Una mobilitazione che rischia di paralizzare il territorio provinciale. È quella annunciata dalle categorie degli autotrasportatori in una nota durissima dove si preannunciano, dal prossimo 26 aprile, manifestazioni di protesta che potrebbero trasformarsi in «misure ancora più eclatanti come il fermo dell’autotrasporto, sul territorio provinciale, per una settimana. Le date di queste iniziative verranno rese note dopo le riunioni delle associazioni firmatarie». A sottoscrivere il documento sono Luca Riva (presidente Cna Fita Como e Lombardia), Giorgio Colato (presidente Fai Como) e Roberto Galli (presidente Confartigianato Como).Diverse le rivendicazioni. Innanzitutto la mancata risposta del Prefetto ad un incontro richiesto dalle associazioni. Inoltre «il deterioramento della situazione viaria di confine, con la mancata realizzazione di idonee infrastrutture di sosta gratuita per i mezzi pesanti, per i quali l’unica soluzione ancora utilizzabile è l’area “Lario Tir”. Area che ha comportato ingenti investimenti pubblici con un raccordo diretto all’autostrada. Pertanto si chiede l’utilizzo gratuito ai trasportatori con il ripristino dell’intera area “Lario Tir”, quale piattaforma selettiva di traffico, oltre che per la sosta e per le situazioni di emergenza». Denunciata anche la cattiva manutenzione o addirittura «l’assenza di infrastrutture adeguate. Siamo in un territorio in cui la competitività delle imprese è penalizzata dai maggiori costi del trasporto sostenuti anche per piccoli percorsi che di fatto però diventano lunghi calvari che si trasformano in tragedia, non disponendo di percorsi alternativi disponibili».Per quanto riguarda la mancanza di risorse, infine, le associazioni di categoria firmatarie invitano gli enti territoriali e i politici a chiedere a Roma «il ristorno di un’adeguata percentuale (almeno il 10%) sugli incassi realizzati dal Ministero delle Finanze per gli introiti doganali e le accise, che ammontano a circa 600 milioni di euro all’anno». Da ultimo vengono segnalate le difficoltà della categoria negli uffici della Pubblica amministrazione, motivati per lo più dalla carenza di personale idoneo, che ritardano il rilascio di documenti indispensabili.
Categoria: Territorio
-
La scomparsa di Livio Trivella, per anni impegnato nella valorizzazione della Valle Intelvi e del suo patrimonio culturale
E’ lutto nel mondo della cultura comasca per la scomparsa, a 86 anni di Livio Trivella. Il suo impegno è stato soprattutto per la valorizzazione del patrimonio culturale della Valle Intelvi. Trivella è stato infatti lo storico presidente di Appacuvi, l’associazione che ha lo scopo di proteggere e far conoscere i beni e le ricchezze del territorio intelvese. Componente del consiglio direttivo di Valle Intelvi Turismo, Trivella era sempre in prima linea nelle varie iniziative organizzate nella zona.
Lo ha ricordato, ad esempio, il direttivo del Comitato funicolare Lanzo Intelvi: “Livio era tra i più convinti sostenitori della nostra battaglia per la riattivazione della funicolare quale parte fondamentale del patrimonio storico, artistico e ambientale della valle” è stato scritto sulla pagina Facebook del gruppo.
-
Campione d’Italia nel territorio doganale Ue, petizione con 1.600 firme chiede la revoca della direttiva
Sospendere o annullare la direttiva comunitaria del 2018, approvata lo scorso febbraio, che prevede l’inclusione del Comune di Campione nel territorio doganale comunitario. A chiederlo ben 1.605 cittadini, firmatari di una petizione inviata alla Ue e depositata in originale al commissario prefettizio Giorgio Zanzi. La paura è infatti che si possano incrinare irrimediabilmente i rapporti con la Svizzera.La direttiva in oggetto prevede il mantenimento da un punto di vista fiscale dell’esenzione dell’Iva ma introduce l’applicazione delle varie accise. «Attualmente il comune di Campione, dal punto di vista doganale viene considerato territorio elvetico e risulta chiaro che l’attuazione della direttiva determinerà l’immediata interruzione del rapporto di collaborazione e buon vicinato tra Campione e la Svizzera, portando inevitabilmente alla cessazione e sospensione di tutti i servizi pubblici essenziali che oggi vengono garantiti agli abitanti solo con la collaborazione esistente con la Svizzera e con il Canton Ticino», si legge nel testo della petizione.
Tra questi, ad esempio, i servizi sanitari e di ambulanza e la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. I firmatari puntano a tutelare il libero passaggio con la Svizzera. Di fatto i possibili «atti di ritorsione internazionalmente leciti, per un’eventuale attuazione della direttiva, potrebbero portare a una recrudescenza dell’esercizio della sovranità doganale in ingresso e uscita dall’unica strada di accesso a Campione da parte delle autorità doganali svizzere. Fatto che colpirebbe la comunità, pregiudicando l’attuale libero accesso al comune con grave danno per la vita degli abitanti, dei negozi e degli eventuali fruitori della casa da gioco», si legge nel testo. Inoltre due giorni dopo l’approvazione della direttiva da parte del Consiglio della Ue, il Consiglio federale elvetico si era espresso – in risposta a un’interpellanza in materia – manifestando la necessità di creare un nuovo confine doganale tra il territorio elvetico e il comune di Campione d’Italia.
-
La festa della Polizia di Stato al Teatro Sociale: «Reati in calo ma la sicurezza assoluta è utopia»
Reati in calo nel primo trimestre del 22%, da 4.193 registrati nel gennaio-marzo del 2018, a 3.425 del 2019. E anche i furti nelle abitazioni, negli ultimi tre mesi (gennaio-marzo) sono sensibilmente calati rispetto ai tre mesi precedenti, scendendo da 867 a 535 (-38%). Eppure, nonostante questi numeri, «molti cittadini hanno la percezione, magari in base a pregiudizi o a una scarsa informazione critica, di vivere in un contesto sociale aggressivo e insicuro. Un gap, quello tra realtà e percezione, determinato però non solo dalle legittime preoccupazioni delle persone, ma anche dall’illusione di un’utopistica sicurezza assoluta».A parlare è stato il Questore di Como Giuseppe De Angelis, nel corso dei festeggiamenti di oggi al Teatro Sociale per il 167° anniversario della fondazione della Polizia di Stato. Tradizionale evento andato in scena di fronte alla autorità cittadine e che è servito per fare il punto della situazione sul fronte della lotta alla criminalità. Partendo appunto dai reati, che nel 2019 sono scesi (rispetto all’intero 2018) dello 0,43%, da 16.645 a 16.573.L’approfondimento sul Corriere di Como in edicola domani, giovedì 11 aprile
-
La natura torna a dare spettacolo sul Lario. Dopo le nuvole il doppio arcobaleno
Nuovo spettacolo della natura, ieri sul Lario, con un doppio arcobaleno che è stato ammirato dalle tante persone che si trovavano in città e sul Lago di Como. Un momento che ha ricordato la serata con gli spettacolari disegni delle nuvole: anche in quell’occasione molti comaschi si ritrovarono a testa in su ad ammirare il cielo. Era il 29 ottobre del 2017.
-
Gandler a Como, prime indicazioni operative e visita alla squadra. Presto l’incontro con Landriscina
Subito operativo. Michael Gandler, l’uomo di riferimento della nuova proprietà del Calcio Como, ieri è arrivato in città e si è messo al lavoro.Negli uffici di via Sinigaglia ha dato le prime indicazioni (compresa l’organizzazione di un incontro conviviale con i giornalisti per domenica prossima), poi è andato ad incontrare la squadra.Gandler ha seguito parte dell’allenamento degli azzurri, poi alla fine si è recato negli spogliatoi, dove ha parlato agli azzurri. Prima i complimenti per il risultato di domenica scorsa sul campo di Caravaggio, una vittoria che, con la contemporanea sconfitta del Mantova a Rezzato, ha regalato ai lariani il primato nel girone B. Poi, in vista del rush finale, le sue parole di incoraggiamento e sprone.Per Gandler, quindi, domenica sarà la “prima” a una partita degli azzurri. Alle porte un derby decisamente sentito con il Sondrio, con una serie di polemiche in occasione del match d’andata che hanno lasciato qualche strascico. Non sarà, insomma, una passerella per gli uomini di Marco Banchini che poi sono attesi dalla trasferta di Villafranca (giovedì 18 aprile), dal match casalingo con la Virtus Bergamo (28 aprile) e dall’ultima gara sul terreno della Caronnese (5 maggio).Della nuova dirigenza ha parlato ieri sera il sindaco di Como, Mario Landriscina, come ogni martedì ospite negli studi di Espansione Tv.«Presto, probabilmente la prossima settimana – ha affermato il primo cittadino – fisseremo un incontro con i proprietari del club che, da quanto ho visto, hanno manifestato l’intenzione di muoversi in maniera importante non solo nella costruzione della squadra, ma anche con la città e dell’amministrazione comunale».«Abbiamo recepito questo messaggio con piacere – ha concluso Landriscina a Espansione Tv – attendiamo ora di parlare con i nuovi referenti».
-
L’assessore Bella: «Tempio Voltiano riaperto per Pasqua»
«L’obiettivo è riaprire il Tempio Voltiano per Pasqua» ha spiegato ieri a Etv l’assessore all’Edilizia pubblica, Vincenzo Bella.I lavori sono stati affidati e inizieranno a breve. La chiusura si era resa necessaria in seguito al forte vento delle scorse settimane che aveva rotto i vetri di alcune finestre nella parte alta dell’edificio. Per motivi di sicurezza il Comune di Como aveva così sospeso le visite.Dopo i sopralluoghi un primo problema da risolvere è stata la struttura per raggiungere il punto danneggiato, considerate la altezze del soffitto.«Si interverrà dall’esterno, cercheremo di concludere le operazioni nel più breve tempo possibile visto che con le imminenti festività entreremo nel vivo della stagione turistica», ha aggiunto Bella.Il Tempio Voltiano, prima dello stop, era già aperto parzialmente dal 3 luglio 2014, quando un pezzo di intonaco al primo piano si staccò dal soffitto.
-
Corse di battelli eliminate sul Ceresio. La Navigazione: «Pochi passeggeri»
Battelli sul Ceresio, le corse Lugano-Porlezza sono state riviste. «E a breve ci sarà un incontro con i sindaci dei comuni rivieraschi per spiegare l’accaduto». Così interviene la Società Navigazione Lago di Lugano dopo le recenti polemiche scoppiate per la mancanza di comunicazione dei cambiamenti sulla linea e per l’eliminazione del battello che ogni pomeriggio attraccava poco prima delle 16 a Porlezza. Dallo scorso 6 aprile, giorno di entrata in vigore dell’orario estivo, il battello arriva a Porlezza soltanto due giorni alla settimana: il mercoledì e il sabato. Negli stessi due giorni, un’altra corsa tocca l’imbarcadero di Porlezza: quella in partenza da Paradiso alle 8 del mattino con arrivo nel comune comasco alle 8.55.«In base all’orario 2018, Società Navigazione Lago di Lugano serviva quotidianamente Porlezza con battelli di linea. Dalle verifiche effettuate è stato riscontrato un numero di passeggeri trasportati nettamente insufficiente per coprire i costi d’esercizio», si legge nella nota della società. «Abbiamo quindi provveduto a dei correttivi al modello operativo, che hanno avuto come obiettivo un miglioramento del servizio. È stata decisa la riduzione delle corse di linea, ma nel contempo vengono incrementate le corse circolari sul ramo di Porlezza, con natanti più piccoli rispetto a quelli di linea, prendendo spunto dai test effettuati con successo nella scorsa stagione – prosegue il documento – In aggiunta ai due giorni serviti dalla linea, nel periodo estivo potrà essere attivato per tre giorni a settimana un servizio circolare di navette che collegherà Porlezza, Osteno, Oria, San Mamete almeno due volte al giorno; un servizio molto potenziato rispetto allo scorso anno. Peraltro sarà determinante valutare nel dettaglio questa formula con i Comuni interessati». La Società di Navigazione svizzera ha messo a disposizione degli enti del territorio «che ne facessero richiesta, un minimo di 15 corse speciali nell’arco della stagione, a condizioni molto favorevoli. Siamo certi che quanto sopra migliori e potenzi nettamente il servizio di navigazione sul ramo di Porlezza e certamente non lo peggiori. Peraltro, l’orario attualmente in essere è stato attentamente studiato in base ai dati obiettivi rappresentati da statistiche, disponibilità di battelli, disponibilità di personale e copertura dei costi».
-
È realtà la biblioteca “Paolo Borsellino”. Ieri la cerimonia ufficiale alla presenza della figlia Fiammetta
Biblioteca “Paolo Borsellino”. Così da ieri mattina si chiama l’edificio, luogo di cultura, di piazzetta Lucati. A svelare la targa celebrativa è stata invitata, in riva al lago, Fiammetta Borsellino, figlia del magistrato. «Dedicare a un uomo di giustizia e servitore della Stato quale era mio padre una biblioteca, culla di cultura, condivisione e parola, dimostra che c’è la chiara consapevolezza di cosa significa il fenomeno mafia – ha detto Fiammetta Borsellino – E questo non può che farmi piacere così come vedere tanti giovani delle scuole». E un ringraziamento è poi andato al Cento Studi Sociali contro le Mafie-Progetto San Francesco che «non conoscevo bene ma che mi ha presentato questo progetto che mi è ovviamente piaciuto e mi ha subito emozionata», ha spiegato la figlia del magistrato.Si conclude così l’iter avviato a marzo 2018 con la richiesta del Centro Studi Sociali contro le Mafie-Progetto San Francesco, che ha poi preso forma con la delibera dalla giunta comunale a luglio e con il nullaosta della Prefettura a settembre.«È un giorno importante, Paolo Borsellino è stato un simbolo di dedizione fino alle estreme conseguenze», ha precisato il sindaco di Como, Mario Landriscina. «Fondamentale per noi e soprattutto per i più giovani continuare a rinnovare la memoria e raccontare quanto accaduto», ha aggiunto il primo cittadino. «È la giornata dell’orgoglio comasco, territorio che in questi mesi ha toccato con mano il fenomeno della criminalità organizzata, ma abbiamo gli anticorpi necessari per poter rispondere», ha ricordato Nicola Molteni, sottosegretario al ministero dell’Interno.«Si è concluso un percorso virtuoso durato un anno per portare un messaggio di legalità e giustizia», ha aggiunto Benedetto Madonia, direttore del Centro Studi Sociali contro le Mafie-Progetto San Francesco.«I ragazzi sono il futuro ed è importante rivolgersi a loro. Far capire come ormai anche il Nord sia territorio di infiltrazioni», ha detto il Procuratore capo di Como, Nicola Piacente, durante la cerimonia di intitolazione della biblioteca al magistrato vittima, insieme con la sua scorta, della strage di via d’Amelio a Palermo del 19 luglio 1992.
-
Gestione di Lario Tir: Cna è per il pubblico. Incontro in Provincia
«Colato ha ragione quando dice che Lario Tir deve tornare a gestione pubblica. Non è detto che a pagare debbano essere per forza gli enti locali, ma di certo la richiesta deve partire dal territorio». Alberto Bergna, segretario generale della Cna ed esperto in materia di trasporti, sposa la proposta della Fai (Federazione autotrasportatori italiani) riguardo l’area di parcheggio dei mezzi pesanti di Lazzago, tornata da tempo completamente privata. A breve è previsto il rinnovo della concessione con la proprietà e, secondo la Fai, presieduta da Giorgio Colato, il pubblico dovrebbe tornare in gioco.«Si tratta di un parcheggio di confine – spiega Bergna – il 99% del traffico arriva dal resto del Paese, non è giusto che i costi siano a carico del nostro territorio. Si tratta dell’unica area utile in caso di emergenza. Se poi si parla delle festività svizzere, è assurdo che al giorno d’oggi la Svizzera chiuda ancora le dogane in settimana. Sarebbe come se noi staccassimo i telefoni o fermassimo i treni. Ma per piacere! Visto che l’autostrada si paga durante le festività svizzere, che tengano aperta anche la dogana commerciale».Il presidente della Provincia di Como, Fiorenzo Bongiasca, annuncia un prossimo confronto con Colato a Villa Saporiti.«Ci siamo sentiti oggi (ieri, ndr) – spiega Bongiasca – Colato è fuori Como, siamo d’accordo di aggiornarci lunedì e nel caso di incontrarci. Per quello che è nelle mie possibilità mi pare di aver dimostrato di spendermi sempre per il territorio. Non dobbiamo dimenticare però che la legge non è cambiata, la nostra rimane una Provincia di secondo livello, non abbiamo deleghe o fondi specifici per affrontare una simile questione. Questo non significa che rinunceremo a un eventuale ruolo di coordinamento».Si tratta, questo, dell’ennesimo segnale distensivo da parte di Bongiasca verso la categoria dell’autotrasporto, che aveva denunciato il mancato coinvolgimento da parte degli enti territoriali, ovvero di Prefettura e Provincia di Como, nell’intervento sulla Novedratese. «A proposito, oggi (ieri, ndr) abbiamo fatto la gettata di cemento per il ponte – dice Bongiasca – Nonostante la pioggia, siamo in linea per l’apertura del 15 aprile».