Vip della cultura sul Lario
Domenica inaugurerà il ciclo d’incontri estivi
Leggi l’articolodiMorandottiinCULTURA
Vip della cultura sul Lario
Domenica inaugurerà il ciclo d’incontri estivi
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C’è una scadenza di legge da rispettare che parla del prossimo 1° ottobre. C’è un iter tortuoso avviato nel 2017 e più volte sospeso. Ma soprattutto ci sono delle nuove perizie che certificano come le precedenti perizie effettuate sulle 12 società lariane che oggi si occupano del ciclo integrato delle acque erano sovrastimate.È una continua corsa contro il tempo insomma la vicenda che dovrebbe portare alla fusione in Como Acqua, ovvero un’unica società per tutto il territorio lariano.Le Sot (Società operative territoriali) destinate ad essere incorporate sono state analizzate dal professor Angelo Palma e dal dottor Silvio Cerruti.Una verifica delle perizie necessaria dopo la mancata delibera nell’assemblea di Como Acqua dello scorso novembre. Il Comune di Como è favorevole alla fusione delle 12 società e sostiene l’acqua pubblica. Il consiglio comunale non aveva votato a favore del progetto di fusione presentato in autunno, chiedendo la verifica delle perizie e la predisposizione del piano industriale.Perizie che certificano come il valore economico delle società sia sceso da oltre 86 milioni di euro a 56 milioni. «Con i precedenti valori – spiegano da Palazzo Cernezzi in una nota – Como Acqua avrebbe avuto un aumento di capitale di 2,3 milioni di euro, mentre l’aumento di capitale con le nuove perizie è di un milione e mezzo», una differenza di oltre 800mila euro. Ad oggi non è ancora stato presentato il piano industriale.«Si conferma pertanto la correttezza dell’atteggiamento prudente dell’amministrazione di Como – ha spiegato in consiglio comunale l’assessore dell’assessore al Bilancio e alle Partecipate, Adriano Caldara – che, senza decisioni affrettate, ha preferito una scrupolosa verifica del progetto di fusione».
Subito operativo. Michael Gandler, l’uomo di riferimento della nuova proprietà del Calcio Como, ieri è arrivato in città e si è messo al lavoro.Negli uffici di via Sinigaglia ha dato le prime indicazioni (compresa l’organizzazione di un incontro conviviale con i giornalisti per domenica prossima), poi è andato ad incontrare la squadra.Gandler ha seguito parte dell’allenamento degli azzurri, poi alla fine si è recato negli spogliatoi, dove ha parlato agli azzurri. Prima i complimenti per il risultato di domenica scorsa sul campo di Caravaggio, una vittoria che, con la contemporanea sconfitta del Mantova a Rezzato, ha regalato ai lariani il primato nel girone B. Poi, in vista del rush finale, le sue parole di incoraggiamento e sprone.Per Gandler, quindi, domenica sarà la “prima” a una partita degli azzurri. Alle porte un derby decisamente sentito con il Sondrio, con una serie di polemiche in occasione del match d’andata che hanno lasciato qualche strascico. Non sarà, insomma, una passerella per gli uomini di Marco Banchini che poi sono attesi dalla trasferta di Villafranca (giovedì 18 aprile), dal match casalingo con la Virtus Bergamo (28 aprile) e dall’ultima gara sul terreno della Caronnese (5 maggio).Della nuova dirigenza ha parlato ieri sera il sindaco di Como, Mario Landriscina, come ogni martedì ospite negli studi di Espansione Tv.«Presto, probabilmente la prossima settimana – ha affermato il primo cittadino – fisseremo un incontro con i proprietari del club che, da quanto ho visto, hanno manifestato l’intenzione di muoversi in maniera importante non solo nella costruzione della squadra, ma anche con la città e dell’amministrazione comunale».«Abbiamo recepito questo messaggio con piacere – ha concluso Landriscina a Espansione Tv – attendiamo ora di parlare con i nuovi referenti».
PallanuotoExploit dei biancoazzurri a Genova contro l’Andrea Doria
Leggi l’articolodiMoscardiinSPORT
Pietro Vassena nel 1948
“L’uomo che camminava sulle acque”: è il titolo della mostra dedicata a Pietro Vassena, il geniale inventore che il 12 marzo del 1948 stabilì il record mondiale di profondità con il batiscafo C3 ad Argegno, sul Lago di Como, scendendo a -412 metri.Il Comune di Malgrate, il paese di Pietro Vassena, ha deciso di dedicargli una mostra (che apre il prossimo 13 maggio) e una serie di iniziative che oggi sono state presentate nel municipio della località lecchese. «Un tributo doveroso per un genio creativo che merita di essere ricordato» ha detto il primo cittadino, Flavio Polano, che poi ha aggiunto: «Un uomo da scoprire e far conoscere soprattutto alle nuove generazioni, attraverso le sue invenzioni».L’esposizione sarà aperta a Malgrate dal 13 maggio al 22 luglio alla Quadreria Bovara Reina con i seguenti orari: sabato e domenica dalle 10 alle 19, il giovedì dalle 21 alle 23 e, per gruppi e scuole, al mercoledì alle 9 alle 13 (ingresso libero).Tra enti ed istituti che hanno collaborato alla realizzazione dell’evento c’è anche il “Romagnosi”, scuola superiore di Erba.Pietro Vassena (21 aprile 1897-21 maggio 1967) fu un inventore e imprenditore; fu, di fatto, un anticipatore dei tempi. Creò gli skivass per camminare sull’acqua, motori per motociclette e scafi, piccoli veicoli per la città – che oggi sono di moda – e la prima sveglia in plastica. La sua impresa più grande fu la già citata immersione nelle acque di Argegno nel 1948.La mostra ricorderà il personaggio, la sua officina, le sue idee, l’atmosfera dei tempi in cui fu operativo e sarà divisa in tre parti. La prima sarà dedicata alle moto e più in generale ai motori, la seconda sarà incentrata sul mondo acquatico, la terza ai suoi progetti più visionari.I visitatori troveranno prototipi, reperti originali, documenti e giornali dell’epoca, fotografie e un oblò dello scafo C3, che nel novembre del 1948 affondò nelle acque di Capri e non fu più recuperato.All’esposizione di Malgrate saranno affiancate una serie di eventi collaterali – tra cui una proiezione d’immagini d’epoca alla Canottieri Lecco il 9 giugno – e visite guidate in italiano ed in inglese.Massimo Moscardi
Lago della bilanciadi Lorenzo Morandotti
Pugno di ferro? Guanto di velluto? O ambedue? Essere città d’arte comporta vantaggi e onori. Ma non si dà rosa senza spine. Sono da mettere in conto anche gli oneri. Un ruolo simile promette ricadute economiche. Ma impone anche un adeguato contrappasso d’investimenti per la conservazione dell’identità. Non ci s’improvvisa, in altre parole: senza un adeguato decoro – strategico al pari di prezzi competitivi, infrastrutture e accoglienza adeguati – i visitatori gireranno i tacchi. Così
, mentre Como s’interroga sul ruolo di città capace di un redditizio turismo culturale, non è peregrino interrogarsi sulla necessità di preservare dall’incuria – e trasmettere alle prossime generazioni nelle migliori condizioni d’integrità – i tesori ricevuti dal passato.Il dibattito si è scatenato con l’urgenza di salvare la chiesa barocca di San Donnino. Tra poco si partirà con la pulitura di graffiti e sporcizia sulla facciata e sul portone. Ma pare a buon punto l’iter per alzare una cancellata che permetta all’intervento di essere un punto fermo durevole e non un episodio effimero in una quotidianità fatta di sfregi.Premesso che ogni intervento di salvaguardia così “invasivo” va concordato con l’autorità competente (la Soprintendenza), occorre domandarsi se sia proprio una resa incondizionata l’installazione di cancelli – che possono essere anche a scomparsa e limitati solo ai gradini di accesso – su questo e altri monumenti come quello ai Caduti della prima guerra mondiale del razionalista Giuseppe Terragni. Prima di un’extrema ratio tanto netta, è lecito chiedersi se non sarebbero opportune azioni preventive di dissuasione più leggere delle inferriate. Fatte di telecamere, d’illuminazione, di fotocellule e anche di eventi per far vivere i quartieri e sensibilizzare la popolazione al rispetto del bene pubblico. Forse solo con una crescita etica collettiva si potranno, a lungo andare, sconfiggere i vandali e diffondere al massimo il messaggio che il bene pubblico va sempre rispettato e difeso. A qualunque costo. Per questo obiettivo bisogna coinvolgere in modo capillare le associazioni e le istituzioni, con il presidio fisico delle zone e una costante opera d’informazione dei cittadini. Solo così si può arrivare a una coscienza civile diffusa. Ma intanto, qui e ora, la barbarie pare inarrestabile. E quindi qualche azione mirata ed esemplare come è appunto una cancellata può essere anche tollerabile. La sfida è certo difficile, ma andrebbe affrontata per il bene della città. Non possiamo continuare a mortificare il sogno possibile del turismo con troppe titubanze. I costi? Sempre con la logica del contrappasso, dovrebbero ricadere su chi il degrado lo provoca. Ma far manutenzione e dar l’esempio è un costo che ogni società matura dovrebbe onestamente sopportare. Troppi dilemmi rimanderebbero la soluzione. Rendendo la città complice, anche se involontaria, di chi la sta rovinando.
Domani sera, mercoledì 5 maggio, alle 18, in diretta dalla sede del Coni, attraverso le pagine Facebook di Corecom e Federazione pugilistica italiana-Lombardia, verrà trasmesso per la prima volta il videoUn pugno al cyberbullismo, un’iniziativa delCorecom Lombardiainsieme aFederazione Pugilistica italiana-Lombardia,Coni Lombardiae coordinamento Lombardia diAias(Associazione italiana avvocati dello Sport).
“Il video realizzato dal Corecom Lombardia con la Scuola di pugilato Testudo di Cernusco sul Naviglio intende promuovere i valori dello sport e della competizione sportiva leale e rispettosa dell’avversario, che si contrappongono alle forme di pressione, aggressione, molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione, tipiche del bullismo e del cyberbullismo” ha dichiarato la Presidente del CorecomMarianna Salanel presentare l’iniziativa.
Il pugilato è uno sport che si basa sui principi della responsabilità, dell’integrità della persona, del sano agonismo, del rispetto assoluto dell’altro, del superamento di sé. “Come dimostrato dalla sua storia e dalla sua diffusione, il pugilato si è affermato come uno sport di riscatto sociale e personale, soprattutto per coloro che vogliono conquistarsi una vita migliore– ha dichiaratoMassimo Bugada, Presidente del Comitato Regionale Lombardo della Federazione Pugilistica Italiana – .Oggi più che mai la Boxe, che è uno sport autodisciplinare con delle regole molto precise, capace di sviluppare onestà, lealtà e rispetto dell’avversario, principi questi fondamentali nelle prime fasi dell’età evolutiva, che saranno utili agli uomini e alle donne di domani, si propone di intervenire nell’educazione e nell’orientamento dell’aggressività dei giovani partendo dalla volontà di sfruttare le prerogative pedagogiche di questo sport in un’ottica di prevenzione e di contrasto al fenomeno del bullismo”.
“Siamo molto lieti di supportare questo progetto– concludeMarco Riva, Presidente Coni Lombardia –Attraverso l’educazione ai valori sportivi dobbiamo dire “basta!” al fenomeno del cyberbullismo e più in generale a tutte quelle forme di sopraffazione verbale e fisica che rappresentano un male inaccettabile.Il CONI Lombardia è orgoglioso di poter condividere tutte quelle iniziative volte a valorizzare il ruolo sociale, educativo e di integrazione che lo sport rappresenta”.
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Il libro “Missione Paziente – Nascita e sviluppo dell’Elisoccorso in Lombardia” è stato donato ufficialmente stamattina alla Biblioteca di Cernobbio durante un incontro nella casa museo Villa Bernasconi.
Alla consegna era presente, tra gli altri, Mariangela Ferradini, vicesindaco e assessore al Welfare, Cultura e Politiche Educative.
Il volume (Super Edizioni, 25 euro), scritto dalle giornaliste Francesca Guido e Francesca Indraccolo, racconta, attraverso una ricca raccolta di immagini, gli aspetti organizzativi del sistema di emergenza-urgenza della Lombardia e le principali progettualità sviluppate nel corso degli anni: dall’utilizzo del verricello all’hovering, dal volo notturno all’implementazione delle tecnologie di ultima generazione che hanno consentito l’ampliamento delle tipologie di missione dopo il calare del sole e in luoghi impervi. Il libro presenta inoltre una sezione dedicata alle modalità di impiego dell’elisoccorso nel trasporto dei pazienti affetti da Covid-19, in particolare della Base di Como. Completa il volume una scheda grafica contenente i modelli e i dati tecnici relativi ai due modelli di elicotteri in linea in Lombardia fino a gennaio 2021, l’AW139 e l’Eurocopter 145.
“Abbiamo deciso di accettare questa donazione all’interno di Villa Bernasconi, hub culturale della nostra città – sottolinea Ferradini -. Siamo lieti di avere tra i volumi della nostra Biblioteca una monografia che parla di un servizio del nostro territorio di grandissima importanza sanitaria per promuoverne una conoscenza più approfondita anche tra i nostri cittadini. Ringrazio Cesare Cardani, presidente della Fondazione Pro Elisoccorso – Servizio 118 onlus, e le autrici del libro”.
La monografia è stata realizzata dalla Fondazione Pro Elisoccorso – Servizio 118 onlus con un fine benefico. Grazie al ricavato proveniente dal 20% del prezzo di copertina concesso dall’editore, l’associazione intende acquistare attrezzature e apparecchiature per AREU, l’Agenzia regionale dell’Emergenza Urgenza della Lombardia. Il libro è disponibile sullo shop online dell’editore, SUPER Edizioni – Pernice Editori S.r.l., al link shop.pernice.com/product/missione-paziente/. E’ inoltre distribuito in diverse librerie del territorio lombardo.
Alla Biblioteca è stata regalata anche una copia di “Tra terra e cielo – I 30 anni dell’elisoccorso a Como”, scritto da Guido e Indraccolo in occasione del trentennale del servizio comasco anche in questo caso con finalità divulgative e di raccolta fondi.
Il Teatro Sociale Bellinzona si rallegra della decisione del Consiglio federale di permettere la riapertura dei teatri per un massimo di 50 persone a partire da lunedì prossimo. La programmazione sarà ripresa al più presto, in ogni caso entro la fine di aprile. “Dovremo purtroppo annullare alcuni degli spettacoli ancora previsti per maggio – dicono gli organizzatori – ma altri ne potremo programmare che attualmente non sono previsti. Per informazioni più dettagliate sulla nuova programmazione vi rimandiamo all’inizio della prossima settimana”.
Non cessa di stupire la capacità organizzativa elvetica. La mostra “La reinterpretazione del classico” al “Max Museo” di via Dante a Chiasso in collaborazione con il Museo Archeologico Mann di Napoli propone momenti di approfondimento didattico. Il primo laboratorio si terrà oggi dalle ore 15 alle ore 17 e verterà sul tema “Incidere ad arte” aperto ai più piccoli e replicabile per le scuole (La particolarità sarà quella di creare come veri artisti diverse tirature dalla stessa matrice incisa). Domani domenica 25 aprile invece con l’Associazione Amici del Max Museo sarà possibile seguire una visita guidata alla nuova sede della Biblioteca dell’Accademia di architettura di Mendrisio e a Palazzo Turconi, ex Ospedale della Beata Vergine. Informazioni su centroculturalechiasso.ch..