CARROZZELLE SPECIALI A CANZONell’ottica di un turismo accessibile a tutti, Ersaf (Ente regionale per le foreste) ha acquistato tre speciali carrozzelle fuoristrada a ruota unica, le Joëlette, per consentire a persone disabili non deambulanti (adulti e bambini) di percorrere sentieri e itinerari in montagna. Le attrezzature sono attualmente disponibili a Canzo. Per informazioni, www.ersaf.lombardia.it.
Categoria: Notizie locali
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Disabilità e famiglie: convegno Anffas
Sabato prossimo nel capoluogoL’attenzione alle problematiche delle persone disabili e delle loro famiglie è la missione di Anffas Como che organizza, per sabato 12 ottobre, il convegno “Ci sono anch’io”, che prenderà il via dalle 8.45 all’auditorium Don Guanella, in via Grossi a Como.«È noto che all’interno di una famiglia la presenza di una persona con disabilità porta con sé elementi di debolezza – spiegano gli organizzatori – ma ve ne sono anche di forza; solo se condotti a equilibrio, essi possono contribuire
a far vivere all’intera famiglia, fratelli e sorelle compresi, una situazione di benessere in un’esperienza ricca e significativa».In questo incontro, rivolto a genitori, fratelli e sorelle di bambini, ragazzi e adulti con disabilità e operatori, si parlerà in particolare proprio dei fratelli e delle sorelle, che in famiglia più a lungo condivideranno la vita con la persona con disabilità.Chi intende partecipare a questo evento può farlo, segnalandolo al numero telefonico 031.266148, o inviando una messaggio di posta elettronica all’indirizzo segreteria@anffascomo.it. Per ulteriori informazioni sull’attività dell’associazione, consultare il sito Internet www.anffascomo.it
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Donna ritrovata morta in una baita sopra Asso
ERA SCOMPARSA LUNEDÌEra scomparsa da lunedì. Ma le ricerche dei carabinieri della stazione di Asso si sono concluse nel peggiore dei modi. La donna di Ponte Lambro, 55 anni, è stata infatti trovata senza vita in una baita sui monti sopra Asso. L’allarme sulla scomparsa era stato lanciato dal marito lunedì a mezzogiorno. Quando i soccorritori hanno raggiunto la zona impervia, per la signora non c’era già più nulla da fare. Anche i vigili del fuoco hanno dato supporto per recuperare la salma della povera vittima. La segnalazione sull’accaduto è stata girata in Procura.
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Due giorni di visite sul piroscafo Patria
Tesori larianiNuovo weekend di visite al piroscafo Patria, recentemente restaurato (foto), oggi e domani, dalle 9.30 alle 12 e dalle 14.30 alle 18. L’apertura al pubblico, di fronte a Villa Olmo, anche questo fine settimana sarà assicurata dai dipendenti della Provincia e da ex membri dell’equipaggio del Patria in collaborazione con gli Alpini.
Le visite riprenderanno poi sabato 24 agosto. Info: www.provincia.como.it.
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E Villa Erba celebra il mito Gaber
della violinista Julia Pusker insieme all’Orchestra di Budapest.Se ieri è toccato al virtuoso comasco Davide Alogna, che ha offerto un’altra preziosa serata in compagnia dei quaranta elementi dell’Orchestra Filarmonica Italiana, domani, alle 21.30, la kermesse si congederà da Villa Erba, con l’atteso omaggio all’indimenticabile Giorgio Gaber nel decennale della sua scomparsa. A ricordare il grande artista milanese ci saranno i Singers From Cluster & Strings, un ensemble composto da Letizia Poltini, voce e pianoforte, Erik Bosio, voce, pianoforte e vocal percussion, Luca Moretti, voce, chitarra e percussioni, e accompagnato da un magico quintetto d’archi. Una formazione insolita per ricordare le opere di Gaber e Luporini, un duo che ha scritto pagine memorabili di teatro e musica, tutte ancora oggi di una freschezza e di una attualità disarmanti, a testimoniare la forza del loro splendido sodalizio.Anche questo concerto, come tutti i precedenti, sarà aperto da un allievo del Conservatorio Verdi di Como: per la chiusura l’Accademia Giuditta Pasta ha selezionato il giovane soprano lariano Lucia Rizzi. Ingresso libero.
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Editoria e filologia d’autore a Lugano
La Biblioteca Salita dei Frati in Salita dei Frati 4a a Lugano, nata nel 1980 col trasferimento dell’antica biblioteca dei Cappuccini dal convento al nuovo edificio di Mario Botta, custodisce un patrimonio bibliografico cospicuo.Qui si tiene il ciclo “Editoria e filologia” da lunedì 11 marzo a lunedì 1° aprile. L’invenzione della stampa a caratteri mobili impose ben presto ai tipografi la soluzione di tutta una serie di questioni linguistiche (a partire da quelle ortografiche e interpuntive) legate allo statuto dei testi che venivano diffusi con il nuovo mezzo. Si fecero carico dei problemi che emergevano, sia i cosiddetti “correttori”, operatori rimasti spesso nell’ombra, sia brillanti figure di filologi, talora essi stessi autori in proprio. Con la prima lezione Paolo Trovato, l’11 marzo alle 20.30, spiegherà che cosa significa, tra Quattro e Cinquecento, curare la stampa di un’opera letteraria in volgare, con la preoccupazione primaria della correttezza del testo. Successivamente Carlo Caruso illustrerà le innovazioni introdotte dal celebre umanista, tipografo ed editore Aldo Manuzio (1449-1515), la cui collaborazione con Pietro Bembo (1470-1547) determinò per molti aspetti il modo in cui i nostri classici sono stati editi per oltre cinquecento anni (nella foto, il celebre simbolo di Manuzio). Nella terza lezione Christian Genetelli parlerà dei rapporti del poeta Giacomo Leopardi con i suoi editori (soprattutto con Anton Fortunato Stella), dimostrando la cura costante che gli ebbe nella stampa delle sue opere.Non è propriamente riconducibile al binomio editoria-filologia il tema della quarta e ultima lezione del ciclo luganese: ma si tratta pur sempre di documentare, alla luce di nuove ricerche condotte da Luca Montagner, gli interessi culturali di un grande editore come Ulrico Hoepli per il complesso mondo dell’antiquariato librario.Ingresso libero, info su www.bibliotecafratilugano.ch.
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Elezioni alla Federazione motonautica: Vincenzo Iaconianni confermato alla presidenza
Il comasco Vincenzo Iaconianni è stato confermato quale presidente della Federazione italiano motonautica. Sabato a Milano le operazioni di voto. L’avvocato lariano era il candidato unico: ha ricevuto 4.310 voti per una percentuale pari al 95,57%. «Un risultato che testimonia ancora una volta la stima e l’apprezzamento per il lavoro svolto anche nel corso dell’ultimo quadriennio e per il ruolo di assoluto primo piano che Iaconianni ha saputo dare alla Federazione in ambito mondiale», dice la nota della Fim.Il comasco è in carica dal 1997. Quell’anno subentrò a Massimo Moratti, nel frattempo diventato presidente dell’Inter.
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Erbacce alla Casa del Fascio: «Interverremo»
LA RISPOSTA DEL COMUNESul “caso” delle erbacce che infestano la pavimentazione lapidea di piazza del Popolo a Como, fino a lambire la Casa del Fascio di Giuseppe Terragni, ora interviene il Comune di Como che promette interventi a breve. Nei giorni scorsi il nostro quotidiano aveva segnalato l’incresciosa situazione (nella foto Fkd), paradossale se si pensa che proprio i monumenti del Razionalismo architettonico lariano degli anni Trenta sono alla base della auspicata candidatura di Como a diventare “Patrimonio dell’Unesco” lanciata non più di sabato scorso dalla lista “Per Como” che fa parte della minoranza del consiglio comunale di Palazzo Cernezzi. Ora il settore “Parchi e giardini” del Comune, che fa capo all’assessore Daniela Gerosa (Lavori Pubblici), ha promesso che «interverrà nei prossimi giorni» per risolvere il problema.
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Ferragosto Vip sul “red carpet” laghée
George Clooney guida la carovana delle star nel cuore dell’estate per riaccendere il mito di LariowoodNel cuore dell’estate, immancabilmente il termometro del gossip procede di pari passo con la calura.Specie in un territorio storicamente ad alto tasso di Vip come il Lario, reso celebre sul fronte della cronaca rosa dalla presenza di grandi star di Hollywood come i gettonatissimi George Clooney e Brad Pitt.Il “red carpet” laghée – che ha già archiviato all’inizio dell’estate il ritorno sul lago di Robert De Niro, in un noto resort di Blevio, il Casta Diva, dove già sono transitati
il regista Robert Zemeckis e l’attore francese Gérard Depardieu – inizia adesso la fase di preriscaldamento in attesa del Ferragosto, momento che i bene informati considerano il clou per la presenza di Vip sul lago.Mentre a Locarno si sta per aprire – sarà dal 7 al 17 agosto – il 66° festival del Cinema, storica kermesse dedicata al cinema indipendente e d’autore (invitato speciale il mitico regista di Fitzcarraldo Werner Herzog), all’orizzonte, sempre più vicina, c’è la mostra internazionale del cinema di Venezia diretta da Alberto Barbera, dove sono attesi tra gli altri Zac Efron, la superdiva Scarlett Johansson e naturalmente il lariano d’adozione ormai da un decennio, George Clooney.Lo scapolo d’oro di Hollywood (che quest’anno compie 52 anni suonati) è di nuovo al centro delle cronache mondane per la sua recente separazione da Stacey Keibler, che aveva a sua volta scalzato l’italiana Elisabetta Canalis e che sarebbe stata a sua volta spodestata da Eva Longoria. Nulla il divo americano ha confermato a riguardo, di sicuro c’è il calendario veneziano: George Clooney – già in Europa da tempo perché impegnato per la post-produzione di The Monuments Men, film che uscirà a novembre – nella serata inaugurale della mostra al lido di Venezia accompagnerà il debutto del suo “dramma spaziale” Gravity, diretto da Alfonso Cuaron, sorta di omaggio a 2001 Odissea nello spazio di Kubrick in cui recita per la prima volta con l’amica Sandra Bullock. Molto probabile che, la prassi insegna, Clooney e il suo entourage facciano tappa anche sul Lario prima di Venezia riaccendendo così ufficialmente i riflettori sul mito di Lariowood. Un seguito, quello del bel George, secondo il tam tam mediatico su Internet composto da uno stuolo di colleghi celeberrimi come Matt Damon e Andy Garcia e da una coppia storica del glamour cinematografico, Brad Pitt e Angelina Jolie. E paiono alte anche le quotazioni per un ritorno sul Lario di Catherine Zeta Jones, fresca di separazione dopo 13 anni di matrimonio dal collega Michael Douglas.Già segnalato, con un tour in barca a preparare forse l’acquisto di un buen retiro da nababbi, pure l’attore Channing Tatum, che è stato eletto nel 2012 l’uomo più sexy della Terra dalla rivista Usa “People”.Un’altra star di Hollywood di prima grandezza che è attesa in vacanza sul Lario è Kirstie Alley e molti fan sperano che anche la rocker Avril Lavigne, in luna di miele con il neosposo Chad Kroeger, dopo Portofino faccia una puntata sulle sponde lariane.E in attesa dei nuovi arrivi, su Internet rimbalzano articoli e foto relativi all’amarcord, per celebrare quel Lario dei Vip che è ormai un sempreverde sulle cronache rosa: ed è tutto un citare la fuga romantica della bellissima Shakira, in compagnia del giocatore del Barcellona Piqué, e i passaggi lariani di Meryl Streep e David Schwimmer e la presenza ormai costante durante i tour italiani del “Boss” Bruce Springsteen, “paparazzato” di recente anche in centro a Como a far shopping in una nota boutique insieme con la moglie Patti Scialfa.
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Flop di Villa Olmo, minoranza all’attacco Butti e Molteni criticano Luigi Cavadini
Non si placano le polemiche sui numeri dell’ ultima mostra di Villa Olmo snocciolati in commissione Cultura dall’assessore Luigi Cavadini. La chiusura con un rosso di 218mila euro della “Città Nuova: oltre Sant’Elia, cento anni di visioni urbane” ha scatenato le reazioni dell’opposizione.Ma dai banchi della minoranza si criticano duramente anche le parole utilizzate dall’assessore per giustificare il flop di ingressi all’esposizione di Villa Olmo.«A tutto avrei pensato, ma
di certo non mi sarei mai immaginato di vedere l’assessore Cavadini rilasciare dichiarazioni e affermazioni sconcertanti nella prima audizione in commissione Cultura», attacca il consigliere del gruppo misto Fratelli d’Italia, Marco Butti.«Quello che ho potuto ascoltare dai video della seduta ha dell’incredibile – aggiunge – l’assessore dapprima ha ammesso di aver sbagliato la comunicazione, in secondo luogo ha accusato i giornalisti di non aver dato una copertura adeguata all’evento».«Che tristezza, assessore – critica il consigliere di Fratelli d’Italia – eviti almeno di prendere in giro se stesso. Ha sbagliato la comunicazione nonostante io sia stato il primo a evidenziarle le criticità prima ancora dell’inizio della kermesse: ha proseguito a testa bassa, con tanto masochismo, senza apportare modifiche nonostante le reiterate critiche».Al consigliere Marco Butti non è piaciuta poi la tattica di Cavadini di trovare a tutti i costi un capro espiatorio, i giornalisti, in questo caso.«Quanto all’attacco ai giornalisti siamo al ridicolo: i quotidiani locali – sottolinea ancora Butti – hanno dato un’ampia copertura all’evento, cercando peraltro di comunicarlo e promuoverlo nonostante fosse una mostra decisamente difficile».Butti attacca infine lo storico dell’arte Marco De Michelis, che ha curato l’allestimento della “Città Nuova” e criticato nei giorni scorsi proprio su queste colonne la mostra di Monet a Pavia.«In ultimo, rilancio la provocazione di non procedere al pagamento delle prestazioni al curatore della kermesse di Villa Olmo – aggiunge – non soltanto per il pessimo risultato ottenuto, ma anche per il pessimo gusto con il quale si è prodigato in commenti verso manifestazioni ospitate in altre città, senza fare alcuna riflessione sulle motivazioni che hanno portato la sua creatura a registrare un evidente flop».Sulla stessa linea di Butti anche il capogruppo della lista “Per Como”, Mario Molteni, che tra l’altro appartiene alla categoria dei giornalisti, essendo da vent’anni iscritto all’albo dei pubblicisti per il suo impegno di radiocronista sportivo.«È talmente evidente il flop della mostra, evidenziato dall’assenza dei visitatori, che adesso è inutile andare a cercare delle scuse campate per aria», dice Molteni.«Quindi secondo Cavadini il successo delle altre mostre è stato solo merito dei giornalisti? Ma fatemi il piacere».«I giornalisti fanno il loro lavoro. Non c’entra niente la categoria sull’esito della mostra, o quantomeno non in una misura tale da decretare un successo o un flop».Molteni non se la sente però di “distruggere” la mostra su Sant’Elia.«Non entro nel merito tecnico e artistico perché non ho le competenze – dice – Di certo non era un’esposizione facile, ma adesso va fatta una riflessione sull’esito».«Un mese e mezzo fa la giunta ha deciso di vendere le farmacie – spiega Molteni – per fare cassa, per dare il pane a chi ha fame. Mi spiace, ma non si buttano via i soldi neanche per la cultura. Certi errori non sono giustificabili soprattutto con l’attuale situazione economica. Non si possono cercare scuse».Molteni è convinto che la macchina si debba fermare adesso, prima che venga progettata la seconda mostra dell’era Cavadini-De Michelis.«Se fare mostre a Villa Olmo ha questi costi, si devono proporre progetti che raggiungano il pareggio di bilancio – conclude Mario Molteni – La cultura è importante e non deve fare utili, ma a Como c’è gente che aspetta una casa popolare e noi non possiamo ristrutturare le case comunali».
P.An.