Categoria: Cultura e spettacoli

  • A Cernobbio: “Qui c’è campo”, la cultura agricola riconquista terreno

    A Cernobbio: “Qui c’è campo”, la cultura agricola riconquista terreno

    Villa Bernasconi, il Centro civico di Piazza Santo Stefano e la Riva di Cernobbio l’11 e il 12 maggio si trasformano in una speciale vetrina sul mondo dell’agricoltura. Educatori, animatori, esperti del mondo contadino si uniscono per “Qui c’è campo”, evento nato per stimolare la nascita e lo sviluppo di nuove attività agricole che servano a rivitalizzare e a valorizzare il territorio con una corretta gestione e manutenzione.«Cernobbio dovrà essere riconosciuta come centro di riferimento per un’agricoltura moderna – è l’auspicio del sindaco Matteo Monti – che terrà conto delle peculiarità del territorio, della tradizione vista però in termini attuali e innovativi». Sabato 11 maggio il Museo di Villa Bernasconi ospiterà alcuni incontri formativi (ingresso: 5 euro; prenotazione sul sito www.villabernasconi.eu) sulla gestione di un’azienda agricola, sul coltivare bio e sulle varietà tipiche del territorio lariano.Al Centro civico di piazza Santo Stefano si inizierà alle 9.45 inaugurando “Il giardino delle aromatiche”. A seguire, un momento di scambio di semi e piantine con la Società Ortofloricola Comense e l’incontro “Local food – cucinare con i prodotti del territorio”, con lo chef stellato Davide Caranchini.Domenica 12 maggio la Riva di Cernobbio e piazza Risorgimento ospitano una mostra mercato con i produttori del territorio lombardo, lo showcooking “In cucina con i fiori” (ore 12), l’incontro “Il rabarbaro… dall’orto alla marmellata” (ore 14) e il laboratorio per bambini “Il mondo delle api” (ore 16). Info: www.comune.cernobbio.co.it.

  • Benessere e arte domenica al parco del Grumello

    Benessere e arte domenica al parco del Grumello

    Parco e Serra della Villa del Grumello si animeranno domenica 12 maggio all’insegna della natura e del benessere. Dalle 10.30 alle 11.30, Qi gong nel Parco, ciclo di incontri con pratica-arti, a cura di Associazione Fisiq-Kyp. In contemporanea, lezione tematica pratica “Comunicare con il cane” aperta a tutti i cani con relativi accompagnatori a cura di Sergio Ghidelli.Prenotazione consigliata: parco@villadelgrumello.it. Alle 17, “Spunti di vista”, attività fotografica guidata gratuita e aperta a tutti (con cellulare, tablet o macchina fotografica), a cura di Daniela Manili Pessina (architetto e consulente visual), con la partecipazione del fotografo Andrea Butti. Prenotazione obbligatoria parco@villadelgrumello.it.

  • Arte ambientale, evento a Mariano

    Arte ambientale, evento a Mariano

    Gallery Sweet
    Galleryoutdoorspegne
    la sua terza candelina. La biennale di arte ambientaleopen
    air,
    nata nel 2015 a Mariano Comense, apre le sue porte con una nuova
    edizione dall’11 maggio al 2 giugno. Le protagoniste sono ancora
    una volta opere realizzate con materiali naturali o di recupero,
    collocate nel terreno agricolo con accesso da
    via Luini-via Segantini (accanto al civico 90) e frutto
    della selezione di progetti pervenuti tramite bando emesso
    in dicembre.

    Tra
    le numerosissime proposte inviate, Peppo
    Peduzzi, presidente dell’Associazione
    Amici dei Musei della Città di Cantù e del suo Territorio, Laura
    Marzorati, Giampaolo
    Mascheroni, soci dell’Associazione, ed Elena Isella, curatrice
    della mostra, hanno selezionato i lavori di: Luisella Abbondi, gli
    allievi della Fondazione Minoprio, Valerio Anceschi, Francesco
    Auciello, Rita Bagnoli, Alessandra Biagini, Vittorio Mario Bianchi,
    Emanuela Bizzozero, Renato Calaj, Mauro Calvi, Aurelio Porro ed
    Eleonora Pozzi, Angela Caremi, Anna Cassarino,
    Centro Diurno di Seregno,
    Dipartimento Salute Mentale – ASST Vimercate,
    Fabio Ceschina, Fiorella Cicardi, Virginia Clericetti, Carla
    Fumagalli, Daniela Gorla Fossa,
    Milena Gullo, Pino Lia, Battista Luraschi, Elena Mambretti, Anaid
    Manoukian, Alessandro Marelli, Marta Mariano, Jean Mégier,
    Massimiliano Miazzo, Microcollection, Yari Miele, Eleonora Monguzzi,
    Agostina Pallone, Angelo Reccagni, Filippo Sala, Maria Grazia Serina,
    Sul filo dell’arte, Giordana Zuffardi.

    Come
    da copione, la mostra è coronata dall’opera di un artista chiamato
    a lavoraresite
    specificnel parco. Quest’anno è stata invitata Antje Stehn (Friburgo,
    1962) che attraverso l’operaIbridovuole riflettere sui concetti di ospitalità e di interculturalità,
    mettendo in atto un dialogo tra mondi apparentemente lontani al fine
    di creare
    relazioni, risonanze e interferenze.

    Novità di quest’anno è la presenza in
    piazza Roma a Mariano Comense di un’opera realizzata da Icio Borghi
    perGallery Sweet Galleryoutdoor2019: un elemento di curiosità
    e sorpresa che crea un legame tra il centro città e il terreno
    agricolo dove è ospitata la mostra.

    Si è
    inoltre voluto rinnovare la collaborazione con le scuole del
    territorio e, grazie all’impegno degli insegnanti, espongono in
    mostra gli
    allievi della Fondazione Minoprio
    e gli studenti della IV A e della IV B della Scuola Primaria Giovanni
    Del Curto di Mariano Comense.

    Le opere presentate
    in mostra sono sculture e installazioni realizzate prevalentemente
    con materiali di origine naturale. Il progetto curatoriale ed
    espositivo diGallery
    Sweet Galleryoutdoorsi inserisce, infatti, nella scia di quelle tendenze artistiche
    contemporanee note come Arte ecologica (Ecological Art), Arte nella
    Natura (Art in Nature), Arte effimera (Ephemeral Art). I contenuti
    cheGallery
    Sweet Galleryoutdoorvuole indagare e comunicare si concentrano sul rapporto tra natura,
    paesaggio e arti visive, nel quale grande rilevanza ha la relazione
    personale e affettiva dell’artista, e poi del fruitore, nei
    confronti della natura e del luogo specifico in cui l’opera viene
    concepita e realizzata.

    Al fine di individuare la miglior opera
    del concorso, i
    lavori presenti in mostra verranno
    valutati da una giuria composta da Elena
    Isella, curatrice diGallery
    Sweet Galleryoutdoor,
    Antonella
    Giovenzana (ARCgallery)
    gallerista,
    Laura Fattorini curatrice,
    Antonio Colombo collezionista e
    un cittadino marianese scelto per
    sorteggio su autocandidatura.

    La
    manifestazione è
    organizzata e sostenuta dall’amministrazione comunale di Mariano
    Comense e dall’Associazione Amici
    dei Musei della Città di Cantù e del suo Territorio, con il
    patrocinio di Regione Lombardia – Il Consiglio, della Fondazione
    Minoprio e del Parco delle Groane, con la sponsorizzazione tecnica di
    Fratelli Ronchetti (Cantù). Il
    progetto è stato inoltre realizzato con il contributo di UniTre
    Mariano Comense e di Fondazione Cariplo, realtà impegnata nel
    sostegno e nella promozione di progetti di utilità sociale legati al
    settore dell’arte e cultura, dell’ambiente, dei servizi alla
    persona e della ricerca scientifica: Fondazione Cariplonon
    è un semplice mecenate, ma il motore di idee. Ulteriori informazioni
    sul sitowww.fondazionecariplo.it

    Gallery Sweet
    Galleryoutdoorha tra i suoi obiettivi fondanti la promozione dell’arte
    contemporanea, la partecipazione attiva della comunità locale, la
    sensibilizzazione sui temi della salvaguardia della natura. Nella
    prospettiva di raggiungere tali scopi sono previsti nei fine
    settimana visite guidate, attività e incontri.

    Si inizia domenica
    12 maggio (ore 15.00) con la visita guidata riservata per UniTre
    Mariano Comense, sponsor diGallery
    Sweet Galleryoutdoor.
    Si prosegue domenica 19 maggio (ore 17.00 con partenza dalla Scuola
    d’Arte di Cabiate, via Padulli 51, Cabiate) con la passeggiataTu
    sei natura,organizzata dall’artista Filippo Borella, sulle orme di Hamish
    Fulton. Sabato 25 maggio (ore 15.00) apre straordinariamente le sue
    porte lo studio dell’artista marianese Lino Cappellini. Domenica 26
    maggio sarà possibile partecipare alle lezioni di Qj Gong e di Tai
    Chi, tenute dalla Scuola
    Itcca Italia.
    La mostra si conclude domenica 2 giugno (ore 15.00) con ilfinissagemusicaleI musicanti di
    Brema(letture itineranti e
    interventi musicali) a cura del collettivo di improvvisazione
    Vladimir Majakovskij.

  • Canzoni che fanno la storia in scena a Cantù

    Canzoni che fanno la storia in scena a Cantù

    Certe canzoni, oltre a veicolare sentimenti ed emozioni collettive,
    sono anche un mezzo straordinario e potente per raccontare le
    trasformazioni che investono la società di ieri e di oggi. Con due
    iniziative editoriali, che la Squilibri editore ha promosso in
    collaborazione con il Club Tenco e Cose di Amilcare, la costola
    catalana della più prestigiosa rassegna europea sulla canzone
    d’autore, si è voluto proprio raccontare questi cambiamenti sia
    quando riguardano relazioni così prossime all’esperienza
    quotidiana di ognuno, come quella tra padri e figli, sia quando
    riguardano un’epoca storica e una temperie culturale libertaria,
    come il ’68.

    Nascono così due volumi, il primo èMultifilter. Mito e memoria
    del padre nella canzone, con due CD allegati a cura di
    Sergio Secondiano Sacchi. Trentasei canzoni, molte delle quali
    inedite, di alcuni dei più originali esponenti della scena musicale,
    da Mauro Ermanno Giovanardi a David Riondino, da Mimmo
    Locasciulli a Sergio Cammariere, dai Têtes de Bois a Peppe
    Voltarelli, animano così, nei due CD, un affresco sonoro sulla
    figura del padre, tra memoria personale, racconto generazionale e
    trasfigurazione mitica, seminando spunti di riflessione raccolti nel
    volume da altri autori ed artisti, da Francesco Guccini a Gianni
    Mura, da Paolo Virzì a Carlo Petrini. “Una
    circonvallazione cantata e ragionata intorno alla figura del padre”,
    per dirla con le parole di Sergio Secondiano Sacchi, che non investe
    quindi solo una sfera privata, emozionale e biografica ma mira anche
    a definire i riferimenti culturali che le diverse rappresentazioni
    paterne inevitabilmente implicano.

    Il secondo volume èVent’anni di
    Sessantotto. Gli avvenimenti e le canzoni che raccontano
    un’epocadove, attorno alle 45 canzoni raccolte nei due CD
    allegati al volume, si leva una fascinosa rappresentazione –per
    parole e immagini- di quel ramificato pensiero di libertà conosciuto
    come Sessantotto, seguendone anticipazioni e riprese, dalle
    contestazioni studentesche di Berkeley alla caduta del muro di
    Berlino. Non “le canzoni e le musiche dell’anno 1968”, ma una
    raccolta di brani che raccontano le vicissitudini del Sessantotto al
    di là della loro data di pubblicazione, affidate alla viva voce di
    interpreti di eccezione tra i quali Claudio Bisio, Cristiano
    De André, Petra Magoni, Alessandro D’Alessandro, Paolo
    Pietrangeli, Alessio Lega, Max Manfredi, e molti altri
    artisti della scena europea. Il lavoro vuole animare un
    grandioso affresco su un’epoca di contestazione e rivolta con
    l’intrigante e mai banale ricostruzione di Sergio Secondiano
    Sacchi, il puntuale controcanto dei disegni e dei fumetti
    di Sergio Staino, la vivace analisi storica di Steven
    Forti.

    I due volumi saranno presentati sabato
    11 maggio, alle 17 presso gli spazi dell’associazione Spazio
    Libri La Cornice, in viale Ospedale 8 a Cantù. Intervengono Antonio
    Silva e Andrea Parodi, alla presenza degli autori: Sergio
    Secondiano Sacchi, Sergio Staino, Steven Forti.

    Architetto con la passione per la
    musica, Sergio Secondiano Sacchi ha scritto libri sulla
    canzone d’autore e curato dischi collettivi, presentando in Italia
    autori come Vladimir Vysotskij, Pablo Milanés, Lluís Llach, Pi de
    La Serra e Joaquín Sabina.

    Disegnatore, scrittore, regista,
    operatore culturale e vignettista “storico” de l’Unità,
    di cui è stato anche direttore, Sergio Staino collabora
    tuttora con alcuni dei più importanti quotidiani e periodici
    italiani

    Professore di Storia Contemporanea
    presso l’Università Autonoma di Barcellona e ricercatore presso
    l’Università Nova di Lisbona, Steven Forti collabora con
    molte riviste tra Italia, Spagna e Grecia. Ingresso libero.

  • Dibattito sul “Cenacolo” di  Leonardo

    Dibattito sul “Cenacolo” di Leonardo

    Il Centro culturale Paolo VI di Como, in collaborazione con la Diocesi di Como, propone per il prossimo mese di maggio un percorso intitolato“Mai
    a sé medesimo satisfatto”. Leonardo inquieto, a cinquecento anni dalla morte.

    Un tratto caratteristico del genio toscano, registrato sin dalle prime biografie, fu infatti la suainquietudine, che lo portò a una vitalità e a una curiosità proprie di tutta la sua vita.

    Al contempo, Leonardo è ancorainquieto, perché – forse – non del tutto compreso. Il profluvio di eventi e celebrazioni, specialmente nel quinto centenario della morte, non sempre ha saputo focalizzarne con rigore il pensiero e la produzione.

    Il progetto di due incontri sul capolavoro milanese dell’Ultima cena e sull’epoca rinascimentale è finalizzato
    a cercare di ricondurre la figura e l’opera nel corretto alveo della storia, dell’ambiente e del significato autentico.

    Il primo incontro –Il Cenacolo. Un’opera conosciuta? L’Ultima cena tra iconografia eucaristica e osservanza domenicana –si terrà venerdì 10 maggio, alle ore 21, presso l’Auditorium Don Guanella di Como (Via Tommaso Grossi 18) e avrà come relatori il prof. Alessandro Rovetta, storico della Critica d’arte presso l’Università Cattolica di Milano, e il prof. don Andrea Straffi, docente di Arte cristiana e direttore dell’Ufficio beni artistici della Diocesi di Como.

    Verrà proposta, attraverso la proiezione di immagini, una lettura del contesto in cui si
    trova l’Ultima cena e dell’iconografia del dipinto, il cui messaggio rimanda al dramma dell’uomo di tutti i tempi, dramma che trova una risposta nel dono di Cristo.

    Alessandro Rovettaè professore di Storia della critica d’arte presso la Facoltà di Lettere e Filosofia
    dell’Università Cattolica di Milano.

    Dal 2009 dirige la rivista «Arte Lombarda».

    È membro del direttivo della Società Italiana di Storia della critica d’arte e della Classe di Studi Borromaici della Biblioteca e Pinacoteca
    Ambrosiana.

    Ha pubblicato volumi, saggi e articoli di storiografia artistica, collezionismo, museologia e storia dell’arte moderna ed è stato curatore di
    mostre dedicate a Leonardo e a Michelangelo.

    Andrea Straffiè direttore dell’Ufficio
    di Arte sacra della Diocesi di Como e responsabile del progetto di inventariazione dei beni culturali ecclesiastici diocesani.

    Insegna arte cristiana presso il Seminario vescovile di Como e iconografia presso l’Accademia Aldo Galli di Como.

  • A Volandia  Tardonato protagonista dell’evento per il 50° dell’allunaggio

    A Volandia Tardonato protagonista dell’evento per il 50° dell’allunaggio

    Centomila anni luce in una tela. Arte e fisica del cosmo si sposano in Brianza. Si definisce «fotografo creativo» e «astrofilo divulgatore» ma è soprattutto pittore, specialista nella space art. Dipinge con spatole, pennelli e anche a mani nude, con l’acrilico e le resine, con molte velature e iridescenze e tempi lunghi di lavorazione. Anche mesi a volte.I suoi soggetti dimorano nello spazio. Sono comete, galassie, ghiacci e nubi cosmiche anche simbolicamente inseriti in cristalli di rubini smeraldi e altre pietre preziose per evidenziare l’affinità tra microcosmi e macrocosmi, con lo stesso geometrico ordine molecolare. E non mancano omaggi a radiotelescopi e stazioni spaziali.«Ci sono varie tendenze nella space art – dice – Quella americana, più orientata alla divulgazione e al realismo, e quella europea, più aperta alla fantasia. Io sono una via mediana. Coltivo un’arte che celebri, a vario titolo, la bellezza dei corpi celesti e ne esalti il lato estetico».Chi parla è Giorgio Tardonato che dal 3 agosto sarà protagonista di una personale dal titolo “Luna 50” a mezzo secolo dallo storico allunaggio del 1969, a cura dello Studio Tablinum di Bellagio in una cornice del tutto particolare e consona ad ospitarlo, il Museo dell’Aeronautica di Volandia a Somma Lombardo (Varese), nell’area Ex officine Aeronautiche Caproni di via per Tornavento 15.Tardonato lavora soprattutto sulle superfici piane delle tele che si fa da solo, con il lino, ma ogni tanto si diletta nella scultura e proprio sculture sono le opere nate per Volandia che anticipiamo in questa pagina.«La mostra d’arte “Luna50” – dice Alessandro Cerioli, curatore di Tablinum – che si terrà presso il padiglione dello spazio del Museo dell’Aeronautica di Volandia, ha la pretesa di glorificare il connubio fra arte e scienza, inserendo quest’ultima come “fedele alleata” dell’astronomical art, che il protagonista di questa mostra, Giorgio Tardonato, ha saputo in questi ultimi decenni valorizzare ed esaltare come meglio non si sarebbe potuto, con un unico pensiero: come mantenere in equilibrio queste due componenti».Intanto ha totalizzato ben 8.518 visitatori in soli due giorni la mostra curata da Tablinum al Museo di Palazzo Reale a Genova dove espongono le artiste Giusi Lorelli, Pascale Margail e Sarah Aller. Si intitola “Collisioni” e si terrà nelle Sale della Corte fino al 19 maggio.La mostra “Luna50”si terrà in agosto al Museo di Volandia nell’area Ex officine Aeronautiche Capronidi via per Tornavento 15 in località Case Nuovea Somma Lombardo (Varese). Nel nuovo padiglione dell’aeronautica spaziale il pubblico cammina tra pianeti e satelliti, osserva la volta celeste con il planetario e rivive tutte le missioni che il genere umano ha effettuato per conquistare lo spazio, con le ricostruzioni dei razzi Saturn V e Soyuz in scala 1:10

  • Bellagio si racconta in un nuovo libro

    Bellagio si racconta in un nuovo libro

    L’invito a scoprire Bellagio che dà il titolo all’ultimo libro di Lucia Sala è pienamente giustificato anche nei confronti di chi considera ormai nota e famigliare la Perla del Lario, meta secolare di villeggianti e visitatori e irrinunciabile tappa privilegiata del turismo internazionale.L’autrice, appassionata indagatrice del passato del territorio anche attraverso la ricerca etnografica sul campo, ha messo in luce in apprezzate pubblicazioni molti aspetti del passato sul Lario.“Scoprire Bellagio. Il borgo, le ville e le frazioni”, edito da New Press con il contributo del Comune di Bellagio (pp. 209, € 19) presenta  la suddivisione “per zone” di una guida turistica con cartine orientative, ma i contenuti, riccamente illustrati, sono una vera e propria miniera di conoscenze che ciascuno può integrare, precisa la presentazione, “con i propri ricordi e la proprie esperienze”.Lungo gli itinerari proposti tracce piccole e grandi raccontano la storia di Bellagio e delle sue genti fra lago e terra, mescolata alle esperienze di villeggianti, turisti e viaggiatori.Nel cuore del borgo le antiche fortificazioni, il perimetro della piazza porticata occupata un tempo dal lago, gli storici hotel e negozi, le scalinate testimoniano variegate storie di vita: dai Capitani del Lario che risiedevano nel castello – situato dov’è oggi l’Hotel Florence – a Marchesino Stanga, tesoriere di Ludovico il Moro, che volle l’amena dimora sul promontorio poi divenuta Villa Serbelloni; dagli imprenditori che diedero impulso e lustro al paese – fra di essi  Antonio Mella, Domenico Vitali, gli svizzeri Breitschmidt e Bucher – a nobili quali Francesco Melzi D’Eril e Tommaso Gallarati Scotti, proprietari della splendida Villa Melzi.Impressionante l’elenco dei  personaggi storici che soggiornarono nella “perla” lariana: imperatori e sovrani di tutta Europa,  grandi leader come Churchill, F.D. Roosevelt, John Fitzgerald Kennedy, artisti quali Franz Liszt, Stendhal, Carlo Carrà, Filippo Tommaso Marinetti, numerose celebrità di Hollywood.Merito del libro tuttavia è quello di mettere in luce molte altre figure di grande interesse legate al territorio bellagino. Affascinano ad esempio le vicende della famiglia di Jacopo Rezia, studioso di anatomia nell’Ateneo Pavese, che nella frazione Regatola ospitò Alessandro Volta e Giuseppe Parini, o la storia della fondazione  del Convento dei Cappuccini, con annessa scuola per i poveri, da parte di Ercole I Sfondrati, a ricordo dell’amata moglie Lucrezia Cybo.Tutti da scoprire infine i luoghi meno noti e le tracce concrete di tante vicende: ad esempio la porzione dell’antico Lazzaretto di manzoniana memoria trasportata da Milano dopo la demolizione ottocentesca e tuttora nel parco di Villa Melzi, oppure la curiosa piccola casa detta Gatrocica  (oggi scomparsa) voluta dalle famiglie Gallarati Trotti, Ciceri e Caimi per riunirsi in amenità e allegria sotto il segno delle Muse.

    Il libro sarà presentato domani dalla  Società Archeologica Comense   alle 18  presso la sede del Consorzio Eureka di via Martino Anzi 8 a Como (ingresso libero).

  • Birra e jazz con il circolo “Sardegna”

    Birra e jazz con il circolo “Sardegna”

    Domenica 19 alle 17.30 all’Officina della Musica in via Giulini 14B il circolo e “Sardegna” di Como e Circolo “Amsicora” di Lecco organizzano una degustazione di birre artigianali sarde prodotte dal Microbirrificio artigianale Lara di Tertenia (OG). A creare un’atmosfera di totale relax, l’Evergreen Jazz Trio formato dai tre strumenti fondamentali per la ritmica jazz quali il pianoforte, il contrabbasso e la   batteria, capaci di realizzare una sonorità acustica ineguagliabile. Il repertorio è costituito dai grandi “evergreen” del periodo jazzistico più prolifico dei grandi compositori   musicali che in questa occasione vengono proposti in modo attuale pur mantenendo la caratteristica   fondamentale che ne decretò il successo. Canzoni di Arlen, Berlin, Carmichael, Ellington, Gershwin,   Kern, Mancini, Porter, Rodgerts, Van Heusen fanno parte del repertorio dell’Evergreen Jazz Trio composto da Carlo Uboldi al pianoforte, Antonio Cervellino al contrabbasso e Marco Caputo alla batteria.Ingresso gratuito, ma limitato a 50 partecipanti che potranno prenotare la loro adesione contattando direttamente la sede del nostro Circolo. Per maggiori informazioni: www.circolosardegnacomo.it.

  • Il Canton Ticino va a tutto jazz

    Il Canton Ticino va a tutto jazz

    Live d’autoreDa domani sera fino a sabato 29 ottobre Lugano ospiterà tre intense serate dal titolo Estival Nights, con star del jazz internazionale del calibro di Robert Glasper, Randy Crawford & Joe Sample, Incognito, George Gruntz e Mario Biondi.La rassegna live curata direttamente dallo staff dell’Estival Jazz luganese prolunga così anche in autunno il clima effervescente dell’estate musicale sul Ceresio. Si partirà domani  allo Studio 2 della Radio della Svizzera Italiana di Lugano-Besso dove, nell’ambito della stagione  “Tra Jazz e Nuove Musiche”, si esibirà

    il poliedrico pianista statunitense Robert Glasper. Venerdì 28 e sabato 29 ottobre, le Estival Nights si sposteranno poi al Palazzo dei Congressi di Lugano.  Venerdì 28, la serata verrà inaugurata dall’incredibile accoppiata Randy Crawford-Joe Sample,  che da anni percorre con successo i sentieri più delicati e raffinati del soul-jazz, e proseguirà poi con gli Incognito, da trent’anni collettivo tra i più frizzanti e esplosivi della scena soul-funk e tra gli inventori del cosiddetto “acid jazz”.Sabato 29, sul palco  salirà dapprima la Concert Big Band di  George Gruntz, da 40 anni in attività affiancato da “guest” del calibro di Franco Ambrosetti alla tromba e al flicorno.  Seguirà poi Mario Biondi, il crooner italiano dalla voce calda e potente che si rifà, anche stilisticamente, a maestri del ”black sound” quali Lou Rawls, Isaac Hayes, Teddy Pendergrass e Barry White. I biglietti per le due serate   al Palazzo dei Congressi di Lugano (venerdì 28 e sabato 29 ottobre, ore 20.30) sono acquistabili  suwww.biglietteria.ch, al Centro Apollo Lugano, da By Pinguis Bellinzona, da Music City Soldini Locarno, nei grandi magazzini Manor del Ticino e nelle biglietterie Ffs di Bellinzona, Biasca, Chiasso, Locarno, Lugano e Mendrisio nonché al Palacongressi. I live iniziano  sempre alle 20.30.

  • Al Balbianello il dress code è anni Cinquanta

    Al Balbianello il dress code è anni Cinquanta

    Villa Balbianello

    Viaggio a ritroso nel tempo con i giovani del Fai. Domenica 10 giugno si terrà l’eventoThe Fabulous ’50s – Summer Event, festa d’estate a Villa del Balbianello a Lenno in Tremezzina, la proprietà del Fai più visitata d’Italia anche grazie alla saga diStar Wars.

    In seguito al grande successo delle passate edizioni di “Una notte alla Villa”, il gruppo Fai giovani di Como torna a proporre una serata imperdibile in uno dei luoghi più suggestivi e significativi del nostro territorio.

    Le edizioni 2013, 2014 e 2015 hanno visto la partecipazione di più di 150 persone a serata e il coinvolgimento di sponsor di richiamo internazionale.La Villa, che sarà fruibile nei suoi interni per una suggestiva visita notturna, sarà il contesto ideale per un aperitivo accompagnato da musica dal vivo a tema. Il raggiungimento della Villa avverrà tramite taxiboat (incluso nel contributo di partecipazione) con partenza presso il Lido di Lenno dalle ore 18. Tutto esclusivamente all’insegna del tema “Anni ’50”, con dress code adeguato: tra “Grease”, “Ritorno al futuro”  e “Happy Days”.

    L’evento non avrà luogo in caso di pioggia. La quota di partecipazione relativa alla fascia 18 – 35 anni per i non iscritti al Fai (pari a 30 euro) comprenderà la prima iscrizione annuale al Fondo Ambiente (la tessera sarà consegnata in loco). Per informazionicomo@faigiovani.fondoambiente.it.