Categoria: Territorio

  • Il paradosso: Villa Olmo senza lido e ristorante

    Il paradosso: Villa Olmo senza lido e ristorante

    Alla fine dell’Ottocento, nella zona della foce del Cosia, Como poteva contare sui bagni termali Lanfranconi, noti come “Bindelun” e sui bagni popolari “Bindelin”. Si faceva anche l’idroterapia. Dopo un secolo e mezzo l’acqua del primo bacino è tornata “sufficiente”, ovvero balneabile nel tratto davanti al lido di Villa Olmo, unico sito oggetto dei campionamenti. Bagni e tuffi garantiti quindi?Il problema è che nell’estate della riconsegna di Villa Olmo alla città, il grande polmone verde si troverà privo di qualsiasi servizio. Lido e ristorante della villa sono al momento non solo chiusi, ma anche al centro di complessi iter burocratici e, nel caso del lido, giudiziari.Il 25 aprile i turisti che sono entrati dai cancelli di Villa Olmo si sono accontentati della spiaggia di detriti nell’ex darsena. Le mura sono diventate un prendisole e la pozza un pediluvio, un luogo in cui passeggiare tra sassi e acqua e ricevere benefici per la circolazione sanguigna. A pochi metri dalla darsena in realtà c’è uno stabilimento con due piscine, bar, area verde, lettini e ombrelloni, il Lido di Villa Olmo. La scorsa settimana la Procura di Como ha aperto un fascicolo sulla procedura di assegnazione. La gestione era stata assegnata in un primo momento alla Sport Management spa, società poi dichiarata decaduta dalla concessione con una determina comunale del marzo 2018. Una vicenda complessa portata alla luce da alcune interrogazioni fatte dai consiglieri comunali Fulvio Anzaldo e Alessandro Rapinese. La guardia di finanza, nei giorni scorsi si era presentata negli uffici del Comune per acquisire gli atti. E per l’estate? Si può pensare a un’assegnazione provvisoria? «La prossima settimana studieremo la situazione», spiega l’assessore al Patrimonio del Comune di Como, Francesco Pettignano. A breve è atteso anche il bando per la gestione del ristorante interno alla Villa. Impossibile per ora parlare di tempi di apertura.

  • La promozione del Como in C: la festa dei tifosi allo stadio, nelle strade e in piazza Cavour

    La promozione del Como in C: la festa dei tifosi allo stadio, nelle strade e in piazza Cavour

    L’ultima occasione per festeggiare era stata nel 2015, con la conquista della serie B dopo la vittoria nella finale playoff con il Bassano. Poi anni di delusioni, con l’immediata retrocessione in C, il fallimento e la nuova partenza dalla serie D. Un anno fa la grande amarezza di Carate Brianza e poi d’estate la mancata iscrizione in C per la nota vicenda della mancanza di fideiussione.

    Finalmente i sostenitori del Como hanno avuto occasione per sventolare con orgoglio le loro bandiere per un risultato importante. La festa è stata prima allo stadio, poi per le strade della città e in piazza Cavour, che è stata il punto di ritrovo dei tifosi lariani. E così i tanti turisti che hanno affollato la città in una domenica soleggiata hanno assistito al momento di celebrazione del fan della squadra di mister Marco Banchini, con i cori che tante volte si sono sentiti al Sinigaglia e negli stadi – ma a volte anche campi oratoriali – in cui gli azzurri sono scesi in campo in questo campionato.

  • Albese: attenzione allo spartitraffico. Pericolosi blocchi sporgono sulla provinciale

    Albese: attenzione allo spartitraffico. Pericolosi blocchi sporgono sulla provinciale

    Sempre peggio la situazione dello spartitraffico che si trova ad Albese con Cassano, lungo la strada provinciale per Bergamo. Dopo mesi si segnalazioni nessuno è intervenuto e la situazione, oggi, è ancora più pericolosa. Alcuni blocchi divelti ora incombono sporgenti sulla strada, una situazione di rischio altissimo per gli automobilisti e forse ancora di più per i motociclisti.Lo spartitraffico si trova all’altezza dell’incrocio con via Dei Ierr.Uno spartitraffico che, con il buio della notte e la scarsa o nulla segnaletica e illuminazione, potrebbe portare a situazioni di grave pericolo per molti.Soprattutto con il maltempo, pioggia e nebbia, di fatto sbuca praticamente all’improvviso, almeno per chi non è un abituale utente di quella strada. In attesa che qualcuno finalmente intervenga, invitiamo tutti a prestare la massima attenzione.

  • Cantù, nuova vittoria al Tar degli islamici. Si potrà celebrare il Ramadan in via Milano

    Cantù, nuova vittoria al Tar degli islamici. Si potrà celebrare il Ramadan in via Milano

    La comunità islamica di Cantù potrà celebrare la preghiera rituale del Ramadan nel capannone di via Milano. Con un decreto firmato dal presidente Italo Caso, la seconda sezione del Tar di Milano ha sospeso il provvedimento del Comune (datato 19 aprile) che vietava l’utilizzo dei locali. I legali dell’associazione culturale Assalam avevano presentato subito istanza contro la decisione del municipio, richiamandosi a un’identica vicenda avvenuta lo scorso anno e conclusa con la bocciatura in sede giudiziaria dell’ordinanza comunale.Il Tar ha anche fissato per il prossimo 15 maggio la camera di consiglio per la «trattazione collegiale» del ricorso.Ancora una volta, però, nel dispositivo del decreto, i giudici amministrativi si sono fatti carico di ricordare i princìpi costituzionali che regolano il diritto di culto nel nostro Paese.«Nel necessario bilanciamento degli interessi coinvolti – si legge infatti nel testo inviato alle parti dal Tar – appare prevalente quello del libero esercizio dell’attività di culto rispetto a quello legato all’accertamento della compatibilità urbanistica del temporaneo mutamento di destinazione d’uso dell’immobile».D’altra parte, spiegano ancora i magistrati milanesi, la preghiera degli islamici in via Milano non reca danno né pregiudizio ad alcuno. «La prossima udienza camerale, nella quale la sezione si pronuncerà sull’istanza cautelare ordinaria, consente il sollecito e dovuto approfondimento delle varie questioni – scrive il Tar – e non si ravvisano circostanze idonee a determinare medio tempore il prodursi di effetti significativamente pregiudizievoli per gli interessi pubblici».L’unico obbligo ribadito dai magistrati è il «limite di accesso di 99 persone allo stabile, nel rispetto dei requisiti di agibilità e sicurezza invocati dall’amministrazione comunale, la quale sorveglierà l’osservanza di tale prescrizione e, se violata, adotterà immediatamente le misure necessarie, anche vietando in toto la prosecuzione della destinazione d’uso provvisoriamente ammessa».Grazie a questa decisione del Tar, l’associazione Assalam potrà così adibire l’edificio di via Milano allo svolgimento della preghiera rituale del Ramadan a partire da domenica 5 maggio, tutti i giorni dalle 21 alle 24 e il venerdì anche dalle 12 alle 13. «È la risposta che auspicavamo e siamo soddisfatti – hanno detto i legali di Assalam – È riconosciuto il diritto della comunità islamica di celebrare il Ramadan».

  • In corso le prime prove dell’Ecogreen Aci Como. Una vetrina sulla mobilità a zero emissioni – LE FOTO

    In corso le prime prove dell’Ecogreen Aci Como. Una vetrina sulla mobilità a zero emissioni – LE FOTO

    Si sono aperti nuovi scenari nell’ambito della sostenibilità dei trasporti pubblici e privati. Il mondo cambia le esigenze, muta la quotidianità delle persone. Proprio nel segno di questa filosofia ha preso il via oggi l’Ecogreen Aci Como, gara che fa parte del Campionato Green Endurance. Una competizione di regolarità per vetture ecologiche in cui bisogna passare con precisione nei punti di controllo orario, tenendo conto anche della carica di energia dei propri mezzi. La sfida si compone con un mix di prove speciali a media con rilevamento segreto, abilità di guida a basso consumo (energy saving) e strategie per la corretta gestione della quantità di energia per la ricarica delle batterie.All’evento prendono parte auto elettriche, ibride, bi-fuel e a combustibili alternativi; i veicoli devono percorrere 390 chilometri in quattro tappe da 2 ore e mezza, attraversando i Comuni che circondano il Comasco.In programma, come detto, quattro manche: la prima denominata “Brianza” (90 chilometri) si è svolta stamattina; la seconda “Ghisallo” (100 chilometri) è in corso in queste ore; la terza “Giro del lago in notturna” (90 chilometri) è in programma questa sera. L’ultima “Val d’Intelvi” andrà in scena domani dalle 9 alle 12 (110 chilometri).Le verifiche tecniche, le partenze e i punti di ricarica sono al Tempio Voltiano di Como dove è stata molta la curiosità, per la gara ed il suo contorno. Gli arrivi, la cerimonia finale e di premiazione si terranno domani dalle ore 12 in piazza Cavour.Il numero 1 è sulle fiancate della vettura di Nicola Ventura, campione italiano della specialità. Con il 4 è partito Maurizio Verini, tra gli anni ’70 e ’80 nel Mondiale rally. Numero 9 per Giovanna Pasello, che nel tiro a volo ha preso parte alle Olimpiadi di Atlanta 1996. In prima linea anche due cestisti della Briantea84 di basket paralimpico, Adolfo Berdun e Mariana Berenice Perez (numero 26).Il significato più profondo del 1° Aci Como Ecogreen è però una vetrina sulla mobilità sostenibile. La scommessa dei carburanti alternativi dipende anche da una rete infrastrutturale di stazioni di ricarica sempre più ampia e distribuita su tutto il territorio, che dia la possibilità di uscire dalla logica della city car e consentire a una famiglia di utilizzare l’auto elettrica non solo in città, ma anche nel medio e lungo raggio e, infine, una produzione di veicoli elettrici che possa soddisfare la domanda del mercato.

  • Limite di 50 chilometri orari: motociclista in centro paese ai 107. La denuncia della polizia

    Limite di 50 chilometri orari: motociclista in centro paese ai 107. La denuncia della polizia

    Andava in centro paese ai 107 chilometri orari, dove il limite era 50. E’ successo in Svizzera, esattamente a Brissago, nel distretto di Locarno. Ma è incappato in un controllo della Polizia cantonale predisposto nel primo pomeriggio. Un ticinese è stato denunciato al ministero pubblico “quale pirata della strada – dice la Cantonale nel suo comunicato – per grave infrazione alla Legge federale sulla circolazione stradale”.

  • Area Ticosa, da risolvere lo storico  “nodo” Santarella.  L’ex centrale termica è un simbolo dell’archeologia industriale

    Area Ticosa, da risolvere lo storico “nodo” Santarella. L’ex centrale termica è un simbolo dell’archeologia industriale

    Comunque vada, c’è un nodo da risolvere. Tante ipotesi, tutte affascinanti e ambiziose. Tanti sogni: museo dell’architettura razionalista comasca del Novecento , museo dei trenini Rivarossi, nuova sede del Museo della Seta che in effetti da tempo ambisce al trasloco. Ma questo, per ora, è il passato. Adesso è solo una rovina abbrustolita dopo il rogo del 2016, con gli accessi murati per tenere alla larga i senzatetto, ma nell’ipotesi che in Ticosa sorga il futuro Comune c’è chi spera che tra quelle mura si possa insediare un futuro culturale.Per la Santarella, ex centrale termica della tintostamperia, vincolata come bene storico di archeologia industriale, tutto ciò che rimane in piedi della sua parte pubblica, si sono anche ipotizzati altri destini: un museo della luce intitolato a Volta, ma anche struttura utile per la vicina università.L’edificio, opera dell’ingegner Luigi Santarella, da cui prende il nome, rappresenta una sorta di “monumento” della moderna tecnica delle costruzioni in calcestruzzo ed è tutelato. Ed essendo intoccabile nella sua struttura e sorto proprio all’interno di un importantissimo ex polo tessile, potrebbe ricordare la storia della seta e ospitarne i reperti. Ma come detto, tra le altre ipotesi si è pensato di far nascere nell’ex Santarella un “Museo del Razionalismo” – alternativa alla praticamente inagibile Casa del fascio, storica sede delle fiamme gialle, ma si è anche pensato di insediarvi un Museo dei Trenini Rivarossi, per celebrare la storica azienda di ferromodellismo di Sagnino.

  • Il Tempio Voltiano resta chiuso per ragioni di sicurezza

    Il Tempio Voltiano resta chiuso per ragioni di sicurezza

    Il Tempio Voltiano resta chiuso. E al momento non è possibile ipotizzare una data di riapertura.Pochi giorni fa era stato concluso un intervento di messa in sicurezza sulle vetrate danneggiate dal vento delle scorse settimane. Adesso, dopo aver letto la relazione della ditta incaricata dei lavori, l’ufficio tecnico del Comune sta valutando le condizioni per poter garantire l’ingresso dei visitatori. La risposta che in molti attendono potrebbe arrivare a breve, ma è sfumata l’ipotesi iniziale di permettere l’accesso all’edificio in concomitanza con i giorni di festa. Con buona pace dei numerosi turisti presenti in città, i quali con ogni probabilità avrebbero volentieri fatto tappa nel museo dedicato al celebre inventore della pila.«I lavori sono stati completati venerdì sera – ha detto ieri ai microfoni di Etv l’assessore ai Lavori pubblici di Palazzo Cernezzi, Vincenzo Bella – ma sono necessari ulteriori interventi per garantire l’accesso alla struttura in totale sicurezza».Al momento, quindi, le condizioni del museo non sarebbero «idonee». Motivo per cui, come precauzione, l’edificio dei Giardini a lago resterà chiuso al pubblico.Di fatto, sono stati rimossi i vetri pericolanti ed è stata verificata la solidità della struttura che li regge. Trattandosi di vetri storici, con caratteristiche molto particolari, la sostituzione avverrà in un secondo momento.«Non si tratta di finestre che danno sull’esterno – rassicura l’assessore – pertanto non c’è rischio di infiltrazioni, anche con le pessime condizioni meteo di questi giorni».Intanto, si apprende qualche particolare sulle operazioni fin qui svolte. Per raggiungere le vetrate danneggiate, poste in un punto molto alto e stretto, non si è potuto utilizzare un normale ponteggio, né è stato possibile affidarsi a un carrello o a un elevatore.I tecnici della ditta incaricata dei lavori si sono dovuti calare con le corde, reggendosi su alcune apposite strutture.«L’intervento è durato un paio di giorni – ha detto ancora Bella – l’impresa ha poi consegnato una relazione tecnica ai nostri uffici. Ho chiesto di fare il possibile per poter garantire la riapertura in questi giorni in cui, di fatto, entriamo nel vivo della stagione turistica. Ma è una questione di responsabilità – conclude l’assessore – noi vogliamo riaprire il museo nel più breve tempo possibile, ma prima di tutto dobbiamo garantire un accesso sicuro a chi visita la struttura».

  • De Gregori a Lugano in versione sinfonica: appuntamento per il 28 giugno in piazza Riforma

    De Gregori a Lugano in versione sinfonica: appuntamento per il 28 giugno in piazza Riforma

    Un mito della canzone d’autore italiana,Francesco De Gregori, prenota piazza Riforma a Lugano per il 28 giugno. Il cantautore romano sarà in riva al Ceresio assieme a un’orchestra di quaranta elementi per inaugurare ilLongLake Festivale chiudere il cartellone diLuganoInScena.

    De Gregori presenterà in esclusiva per la SvizzeraGreatest Hits Live, una versione sinfonica dei suoi grandi successi. Martedì 11 giugno la nuova tournée prenderà il via alle Terme di Caracalla.

    Prevendita luganese (biglietti a partire da 79 franchi) sul sito Internetwww.biglietteria.ch.

    Il concerto è organizzato daLuganoInScena,LongLake FestivaleMyNina Spettacoli.

    L’anno scorso De Gregori fu sul Lario all’Arena del Teatro Sociale per chiudere in luglio con il suo Tour 2018 ilFestival Como Città della Musicaalla sua undicesima edizione. Anche allora ripropose i suoi grandi “classici”, oltre a canzoni che non sono mai passate dalle radio e raramente sono state eseguite dal vivo in tempi recenti.

  • Domani a Como le celebrazioni per il 74.esimo anniversario della Liberazione

    Domani a Como le celebrazioni per il 74.esimo anniversario della Liberazione

    Anche Como festeggia, domani, giovedì 25 aprile, il 74.esimo anniversario della Liberazione dal nazifascimo.

    In mattinata è prevista la cerimonia di commemorazione che si svolge il più tappe.

    Alle 9.30, al Cimitero monumentale in via Regina, si comincia con la messa in suffragio.

    Alle 10, al Sacrario militare del Cimitero monumentale, la deposizione corone.

    Alle 11, al Monumento alla Resistenza Europea dei Giardini a lago, gli interventi delle autorità: il sindaco,Mario LandriscinaeLuigino Nessi, rappresentante dell’Anpi.

    A chiudere, il concerto del Corpo musicale di Rebbio.