Categoria: Economia

  • I seguaci di Greta  “pressano” Palazzo Cernezzi

    I seguaci di Greta “pressano” Palazzo Cernezzi

    I seguaci comaschi di Greta Thunberg fanno pressing sul Comune del capoluogo lariano per ottenere lo “stato di calamità climatica”. Hanno incontrato l’assessore all’ambiente di Palazzo Cernezzi Marco Galli chiedendo che giunta e sindaco di Como presentino in consiglio comunale una delibera per dichiarare lo «stato di emergenza climatica ed ambientale», provvedimento ritenuto urgente «per contenere l’aumento della temperatura globale entro 1,5 gradi e fissare un obiettivo di riduzione a zero delle emissioni nette di gas climalteranti per il 2030, ritenendo l’obiettivo di zero emissioni nel 2050 insufficiente e incoerente con lo stato di emergenza climatica».I seguaci comaschi del movimento “Fridays For Future” ispirato dalla giovane studentessa svedese chiedono tra l’altro di risanare la rete idrica, di ampliare il perimetro del Parco Spina Verde inglobando la collina di Cardina, il divieto della plastica monouso negli edifici pubblici e privati, una ordinanza che imponga ai negozi il divieto di tenere le porte aperte con il riscaldamento acceso in inverno e con il condizionamento in estate, nonché l’istituzione da parte del Comune di una “Consulta per l’Ambiente” aperta alla cittadinanza. Si chiede anche la «realizzazione del tratto comasco del percorso ciclabile EuroVelo 5, inserito in una direttrice che collegherà Brindisi a Londra lungo 3300 km e 7 nazioni», che «è già in gran parte finanziato con fondi faticosamente ottenuti che rischiano altrimenti di andare perduti». e che unirebbe con un asse ciclopedonale «ben tre stazioni ferroviarie (Grandate-Breccia, Como Nord Camerlata e Como S.Giovanni)».

  • Confesercenti e la “bottega del futuro”.  Ieri l’assemblea dell’associazione

    Confesercenti e la “bottega del futuro”. Ieri l’assemblea dell’associazione

    Confesercenti guarda avanti e pensa alla “bottega del futuro”. Uno spazio che non dovrà essere esclusivamente un luogo fisico dove esercitare un mestiere o il laboratorio tradizionale arricchito magari da ciò che oggi è di moda, ovvero una semplice vetrina sui social. Dovrà invece essere, come spiegato ieri pomeriggio nel corso dell’assemblea provinciale di Confesercenti dal presidente Claudio Casartelli, «un luogo dove i capisaldi siano l’innovazione, la formazione, delle regole precise e importante sarà anche la partecipazione sindacale».E prima di affrontare i singoli temi e di esprimersi sull’operato della giunta Landriscina c’è stato spazio per parlare della nuova Camera di Commercio. «La nostra modesta rappresentanza del mondo imprenditoriale si è messa a disposizione del progetto di costituzione della nuova Camera di Commercio di Como e Lecco perché nella nostra visione questa deve essere la casa di tutte le imprese. E una casa con diversi inquilini ha necessità di condivisione dei compiti, dei vantaggi e dei doveri: è una strada complicata da percorrere perché le incrostazioni di un vecchio modo di intendere questo organismo sono pesanti e certamente la diminuzione delle risorse non aiuta ad attuare una politica di gestione trasparente, imparziale, capace di parlare ed aiutare tutte le realtà economiche», ha detto Casartelli rivolgendosi al presidente della Camera di Commercio, Marco Galimberti, in sala.«Se il nuovo consiglio opererà risolutamente in questa direzione, voglio assicurare al presidente Galimberti massima collaborazione. Diversamente saremo in prima fila nella battaglia per la limpidezza della gestione e la pratica, come si dice in gergo legale, del buon padre di famiglia. La sollecitiamo presidente Galimberti fin da ora ad attuare politiche di sostegno al piccolo commercio e ai negozi di vicinato, e ad essere da stimolo in Regione per l’attuazione di politiche analoghe», ha chiuso Casartelli prima di parlare dell’amministrazione cittadina.«Le vicende interne alla maggioranza non ci interessano. Ma lanciamo un appello per avere, ad esempio, un regolamento di polizia locale e di occupazione del suolo pubblico così come un intervento organico per il mercato coperto. Siamo poi contro la pista ciclabile in Via Mentana».

  • Architetti e ingegneri, l’accordo di collaborazione:  reciprocità tra Italia e Svizzera

    Architetti e ingegneri, l’accordo di collaborazione: reciprocità tra Italia e Svizzera

    Parola d’ordine reciprocità, da una parte e dall’altra del confine. Questo il senso della strada tracciata ieri tra Ordine Ticinese degli Ingegneri e degli Architetti Otia e gli Ordini degli Ingegneri e Architetti delle Province di Como, Lecco, Novara, Varese e Verbano Cusio Ossola. La collaborazione vuole garantire reciprocità di accesso ai mercati per ingegneri e architetti e combattere la concorrenza sleale. Si tratta di un iter complesso, che proseguirà nei prossimi mesi, step by step. Verrà affrontato il tema dei progetti per la realizzazione di opere edili sia con committenti pubblici sia con privati.Sul piatto della bilancia, anche la formazione continua degli ordini e la deontologia professionale, che andrebbero uniformate tra Italia e Svizzera.Il dibattito è in corso da tempo e il confronto proseguirà, come anticipato, nei prossimi mesi. Tra i primi obiettivo anche lo sviluppo di una applicazione digitale in modo da promuovere i progetti realizzati da una parte e dall’altra del confine.

  • «Campione, approvato l’emendamento».  Ma Falanga (Uil) critica i commissari

    «Campione, approvato l’emendamento». Ma Falanga (Uil) critica i commissari

    Cinque milioni di euro all’anno per Campione d’Italia. L’emendamento sul contributo straordinario è stato approvato ieri dalla Commissione Finanza e Bilancio della Camera.«Un aiuto importante per il Comune di Campione che sta affrontando una forte crisi di liquidità tale da penalizzare e mettere a rischio le attività dell’ente» ricorda in una nota il sottosegretario con delega alla Finanza locale Stefano Candiani – Una promessa che avevamo fatto ai cittadini e un impegno preso con il commissario Zanzi, di cui tanti stanno già correndo a prendersi i meriti dopo mesi passati alla finestra».Non viene però chiarito se questi soldi verranno svincolati dal versamento del pesante mutuo (oltre 500mila euro al mese) che il Comune di Campione ha con le banche per il pagamento dell’edificio del Casinò. Intanto ieri, il segretario della Uil Funzione pubblica di Como, Vincenzo Falanga, è intervenuto sullo slittamento della relazione sulla possibile riapertura della casa da gioco.«Sembra quasi una resa. Solo ricorsi e controricorsi possono risolvere questa partita? Come rappresentante sindacale che segue la vicenda non credo che dopo quasi un anno si possa dare una simile risposta al paese» ha sottolineato Falanga.«Abbiamo subito sollevato la necessità di non lasciare in mano solo a dei tecnici il destino di centinaia di persone – ha aggiunto Falanga – Non può decidere il Tribunale. Servono interventi legislativi. Serve la politica. Queste dichiarazioni lasciano solo perplessi e amareggiati».Falanga ha confermato infine la mobilitazione in vista dello sciopero del 27 e 28 giugno. «Cercheremo di organizzare una manifestazione nazionale in luglio. A un anno dalla chiusura del Casinò la politica non può non intervenire su un tema così caldo. Gli ultimi dati del Casinò di Lugano dimostrano chiaramente il vuoto lasciato dalla casa da gioco di Campione».

  • Campione, i soldi dell’emendamento per servizi essenziali e stipendi

    Campione, i soldi dell’emendamento per servizi essenziali e stipendi

    «I cinque milioni di euro dell’emendamento arriveranno nelle casse comunali. Serviranno per mantenere in vita servizi essenziali e per pagare degli stipendi arretrati ai dipendenti che da oltre un anno non lo percepiscono». A dirlo è il commissario prefettizio Giorgio Zanzi che regge il comune di Campione in dissesto finanziario. È dell’altro giorno la notizia che l’emendamento, proposto nell’ambito del decreto Crescita e che destinava all’enclave tale cifra, era stato approvato dalla Commissione Finanza e Bilancio della Camera. Rimaneva però su questa notizia un’ombra pesante. Non si sapeva infatti ancora con precisione se sulla somma la Banca popolare di Sondrio, uno dei maggiori creditori della casa da gioco, potesse far valere la propria delega diretta di riscossione, andando così a ridurre la somma in arrivo nelle casse.«Non sarà così – spiega il commissario Zanzi – la presenza nel testo dell’emendamento di un vincolo di destinazione chiaro su tale cifra, che si prevede vada usata per le esigenze funzionali del Comune di Campione, ci mette al sicuro. Questa somma dunque sarà utilizzata per i servizi essenziali e per garantire parte degli arretrati ai dipendenti».

  • Canepa, il piano industriale  è stato depositato

    Canepa, il piano industriale è stato depositato

    «Il piano industriale della Canepa è stato depositato, stiamo lavorando duramente». Dopo l’anticipazione del sindacato, è stato direttamente l’imprenditore tessile Michele Canepa, titolare della Taroni che controlla ora il 96% del gruppo di San Fermo, a dare conferma della chiusura dell’iter nei termini previsti dal Tribunale. Ora vi sarà una fase di confronto con il giudice e il sindacato. L’imprenditore ha già dato garanzie anche sul fronte occupazionale per il futuro.

  • Giovedì sciopero dei bus dalle 10 alle 14

    Giovedì sciopero dei bus dalle 10 alle 14

    I
    lavoratori del trasporto pubblico locale e delle aziende Fnma
    (Autolinee), Fnm Holding e Fn Rete sciopereranno giovedì 13 giugno
    per quattro ore in tutta la Lombardia. A Como, lo stop per Asf
    autolinee e Spt holding è dalle 10 alle 14.Filt Cgil, Fit
    Cisl, Uiltrasporti Lombardia hanno indetto l’agitazione a seguito, si
    legge in un comunicato, “delle
    forti preoccupazioni per il taglio ai finanziamenti destinati al
    trasporto pubblico locale. Il congelamento delle risorse nazionali
    potrebbe, infatti, portare alla diminuzione di 52 milioni di euro per
    il territorio lombardo (circa 300 milioni a livello nazionale). Sul
    territorio lariano, potrebbero esserci ripercussioni in particolare
    sulle linee extraurbane”. Le
    confederazioni Cgil, Cisl, Uil e le segreterie Filt, Fit, Uilt hanno
    richiesto un incontro all’assessorato competente di Regione
    Lombardia il 19 marzo scorso, senza avere alcun riscontro in merito.

  • Il Borsino Immobiliare rileva scambi in calo nel capoluogo

    Le transazioni immobiliari stimate nell’ultimo anno sono state poco meno di un migliaio nel capoluogo e circa 5.750 nel resto della provincia, numeri ancora bassi rispetto al picco raggiunto nell’anno 2006.

    Il quartiere più economico del capoluogo è Ponte Chiasso, dove per un appartamento nuovo, classe energetica A, servono comunque 2.050 euro al metro quadrato. All’estremo opposto della mappa del costo del mattone a Como c’è la città murata, dove per un acquisto con le stesse caratteristiche energetiche serve più del doppio, 4.250 euro.Restando tra gli immobili di maggiore pregio, per chi cercasse una villa la zona più rinomata è quella di viale Geno e via Crispi, mettendo in conto un investimento di circa 5.100 euro al metro quadrato. La situazione dettagliata del mercato immobiliare è raccolta nell’edizione 2019 del “Borsino Immobiliare”, presentato ieri sera allo Sheraton Lake Como nel corso del convegno “Scenari immobiliari” dalla Fimaa, la Federazione Italiana Mediatori Agenti d’Affari, che fa parte di Confcommercio.Il prezzo del mattone oscilla tra valori molto distanti a Como e sul territorio provinciale. Il costo varia a seconda della zona in cui sono gli immobili ma anche dell’età e della classe energetica, parametro che riveste un’importanza sempre maggiore.Nel Borsino, la città di Como è suddivisa in 23 zone. Anche per i singoli paesi viene fornita una panoramica dei prezzi medi, sia per gli immobili nuovi che per quelli datati. A Campione d’Italia i prezzi record delle case: attorno ai 5mila euro per un appartamento nuovo.A Cernobbio, il prezzo si aggira sui 3mila euro, a Cantù scende a 2.200.Il costo è inferiore in numerosi paesi del territorio. Il numero di scambi di abitazioni dall’inizio del 2018 alla fine del III trimestre è calato del 2,8% nel capoluogo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, ma ha recuperato quasi 12 punti percentuali nei comuni minori della Provincia, dopo la frenata del 2017.

  • Il salva-Campione è con il salva-Roma, settimana decisiva

    Il salva-Campione è con il salva-Roma, settimana decisiva

    C’è il salva-Roma, ma anche il salva-Campione in discussione in questi giorni dentro il decreto Crescita grazie a un emendamento del leghista Giulio Centemero e di Raphael Raduzzi del Movimento Cinque Stelle. Poca cosa, certo, la questione dell’enclave rispetto al debito di Roma, che potrebbe far saltare i conti del Campidoglio in tre anni.Da una parte la Capitale, con il contributo di Stato e Comune (mezzo miliardo in tutto, 300 milioni a carico del governo nazionale, 200 in capo a quello cittadino) insufficiente saldare le rate dei vecchi mutui contratti prima del 2008. Dall’altra la possibilità che da quest’anno (2019) “al Comune di Campione d’Italia è corrisposto un contributo, nel limite massimo di cinque milioni di euro annui, per esigenze di bilancio, con priorità per le spese di funzionamento del’Ente, a valere sulle norme stanziate sul capitolo 1379 denominato Contributo straordinario al Comune di Campione d’Italia, dello stato di previsione della spesa del ministero dell’Interno”.Lo prevede un emendamento all’articolo 38 del disegno di conversione in legge del decreto-legge n. 34 del 2019, recante Misure urgenti di crescita economica e per la risoluzione di specifiche situazioni di crisi, presentato alle commissioni della Camera incaricate dell’esame in sede referente del testo e delle sue proposte di modifica dai relatori Raduzzi (commissione Bilancio) e Centemero (Finanze). La notizia era stata anticipata nelle scorse settimane dal parlamentare pentastellato comasco, Giovanni Currò.«Il testo – come spiega il portale specializzato Gioconews.it – è ancora all’esame delle commissioni ed è atteso questa settimana in Aula». Ma dove andrebbero a finire questi 5 milioni di euro? Questi fondi verrebbero utilizzati per il pagamento dei mutui contratti negli anni scorsi dal Municipio. Soltanto la rata mensile per la realizzazione della Casa da gioco, inaugurata nel 2007 e chiusa per fallimento da quasi un anno, pesa qualcosa come 530mila euro al mese.Il 27 giugno prossimo, infine, si terrà l’udienza per la discussione del ricorso presentato dal commissario Giorgio Zanzi al Tar del Lazio contro la sospensiva concessa dal Tribunale amministrativo sugli esuberi dei dipendenti comunali.

  • Inps, rivoluzione per gli utenti. Si accede solo su prenotazione

    Inps, rivoluzione per gli utenti. Si accede solo su prenotazione

    Interminabili code all’Inps addio? Ogni accesso dalla prossima settimana verrà regolato da un sistema di prenotazione, che dovrebbe migliorare, così come avviene per altri servizi pubblici e altre Inps territoriali, accessibilità e risultati.Il nuovo servizio si chiama PrenotaInps e ha l’obiettivo di evitare le perdite di tempo e azzerare, nel limite del possibile, le code. Oggi chi si reca all’Inps spesso è costretto a prendere una mezza giornata di ferie se vuole avere la certezza di sedersi davanti a uno degli operatori in grado di risolvere un problema.Da ora in poi, i cittadini potranno prenotare data e orario dell’appuntamento. Il sistema è studiato per tutti anche per i non “nativi digitali”, visto che all’Inps si rivolgono in particolare i pensionati o chi è vicino alla pensione. Persone insomma nate prima del primo computer e sicuramente prima dell’invenzione di Internet. Si può scegliere fra tre diverse modalità: telefono, App o mail. Così come già avviene per prenotare un esame o una visita media, è stato attivato un “Contact center nazionale”. Da telefono fisso si prenota al numero verde 803.164, mentre dal cellulare si deve comporre il numero 06.164.164. Chi possiede uno smartphone, un tablet o un computer, la App di riferimento è Inps Mobile (Servizio Sportelli di Sede) oppure si può inviare una email all’indirizzo di posta elettronica prenotazioni.como@inps.it. Infine se si è già in possesso del Pin personale è possibile prenotare anche dal sito www.inps.it accedendo al servizio “Sportelli di sede”.«Il numero era già attivo – spiega Rosaria Cariello, direttrice dell’Inps provinciale, ai microfoni di Etv –  Oppure si può anche inviare una mail e in quel caso saremo direttamente noi a contattare il cittadino per fissare l’appuntamento».L’accesso libero nella sede di via Enrico Pessina, a Como, non scompare del tutto.«Rimane però – sottolinea ancora la direttrice – soltanto per i servizi più veloci. Se per esempio si devono consegnare dei documenti o richiedere la certificazione unica, ovvero se si ha la necessità del codice Pin. In questi casi si può accedere nella hall della struttura, prendere il numero al totem e si viene serviti. Per verificare invece lo stato di una pratica o per presentare delle domande si potrà accedere unicamente su appuntamento».