Categoria: Notizie locali

  • Cantù supera  Varese per 97-82: coach Bucchi festeggia l’esordio  con un successo

    Cantù supera Varese per 97-82: coach Bucchi festeggia l’esordio con un successo

    Esordio con successo per Piero Bucchi, nuovo allenatore della Pallacanestro Cantù. L’Acqua S.Bernardo al PalaDesio ha superato Varese con il punteggio di 97-82. Una affermazione che vale tantissimo, per la classifica e per il morale e anche perché scava un solco nei confronti dell’ultima in graduatoria. Cantù sale infatti a quota 10, Varese rimane ultima a 6 con due sconfitte negli scontri diretti.

    Nella squadra brianzola buona prova corale di tutta la squadra, con cinque giocatori in doppia cifra: Jaime Smith con 18 punti, Frank Gaines con 17, Gabriele Procida con 16, Jazz Johnson con 15 e Maarty Leunen con 10.

  • Cantù ingaggia Donte Thomas

    Cantù ingaggia Donte Thomas

    Primo americano per la Pallacanestro Cantù 2020-2021. La società brianzola ha ingaggiato l’ala statunitense Donte Thomas, la scorsa stagione in forza agli olandesi del Donar Groningen. Nato il 6 maggio del 1996 a Calumet City, nell’Illinois, Thomas affronterà con i colori biancoblù la sua terza esperienza nei professionisti dopo il debutto in Europa.«Thomas – afferma il general manager brianzolo Daniele Della Fiori – è un giocatore di grande energia e intensità, che può avere impatto sia da ala forte, ruolo che ora predilige, sia da ala piccola. Le sue qualità ci avevano già colpito un anno fa; per questo non abbiamo avuto esitazioni nel chiudere la trattativa. Dopo la positiva esperienza in Olanda e in Europe Cup, ore vuole fortemente dimostrare di poter essere un giocatore importante in una lega più competitiva».

  • Como in campo a Pistoia: azzurri affidati a Massimiliano Guidetti

    Como in campo a Pistoia: azzurri affidati a Massimiliano Guidetti

    Niente trasferta a Pistoia per mister Giacomo Gattuso, ricoverato all’Ospedale Sant’Anna per il malore che l’ha colpito venerdì prima dell’allenamento. Oggi lo sostituirà in panchina Massimiliano Guidetti, suo vice dall’inizio dell’avventura alla guida degli azzurri dopo l’esonero di Marco Banchini. I due dovevano essere “traghettatori” ma a suon di risultati (una lunga serie di vittorie e primo posto) si sono meritati la conferma senza il bisogno che la società cercasse altrove una nuova figura.A Pistoia i lariani faranno di tutto per regalare una gioia al loro allenatore. Il Como gioca alle 15 e scenderà in campo conoscendo il risultato del Renate – secondo in classifica alle spalle degli azzurri – che alle 12.30 riceve a Meda il Grosseto.Dopo aver vinto per 2-1 lo scontro diretto di lunedì sera al Sinigaglia, il Como guida il girone A con un punto di vantaggio sui nerazzurri. La Pistoiese – il cui direttore sportivo è l’ex Giovanni Dolci – avversaria odierna, è invece nella seconda parte della graduatoria.Per l’incontro in terra toscana, Massimiliano Guidetti potrà disporre di Ismail H’Maidat, che però per tutta la settimana non si è allenato per una botta rimediata nell’incontro con il Renate. Tra i convocati anche l’ultimo acquisto, l’olandese Alvin Daniels, classe 1994, esterno d’attacco, tesserato nelle scorse ore. Fuori causa ancora i difensori Luca Germoni e Davide Bertoncini e il fantasista Giovanni Terrani.

  • Currò: “La Regione ha trasmesso dati sbagliati”

    Currò: “La Regione ha trasmesso dati sbagliati”

    “La Regione chieda scusa ai cittadini”. All’indomani della notizia secondo la quale la Lombardia sarebbe finita in zona rossa per errore l’onorevole comasco del Movimento 5 Stelle Giovanni Currò, vicepresidente della Commissione Finanze, torna sull’argomento per sottolineare come non sia in corso alcuna battaglia tra Roma e Milano.“Non c’è alcuna diatriba tra il governo e l’amministrazione regionale lombarda. L’ISS ha comunicato chiaramente come sia stata Regione Lombardia a trasmettere i dati sbagliati”.

    In base a quanto dichiarato dall’ISS si legge infatti che “i dati della sorveglianza epidemiologica COVID-19 forniti dalla Regione Lombardia il 20 gennaio 2021 cambiano il numero dei soggetti sintomatici notificati dalla stessa Regione. Pertanto una rivalutazione del monitoraggio si rende necessaria alla luce della rettifica fornita da Regione Lombardia”.

  • “Festival della cazoeula” a domicilio

    “Festival della cazoeula” a domicilio

    Fino al 17 marzo si può votare il miglior piatto del 2021

    Rilanciare uno dei piatti più popolari della tradizione lombarda e farlo rivivere nei ristoranti del territorio: questo l’obiettivo del “Festival della cazoeula”, manifestazione nata a Cantù che fino al 17 marzo, promuove la ristorazione locale.Nei ristoranti aderenti si potrà degustare un piatto di cazoeula ed esprimere una valutazione. Composto da costine, cotenna e salsiccia di maiale unite alla verza, il piatto trae il nome dalla pentola in cui si prepara (casseruola). I ristoranti gareggeranno per aggiudicarsi il trofeo “Cazoeula d’Oro 2021” e il giudizio dei commensali sarà decisivo. Dopo aver scelto il ristorante preferito per gustare la cazoeula si può effettuare l’ordinazione da asporto o delivery, ove disponibile. Una volta gustata, si vota online compilando il form sul sito ufficiale www.festivaldelacazoeula.it.Soddisfatto il promotoreClaudio Bizzozero: «Nel primo weekend abbiamo avuto una media di 50 porzioni vendute per ristorante. Niente di paragonabile ai numeri delle edizioni passate, ma dati i tempi un buon inizio. Nei primi giorni abbiamo avuto una media di 2mila nuovi accessi quotidiani al sito e diversi ristoratori hanno chiesto di aderire, siamo a 25 partecipanti».

  • Fontana: “La Lombardia passa in zona gialla”

    Fontana: “La Lombardia passa in zona gialla”

    “Mi ha appena chiamato il ministro della Salute, Roberto Speranza. La Lombardia passa in zona gialla”. Lo ha annunciato venerdì 29 gennaio in serata il presidente della Regione Lombardia,Attilio Fontana.

    “È stata una settimana certamente difficile – conclude il governatore – abbiamo lottato perché, come attestano i dati, i lombardi meritano questa riduzione delle restrizioni. A tutti chiedo di continuare comunque a mantenere sempre alta l’attenzione continuando ad adottare comportamenti virtuosi”.

    Il passaggio da arancione a giallo avverrà lunedì 1 febbraio (e non domenica, come solitamente avveniva in passato per il cambio di colore).

  • Girone A: negli anticipi le vittorie di Alessandria e Lecco

    Girone A: negli anticipi le vittorie di Alessandria e Lecco

    Fischio d’inizio all’ora di pranzo. Il Renate, diretto interlocutore del Como nella lotta per il primo posto, gioca in anticipo rispetto ai lariani: i nerazzurri, infatti, scendono in campo alle 12.30 a Meda contro il Grosseto.I nerazzurri, secondi, hanno un punto in meno rispetto al Como e nelle ultime due uscite hanno rimediato un pari e lo stop di lunedì sera allo stadio Sinigaglia (nella foto). Ovvio il loro desiderio di riscattarsi contro il Grosseto, che da formazione neopromossa sta disputando un buon campionato ed è vicina alla zona di qualificazione ai playoff.Buona parte delle squadre del girone A di serie C sono scese in campo nella giornata di ieri.Il risultato più importante è la vittoria per 2-1 dell’Alessandria sul terrena dell’Olbia, in una partita che è stata tra l’altro diretta da Mattia Caldera, della sezione Aia di Como. Un successo che ha consentito ai “grigi” del nuovo mister Moreno Longo di superare in graduatoria la Pro Vercelli, che non è andata oltre lo 0-0 in terno con la Pro Patria.Alessandria dunque alle spalle di Como (43 punti) e Renate (42) a quota 37. La Pro Vercelli è a 36, con il Lecco che si è avvicinato a 33. Anche i blucelesti sono scesi in campo ieri imponendosi per 1-0 contro il Livorno. Segue la Pro Patria a 32. Tra gli altri risultati dei match già disputati spicca lo 0-1 interno della Carrarese con la Pro Sesto. Un risultato clamoroso per il team di mister Silvio Baldini, visto che si tratta di una compagine considerata tra le più forti del girone, ma che non ha evidentemente trovato la giusta continuità.Le altre sfide di ieri sono state AlbinoLeffe-Pergolettese 1-0 e Piacenza-Pontedera 0-2. Oggi, oltre agli incontri Renate-Grosseto e Pistoiese-Como sono previsti Lucchese-Novara e Juve Under 23-Giana.

  • Alessandria e Renate, il Como atteso da due battaglie per la B

    Alessandria e Renate, il Como atteso da due battaglie per la B

    E ora tutti concentrati sulla partita di Alessandria. Non c’è tempo per il Como per godere della vittoria casalinga di domenica con il Novara e per una giornata sostanzialmente favorevole. Domani i lariani sono attesi dall’incontro in trasferta sul campo dei “grigi”. Inizio alle ore 15 per la gara che lo scorso 10 gennaio non è stata disputata per la problematica Covid nella formazione piemontese.Il match chiuderà un girone di andata che ha visto gli azzurri protagonisti, soprattutto dopo l’esonero di mister Marco Banchini: la squadra ha trovato continuità di vittorie con la guida di Giacomo Gattuso e, con un impegno in meno, è seconda in graduatoria a -5 dalla vetta, dove si trova il Renate.I nerazzurri nell’ultimo match non sono andati oltre l’1-1 esterno con il fanalino di coda Lucchese. I lariani invece hanno vinto per 1-0 con il Novara (rete decisiva di Massimiliano Gatto su rigore) e non hanno perso l’occasione di guadagnare terreno. Nel finale tra l’altro il Como ha fallito l’occasione per raddoppiare, con un nuovo penalty che Alessandro Gabrielloni si è fatto parare.Nelle ultime cinque uscite i lariani hanno ottenuto quattro vittorie e un pareggio, la serie migliore di tutta la serie C, condivisa con il Cesena (quinto nel gruppo B) e la Ternana, capolista nel girone C.Ad Alessandria domani c’è una ulteriore opportunità, anche se l’incontro sarà tutt’altro che semplice, con una formazione che è stata costruita per disputare un campionato di vertice. I piemontesi ora sono al quarto posto: nell’ultimo turno hanno infatti pareggiato sul campo della Pro Patria e sono stati scavalcati dalla Pro Vercelli, che si è imposta per 3-1 nella partita con la Carrarese, altra candidata ad un torneo di vertice che però finora non è riuscita ad emergere.Non solo: lunedì prossimo al Sinigaglia sarà ospite proprio il Renate, in una sfida di grandissima valenza per il destino del campionato anche se, considerando che si tratta della prima di ritorno, il cammino per tutti sarà ancora molto lungo.«Noi dovremo farci trovare pronti – spiega Giacomo Gattuso, allenatore degli azzurri, nella foto – Prima di tutto bisogna pensare alla trasferta con l’Alessandria e ad una attenta valutazione delle energie rimaste dopo il match con il Novara. Ma il mio gruppo è maturo e consapevole e sono sicuro che non ci saranno problemi su questo fronte».«Le ultime uscite ci hanno dato indicazioni positive sulla difesa – aggiunge il mister – visto che con Livorno e Novara non abbiamo subito reti. La cosa più importante è che vedo una squadra che lotta e che vuole sempre portare a casa un risultato positivo, ragiona, ha testa e sa stare bene in campo».

  • Ats Insubria: «Si è fermata la discesa dei contagi»

    Ats Insubria: «Si è fermata la discesa dei contagi»

    «Siamo in una pericolosa fase di stallo». Il direttore sanitario di Ats Insubria Giuseppe Catanoso è categorico nel lanciare un allarme ben preciso. «Dalle ultime rilevazioni emerge come il trend in discesa, nelle scorse settimane, dei nuovi contagi si è arrestato bruscamente e non tende a variare. Si tratta purtroppo di una situazione potenzialmente rischiosa. Non possiamo permetterci infatti che i contagi, per un qualunque motivo, inizino a risalire». Una sottolineatura fondamentale in un momento molto delicato come quello attuale caratterizzato dall’avvio, seppur con molte incertezza e rallentamenti, della campagna vaccinale anti Covid. «Sarà decisivo prestare la massima attenzione. Penso innanzitutto alle scuole superiori che sono tornate in presenza. Penso alla naturale tendenza dei ragazzi a riunirsi e fare assembramenti. Dobbiamo stare attenti, non possiamo assolutamente far risalire la curva dei positivi in un momento in cui si lotta per vaccinare il maggior numero possibile di persone. Si creerebbe un cortocircuito pericoloso», spiega sempre Catanoso.I numeri, forniti ieri da Ats Insubria, illustrano infatti come da venerdì 22 a giovedì 28 gennaio sono 1.060 i nuovi positivi a Como (nel solo territorio dell’Ats Insubria), con un tasso di positività dei tamponi superiore al 18%. I test eseguiti nella settimana di riferimento sono 12.679. Nella settimana precedente invece, a fronte di un numero di tamponi pressoché uguale, i positivi erano 1.076. Un calo di soli 16 casi giudicato molto rischioso, secondo i rilievi, dai vertici di Ats che hanno dunque voluto richiamare alla massima attenzione ancor di più in questa fase iniziale della campagna vaccinale, che deve progredire e entrare sempre di più nel vivo. «Quindi è necessario essere molto cauti e poi si dovrà, con l’avanzare delle diverse farsi previste dalla campagna apposita, vaccinarsi. Solo così ci si protegge, altrimenti rischiamo di aumentare le varianti e non raggiungere l’immunità di gregge», aggiunge il direttore sanitario. L’appello dell’Ats Insubria è dunque rivolto soprattutto ai giovani. «Prestate attenzione al distanziamento, evitando assembramenti – ha sottolineato anche il direttore del Dipartimento di igiene e sanità pubblica, Paolo Bulgheroni – all’uso corretto della mascherina e all’igiene delle mani». E anche i numeri relativi al mondo scolastico non sono incoraggianti. Alla data del 24 gennaio, ultimo rilevamento messo a disposizione e dunque eseguito prima che riaprissero gli istituti superiori, in provincia di Como c’erano 334 alunni delle scuole dell’infanzia e degli asili nido in quarantena (erano 194 il 17 gennaio), mentre altri 385 tra primarie e istituti secondari di primo grado erano in isolamento. Complessivamente inoltre si contano anche 75 operatori scolastici sottoposti a restrizioni contro i 47 della scorsa rilevazione che si riferiva al periodo tra l’11 e il 17 gennaio. L’auspicio di Ats è che la riapertura delle superiori non spinga nuovamente verso l’alto i contagi.

  • Ats Insubria troppo vasta, la politica fa dietrofront. In Regione si punta a rivedere la riforma Maroni

    Ats Insubria troppo vasta, la politica fa dietrofront. In Regione si punta a rivedere la riforma Maroni

    Istituire un’Ats Lariana e rafforzare il ruolo dei sindaci in materia socio sanitaria.La politica comasca impegnata in Regione sul fronte sanitario si misura con un provvedimento che cerca di rendere più efficiente il dialogo con il territorio.Va in tal senso una mozione discussa e approvata lunedì dal consiglio comunale di Como presentata da Forza Italia e Lega. Il centrodestra comasco in sostanza vorrebbe “smontare” la divisione territoriale della sanità, parte della riforma varata dall’ex governatore leghista della Lombardia Roberto Maroni. Obiettivo dichiarato sganciarsi dunque dalle attuali ripartizioni, in cui Como è aggregata a Varese, per tornare a essere una realtà autonoma.Il presidente del consiglio regionale della Lombardia, il comasco Alessandro Fermi, spiega quello che è di fatto un dietrofront rispetto a un assetto organizzativo voluto dallo stesso centrodestra. «L’Ats attuale è figlia di un periodo storico, eravamo nel 2015 – dice – in cui a livello politico si ragionava per “aree vaste” accorpando più territori. Como ha avuto anche l’onere di perdere l’ospedale di Menaggio che è poi rientrato nell’attuale Ats. Del riordino sono rimaste scontente molte province oltre a quella lariana. La crisi della pandemia ha messo ancor più in evidenza criticità che erano già avvertite prima: un’area troppo ampia che impedisce spesso le relazioni tra l’Azienda di Tutela della Salute e i cittadini e chi li governa ossia i sindaci. Tra Como e Varese parliamo di oltre un milione di cittadini. Ora porremo mano al riordino della legge sanitaria regionale numero 23 e la percezione di una “trazione varesina” troppo marcata nell’Ats Insubria rispetto alla provincia comasca verrà meno. Credo che tutti i consiglieri che la scorsa primavera hanno condiviso con me una fase di ascolto dei territori su questi temi convengano che i tempi sono maturi per un cambio di passo».Così pensa la consigliera regionale della Lega Gigliola Spelzini: «La legge va rivista sicuramente perché è importante che la medicina territoriale risponda alle esigenze in maniera più mirata possibile. Per questo motivo occorre rivedere i confini dell’Ats Insubria affinché venga delineato un territorio meno ampio. Un lavoro lungo durante il quale dovranno essere interpellati tutti gli amministratori locali».Tempi brevi auspica invece il sottosegretario regionale comasco Fabrizio Turba. Entro l’anno e comunque entro la fine della legislatura lombarda promette si possa arrivare a un nuovo assetto «nell’interesse del territorio e dei sindaci» con una nuova legge regionale di gestione del comparto sanitario. «Avremo forse costi maggiori – dice – ma ne va del bene del territorio. Va detto che su questa riforma dell’assetto delle Ats anche il governatore Attilio Fontana è d’accordo e tra l’altro avere una Ats comasca più snella e tutta lariana quindi permetterebbe di porre mano a questioni annose come la cittadella della sanità nell’ex ospedale Sant’Anna di via Napoleona, che è dotato di un megaparcheggio fortemente sottoutilizzato. Sarebbe l’occasione buona per chiudere il cerchio. La gestione attuale è figlia di un periodo in cui si tendeva ad accorpare e semplificare ma ci si è accorti che questo andava contro le esigenze del territorio. È impossibile avere oltre duecento sindaci che afferiscono a uno stesso ente per la sanità. Lo dico per esperienza, avendo fatto il sindaco per nove anni: l’Ats Insubria è troppo grande».Un dietrofront tardivo? Per il consigliere regionale pentastellato Raffaele Erba la riforma dell’Ats «sarebbe solo un tassello di tante necessità di riforma della sanità lombarda, non è cambiando solo i confini dell’Ats che si risolvono i problemi dei lombardi, non è accorpando e poi scorporando che si possono gestire le emergenze. Tanto va ancora fatto. Non conta solo la struttura organizzativa in gioco, ma una visione dove il pubblico riacquisti finalmente centralità rispetto al privato: in Lombardia ci si cura bene, ma le cure siano accessibili a tutti».Per il consigliere regionale comasco del Pd Angelo Orsenigo infine «la mozione proposta da Lega e Forza Italia in consiglio Comunale per richiedere un’Ats Lariana e conferire più poteri ai sindaci in ambito socio-sanitario rimarca che il sistema sanitario lombardo va riformato in maniera strutturale, a partire dalla Legge regionale del 2015 scaduta lo scorso dicembre, supportata e votata dagli stessi partiti che oggi ne chiedono la revisione. Non possiamo ignorare gli inquietanti segnali arrivati nell’ultimo anno circa debolezze del nostro servizio sanitario, incluso il nodo delle Rsa. Il cambiamento è d’obbligo per il bene dei comaschi e dei lombardi ma deve essere un cambiamento vero e sostanziale. Serve determinare davvero chi fa cosa e le competenze di ogni singolo organismo».