turistica molestata ai giardini a lago

    Guida turistica molestata ai giardini a lago

    Storia di ordinario degrado nella città sempre più visitata dagli stranieri. Ieri alle 16 una guida turistica comasca, giunta in barca alla diga foranea da Villa d’Este con una famiglia di americani, è stata presa di mira e seguita da uno dei nordafricani che solitamente bivaccano ai giardini a lago (nella foto, un recente pattugliamento da parte delle forze dell’ordine).

    «L’uomo era in evidente stato di alterazione e ci ha seguiti fino a piazza Cavour – dice la guida, che è regolarmente abilitata – Non si è staccato di un millimetro e con i miei clienti, mamma, papà e una ragazzina di quindici anni, che erano spaventati, ho cercato rifugio nell’atrio dell’hotel Metropole Suisse per sfuggire al molestatore, prima di chiamare le forze dell’ordine. I miei clienti hanno rinunciato a visitare Como e sono subito ripartiti verso Milano».

    «Una pattuglia della polizia è intervenuta – aggiunge la guida – e ha identificato l’uomo, verificandone lo stato confusionale». «Sono sconvolta – prosegue la donna – Di sicuro non considererò più i giardini a lago e la diga di Como zona tranquilla, non metto a rischio la mia persona, il mio lavoro e l’immagine della mia città per colpa del degrado che la rivela una meta così poco turistica. Quando l’uomo ha iniziato a importunarmi, a parte quelli come lui, non c’era nessuno in giro cui potessi chiedere aiuto».