Categoria: Cultura e spettacoli

  • Elena Ferrini, racconti nel segno di Piero Chiara

    Elena Ferrini, racconti nel segno di Piero Chiara

    il libro della docente comasca Elena FerriniL’estate dei venticinque anni(Varese, Macchione), una raccolta di racconti insignita del prestigioso Premio Chiara per racconti inediti 2018, è stato presentato stasera a Como al Metropole Suisse di via Cairoli 14/16 a Como.Perché una serie di racconti e non un romanzo? Gli editori di solito storcono il naso di fronte alle raccolte di narrativa breve. «Il racconto mi è congeniale per la misura – spiega Elena Ferrini – Mi piace realizzare una storia che abbia un suo compimento in uno spazio narrativo relativamente breve, e così far conoscere personaggi, vicende e luoghi sempre diversi di racconto in racconto».Interessanti e curiosi i nomi dei protagonisti. «Sì, ho una particolare cura nella scelta dei nomi che sin dalla loro attribuzione ai vari personaggi, ne condizionano i comportamenti. I latini dicevano “omen nomen”, e io condivido questa locuzione, che ha soprattutto valore augurale. Anche se a volte la uso in senso antifrastico. Penso a Isolina, che in realtà ha una personalità aperta e socievole». Nei suoi racconti spicca la presenza di coppie, solidali e perlopiù unite. «Mi sembra che le mie coppie dove non mancano i tradimenti, che io colloco preferibilmente in età giovanile, siano realistiche, ancorché rare. In fondo i miei personaggi sono intelligenti e comprensivi, sanno trovare i loro spazi senza soffocarsi, sanno mettere insieme le forze dinanzi alle sventure. È il loro segreto per restare unite».

  • Fabian Lavia, chitarra lariana alla Radio Svizzera

    Fabian Lavia, chitarra lariana alla Radio Svizzera

    Fantasie di arpeggi che ridefiniscono, ampliandone l’orizzonte, il concetto di “ibrido”, e mettono in connessione l’arte antica della chitarra e il computer costruendo trame ipnotiche che invitano ad ascolti plurimi. Con effetti che rimandano alle sperimentazioni della musica contemporanea e anche a quelle della musica psichedelica, e con atmosfere ora armoniche ora dissonanti, ora placate e meditative ora furibonde e sincopate. Il tutto nasce, con uno sguardo al paesaggio della regione dei laghi che è palpabile sia dall’ondeggiare sinuoso dei fraseggi che dalle opere d’arte che li accompagnano nel supporto multimediale, dalla fantasia di Sergio Fabian Lavia, chitarrista, compositore, performer e sound designer nato a Buenos Aires e di origine italiana, che vive a Menaggio. La sua musica di ricerca, con le caratteristiche ibride suddette, è pubblicata in un nuovo dvd, “Saudalgia – classical guitar & electronics”. Il cofanetto molto lussuoso, completo di partiture anche in versione digitale, invita a un’entusiasmante esperienza estetica. La musica è stata creata originariamente in quadrifonia. Lavia è protagonista da oggi degli incontro musicali alla Rete Due della Radio della Svizzera Italiana nel programma “Juke Box ‘900” a cura di Claudio Farinone, il ciclo si intitola “Attraverso la chitarra”. Domani alle 20 il tema è il Brasile, seguiranno l’Argentina il 3 marzo, “La chitarra e l’elettronica” il 10 marzo e “Fra composizione e improvvisazione” il 24 marzo, sempre alle 20.

  • Festival culturale a Olgiate con Fogar, De Sfroos e Sant’Elia

    Festival culturale a Olgiate con Fogar, De Sfroos e Sant’Elia

    Dopo il positivo esordio dello scorso anno, il “Circolo Culturale Dialogo” propone la seconda edizione di “OlgiateCult”, festival della cultura di Olgiate Comasco. In programma incontri con valenti e noti autori, mostre d’arte, aperitivi letterari, libri, cena con l’autore. Come lo scorso anno gli eventi avverranno oltre che nelle sedi preposte quali il Centro Medioevo, Palazzo Volta e Villa Camilla, anche in luoghi che coinvolgeranno il tessuto commerciale con un tour cittadino di mostre d’arte. Tra i temi affrontati l’architettura futurista di Antonio Sant’Elia, genio comasco, e le imprese di Ambrogio Fogar.

    Ecco il programma degli incontri, tutti a ingresso libero.

    -dal 29 marzo al 20 Aprile – Galleria GALPpiazza Umberto I, 9Qui era tutta campagna mostra dell’artista Gianfranco Asveri

    -Sabato 6 Aprile –Medioevo–ore 17 Inaugurazione mosta su Ambrogio Fogar navigatore, esploratore e scrittore con la partecipazione di ospiti illustri;-ore 21 Mirko Paulon –sindaco di Tavernerio- Presenta il romanzo “Il galleggiante”;

    -Domenica 7 Aprile –Medioevo–dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18 mostra su Ambrogio Fogar;-ore 17 Giuseppe Bresciani presenta il libro “Le infinite ragioni” nel 500° anniversario della morte di Leonardo da Vinci;-ore 20,30 Davide Van De Sfroos presenta il nuovo libro “Taccuino d’ombre” (La Nave di Teseo);

    -Lunedì 8 Aprile –a cura dell’Associazione Genitori “La lanterna”Pasticceria Regno delle due Sicilie, via Roma 16-ore 9,30 William Portinari e Silvia Maioni“Lupus in fabula” come giocare con i racconti in famigliaPalazzo Volta-ore 14 Claudio Virdis “La cicala e la formica” per costruire grandi capitali cresciamo piccoli risparmiatori;ore 21 Pedagogista Laura Romano “La bella e terribile età” I bisogni educativi della preadolescenza

    -Martedì 9 Aprile –Medioevo–dalle 19,30 mostra su Ambrogio Fogar;-ore 21 Annalisa Monfreda, direttore di “Donna Moderna”, “Starbene” “Tustyle”, presenta il libro “Come se tu non fossi femmina” (Mondadori),

    Mercoledì 10 Aprile – Medioevo-ore 19 Aperitivo letterario con Massimo Del Viscio che presenta il libro “Te la do io la cuccagna” calcio e campane ad Appiano Gentileore 21 Rapporto mente-cuore in equilibrio tra salute e malattia. Relatori: Giovanni Russo (cardiologo) Andrea Carta (psicologo), Ollinati Contreras (musicoterapeuta), Michela Crivellaro (counselor).

    Giovedì 11 AprileVilla Camilla – Biblioteca-ore 16,15 La Pila di Volta. Relatori: Renato Spina e Damiano Lurati. A seguire merenda . Adatto ai bambini 8/11 anni. E’ gradita l’iscrizione al n. tel. 031.946388Medioevo-ore 21 Omaggio al geniale architetto Antonio Sant’Elia. Relatori: Gianni Biondillo che presenta il libro “Come sugli alberi le foglie” (Guanda), Luigi Cavadini e Michele Pierpaoli

    Venerdì 12 Aprile – Medioevo-dalle ore 19,30 mostra su Ambrogio Fogar-ore 21 Vittorio Nessi, magistrato e scrittore, presenta il libro “Due lune sono troppe”. Dialoga con l’autore Angelica Volpato

    Sabato 13 Aprile-Medioevo-dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18 mostra su Ambrogio Fogar;

    -Ristorante La Vigna, via Luraschi 25-ore 21 Cena con l’Autore. Katia Trinca Colonel presenta il libro “Pane amore e misultitt”.Menu cena comasca: antipasto misto di lago, risotto e pesce persico, matoch con gelato alla crema, vino, acqua e caffè Euro 25,00 – Prenotazioni direttamente a La Vigna 031.944183 o a Dialogo 3479735201

    Domenica 14 Aprile – Medioevo-dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18 mostra su Ambrogio Fogar-ore 21 Concerto de I Prisma – Tributo anni ’60-’70-‘80Ingresso gratuito – Le offerte raccolte finanzieranno L’Alveare

    OLGIATECult… continua

    Venerdì 24 maggio – Medioevo-ore 20,30 Pane al pane, vino al vino con Rocco Lettieri e Nicola GiniDesgustazioni, assaggi, dissertazioni

    Sabato 25 Maggio – Medioevo

    -ore 21 CabareTeatro – spettacolo a cura di Beniamino CiccoIngresso gratuio – Le offerte raccolte finanzieranno un pozzo in Malawi che sarà inaugurato a fine luglio.

  • Festival del giallo a Menaggio

    Festival del giallo a Menaggio

    Il festival “Menaggio noir 2019” a cura dell’associazione Artelario.it presieduta da Emanuele Pitto tra marzo e aprile andrà in scena con il patrocinio del Comune di Menaggio. La scelta è andata su testi di narrativa gialla e d’azione che abbiano come scenario il nostro lago.La prima serata, il 23 marzo, avrà come protagonista il giornalista Marco Gatti, ex vicesindaco di Cavallasca, ora in veste di scrittore e autore de “L’ultima Luna” edito da Dominioni. Serata clou la seconda, il 30 marzo, con la scrittrice Rosa Teruzzi, con il suo libro “Non si uccide per amore” edito da Sonzogno. L’autrice è giornalista e collaboratrice nel programma “Quarto grado” di Rete4. Ultima serata il 6 aprile con gli scrittori Giovanni Cocco e Amneris Magella, rispettivamente scrittore e giornalista il primo e medico legale la seconda, con il loro libro “Morte a Bellagio” edito da Marsilio. Gli incontri sono alle 20.30 nella sala consiliare di via Lusardi 24. Ingresso libero.

  • Festival della poesia a Como

    Festival della poesia a Como

    Europa in versi, festival internazionale di poesia organizzato dalla “Casa della Poesia di Como” fondata e diretta dalla scrittrice lariana Laura Garavaglia, torna per il nono anno, con la presenza di poeti di rilevanza nazionale e internazionale.“La poesia e l’altro” è il tema di questa edizione: viene data attenzione alla capacità della poesia di farsi veicolo e stimolo per il dialogo, quantomai necessario in tempi di crisi e di egoismo. La manifestazione si articola in tre giornate. La prima (venerdì 12 aprile) sarà un incontro dedicato agli studenti dell’Università dell’Insubria e delle scuole secondarie (licei e istituti tecnici) che incontrano i poeti e presentano loro le opere realizzate per il festival (video, disegni, musiche e riscritture). Nel pomeriggio, si allarga lo spettro d’azione e si “invade” Milano: presso la Sala Conferenze di Palazzo Reale, Piazza Duomo 14 si terrà uno spettacolo di poeti-performer, campioni di Poetry Slam nei loro Paesi ed alcuni sono campioni del mondo. “Europa in versi” entra nel vivo sabato 13 aprile, quando – dopo l’incontro con gli studenti dell’Università dell’Insubria – nello scenario di Villa Gallia, inizia l’International Poetry Slam: sei performer noti in tutto il mondo per questo genere di poesia coinvolgono un pubblico eterogeneo con letture ritmate. Maestro di cerimonia sarà il poeta Dome Bulfaro, sei gli slammer in gara: Marc Kelly Smith (Usa), Roberta Estrela D’Alva (Brasile), Alexis Diaz Pimenta (Cuba), Evelyn Rasmussen Osazuwa (Norvegia), Sam Small James (Regno Unito) e il duo italiano Eell Shous formato da Davide Passoni e Marco Tenpo.Si terrà anche il consueto reading di poesia che vede protagonisti grandi nomi della poesia italiana e internazionale: Giancarlo Pontiggia, una delle voci più significative della poesia italiana contemporanea; Maria Caspani, scrittrice, poetessa (attualmente lavora a New York presso l’agenzia Reuters Digital); Marisol Bohórquez Godoy colombiana, artista e poetessa; Jeton Kelmendi (dall’Albania, è giornalista, docente universitario e scrittore; Ion Deaconescu (dalla Romania, è poeta, scrittore, docente universitario, presidente dell’Accademia Mondiale di Letteratura Miahi Eminescu); Dmytro Tchystiak (dall’Ucraina, è poeta, saggista, traduttore, docente universitario, segretario dell’Accademia di Arti, Scienze e Letteratura di Parigi); Nicolae Dabija (dalla Moldavia, è poeta, giornalista culturale, e Direttore della rivista Arte e Letteratura della Moldavia); infine Ataol Behramoglu (dalla Turchia, uno dei maggiori esponenti della poesia contemporanea nel suo Paese, giornalista e docente Universitario). A fine giornata, saranno proclamati i vincitori del “Premio Internazionale di Poesia e narrativa Europa in versi”.

  • Festorazzi: fu il capitano “Neri” a uccidere Mussolini

    Festorazzi: fu il capitano “Neri” a uccidere Mussolini

    Si torna a parlare della  morte di Mussolini sul Lario, e del dibattito che contrappone chi si fida della versione ufficiale e chi  dà credito alle tante  versioni “alternative” che sono state presentate da storici e giornalisti, alimentando un mistero che pare non sia destinato a soluzione, senza prove concrete. Il comasco Roberto Festorazzi riaccende i riflettori pubblicando un libro,Il capitano “Neri” e la morte del Duce. Una tragedia avvolta nel mistero(Il Silicio, pp. 110),  che “basandosi su fonti orali e documenti d’archivio inediti, è in grado ora di svelare il ruolo decisivo (e rimosso) del capitano “Neri”, Luigi Canali, leader dei partigiani lariani, nell’azione di Giulino di Mezzegra  del 28 aprile 1945” come si legge nel risvolto di copertina. “Sono rimasto a lungo convinto del fatto che, a fucilare Benito Mussolini e Claretta Petacci, il 28 aprile 1945, fosse stato il partigiano comunista comasco Michele Moretti – dice Festorazzi nell’introduzione  – L’ho scritto, e l’ho ribadito, in molte occasioni, sia in articoli giornalistici sia nei miei libri. Dopo aver ricevuto, nel 2016, dagli eredi, l’Archivio del capitano “Neri”, Luigi Canali, un vero sancta sanctorum dei misteri di Dongo, ho dovuto cambiare opinione”. Ecco svelato il perché, secondo Festorazzi. “Le carte storiche di questo Fondo, di rilevanza eccezionale, contengono infatti le evidenze empiriche della circostanza che, in realtà, il protagonista di quell’esecuzione, fosse stato proprio il leader della Resistenza lariana, ovvero Canali. Questo rappresenta uno dei casi, nei quali un ricercatore è revisionista verso sé stesso”.

  • Franco Vanni, romanzo di Baldini e Castoldi ambientato a Pescallo

    Franco Vanni, romanzo di Baldini e Castoldi ambientato a Pescallo

    «Proprio nel momento in cui il glicine entrò nel paesaggio,
    sentì il primo scoppio. Un colpo secco e senza corpo. Uno sparo di pistola. Poi
    l’incomprensibile urlo di un uomo. Quindi il secondo colpo, simile al primo.»Due colpi di pistola, all’alba, spezzano il silenzio e la
    quiete del lago di Como.
Un uomo viene trovato morto, riverso sul tender
    della sua barca a vela al largo di Pescallo, nel comune di Bellagio. A uccidere
    il ricco imprenditore Filippo Corti, detto «Il Filippino», è stato un
    proiettile sparato nel giorno del suo quarantesimo compleanno. A bordo con lui
    c’erano i suoi tre migliori amici e nessun altro: due uomini e una donna.
Chi ha
    sparato e perché?
«Il Filippino è un grandissimo figlio di puttana»,
    dicono quelli che lo hanno conosciuto. Uno che la fortuna se l’è costruita da
    sé, a qualunque costo. I suoi tre amici no, sono cresciuti nell’agio. Ma nulla
    è come sembra, proprio a partire dalla verità sulla misteriosa figura del
    Filippino e dalla sua pericolosa corsa verso il successo, finita in tragedia.
A
    indagare sull’omicidio è Steno Molteni, ventisettenne giornalista del
    settimanale milanese di cronaca nera «La Notte». Dalla stanza 301 dell’Albergo
    Villa Garibaldi, dove vive e in cui la sera lavora come barista, raggiunge al
    lago la bella Sabine, fotografa di origini eritree. Gli interrogatori ufficiali
    e i sopralluoghi sulla barca invece sono portati avanti da Salvatore Cinà,
    maresciallo dei carabinieri di Bellagio prossimo alla pensione.
Due
    indagini parallele, nel contesto meraviglioso del lago italiano più famoso nel
    mondo. Due verità diverse, destinate a incontrarsi.

    Ecco in sintesi il nuovo romanzo di Franco Vanni edito da Baldini+Castoldi di Milano (storica casa editrice entrata nell’orbita della Nave di Teseo di Elisabetta Sgarbi). Il libro si intitolaLa regola del lupoe verrà presentato proprio a Bellagio nella sala consiliare (ex Biblioteca) alle 21 del 1° marzo, ingresso libero. Franco Vanni (Milano, 1982), cronista al quotidiano «la Repubblica», ha seguito centinaia di casi di cronaca nera e giudiziaria. È docente al master in Giornalismo dell’Università Cattolica. Insegna all’Accademia del giallo. Con tre amici cura il blog di pesca anonimacucchiaino.it. Nel 2015 ha pubblicatoIl clima ideale, suo primo romanzo, premiato come migliore esordio italiano alla trentesima edizione del Festival du Premier Roman de Chambéry. Nel 2017, con Andrea Greco, ha scritto il saggio d’inchiestaBanche impopolari. Nel 2018 ha pubblicato per Baldini+Castoldi il gialloIl caso Kellan, in cui compare per la prima volta come protagonista il giornalista-investigatore Steno Molteni.

    “Bellagio è stupenda, incastonata tra montagna e lago – dice Vanni – Da ragazzino andavo a nuotare proprio sulle rive della perla del Lario, poi ne ho fatto la meta dei miei viaggi in moto e in bici”.

  • Giornate Fai di primavera: sabato e domenica le dimore storiche del Lario aprono al pubblico

    Giornate Fai di primavera: sabato e domenica le dimore storiche del Lario aprono al pubblico

    Con l’arrivo della primavera tornano le Giornate Fai, che prevedono l’apertura di oltre 1.100 siti in 430 località d’Italia. Nel territorio comasco, dove nel 2018 si sono raggiunti i 3.500 visitatori, sabato 23 e domenica 24 marzo saranno  cinque le dimore storiche aperte in via straordinaria (Villa Pizzo a Cernobbio, Villa Revel Parravicini a Como, Villa Passalacqua a Moltrasio, la Tenuta de L’Annunziata a Uggiate Trevano, la biblioteca del Pontificio Collegio Gallio a Como), oltre ai due beni del Fai visitabili anche durante il resto dell’anno, Villa del Balbianello a Tremezzina (nella foto) e Villa Fogazzaro-Roi a Valsolda.E’ possibile consultare il programma completo delle aperture e degli eventi sulla pagina Facebook “Fai – Delegazione di Como”.

  • I gusti del territorio comasco con il giusto vino  per ogni piatto

    I gusti del territorio comasco con il giusto vino per ogni piatto

    Confinata un tempo nelle retrovie, la cucina sta vivendo anche grazie al successo delle competizioni televisive il più memorabile e totale dei suoi trionfi. E da domani sarà celebrata a Lariofiere ad Erba nell’ambito della manifestazione RistorExpo, salone aperto dal 2 al 6 marzo. È doveroso allora uno sguardo consapevole alle radici gastronomiche locali: la cucina comasca ha radici antiche nel costume e nella tradizione.È sempre stata modesta, povera, rustica, fatta di poche ed essenziali componenti, e nasce dal bisogno quotidiano di sfamarsi e ogni tanto, nei giorni di festa, di celebrare qualche ricorrenza. Giunta miracolosamente fino a noi, è stata assorbita e riadattata nel patrimonio gastronomico locale codificato da chef e ristoranti, che l’hanno arricchita con piccoli e grandi prodigi di fantasia e di gusto fino a farle assumere le caratteristiche che alcuni studiosi nel corso degli ultimi anni – tra cui il compianto gourmet Franco Soldaini – hanno cercato di codificare con criteri scientifici. L’Editoriale che pubblica il nostro quotidiano ha nelle sue collane dedicate alla cultura del territorio un volume prezioso per orientarsi in questo arcipelago di sapori e spunti,Pane, amore e misultitt, a cura di Katia Trinca Colonel. Un best seller gastronomico che non può mancare nella biblioteca e nella cucina dei buongustai lariani e insubrici.Si possono, grazie alle 82 appetitose ricette contenute nel libro, confezionare su misura menu tipici del territorio. I piatti sono stati ideati e testati nel corso delle pubblicazioni sul nostro settimanale dedicato al tempo libero “Vivicomo” in edicola gratis con il quotidiano ogni venerdì a cura dell’Associazione Cuochi di Como: un modo moderno di giocare con la tradizione.Ecco quindi un libro di ricette tutte da provare e da gustare, semplici ed efficaci, e soprattutto preparate da grandi esperti che lavorano nelle cucine dei ristoranti più rinomati del territorio lariano. Tanti sfiziosi piatti della tradizione, e non solo, tra Lago di Como, Brianza lecchese e comasca e Valtellina. E naturalmente per completare l’esperienza sensoriale a ciascuna proposta gastronomica sono abbinati il vino più indicato e un itinerario che porta alla scoperta di luoghi nei quali l’arte e l’architettura si coniugano con i sapori del territorio e con la cucina tipica.Insomma un agile volume da tenere in cucina insieme ai manuali classici per sperimentare e tenere vivi i sapori del nostro passato. Sapori che ancora oggi hanno molto da raccontare e che si armonizzano con quelli della cucina più aggiornata e “alla moda” di oggi.Nel raccogliere le ricette per il libro si è lavorato molto sulla tradizione, ma con uno spirito nuovo. Infatti i cuochi di Como hanno riscoperto e rinnovato i piatti della loro rubrica sul giornale, accostando tra loro prodotti diversi, alla continua e fantasiosa ricerca di accattivanti combinazioni.L’associazione degli chef lariani si è impegnata in questa impresa editoriale lavorando con i giovani allievi del Cfp di Monte Olimpino e dell’Enaip-Cfs di Como.AntipastiL’antipasto è un momento che favorisce l’incontro della tradizione con l’esuberanza della creatività. Proprio a partire dalle risorse offerte dal territorio. Ad esempio pesce persico, cavedano, trota, gamberetti d’acqua dolce, ma anche bresaola, pancetta cotta, lingua di vitello e asparagi. Questi gli ingredienti utilizzati dai cuochi comaschi nell’allestire le ricette per il libro. Un repertorio che trova nuova vitalità sposandosi con ingredienti ormai di uso quotidiano come il pistacchio, il pompelmo e il coriandolo.Primi piattiI pesci delle nostre acque tornano protagonisti grazie a questo libro: persici, trote, salmerini e lavarelli raccontano storie di sapori unici accanto ai pighi e ai classicissimi missoltini, non più limitati alla sola presenza in tavola con accompagnamento di polenta. Nel libro danno infatti sostanza a gustosi piatti di pasta, accompagnandosi a formaggi di valle e alpeggi, ortaggi, funghi e persino ai frutti di bosco.Secondi piattiI cuochi comaschi hanno posto l’accento su tutti i tipi di carne, rivisitando alcuni classici come il manzo alla California, la cassoeula o la rostisciada. E ne hanno reinterpretato altri come il coniglio “con memoria leggera di salmì”, il maiale al miele o quello con le castagne. E anche il pesce è valorizzato con accostamenti giudiziosi e appropriati. A fianco del luccio, preda ambita dai pescatori, ecco quindi sul piatto il temolo, il salmerino, l’anguilla e la tinca. Persino la carpa e il pescegatto acquistano in questo volume una nuova dignità gastronomica che li rende, oltre che digeribili, gradevoli al palato.I dolciÈ noto che la tradizione dolciaria prealpina non va molto oltre qualche pane con la frutta, le frittelle o le frittate dolci, qualche biscottino con mandorle e nocciole, i preparati di castagne e a volte qualche sporadico eccesso di panna o di ricotta.Nelle ricette dolciarie presentate nel volumePane, amore e misultitti cuochi comaschi hanno inteso rivisitare questa preziosa e antica sapienza artigianale, ancor oggi presente in modo autorevole nella filiera dei prodotti locali, con una serie di ricette il cui comun denominatore è la leggerezza. Per garantire la soddisfazione del palato e insieme quella della linea.

  • Il cantante Garbo ricorda Mark Hollis, leader dei Talk Talk scomparso a 64 anni

    Il cantante Garbo ricorda Mark Hollis, leader dei Talk Talk scomparso a 64 anni

    Mark Hollis, il cantante leader dei Talk Talk, storica band degli anni Ottanta, è morto il 25 febbraio all’età di 64 anni dopo una breve malattia. Una morte lontana dai riflettori, per la voce di celebri canzoni comeIt’s my lifeeSuch a shame. Il cantante lariano Garbo, che proprio agli anni Ottanta ha legato i suoi maggiori successi, ha postato su Facebook una foto d’epoca che li ritrae insieme, per commemorare l’artista. “Questa è la foto che ho pubblicato sulla mia pagina ufficiale – ha scritto Garbo -per testimoniare il mio affetto e stima nei confronti di Mark. Ricordo molto bene quei tre giorni passati insieme nel febbraio del 1985 a Sanremo e ricordo esattamente il momento rubato in questa foto da un fotografo tipoTV Sorrisi e canzoni. Erano circa le 12.00 e stavamo facendo aperitivo prima di pranzo… il batterista dei Talk beveva qualcosa che non era acqua, mentre io mi stavo infilando in bocca un’oliva verde. Da lì a poco avremmo pranzato. Ci divertivamo molto. La foto non era costruita, ma molto naturale. La cosa interessante è che sembro il quarto elemento del gruppo. Mark e io abbiamo in comune un percorso simile: dalle multinazionali del disco ad autonomi per poter continuare liberi nella ricerca e sperimentazione. Ciao Mark, un abbraccio!”.