Categoria: Cultura e spettacoli

  • JazzAscona, oltre 150 concerti in arrivo

    JazzAscona, oltre 150 concerti in arrivo

    JazzAscona festeggia quest’anno la 35esima edizione. Il ricco programma della storica manifestazione del Canton Ticino comprende artisti di spicco da New Orleans, oltre 150 concerti, jam session notturne, omaggi a grandi artisti del passato, parate di brassband e altro ancora. E sul lungolago di Ascona – quasi fossimo in riva al Mississippi – si potranno gustare deliziose specialità culinarie dalla Louisiana. Giovedì 20 giugno, giorno del debutto della prestigiosa kermesse musicale, troviamo due vecchie conoscenze della musica italiana insieme in concerto, ovvero Sergio Caputo e Francesco Baccini (foto) con il loro progetto, nato quasi percaso, “The Swing Brothers”. Artisti fra i più originali e anticonformisti della canzone italiana, Baccini e Caputo si incontrano per la prima volta nel 2016, stringono una briosa alleanza e, ripartendo dai fondamentali, swing e blues soprattutto, producono l’album Chewing Gum Blues, nel quale si coglie il piacere di fare musica assieme in maniera ironica e scanzonata. Nel loro concerto di Ascona, i due artisti presenteranno le divertenti canzoni del disco, oltre ai pezzi forti dei loro apprezzatissimi repertori, da Un sabato italiano e Il Garibaldi innamorato di Caputo a Le donne di Modena o Sotto questo sole di Baccini. Ma il programma della serata d’esordio di JazzAscona prevede molti altri concerti tra le vie della graziosa cittadina che si affaccia sul lago Maggiore: Lluis Coloma, the Funcats, Ambrosia Brass Band, The Midnight Lovers, The Horny Horns, Boogie Connection, Al Copley, The Locals, Raphael Jost Quartet – With Nat King Cole ed Enrique Parra.

  • John Casali, un premio Oscar in Valle Intelvi: «Amore a prima vista con questo territorio»

    John Casali, un premio Oscar in Valle Intelvi: «Amore a prima vista con questo territorio»

    «Mi sono innamorato a prima vista della Valle Intelvi. Ho pensato che non potevo non avere una casa qui». Giornata di festa oggi per John Casali, premiato agli Oscar 2019 per il miglior sonoro di “Bohemian Rhapsody”Casali, di origini piacentine e figlio di un emigrato a Londra, è un appassionato del lago di Como e dei suoi paesaggi; e proprio in un paese della valle con vista lago, Cerano, soggiorna spesso nei suoi momenti di relax lontano da quella Londra dove si trasferì il padre e dove lui ha avuto successo nel settore cinematografico, nel mondo delle colonne sonore.Il premio Oscar, in questi giorni in vacanza in Italia, ha accettato l’invito degli amministratori intelvesi, che gli hanno voluto dedicare una giornata di incontro e di celebrazione. John e la moglie Anita si sono così sottoposti volentieri a un bagno di folla con autografi e i consueti “selfie”.John Casali ha tra l’altro portato con sé l’Oscar ricevuto pochi mesi fa a Los Angeles e lo ha concesso volentieri agli ammiratori si sono fatti immortalare con la statuetta che costituisce il premio più importante del cinema mondiale.L’articolo completo sul Corriere di Como in edicola domenica 15 giugno

  • La preghiera dei ciclisti al Ghisallo. Oggi la celebrazione con l’arcivescovo Delpini

    Settant’anni dalla consacrazione a patrona dei ciclisti: è una giornata di festa oggi al Santuario della Madonna del Ghisallo per celebrare l’importante ricorrenza. Sul colle di Magreglio è atteso l’arcivescovo, monsignor Mario Delpini, che alle 11 presiederà una messa sul piazzale davanti alla chiesetta.Per l’occasione sono attesi personaggi delle istituzioni, di enti sportivi e personaggi del mondo del ciclismo.«Celebrare questo anniversario è prima di tutto un segno di gratitudine per la proclamazione della Madonna del Ghisallo come protettrice di tutti i ciclisti – dice il parroco don Giovanni Giovannoni -. Poi significa anche fare memoria del percorso compiuto in questi settant’anni, ricchi di iniziative dal punto di vista sportivo, ma anche di momenti significativi per la fede».Al termine del rito, ci si sposterà nel Museo del Ciclismo, dove sarà inaugurata una mostra dedicata allo speciale anniversario.In esposizione anche la Bolla Papale oltre a documenti sulla storia del Santuario, foto storiche, volantini d’epoca, vari cimeli e nuove maglie, ritrovate recentemente, che nel corso degli anni sono state donate al Ghisallo e che erano rimaste chiuse negli armadi. Non mancheranno anche quelle di importanti campioni che sono saliti sul colle da giovani, a donare le loro divise da dilettanti, e che poi hanno conquistato successi nelle più importanti gare nazionali e internazionali.Una giornata di festa che ha avuto come prologo, ieri sera, all’interno del Museo del Ciclismo, uno spettacolo teatrale dedicato ad Alfonsina Strada, l’unica donna che, un secolo fa, riuscì a partecipare al Giro d’Italia. “Alfonsina, la corsa per l’emancipazione”, un reading teatrale con musica dal vivo ha visto sul palco Federica Molteni e Pierangelo Frugnoli (alla chitarra).La serata è stata promossa da Bcc Brianza e Laghi, aderente al gruppo Iccrea, principale sponsor del Giro Rosa 2019, un evento quindi che ha fatto da introduzione alla corsa femminile che scatterà tra poche settimane e che prevede anche una tappa che l’8 luglio attraverserà la Brianza Comasca dopo la partenza da Lissone. L’arrivo sarà a Carate Brianza.Giovanni Pontiggia, presidente della Bcc Brianza e Laghi, ha così presentato lo spettacolo andato in scena al Ghisallo: «Una società che non sa guardare al proprio passato, interpretandone i valori espressi, ben difficilmente potrà costruire il proprio futuro» sono state le sue parole.«È questo lo spirito con cui abbiamo originato l’evento dedicato ad Alfonsina Strada, per ricordare il ciclismo attraverso la sua storia, le sue fatiche e i suoi interpreti, per valorizzare in chiave moderna i sacrifici e quanto fatto dai campioni passati – ha aggiunto Pontiggia – Soprattutto quando facciamo riferimento a quanto fatto dalle atlete in quegli anni in cui la maggior parte delle donne svolgeva solo attività lavorative e familiari. Queste atlete hanno permesso l’emancipazione femminile».Giovanni Pontiggia si è anche soffermato sull’importanza del luogo che ha ospitato l’evento. «Quale scenario migliore per raccontare la storia di Alfonsina se non il Museo del Ghisallo, che si trova proprio accanto al santuario della Madonna del Ghisallo? Un luogo che racconta la storia del ciclismo e la devozione che gli stessi ciclisti avevano nei confronti di questo santuario».«Per quanto mi riguarda – ha concluso – e a nome di tutto il consiglio di amministrazione, siamo entusiasti di questa iniziativa e ringraziamo il presidente del Museo, Antonio Molteni, e la direttrice, Carola Gentilini, per averci accolto in questa occasione».

  • Compie 200 numeri la rivista dell’Archeologica

    Compie 200 numeri la rivista dell’Archeologica

    Una mostra nella chiesa di San Cosma e Damiano per le festività di Sant’Abbondio e un convegno di studi programmato per ottobre presso l’Università dell’Insubria faranno da coronamento alle celebrazioni della imminente pubblicazione del numero 200 della “Rivista Archeologica”, il periodico della Società Archeologica Comense.«Ne saranno oggetto – dice il presidente emerito del sodalizio Cesare Piovan – grazie al contributo di archeologi e specialisti, lo studio dei recenti scavi di piazza Grimoldi e la chiesa di San Giacomo nonché le indagini per la ricostruzione della linea di costa e del porto di Como romana».L’origine della Rivista risale al dicembre del 1871 quando una Commissione Archeologica Provinciale allora esistente, presieduta dal canonico Vincenzo Barelli, ne deliberò la pubblicazione allo scopo di illustrare «i monumenti pubblici e privati, gli oggetti di archeologia e di arte bella e la raccolta di iscrizioni, di documenti, di tradizioni, di canzoni popolari, di voci vernacole e di nomi corografici».Il primo numero vide la luce l’anno successivo per i tipi dell’editore Carlo Franci.«Il successo della pubblicazione fu immediato tanto che il ministro della Istruzione pubblica Cesare Correnti – ricorda Piovan – ne chiese l’invio di settanta copie per farne dono a tutte le altre province del neonato Regno d’Italia. Furono gli stessi curatori della rivista a fondare, trent’anni dopo, nel 1902, la Società Archeologica Comense che, adottandola come proprio periodico, ne garantì la regolare continuità sino ai nostri giorni. Singolare l’interesse dei primi numeri. Fu il Barelli, grazie alle segnalazioni del notaio Giovanni Antonio Galli, che aveva poderi in Rondineto, a intuire (siamo nel 1877) che lungo il versante soleggiato del Monte Croce (nell’attuale Spina Verde) fosse la sede della “prima Como” come, un secolo più tardi, le ricerche hanno dimostrato».Alla direzione della Rivista gli succederà un altro dei pionieri dell’archeologia comasca, Alfonso Garovaglio, grande viaggiatore e collezionista, noto per aver lasciato le sue ricche collezioni ( tra cui la celebre mummia della sacerdotessa Isiuret) al Museo Civico.Tra gli estimatori della rivista, il grande storico ed epigrafista Teodoro Mommsen. Molti gli scambi con istituzioni italiane ed estere, tra cui il British Museum.«Ad Antonio Magni, medico e primo presidente della Società Archeologica – ricorda Piovan – si devono gli studi, con accurati grafici, sui massi avelli (tombe scavate in giganteschi pietroni) e sulle rocce con incisioni simboliche».Per un trentennio fu direttore Giorgio Luraschi, docente di Diritto romano all’Insubria e grande cultore della Romanità di Como. Oggi dirige il periodico la studiosa Fulvia Butti Ronchetti.

  • Lariowood su Netflix: è il giorno di “Murder Mystery

    Lariowood su Netflix: è il giorno di “Murder Mystery

    Il conto alla rovescia è terminato. Da oggi, infatti, sulla piattaforma Netflix è disponibile per il pubblico la visione del film “Murder Mystery”, girato la scorsa estate sul Lago di Como.L’opera, come sempre avviene su Netflix, dovrebbe essere disponibile questa mattina dalle ore 9.L’attesa è grande per “Murder Mystery”, del colosso californiano fondato da Reed Hastings e Marc Randolph, leader nella distribuzione via Internet di film, serie televisive e altri contenuti d’intrattenimento.Un film che vede protagonisti Jennifer Aniston e Adam Sandler. Da tempo gira on line il trailer dell’opera, con immagini del centro di Como, di Villa Erba, di inseguimenti nella zona dello stadio Sinigaglia e sulla Statale Regina.Tra i momenti che in molti ricorderanno, ai primi di agosto di un anno fa, l’incidente (vero) di una Ferrari ad Argegno durante le riprese, o piazza Medaglie d’Oro off limits. Da oggi è dunque visibile questo nuovo ed enorme spot per il Lario, Como e tutto il territorio.

  • Festival del cinema indipendente, ecco i vincitori

    Festival del cinema indipendente, ecco i vincitori

    Il Como Independent Film Festival“Fuori mercato” al cinema Gloria di via Varesina 72 a Como, alla seconda edizione, domenica ha assegnato I premi per le varie sezioni. Miglior lungometraggio di finzione è statoL’ultima nottedi Francesco Barozzi (Italia) “per come è stato capace di trasfigurare la cronaca secondo i modi del gotico rurale, attraverso un’ambientazione cupa ed emotivamente coinvolgente, e per la scelta di seminare da subito l’incombenza di un epilogo inevitabile nel suo essere un ritorno, per rimorso, sulla scena di un delitto”. Miglior documentario è risultato “Storia dal qui” di Eleonora Mastropietro (Italia) “per essere riuscito a legare storia personale e storia di una comunità attraverso un flusso di coscienza sospeso tra nostalgia e interrogativi fondamentali. Esempio di cinema che si fa gesto riparativo, che va alla ricerca del tempo perduto e che diventa tempo ritrovato”. Miglior mediometraggio è statoNobody dies heredi Simon Panay (Francia), “per come riesce ad essere testimonianza diretta e denuncia efficace di una situazione di sfruttamento e ingiustizia, portando lo spettatore a viverla da vicino ed empatizzare grazie ad una grande sensibilità di sguardo”. Miglior corto è statoSluggish lifedi Moshen Mehri Deravi (Iran) “per la sua capacità nel rappresentare, con potente visionarietà, l’ossessiva e viscerale storia di un uomo che si consegna agli artigli del proprio demone, finché, posseduto, diventa egli stesso quel demone”.

  • “Borgovico Street”, festa il 20 giugno

    “Borgovico Street”, festa il 20 giugno

    Nuova iniziativa dell’associazione “Borgo Vico Street” per rilanciare la “piccola Brera” di Como, ossia la antica e caratteristica via Borgo Vico vecchia, fulcro di attività commerciali e laboratori d’arte caratteristici, da piazzale Santa Teresa alla stazione San Giovanni. Il 20 giugno dalle 18 alle 20 ci sarà un aperitivo offerto dall’azienda lariana Panettone Baj con assaggi di resta e mataloc, tipici dolci della tradizione culinaria lariana, presso Virtus Animi di via Borgo Vico 29. Informazioni su www.borgovicostreet.com.

  • De Sfroos aggiunge due date al tour estivo

    De Sfroos aggiunge due date al tour estivo

    Al “Vantour”, il tour estivo del
    cantautore lariano Davide Van De Sfroos si aggiungono due nuovi
    appuntamenti: il 31 luglio in Piazza del Sole a Bellinzona in Svizzera dove il
    cantante è da sempre amatissimo e il 7 settembre al Parco di Villa Tittoni a
    Desio.

    A differenza del tour teatrale, il live
    estivo si presenterà in una veste più coinvolgente per far ballare e cantare il
    pubblico. Lo spettacolo, infatti, sarà arricchito da nuovi strumenti e suoni,
    in particolare dal basso e dalla fisarmonica, che regaleranno ai brani più
    famosi del suo repertorio delle sfumature nuove. Affiancano sul palco Davide
    Van De Sfroos in questa nuova avventura di concerti i musicisti Angapiemage
    Galiano Persico (violino, tamburello, cori), Riccardo Luppi (sax
    tenore e soprano, flauto traverso), Paolo Cazzaniga (chitarra
    elettrica e acustica, cori) e Francesco D’Auria (batteria,
    percussioni, tamburi a cornice, hang), Alessandro De Simoni (Fisarmonica), Simone
    Prina (basso). Sabato 15 giugno De Sfroos e la sua band saranno al Phenomenon
    di Fontaneto d’Agogna nel Novarese, venerdì 28 giugno parteciperanno all’evento
    di anteprima del festival “Dal Mississipi al Po Festival” a Fiorenzuola
    d’Arda.

  • L’attesa è finita: da venerdì disponibile per il pubblico “Murder Mystery”, il film girato la scorsa estate sul Lago di Como

    L’attesa è finita: da venerdì disponibile per il pubblico “Murder Mystery”, il film girato la scorsa estate sul Lago di Como

    Il conto alla rovescia sta per terminare. Da venerdì, infatti, sulla piattaforma Netflix sarà disponibile per il pubblico la visione del film “Murder Mystery”, girato la scorsa estate sul Lago di Como. Di fatto un’opera che arrivò come ciliegina sulla torta dopo settimane di elevata visibilità per il Lario. Prima, a livello nazionale, con la presenza di Alessandro Borghese e della sua trasmissione “4 ristoranti”, poi con le giornate dell’evento di Dolce & Gabbana, con la presenza di personaggi di rilievo mondiale, a partire dalle top model Naomi Campbell, Eva Herzigova, Helene Christensen, Emma Weymouth, Ashley Graham e Kitty Spencer. Senza dimenticare le scene girate a Como del cinepanettone con Christian De Sica e Massimo Boldi.

    Ma ora l’attesa è tutta per “Murder Mystery”, del colosso californiano Netflix, fondato da Reed Hastings e Marc Randolph, leader nella distribuzione via Internet di film, serie televisive e altri contenuti d’intrattenimento. Un film che vede protagonisti Jennifer Aniston e Adam Sandler. Da tempo gira on line il trailer dell’opera, con immagini del centro di Como, di Villa Erba, di inseguimenti nella zona dello stadio e sulla Statale Regina. Tra i momenti che in molti ricorderanno, ai primi di agosto di un anno fa l’incidente (vero) di una Ferrari ad Argegno durante le riprese, o piazza Medaglie d’Oro off limits. Da venerdì sarà dunque visibile questo nuovo ed enorme spot per il Lario, Como e tutto il territorio.

  • Liceo Volta, rinnovata la Sala Benzi

    Liceo Volta, rinnovata la Sala Benzi

    Il liceo classico scientifico “Volta” di Como sabato scorso, in occasione dell’ultimo giorno di lezioni, ha inaugurato la storica Sala Benzi nella sua veste rinnovata, che è stata dedicata ad Angelo Giornazzi, libraio scomparso prematuramente.Il progetto di risistemazione della sala del liceo, dove di recente è stato anche allestito un set per un film americano con Mick Jagger, “The Burnt Orange Heresy”, è stato possibile grazie a un partner privato; la società Nadir srl, proprietaria anche della libreria “Il libraccio” presso la quale ha lavorato fino alla sua morte proprio Angelo Giornazzi, ha garantito un adeguato finanziamento e coinvolto parte del proprio personale per la concreta attività di riordino e ricollocazione del materiale librario. Si è provveduto a ricollocare nella balconata della Sala Benzi l’ampio patrimonio di circa 300 riviste che ora si spera di schedare sul sito del liceo mentre negli armadi sottostanti è stata collocata circa la metà degli oltre 14.000 volumi posseduti.