Categoria: Cronaca

  • Le bandiere arancioni del Touring sul lago

    Le bandiere arancioni del Touring sul lago

    Il porticciolo di Torno

    Il Touring Club conferma la certificazione di qualità per due località lariane, Menaggio e Torno, e ne aggiunge una fra le 13 lombarde, in provincia di Lecco, e cioè Bellano. In tutta Italia sono le 227 le Bandiere arancioni del triennio 2018-2020 (19 in più rispetto alla precedente premiazione del 2015). La certificazione è frutto di un programma di sviluppo e valorizzazione turistica dei borghi con meno di 15.000 abitanti dell’entroterra. La “Bandiera arancione” è pensata dal punto di vista del viaggiatore e della sua esperienza di visita: viene assegnata alle località che non solo godono di un patrimonio storico, culturale e ambientale di pregio, ma sanno offrire al turista un’accoglienza di qualità. Il marchio come detto ha una validità temporanea, ogni tre anni i comuni devono ripresentare la candidatura ed essere sottoposti all’analisi del Touring.

  • Aggredita in viale Innocenzo. La polizia cerca il compagno

    Aggredita in viale Innocenzo. La polizia cerca il compagno

    Una lite tra coniugi avvenuta di giorno in strada, in pieno centro Como e in pieno giorno.Oggi  è stato viale Innocenzo XI a Como, uno dei tratti della cosiddetta tangenziale, a diventare teatro della violenza. Poco prima delle 15, una donna di 45 anni, in base a quanto ricostruito dalla polizia, sarebbe stata aggredita e picchiata dal compagno, che poi si è allontanato.La donna, ferita, è stata soccorsa dalla Croce Rossa di Lipomo e portata al Sant’Anna per accertamenti in codice giallo, quindi media gravità.In viale Innocenzo sono intervenuti gli agenti della Questura di Como, che hanno ascoltato il racconto della vittima e avviato le ricerche del compagno, che era appunto fuggito facendo perdere le proprie tracce. Ancora da valutare la posizione dell’uomo e le eventuali accuse nei suoi confronti.

  • Auto in fiamme in via Brogeda, l’intervento dei vigili del fuoco

    Auto in fiamme in via Brogeda, l’intervento dei vigili del fuoco

    Un’auto che prende fuoco, in via Brogeda, a pochi metri dalla dogana commerciale e dal confine con la Svizzera.Pronto intervento dei vigili del fuoco di Como attorno alle 8.40, ecco le foto dei pompieri che spengono le fiamme che hanno completamente avvolto l’auto.Del veicolo, come si può notare dalle foto è rimasto ben poco dopo lo spegnimento dell’incendio.

  • Benzinaio ferito, interrogato il 51enne canturino

    Benzinaio ferito, interrogato il 51enne canturino

    Interrogato nel carcere del Bassone, ha ammesso le sue responsabilità il canturino di 51 anni accusato di aver sparato a un benzinaio a Busto Arsizio, venerdì scorso durante una rapina. L’uomo resta in cella. Ha agito con un complice, sul quale al momento non ci sono informazioni certe.Il canturino, Maurizio Fattobene, assistito dal legale comasco Francesca Binaghi, ha deciso di rispondere al giudice. L’indagine è coordinata dalla Procura di Busto Arsizio ma il 51enne è stato sentito in carcere a Como, dove è rinchiuso da sabato. L’uomo era stato già accusato in passato di numerose rapine e colpi soprattutto in centri commerciali e stazioni di servizio. Fattobene si sarebbe giustificato dicendo che il benzinaio avrebbe messo le mani nel borsello e che lui, pensando avesse un’arma, avrebbe reagito sparando.«È distrutto per quanto accaduto, ha chiesto notizie sullo stato di salute del benzinaio, è dispiaciuto – ha detto l’avvocato Binaghi – Solo ora si sta rendendo conto di quello che ha fatto».Il benzinaio ferito, Marco Lepri, 40 anni, è ricoverato all’ospedale di Legnano in gravi condizioni. Il bottino della rapina sarebbe di 1.700 euro, anche se inizialmente si era parlato di 5mila. Il canturino resta in carcere al Bassone e al momento non sono state richieste misure alternative.

  • Biglietto unico nelle tre province di Como, Lecco e Varese: la rivoluzione dal 2019

    Biglietto unico nelle tre province di Como, Lecco e Varese: la rivoluzione dal 2019

    Potrebbe arrivare entro il prossimo anno il biglietto unico per il trasporto locale nelle province di Como, Lecco e Varese.

    La giunta regionale lombarda ha infatti dato parere favorevole all’approvazione del cosiddetto “programma di bacino”.

    Con l’affidamento della nuova gara nella seconda parte del 2019, dovrebbe essere introdotto il biglietto unico con il quale poter utilizzare mezzi diversi.

    Il “programma” interessa il complesso della rete dei servizi urbani ed extraurbani, ma anche le 7 funicolari e le funivie di trasporto pubblico del territorio.

    Prevista pure una possibile integrazione con i servizi della Navigazione Laghi, che sono però al momento di competenza statale.

  • Bimba introduce due sfere magnetiche nelle narici, soccorsa al Sant’Anna

    Bimba introduce due sfere magnetiche nelle narici, soccorsa al Sant’Anna

    Il regalo ricevuto in occasione dell’Epifania dal fratello maggiore si trasforma in un grande spavento per una bambina comasca di sei anni, portata ieri pomeriggio al pronto soccorso dalla madre.La bimba stava giocherellando con alcune palline calamitate. Sfere colorate, molto piccole, di meno di mezzo centimetro di diametro. Possono formare catene, collanine e altre figure grazie al magnetismo. La bambina ne ha però infilate due nel naso. Il fatto è avvenuto mentre in casa si trovavano entrambi i genitori. È stata la madre ad accorgersi che qualcosa luccicava nel nasino della piccola che, forse per paura di essere sgridata, non aveva detto nulla dell’incidente.Dopo un primo tentativo, cercando di fare soffiare fuori i due corpi metallici dalle cavità nasali, la corsa al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Anna di San Fermo della Battaglia.I medici si sono subito presi cura della piccola. Con uno strumento ad uncino, una sorta di ferro da maglia, il personale dell’ospedale ha estratto prima una e poi l’altra pallina. La bambina ha versato qualche lacrima, forse più per lo spavento che per il dolore. Per effettuare l’intervento non è stato infatti necessario praticare alcuna anestesia. Dopo poco più di un’ora la bambina era di nuovo a casa. Gli incidenti domestici di questo tipo non sono affatto rari.

  • Bimba introduce due sfere magnetiche nelle narici, soccorsa al Sant’Anna

    Bimba introduce due sfere magnetiche nelle narici, soccorsa al Sant’Anna

    Il regalo ricevuto in occasione dell’Epifania dal fratello maggiore si trasforma in un grande spavento per una bambina comasca di sei anni, portata ieri pomeriggio al pronto soccorso dalla madre.La bimba stava giocherellando con alcune palline calamitate. Sfere colorate, molto piccole, di meno di mezzo centimetro di diametro. Possono formare catene, collanine e altre figure grazie al magnetismo. La bambina ne ha però infilate due nel naso. Il fatto è avvenuto mentre in casa si trovavano entrambi i genitori. È stata la madre ad accorgersi che qualcosa luccicava nel nasino della piccola che, forse per paura di essere sgridata, non aveva detto nulla dell’incidente.Dopo un primo tentativo, cercando di fare soffiare fuori i due corpi metallici dalle cavità nasali, la corsa al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Anna di San Fermo della Battaglia.I medici si sono subito presi cura della piccola. Con uno strumento ad uncino, una sorta di ferro da maglia, il personale dell’ospedale ha estratto prima una e poi l’altra pallina. La bambina ha versato qualche lacrima, forse più per lo spavento che per il dolore. Per effettuare l’intervento non è stato infatti necessario praticare alcuna anestesia. Dopo poco più di un’ora la bambina era di nuovo a casa. Gli incidenti domestici di questo tipo non sono affatto rari.

  • Bimbo nasce in auto proprio davanti all’ospedale

    Bimbo nasce in auto proprio davanti all’ospedale

    Un bimbo che ha fretta di venire alla luce, la corsa in auto dei genitori all’ospedale, ma alla fine il lietro evento avviene proprio sui sedili della macchina parcheggiata davanti all’ingresso del presidio.

    È una storia a lieto fine quella accaduta questa mattina davanti all’ospedale Sant’Anna a San Fermo della Battaglia. Mamma e bimbo stanno bene. Tutto era cominciato alle 8 di ieri.

    La donna una venticinquenne di origini filippine alla prima gravidanza era in preda alle doglie. Le contrazioni diventano più frequenti, così, accompagnata dal marito, la 25enne parte dalla sua casa di Erba diretta verso l’ospedale Sant’Anna.

    Sull’auto ci sono la coppia e la suocera della giovane. Il marito percorre più velocemente possibile i circa 20 chilometri che separano la casa dall’ospedale. Si tratta comunque di un viaggio di una quarantina di minuti, così quando arriva l’auto non è più possibile raggiungere il reparto. Il parto avviene in auto.

    I due addetti alla vigilanza in servizio riescono ad attivare l’emergenza sanitaria interna dell’ospedale, passa dal parcheggio anche una ginecologa che si stava recando all’ospedale di Cantù e può controllare mamma e bambino. Dopo pochi secondi arriva anche l’équipe dell’Anestesia e Rianimazione, quella dell’Ostetricia e quella della Neonatologia con un’apposita culla da trasporto per trasferire poi in ospedale la donna e il suo piccolo per le cure necessarie.

    Il bambino, nato alla 35esima settimana, pesa 1.440 grammi e ora è ricoverato in Terapia Intensiva Neonatale in buone condizioni.

  • Bivacchi tra i reperti della Spina Verde

    Bivacchi tra i reperti della Spina Verde

    Chiari segni di fuochi accesi nella “Camera Grande”

    Tutti pazzi per le monete romane. In città si ipotizzano sedi museali, percorsi, in molti sono in attesa di conoscere la presenza di altri reperti nella zona dell’ex Teatro Cressoni, ma pure altrove dove la Como romana si è sviluppata e ha messo le basi di quella che sarebbe diventata la città medievale e quindi l’attuale.

    A questa voglia di riscoprire il passato e preservare l’antico, fa da contraltare l’incuria che investe quello che rappresenta un altro patrimonio della civiltà comasca.Stiamo parlando del Parco Spina Verde. Le immagini che pubblichiamo in questa pagina evidenziano segni di presenze e di devastazione.

    Resti di fuochi accesi in particolare all’interno della cosiddetta “Camera Grande”. Si tratta di vere e proprie stanze scavate nella roccia che rappresentano resti di abitazioni nell’area risalenti alla cosiddetta civiltà di Golasecca (databile tra la fine età del bronzo e l’inizio dell’età del ferro, ovvero nell’XI secolo a.C.).

    Le camere in roccia sono strutture rettangolari, scavate nella roccia su due o tre lati, con un piano rialzato in legno e in argilla e la copertura sorretta da pali. La più evidente è appunto la Camera Grande. I vandali non si sono fermati a bivaccare a Pianvalle, che sorge sulle pendici del monte Caprino. Si sono pure divertiti a crivellare di colpi i cartelli con tutte le indicazioni del sito archeologico.

  • Blitz contro la prostituzione nel Comasco: eseguite 23 ordinanze di custodia

    Blitz contro la prostituzione nel Comasco: eseguite 23 ordinanze di custodia

    La Procura di Como e la squadra Mobile di Milano hanno dato esecuzione a una ordinanza di custodia cautelare a carico di 23 indagati (22 albanesi più una donna rumena) accusati a vario titolo di gestire la prostituzione lungo le strade della Bassa comasca e della Brianza lariana.

    Attività che avrebbe riguardato i Comuni di Mariano Comense, Arosio, Lentate sul Seveso, Bregnano, Cermenate, Figino Serenza e Vertemate con Minoprio. Venticinque le ragazze sfruttate. Tra i capi di imputazione lo sfruttamento aggravato della prostituzione e, in tre casi, anche la detenzione di un’arma.