Categoria: Cronaca

  • Gli incidenti dopo Como-Varese, un nuovo filmato con il lancio dei lacrimogeni

    Gli incidenti dopo Como-Varese, un nuovo filmato con il lancio dei lacrimogeni

    Un nuovo filmato – che ci è stato fatto pervenire da un lettore – relativo agli scontri fra tifosi del Como e forze dell’ordine al termine della gara vinta con il Varese. Il video documenta un lancio di lacrimogeni, in viale Rosselli,  per contenere i sostenitori lariani.

    Pubblicato daCorriere di Comosu Domenica 14 gennaio 2018

  • Grossa perdita d’olio: pesanti rallentamenti alle porte della città

    Grossa perdita d’olio: pesanti rallentamenti alle porte della città

    Per una grossa perdita di gasolio sulla statale per Lecco, dal comune di Lipomo a scendere verso Como fino al ponte di San Martino, dove l’intera carreggiata è sporca, è stato necessario mettere una pattuglia con i lampeggianti ad ogni curva lungo la strada per far rallentare il traffico e preavvisare gli utenti del pericolo. Si sono creati forti rallentamenti in ingresso alla città sull’asse di via Ambrosoli. Probabilmente per la presenza di gasolio, un motociclista 60enne è scivolato a terra ferendosi in maniera non grave.

    Sul posto quattro pattuglie della polizia locale e una della polizia stradale a supporto al confine tra Lipomo e Tavernerio. La ditta che ha l’appalto per la pulizia delle strade in questi casi è stata chiamata; sul posto sono arrivati i Vigili del fuoco, mentre la Polizia locale è alla ricerca del mezzo che ha disperso il gasolio utilizzando le immagini delle telecamere a disposizione. La strada dopo le 20 è tornata completamente percorribile, spiega una nota del Comune di Como.

  • I dipendenti del Casinò pronti a costituirsi in cooperativa per la gestione

    I dipendenti del Casinò pronti a costituirsi in cooperativa per la gestione

    Prosegue anche a Ferragosto il presidio dei lavoratori del Casinò, chiuso dal 27 luglio dopo la sentenza di fallimento del Tribunale di Como. «Anche se produceva mediamente tra 200 e 300 mila franchi al giorno – spiegano in una nota gli ex dipendenti – Proventi che adesso vanno a tutto vantaggio delle altre case da gioco, a cominciare da quelle, limitrofe, del Canton Ticino, mentre si registra un caso di sciacallaggio di piccolo cabotaggio da parte di un casinò engadinese che ha realizzato uno spot dove s’intravede Campione».

    «Non solo il nostro futuro è in gioco – commenta Alessandra Bernasconi, responsabile dell’Ufficio marketing – ma ci preoccupa anche quello dell’azienda: nessuno fa le pulizie, la manutenzione delle attrezzature elettroniche. Il rischio è che al momento dell’auspicata riapertura occorrano settimane per rimettere tutto in funzione». I dipendenti della casa da gioco si stanno organizzando in cooperativa con l’intento di proporsi ai curatori fallimentari come affidatari della gestione, almeno in via provvisoria. Ieri sera, nel santuario della Madonna dei Ghirli, il prevosto di Campione d’Italia monsignor Eugenio Mosca, ha celebrato una messa di solidarietà.

  • I sindacati dubbiosi sulla proposta di trasformazione del casino di Campione d’Italia in una clinica

    I sindacati dubbiosi sulla proposta di trasformazione del casino di Campione d’Italia in una clinica

    «Un’idea che mi sembra non abbia proprio i piedi per terra. Il Casinò di Campione deve rinascere dalla casa da gioco». Giovanni Fagone (Slc Cgil), non è convinto della proposta in arrivo da un gruppo di imprenditori svizzeri che sarebbero pronti a mettere 100miloni di franchi sul tavolo per creare, al posto del casinò, una clinica ad alta specializzazione, appartamenti e un museo. «Si deve ripartire al più presto anche perchè in media ogni giorno di chiusura equivale a perdite che oscillano fra i 300 e i 400mila euro – spiega Fagone – Mi sembra di difficile realizzazione questa ipotesi. Quella di Campione è una comunità in ginocchio che ha bisogno di risposte concrete e immediate».

    Più possibilista il segretario della Fisascat Cisl Como-Varese, Domenico Panariello. «Se guardo a questa iniziativa da un punto di vista lavorativo potrebbe anche essere un’opportunità. È però necessario capire le ricadute occupazionali su chi in questo momento è senza lavoro e soprattutto bisogna conoscere tutti i dettagli dell’operazione».

  • In moto con la targa contraffatta: scoperto e denunciato dai vigili di Cantù

    Una pattuglia della polizia locale di Cantù ha inseguito e bloccato un motociclista che viaggiava con una targa contraffatta. Il mezzo è stato individuato con le telecamere di lettura delle targhe posto in via Milano.

    Ricevuto l’allert, la pattuglia ha seguito il veicolo e bloccato il motociclista. Il conducente è stato denunciato per contraffazione di targhe e la moto è stata sequestrata. Il conducente, un italiano di 43 anni residente in Svizzera, aveva la patente revocata.

  • Incidente stradale a Capiago Intimiano: due feriti

    L’ìncidente a Capiago Intimiano

    Grave incidente nel primo pomeriggio di oggi a Capiago Intimiano, in via Salvadera, nella zona del cimitero. Due auto, per cause ancora in fase di accertamento, si sono scontrate violentemente. Entrambi i conducenti sono rimasti feriti, uno dei due, una donna di 61 anni, in modo grave. Per i soccorsi è intervenuto anche l’elicottero del 118, che ha trasportato la paziente all’ospedale di Legnano. Fortunatamente non sarebbe in pericolo di vita.Lo scontro è avvenuto attorno alle 13.30 e ha coinvolto due vetture, una Citroen C1 sulla quale viaggiava la donna e una Ford Focus condotta da un uomo di 76 anni. Nell’impatto, la donna ha avuto le conseguenze più serie.

    A Capiago Intimiano sono intervenute un’ambulanza della Croce Azzurra e l’automedica del 118, che hanno poi chiesto anche l’intervento dell’elicottero. Per i soccorsi e i rilievi sono arrivati anche i vigili del fuoco e i carabinieri. I due automobilisti sono stati sottoposti alle prime cure e poi trasportati in ospedale, l’uomo in ambulanza al Sant’Antonio Abate di Cantù e la donna in elicottero a Legnano. Secondo le prime informazioni, avrebbe un grave trauma alle gambe ma fortunatamente non sarebbe in pericolo di vita.

    Per le operazioni di soccorso si sono inevitabilmente registrate code e rallentamenti. Accertamenti in corso per chiarire la dinamica dello scontro.

  • Infastidisce i clienti del supermercato: 21enne arrestato dalle volanti

    Infastidisce i clienti del supermercato: 21enne arrestato dalle volanti

    Stava disturbando i clienti all’uscita del supermercato Coop di Rebbio, in via Giussani. Pare che, con un avventore nel parcheggio dello stesso punto vendita, sia nata anche una discussione per un telefono cellulare. Insomma, sul posto è stato richiesto l’arrivo in ausilio degli agenti delle volanti che si sono avvicinati per identificare il “disturbatore”. L’uomo, che non aveva i documenti e non avrebbe fornito le proprie generalità, al posto di calmarsi si è ulteriormente alterato reagendo con calci e pugni, danneggiando anche la porta della sala della Questura di Como dove era stato condotto. In manette è finito un marocchino di 21 anni senza fissa dimora ma già noto alle forze di polizia. È stato processato per “direttissima” nel palazzo di giustizia lariano. Il giudice Luciano Storaci ha convalidato l’arresto, disponendo la custodia in carcere in attesa della prossima udienza che si svolgerà nella settimana entrante. L’accusa è di resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale ma anche di danneggiamento.

  • Irruzione skinhead, l’organizzazione sarebbe partita una settimana prima

    Irruzione skinhead, l’organizzazione sarebbe partita una settimana prima

    La mente del gruppo, cioè colui che avrebbe organizzato tutto o che comunque sarebbe stato tra i promotori, sarebbe un comasco di 43 anni, nato in città e residente a Faloppio. Nelle carte della Procura si legge che fu lui, il 21 novembre, una settimana prima della riunione di “Como senza frontiere”, a diramare il materiale e a chiamare a raccolta gli altri 12 componenti del gruppo di skinhead.Mail, messaggi, ora di ritrovo, anche un “dress code” per presentarsi – senza invito – al Chiostrino di Sant’Eufemia.L’abbigliamento richiesto ai presenti era ovviamente costituito da bomber e anfibi. Anche il modo di agire sarebbe stato concordato in precedenza dai componenti al blitz.Dovevano irrompere nei locali senza alcun preavviso, dovevano sistemarsi alle spalle dei volontari dell’associazione “Como senza frontiere” e poi, pretendendo il rispettoso silenzio, leggere il comunicato (ripreso con il cellulare) che stigmatizzava le attività di gestione dei migranti giunti a Como.La ricostruzione delle presenze e delle modalità concordate per il blitz sarebbe stata possibile grazie ad una serie di sequestri di materiale e supporti informatici.Le perquisizioni furono effettuate dagli uomini della Digos nella giornata del 7 dicembre del 2017. Nelle mani degli uomini delle forze dell’ordine, sempre nel corso delle perquisizioni, sarebbe rimasto anche altro materiale, come svastiche, foto con il saluto romano, parodie contro gli ebrei e Anna Frank. Nulla tuttavia che collegasse in modo esplicito il blitz del 28 novembre all’odio razziale, aggravante che infatti non viene contestata agli indagati.Nel corso delle indagini è emerso anche che azioni con modalità simili (ma non con gli stessi partecipanti al blitz) sarebbero avvenute in passato anche a Modena in un convegno sull’immigrazione promosso dalla Facoltà di Giurisprudenza (il 26 novembre 2016) e a Medole (Mantova) per la presentazione di un libro (era il 24 novembre 2017).

  • Italiana morta in Ticino. La Polizia cantonale:  «Nessun intervento di terzi»

    Italiana morta in Ticino. La Polizia cantonale: «Nessun intervento di terzi»

    Con un comunicato diffuso questa mattina, il ministero pubblico e la Polizia cantonale hanno riferito che non ci sarebbero indizi di un omicidio per quando riguarda la morte di una 62enne italiana residente a Novaggio. Il corpo della vittima – che viveva con il marito – è stato trovato il ieri nella sua abitazione. «Sono in corso accertamenti per stabilire le cause della morte – scrive la Cantonale – Dalle verifiche svolte sino ad ora non sono emerse evidenze relative all’intervento di terze persone».

  • La giornata di follia fuori dal Sinigaglia: un nuovo video degli scontri

    La giornata di follia fuori dal Sinigaglia: un nuovo video degli scontri

    Una giornata di follia fuori dal Sinigaglia, con gli scontri fra i tifosi del Como e le forze dell’ordine. Argomento che sarà ampiamente affrontato sul Corriere di Como in edicola martedì 16 gennaio. Intanto c’è un nuovo video giunto ad Espansione Tv che documenta gli incidenti avvenuti in viale Rosselli al termine del derby con il Varese, un filmato  che proponiamo anche ai nostri lettori.