A LomazzoIncontro, questa mattina a Lomazzo, per tutti i Grest parrocchiali della provincia di Como. L’apertura dei cancelli sarà alle 10. Alle 11 il vescovo Diego Coletti rivolgerà il suo saluto, seguito da un momento di preghiera e di riflessione. I partecipanti saranno 4.250, provenienti da 47 parrocchie del territorio diocesano (Como, Sondrio, Lecco e Varese). Raggiungeranno l’area feste con un treno speciale organizzato in collaborazione con Trenord (1.200 posti, partenza da Como Lago alle ore 10) e con 45 pullman, oltre che a piedi e in bicicletta dai paesi limitrofi.
Categoria: Notizie locali
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I mediatori: «Riflettere in silenzio per capire»
«Don Roberto lo vedevo arrivare, fare e andare via come una sorta di “spiritello” – ricorda Claudio Fontana, mediatore e volontario dell’associazione Comoaccoglie – ero ammirato da come facesse le cose che a noi costano tanta fatica con estrema leggerezza e sempre con quella letizia che traspariva dallo sguardo e dal sorriso. Le modalità di rapportarsi alle persone di don Roberto non erano mai oppositive, e per questo era accettato da tutti».«In questo momento – riflette ancora Fontana – mi sento di fare un invito al silenzio, si stanno dicendo troppe parole; ci sono problemi difficili, certo, legati a una situazione di disagio che il Covid ha esasperato. Ho potuto constatare anche io la rabbia, la dimensione di abbandono e di umiliazione che non trova sfogo di molti emarginati. Inoltre, le persone con problemi psichici che richiedono terapie, quelle che stanno nei luoghi più degradati, erano seguite solo da don Roberto, ora sono del tutto abbandonate a se stesse, questa sarebbe stata la sua più grande preoccupazione».Noura Amzil, mediatrice culturale e insegnante di lingua araba all’Università di Pavia e alla Statale di Milano, collabora da anni con don Giusto della Valle per favorire l’integrazione: «Provo un immenso dolore e, da araba, mi vergogno per quello che ha fatto l’omicida, non so proprio spiegarmi il suo gesto…».«Riflettendo più in generale – continua Amzil – mi dico che questa è la prova che l’integrazione non c’è; a Como, purtroppo, non ci sono più associazioni di stranieri che si occupino di queste problematiche. La Consulta degli stranieri, che ora non c’è più, si riuniva una volta al mese proprio per discutere dei problemi dell’emarginazione e dell’integrazione, ci si confrontava su come muoversi, su come affrontare il problema migratorio. Inoltre, manca completamente la figura del mediatore culturale preparato che non si limiti a tradurre la lingua, ma che abbia nozioni di psicologia e di diritto».
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Il nuovo palazzetto di Cantù in consiglio comunale. Martedì la presentazione
Martedì prossimo in consiglio comunale a Cantù sarà presentato il progetto del nuovo palasport.Annunciando l’evento, Tic-Tutti insieme Cantù, la società capitanata da Angelo Passeri che formalmente è proprietaria della squadra di basket, ha diffuso una nota.«Si tratta di un passo importantissimo per il nostro club e più in generale per l’intera città di Cantù – è stato scritto – Abbiamo dovuto tenere duro, superare momenti difficili e situazioni anche molto complicate, lo abbiamo fatto però pensando sempre che il nostro obiettivo fosse quello di tenere in vita un club che rappresenta la storia del basket italiano, un club di cui, il 18 febbraio del 2019, siamo diventati proprietari». Il palasport, viene spiegato, sarà «una struttura che non dovrà essere solo la casa della nostra squadra, ma un’opera all’avanguardia, che rappresenti un biglietto da visita per l’intera città e che sia un punto di riferimento per la comunità, un luogo dove, nei decenni a venire, potersi incontrare, celebrare, assistere, festeggiare e partecipare tutti insieme».«Sappiamo che questa è solo una vittoria di tappa e che la corsa è ancora molto lunga – aggiunge il comunicato – Questa è la conquista di una solida base di partenza, ma per giungere all’arrivo ci sarà ancora molto da fare».La squadra, intanto, prosegue il suo lavoro verso il match domani al PalaDesio contro la Virtus Roma. Obiettivo dei canturini, rialzare la testa dopo le due sconfitte rimediate contro l’Olimpia Milano e con Treviso seguite al rientro in campionato post emergenza Covid. Per i brianzoli è la terza sfida nel giro di una settimana.La compagine allenata da Cesare Pancotto con la Virtus dovrà ancora fare a meno di uno dei suoi giocatori più rappresentativi, Maarty Leunen; l’ala statunitense, infatti, è sempre alle prese con un infortunio muscolare che lo ha già costretto a saltare il secondo tempo del derby con Milano e la trasferta di mercoledì sul campo della Universo Treviso.L’allenatore Pancotto presenta così l’imminente impegno casalingo: «La partita con Roma deve essere affrontata principalmente con durezza mentale e intensità difensiva, caratteristiche che dovranno consentirci di avere continuità su tutti i quattro quarti di gioco, con energia e consistenza».«Il focus deve essere sull’incontro e nient’altro, dobbiamo giocare meglio noi dei nostri avversari» conclude il tecnico.
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Il Lago di Como e i Lumière dalla Cineteca di Milano
In streaming rarissimi filmati degli anni del muto
Uomini e donne ben vestiti ascoltano divertiti un’orchestrina di chitarre a bordo di un piroscafo. Due donne in abiti ottocenteschi volteggiano al ritmo della musica. Una musica che però non possiamo sentire perché siamo ben lontani dal sonoro. È il filmato, della durata di un minuto, girato tra il 1896 e 1898 sul Lago di Como, agli albori della nascita del cinema e realizzato da un anonimo operatore italiano per conto dei fratelli Lumière. Sì, proprio quei Lumière che nel 1895 girarono “L’arrivo di un treno alla stazione di La Ciotat”, il cortometraggio che segna la nascita del cinema.Il filmato, una vera chicca, si intitola “Lago di Como: danze a bordo” ed è visibile nella sezione “streaming” della Cineteca di Milano, Fondazione che mette a disposizione gratuitamente (basta registrarsi al sitowww.cinetecamilano.it) filmati, corti e lungometraggi che hanno fatto la storia della cinematografia. Spulciando nel sito, gli amanti della storia della settima arte possono scovare veri e propri tesori. Per esempio, il filmato “Idroplano Forlanini” del regista Luca Comerio girato, sempre sul Lario, nel 1911. Rarissime immagini catturate dall’operatore documentano i test di volo compiuti sulle acque del Lago dall’ingegnere milanese Enrico Forlanini per testare il prototipo di uno dei primissimi idroplani. Una sorta di antesignano dell’aliscafo che sfreccia sull’acqua e supera il piroscafo Francia. Immagini davvero sorprendenti che documentano un pezzo di storia della navigazione.
Tra i lungometraggi del muto, da gustare “I promessi sposi” di Mario Bonnard girati nel 1922, prima fedele e integrale trasposizione cinematografica del celebre romanzo di Alessandro Manzoni, ambientato sulle rive del Lago di Como, e che Bonnard trasforma in una delle pellicole più stilisticamente elevate del cinema muto italiano. Assolutamente da vedere la clip che accompagna il film muto e che raccoglie i tagli di censura del medesimo. Una selezione di scene eliminate dall’edizione finale a seguito delle indicazioni del visto di censura del 1922. I tagli, provenienti dallo Svenska Filminstitutet, sono completamente assenti dalle copie distribuite in Italia e nel resto dei Paesi del mondo. Scene ritenute violente o audaci (vista la presenza femminile) e che probabilmente “ferivano” la sensibilità dei censori.
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A Turate riaffiora il fascino dei cimeli militari
Reportage – Visita nell’ex “Casa Umberto I” oggi al centro di una disputa sugli uffici ministerialiCucine, scuderie, parco e sale della ex struttura per veterani di Turate permettono uno straordinario viaggio a ritroso. La “Casa militare Umberto I”, ospizio per i veterani di guerra, ha smesso di svolgere la sua funzione nel 2004, dopo 105 anni di servizio. Di recente l’immenso complesso ha però ripreso a vivere, destinando spazi a cerimonie pubbliche e a sedi di associazioni. Al suo interno c’è anche un piccolo museo. Altri progetti riguardano il futuro. Sullo sfondo il botta e risposta tra sindaco e presidente della Casa sull’opportunità di trasferire lì alcuni uffici ministeriali.Leggi l’articolodiBarabesiin PRIMO PIANO
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Astrofili, nasce un gruppo intitolato a Corrado Lamberti
Un gruppo di giovani appassionati lavora alla creazione di un “Gruppo astrofili comaschi” intitolato alla memoria dell’astrofisico e divulgatore lariano di fama internazionale Corrado Lamberti, recentemente scomparso a causa del Coronavirus. Tra gli obiettivi del gruppo, i cui portavoce sono Michele Saviani e Giorgio Mentasti, la formazione di una onlus, la divulgazione astronomica di base per tutte le età, con una particolare attenzione verso bambini e ragazzi, la creazione di un gruppo osservativo sul territorio comasco, che possa raccogliere le energie di tanti appassionati e la creazione, o recupero, di un sito dotato di cupola osservativa nonché il coordinamento con altri gruppi e associazioni italiane. Tra le richieste del nascente gruppo associativo c’è una sala per le riunioni e per lezioni/conferenze col pubblico, possibilmente a Como o nelle aree limitrofe, con la possibilità di conservare in loco alcune attrezzature e un piccolo patrimonio bibliotecario, a uso esclusivo dei soci dell’associazione stessa. Informazioni e adesioni scrivendo una mail a gmenta24@gmail.com.
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Ats Insubria, da lunedì tre call center per l’emergenza
Sono tre i call center creati da Ats Insubria per fornire informazioni. L’ultimo, novità in partenza da lunedì prossimo, sarà riservato ai sindaci del territorio. Gli altri due operano per supportare il mondo scolastico e l’utenza generica. Tutti i riferimenti e i numeri si trovano sul sito di Ats. Sono attivi da lunedì al sabato dalle 8.30 alle 17.
I call center hanno registrato nel periodo precedente alla seconda ondata circa 700 chiamate al giorno, per arrivare nell’ultimo mese anche a 2mila messaggi.
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Autosufficienti con il Covid, si cercano nuovi spazi
Ats Insubria ha pubblicato due avvisi per la ricerca di strutture per l’accoglienza di persone autosufficienti positive al Covid e per l’apertura di posti di Degenza di Comunità di livello base per pazienti Covid asintomatici o paucisintomatici.«Con le degenze di comunità si fornisce risposta a pazienti stabilizzati, ma che abbiano bisogno di assistenza infermieristica continuativa e o di interventi sanitari a bassa intensità clinica non gestibili a domicilio. L’utenza delle degenze di comunità è costituita da pazienti Covid clinicamente stabili in attesa di negativizzazione», spiegano dall’Ats. I link per le domande sono disponibili sul sito Internet dell’Ats Insubria(clicca qui).
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Campionato Ihl di hockey su ghiaccio, partite sospese
L’Associazione italiana hockey su ghiaccio, in accordo con la Federazione, ha deciso di sospendere il campionato Ihl, quello in cui milita anche la formazione del Como.Una scelta determinata dall’emergenza per il Covid e dal fatto che la maggior parte delle squadre che partecipano al torneo sia collocata in territori che attualmente sono “zone rosse”. Una ulteriore valutazione sulla ripresa della serie tricolore sarà fatta all’inizio del mese di dicembre.