Categoria: Notizie locali

  • Giro di Lombardia 2021 tra Como e Bergamo

    Como e Bergamo saranno anche nel 2021 i poli del Giro di Lombardia, la “classica delle foglie morte” di ciclismo in programma sabato 9 ottobre.Ancora – è bene sottolinearlo – non si sa dove saranno partenza e arrivo. Ma la certezza sulle due città è arrivata dall’incontro tra Mauro Vegni – direttore ciclismo di Rcs Sport – e Paolo Frigerio, che si occupa dell’organizzazione locale per i grandi eventi di questo sport.

    Nella sostanza Frigerio ha ribadito la disponibilità da parte di Como a ospitare la gara, sia partenza che arrivo, anche se l’epilogo sarebbe più gradito, ovviamente. Una soluzione che in generale è apprezzata dagli addetti ai lavori, con la scalata di Ghisallo, Muro di Sormano, Civiglio, San Fermo prima dell’arrivo in piazza Cavour, con il lago di Como a fare da sfondo in mondovisione.

    Pure a livello istituzionale – Comune e Prefettura – dopo che in passato c’era stata qualche incomprensione, ora è stata data la massima disponibilità sotto ogni punto di vista per ospitare l’evento.D’altro canto, c’è anche una città come Bergamo che vorrebbe avere il traguardo della corsa. Il rapporto tra gli organizzatori locali – in particolare tra Frigerio e l’orobico Giovanni Bettineschi di Promoeventi – è comunque all’insegna della collaborazione e consolidato da anni. Qualunque soluzione, quindi, sarà concordata tra le parti e sicuramente non conflittuale.

    Il Giro di Lombardia è una delle “classiche-monumento”, quindi una delle cinque corse più importanti a livello mondiale.Le altre sono il Giro delle Fiandre, la Parigi-Roubaix, la Milano-Sanremo e la Liegi-Bastogne-Liegi.

    Le ultime quattro edizioni hanno visto il traguardo sul Lario, con le affermazioni di Vincenzo Nibali (nel 2017), del francese Thibaut Pinot (2018), dell’olandese Bauke Mollema (2019) e del danese Jakob Fuglsang, nella foto, nell’edizione andata in scena il giorno di Ferragosto del 2020, con il calendario rivoluzionato per l’emergenza sanitaria.

  • Grave incidente tra un ciclista e un’auto a Ossuccio

    Grave incidente tra un ciclista e un’auto a Ossuccio

    Grave incidente questa mattina a Ossuccio, con coinvolto un ciclista di 44 anni e un automobilista. Ad avere la peggio è stato l’uomo che pedalava sulla bicicletta. Soccorso dal 118 in condizioni gravi (codice rosso) è stato trasportato con l’elicottero all’ospedale di Varese.

    L’incidente è avvenuto attorno alle 7.15, per cause ancora in fase di accertamento nel territorio del comune di Tremezzina. Sbalzato dalla bici, è caduto battendo violentemente la testa.

    Per i rilievi sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Menaggio. Inevitabili le ripercussioni sul traffico.

  • Green pass per tutti gli eventi, il sì di Villa Erba e Lariofiere

    Green pass per tutti gli eventi, il sì di Villa Erba e Lariofiere

    Il green pass obbligatorio per grandi eventi con il pubblico, come manifestazioni sportive, fiere e spettacoli, oltre che per i viaggi non preoccupa più di tanto le due maggiori strutture fieristiche del territorio comasco, Villa Erba a Cernobbio e Lariofiere a Erba, entrambi trasformati ancora per qualche settimana in grandi hub vaccinali.«L’aspetto più importante è dare certezze alle persone che vogliono partecipare agli eventi e a chi li deve organizzare»: così Piero Bonasegale, direttore generale di Villa Erba Spa commenta il possibile obbligo del green pass per chi deve partecipare a fiere e manifestazioni. «Gli organizzatori si sono abituati alla velocità dei cambiamenti, si tratta di uno specchio dei tempi, però servono ora certezze e il massimo sforzo da parte del governo nel non fare circolare voci incontrollate. Questo è importante sia per il mercato interno sia per l’estero».La decisione del governo Draghi in merito è attesa proprio in queste ore. Villa Erba tra poche settimane cambierà pelle, da maggiore hub del territorio, citato come esempio per tutta la Lombardia, a sede di eventi, fiere, congressi e cerimonie. Bonasegale non vede come un deterrente al prossimo calendario l’obbligo del green pass. «Raggiunto l’accordo tra Regioni e Governo, credo che ormai sia questione di ore per la decisione – spiega – il chiaro orientamento è l’accesso con il passaporto verde laddove vi sia la presenza di persone in numero consistente. Mi pare anche la chiave di volta più logica. L’obiettivo principale deve essere non interrompere quello che sta riprendendo. Anche in questi giorni continuano ad arrivare richieste per eventi da noi. Abbiamo un buon calendario da settembre per meeting corporate, attività legate al mondo aziendale e fiere, mentre dalla metà di agosto è full la parte delle cerimonie. Il green pass può dare sicurezza ed essere la chiave giusta affinché non ci siano rallentamenti nel ritorno alla normalità e recrudescenze riguardo i contagi».

    La ripresa nel settore delle fiere, insomma, è già iniziata e non si può fermare proprio ora.«Si tratta di una ripresa concreta – dice ancora Bonasegale – il sentiment che il nostro commerciale ha recepito tra gli operatori, le agenzie di eventi e i responsabili degli uffici dei grandi gruppi è decisamente positivo. C’è tanta voglia di rincontrarsi in sicurezza. Non interrompiamo questo iter. Se per questo serve il green pass, va benissimo», conclude Bonasegale.«L’eventuale obbligo del pass sanitario per accedere ai padiglioni non ci sta mettendo certo in difficoltà – commenta il presidente di Lariofiere, Fabio Dadati – ben venga anzi, perché potrebbe essere lo strumento adatto in grado di tutelarci da un’eventuale chiusura causata dall’aumento dei casi positivi. Sono favorevole. Anche per gli espositori è un ulteriore elemento di tranquillità per venire in fiera, dà sicurezza e tranquillità a quanti devono muoversi nella struttura». A settembre Lariofiere ospiterà un grande evento come Ristorexpo. «Al momento le prenotazioni per la prima delle nostre fiere, Ristorexpo è in programma dal 26 settembre, sta andando bene siamo già all’80% delle prenotazioni, siamo soddisfatti», conclude il presidente.

  • Guardia medica turistica dell’Ats Insubria

    Guardia medica turistica dell’Ats Insubria

    Il servizio di guardia medica turistica è stato attivato dall’Ats Insubria anche per l’estate 2021. Da lunedì 5 luglio a venerdì 27 agosto, presso gli ambulatori nelle località di Bellagio e Luino. I turisti, temporaneamente presenti in queste zone potranno inoltre rivolgersi anche ai medici di assistenza primaria che svolgono l’attività nei medesimi ambiti. L’accesso agli ambulatori è consentito solamente previo appuntamento telefonico. Il turista può richiedere l’intervento del medico a fronte dell’insorgenza di un quadro clinico che necessita di valutazione è necessario l’accesso in pronto soccorso.

  • Henkel, i drammatici ultimi giorni a Lomazzo, parla Sandro Estelli della Cgil

    Alla Henkel di Lomazzo si avvicinano giorni ancora più drammatici.Dopo quasi quarant’anni dalla chiusura della tintostamperia Ticosa, il territorio comasco rischia di essere di fronte a un doppio problema: quello di ricollocare i circa 150 lavoratori, tra dipendenti diretti e assunti dalle cooperative, e quello di rigenerare una grande area industriale nella Bassa Comasca.Il sindacato sta seguendo la vicenda ormai da mesi.«Purtroppo non abbiamo segnali di ripensamenti da parte della casa madre e tecnicamente dal 1° luglio potrebbe aprirsi la pratica di licenziamento collettivo – conferma Sandro Estelli segretario Generale della Filctem Cgil (tessile e chimico) di Como – Noi stiamo continuando a insistere, per chiedere di rinviare la chiusura il più possibile. Ci sono dei termini che in ogni caso andranno rispettati». Le interlocuzioni insomma proseguono, anche per garantire la pronta riqualificazione del personale di Lomazzo.«Cercheremo fino all’ultimo di difendere il lavoro – aggiunge – anche la politica ci è stata vicino. Sono state tentate tutte le vie, ma nessuno è stato in grado di fare cambiare idea alla multinazionale».A preoccupare sono anche le condizioni del mercato del lavoro sul territorio, con la crisi del tessile che morde e poteva rappresentare uno sbocco invece per alcuni lavoratori.«Qualcosa si sta muovendo, non siamo ai livelli dei picchi della pandemia, ma pensare alle ricollocazioni oggi è difficile».Estelli sottolinea anche la questione del sito produttivo da riqualificare.«Si tratta di un doppio problema, che stiamo affrontando sia con Confindustria Como sia con la Provincia di Como. La prossima settimana avremo un nuovo incontro. La Regione ha creato una apposita commissione per affrontare la situazione di quella che rischia di diventare un’immensa area dismessa nella provincia comasca», spiega.«La chiusura di Lomazzo avrà diverse ricadute negative sul territorio, dai posti di lavoro all’indotto, fino alla questione di un grande sito produttivo dove difficilmente si potrà insediare qualcosa. Si tratta di una struttura industriale che è cresciuta negli anni in modo non omogeneo anche a livello architettonico. Nulla a che vedere ad esempio con le linee dell’ex Cotonificio Somaini, trasformato con profitto e grandi investimenti in ComoNext», dice ancora Estelli.Il sindacalista evidenzia ancora una volta come la Henkel a Lomazzo fosse in attivo. «Purtroppo non è il primo caso in Lombardia di aziende sane, gestite da multinazionali che chiudono solo per ragioni di riorganizzazione interna. La politica si deve interrogare sui motivi di queste cessazioni».Al caso Henkel si potrebbero inoltre aggiungere altre problematiche. Il 1° luglio finisce infatti il blocco dei licenziamenti per le grandi imprese.«Siamo molto preoccupati per alcuni situazioni nel tessile – ammette il sindacalista – Avremo tre manifestazioni per chiedere proprio per questo settore il rinnovo della cassa integrazione specifica. Insieme forse con il turismo e la ristorazione, l’abbigliamento è stato il comparto maggiormente danneggiato dalla pandemia».

  • Hollywood sul Lago con Michelle Yeoh

    L’attrice è la compagna del numero uno della Federazione mondiale Jean TodtGrazie all’organizzazione a Como della conferenza della Fia, c’è anche un po’ di sapore di Hollywood sul Lario.A fianco dello stesso presidente della Fia Jean Todt, c’è infatti la sua compagna Michelle Yeoh, attrice comparsa soprattutto in film d’azione, che da qualche anno è al fianco del numero uno della Federazione mondiale dell’automobilismo.La Yeoh soggiorna a Villa d’Este e non è escluso che in queste giornate possa concedersi un’escursione in città o sul lago. Mapotrebbe anche prendere parte alla conferenza in corso a Villa Erba, visto che in passato, in qualità di ambasciatrice della campagna “Strade sicure” si è prestata a promuovere la sicurezza al volante a fianco, oltre che di Todt, di alcuni piloti di Formula 1, tra i quali il ferrarista Felipe Massa.Un ruolo che l’attrice ha sostenuto con convinzione, visto che ha girato i Paesi di tutto il mondo per lanciare il messaggio di guida sicura.Ad esempio ha visitato i Paesi dell’Asia per invitare i motociclisti a utilizzare il casco, abitudine poco diffusa in quelle zone. Tra le sue uscite di maggiore rilievo con questo ruolo quella al “Clinton Global Initiative” a New York. In quella occasione Michelle Yeoh ha presentato un documentario in cui descriveva le esperienze di alcune delle vittime di incidenti della strada incontrate in Africa, Costa Rica, India e Vietnam.Per quanto riguarda la sua carriera, tra i molti film che ha girato, il più famoso è “Agente 007-Il domani non muore mai”, del 1997 in cui interpretava “Wai Lin”, con la storia di un intrigo che avrebbe dovuto portare a una guerra tra Inghilterra e Cina.

  • Iantorno: «Liberate subito i parcheggi abusivi del Politeama»

    Lo scontro – L’assessore al Patrimonio attacca«Il cortile sul retro del Politeama è utilizzato da anni abusivamente come parcheggio a pagamento. Chi ha in locazione l’immobile non versa alcun contributo alla società Politeama. Questa situazione, senza alcun vantaggio per la proprietà pubblica, deve finire».L’assessore al Patrimonio del Comune di Como, Marcello Iantorno, va all’attacco sulla questione dello storico cine-teatro del capoluogo.

    Entro giugno, Palazzo Cernezzi chiede che siano lasciati liberi i locali attualmente adibiti a bar e ristorante. Questo senza che siano state prese decisioni certe sull’eventuale recupero della struttura.«È una scelta incomprensibile», ha attaccato Ilvo Tolu, ex presidente della Società Politeama e legale della società che gestisce i locali.La premessa, indispensabile, è che il contratto di locazione stipulato dal Comune con la società che gestisce i locali è scaduto alla fine di dicembre e prevede – appunto entro la fine di giugno – che i locali occupati da bar e ristorante siano liberati.«Quella del Politeama – attacca Iantorno – è purtroppo una vicenda di affitto di beni pubblici o semipubblici gestita in modo anomalo, confuso e irregolare e senza vantaggi per la proprietà pubblica». Nel mirino dell’assessore, soprattutto, la questione dei parcheggi. «Da circa 6 anni, senza autorizzazione, la società ha realizzato nel cortile un parcheggio con 22 posti auto affittati ad altrettanti automobilisti incassando un canone mensile di circa 80-100 euro ciascuno – denuncia Iantorno – Ciò è avvenuto in modo abusivo, con un incasso annuo di oltre 22mila euro. In questo modo, di fatto, il gruppo ha goduto praticamente gratis dei locali adibiti a bar e ristorante».Iantorno ha chiesto esplicitamente alla società di chiudere il parcheggio e di versare alla Politeama spa la somma incassata grazie agli spazi per la sosta non autorizzati. «Spero che Tolu, al quale mi sono rivolto – conclude Iantorno – si dia da fare per far accogliere dai suoi clienti queste richieste e per fare incassare alla società Politeama almeno una parte di tale somma, anche perché questa oscura vicenda è nata e si è in gran parte svolta proprio negli anni in cui egli era presidente della società Politeama».

    Anna Campaniello

  • Il marchio regionale “Covid Free”, proposto dal M5S viene bocciato dal centrodestra. Polemica in Regione

    Il marchio regionale “Covid Free”, proposto dal M5S viene bocciato dal centrodestra. Polemica in Regione

    Un marchio regionale “Covid Free” da poter esporre come certificazione di un ambiente salubre e sicuro. È una proposta del Movimento 5 Stelle per il rilancio del settore turistico che però è stata bocciata oggi dal centrodestra in Commissione per il “Piano Annuale per la Promozione Turistica e dell’Attrattività”, suscitando polemiche.

    «In queste difficili settimane abbiamo recepito le richieste degli operatori del settore. Tutti concordavano sulla necessità di richiedere un marchio regionale “Covid Free”  – ha detto il consigliere regionale del M5SRaffaele Erba– La bocciatura è un fatto assolutamente pretestuoso. Il centrodestra vuole così cancellare ogni riferimento alla pandemia. Nascondere la polvere sotto il tappeto non rilancerà di certo l’economia locale nè cancellerà i gravi errori commessi dalla regione. Per rilanciare il turismo dobbiamo essere responsabili e non possiamo fare finta di nulla».

  • Il parrucchiere di Mourinho: «Un cliente molto riservato»

    Nei due anni all’Inter, l’allenatore destinato al Real Madrid ha affidato la cura dei capelli e dell’immagine personale ai professionisti del salone “Aldo Coppola”. Per due anni, i parrucchieri di Mourinho hanno mantenuto il massimo riserbo. Solo ora che il tecnico ha confermato la fine del rapporto con l’Inter, i titolari del salone lasciano trapelare qualche informazione. “Mou” è approdatonel salone di via Caio Plinio senza alcun preavviso. «È accaduto circa due anni fa, poco dopo il suo arrivo in Italia – ricorda il titolare del negozio, Francesco Basso – Nel tardo pomeriggio, pochi minuti prima della chiusura si è presentato all’ingresso, si è guardato attorno un attimo e poi è andato via. Non ha detto il suo nome e la nostra addetta alla reception di allora non l’aveva riconosciuto».Nel tempo, Mourinho non ha perso l’abitudine di giungere all’improvviso «Arrivava a sorpresa – conferma Basso – più o meno una volta ogni 5-6 settimane. Entrava in studio all’orario di chiusura e restava per il tempo necessario ad effettuare lo shampoo, con annesso massaggio della testa, e quindi il taglio dei capelli. Prima di andare acquistava poi direttamente qui nel salone prodotti da utilizzare».E ai professionisti del negozio “Aldo Coppola” si sono affidati anche la moglie e il figlio del tecnico portoghese. «È vero – conferma Francesco Basso – Pure loro sono stati nostri clienti, anche se venivano in momenti diversi, mai tutti assieme».Impossibile strappare ulteriori notizie. «A Mourinho non abbiamo mai fatto domande – conclude il titolare – Non gli abbiamo mai chiesto nulla dell’Inter né della sua vita personale. Non ha mai ricevuto richieste di autografi o di fotografie. L’allenatore a sua volta è sempre stato molto riservato. Si sedeva, si rilassava e si godeva quei momenti in pace. Credo abbia apprezzato il nostro riserbo».

    Anna Campaniello

  • Il Pd sulla stazione unica di Camerlata: «Domani l’apertura, ma il parcheggio?»

    Il Pd sulla stazione unica di Camerlata: «Domani l’apertura, ma il parcheggio?»

    «Siamo giusto a poche ore dall’apertura della nuova stazione di Camerlata (domani, ndr) ma del parcheggio che dovrebbe servire lo scalo unico non c’è ancora traccia». A sollevare il problema è il consigliere comunale del Partito Democratico, Gabriele Guarisco, che sulla questione ha presentato un’interrogazione al sindaco Mario Landriscina. «Il posteggio è già stato finanziato dalla Regione Lombardia e ora la palla è nel campo di Palazzo Cernezzi. Cosa stiamo aspettando?», chiede il consigliere dem. In una prima fase, gli accessi al nuovo scalo avverranno da via Scalabrini e soltanto quando il Comune aprirà il nuovo parcheggio, che prevede 250 posti auto, sarà possibile accedere da via San Bernardino da Siena. Ad oggi sull’area destinata vi è ancora l’erba alta e i lavori dovrebbero iniziare in ottobre. «Convogliare centinaia di viaggiatori nella stazione unica senza che questi possano lasciare la propria auto parcheggiata – conclude Guarisco – rischia di creare forti disagi per pendolari e residenti».