Ripresa del lavoro, oggi a Bregnano, per il Como dopo la pausa per le festività natalizie. La squadra torna dunque agli ordini di mister Giacomo Gattuso e alle porte si presenta un mese di gennaio decisamente tosto.I lariani sono secondi in classifica, a quattro punti dalla capolista Renate e con quattro di vantaggio rispetto all’Alessandria.E proprio domenica 10 gennaio i lariani saranno ospiti sul campo dei “grigi”. Una compagine, quella piemontese, che in questo campionato non era partita bene e che poi è cresciuta progressivamente. Nelle ultime cinque uscite ha ottenuto quattro vittorie e un pareggio: peraltro lo stesso cammino del Como e del Renate.Un match decisamente interessante, sia per i padroni di casa, che vorranno avvicinare gli azzurri in classifica, sia per il Como, che cerca una conferma contro un avversario tutt’altro che malleabile. Il Renate, invece, la stessa domenica riceverà la Pro Sesto. C’è poi una incognita, che vale per tutte le contendenti, quella della pausa, che come sempre influisce sullo stato dei calciatori.A questo proposito mister Gattuso in una intervista al nostro giornale aveva spiegato: «La pausa? Ci voleva, ma allo stesso tempo la temo – rivela l’allenatore del Como – La nostra è stata una stagione particolare, con un lungo stop per il Covid e poi la ripresa con incontri ogni tre giorni. Abbiamo pagato in termini di energie, cosa che si è vista nella seconda parte della gara con il Livorno, che abbiamo vinto, pur soffrendo un po’. Quindi uno stop serviva per recuperare le forze».Come detto, il mese di gennaio sarà ad alto tasso di adrenalina per il Como che, dopo il match con l’Alessandria concluderà il girone d’andata con la gara interna con il Novara (17 gennaio). Per Giacomo Gattuso un match molto particolare, visto che ha lavorato per un decennio nel settore giovanile – ma anche con la prima squadra – della società piemontese, prima di ritornare sul Lario la scorsa estate.La chiusura di gennaio con il botto: allo stadio Sinigaglia il 24 è infatti attesa la capolista Renate. All’andata, all’esordio in campionato allo stadio di Meda, gli azzurri allora guidati da Marco Banchini si erano imposti con il punteggio di 3-2.
Categoria: Notizie locali
-
Agosto di concerti classici a Villa Bernasconi
Dopo il grande interesse suscitato a luglio, anche per il mese di agosto Villa Bernasconi a Cernobbio (CO) e il Comune di Cernobbio proseguiranno la collaborazione con la Fondazione La Società dei Concerti per un programma di tre concerti tutti i lunedì. Si parte il 17 agosto, alle ore 21 con Antonio Chen Guang, al pianoforte che si cimenterà con pagine di Scarlatti (Sonata in re maggiore K 1), Berg (Sonata op 1) e Schumann (Carnaval op 9).
Il programma comincia con un omaggio all’Italia da parte di un pianista cittadino del mondo che ha vissuto alcuni anni a Cernobbio e che sta affacciandosi ad una carriera internazionale importante. L’esecuzione della sonata K1 di Scarlatti ben si addice all’atmosfera familiare della Villa, brillante, breve, quasi un amuse-bouche (siamo in sala da pranzo dopotutto) del programma del concerto, che prosegue con la Sonata di Alban Berg, scritta tra il 1907 e il 1908, anni in cui la Villa vedeva la luce e presumibilmente cominciava a “vivere”. La sonata, in un unico movimento è intrisa di atmosfere tardoromantiche senza tralasciare l’aspetto più futuristico che innovativo che sarà riservato alla scrittura musicale. E’ uno spaccato di storia del primo novecento, così come di tante storie, immagini, personaggi fantastici e reali è costituito il Carnaval di Schumann. Opera unitaria ma ricca di diverse sfaccettature, atmosfere e colori, così come la Villa Bernasconi è ricca di storia, immagini e atmosfere.
Vincitore dell’Olga Kern International Piano Competition, Antonio Chen Guang si distingue per le appassionate esecuzioni unite ad un virtuosismo fuori dal comune. Un ritorno a casa da parte del pianista cinese che ha vissuto a Cernobbio per alcuni anni e anche un omaggio al periodo storico di costruzione della Villa Bernasconi, con l’esecuzione della sonata di Alban Berg, composta tra il 1907 e il 1908.
Lunedì 24 agosto, sempre alle ore 21 toccherà a Giulia Rimonda, violino e a Ilaria Cavalleri, pianoforte eseguire pagine di Mozart, Liszt, Debussy, Beethoven e Bazzini. Il 31 agosto, ore 21 spazio a Alberto Serrapiglio, clarinettoe a Stefania Mormone, pianoforte per un repertorio che spazierà da Mendelssohn a Gershwin. Biglietti a 10 euro con prenotazione obbligatoria su www.soconcerti.it – email:info@soconcerti.it– tel 0266984134.
Fino al 20 settembre, inoltre, il museo di Villa Bernasconi sarà arricchito da “Fiori narrati”, un’esposizione molto curata che presenta 9 selezionatissime opere di alcuni fra i più noti pittori e illustratori a cavallo fra Otto e Novecento, per i quali la bellezza femminile e quella della natura non erano intese solo come pura decorazione, ma interpretavano il sogno di un universo di eleganza e armonia da ricercare fra le mura domestiche.
Tra le opere esposte si segnala in particolare la grande e rara litografia su tela di Alphonse Mucha (1860-1939) intitolata “Les fleurs“, realizzata per Home Decor nel 1894 e proveniente dalla collezione della Fondazione Arte Nova. Un’opera realizzata da Mucha all’inizio della sua carriera di illustratore, con uno stile ancora distante dai poster che lo hanno reso celebre. Dialogano con quest’opera tre litografie su carta, di una serie di quattro, del 1898, sempre di Mucha, che rappresentano donne con fiori: il garofano, l’iris e la rosa.
-
Aids e periferia, il romanzo di Bazzi a Como
Approda a Como il 35enne Jonathan Bazzi, autore del romanzo autobiografico “Febbre” giunto nella sestina dei finalisti allo Strega. Un libro forte specie se letto in tempi di pandemia dove i rapporti umani sono messi a dura prova. L’esordio per i tipi di Fandango di Bazzi racconta la vita di un giovane insegnante di yoga omosessuale, laureato in Filosofia, alle prese con l’Hiv, e cresciuto nella Rozzano (ribattezzata Rozzangeles), sorta di Scampia nordica degli anni Novanta (la profonda provincia alle porte di Milano da cui sono nati i rapper Fedez e Mahmood e il cantante Biagio Antonacci). Venerdì 28 agosto, alle 18, lo scrittore presenterà il suo romanzo nello spazio esterno della libreria Ubik di Como in piazza San Fedele, per la rassegna “Storie in Piazza”. Dialoga con l’autore Chiara Piscitelli, responsabile della libreria Ubik di Como. Ingresso libero con prenotazione. Info: 031 273554. Domani sul “Corriere di Como”, intervista all’autore.
-
Aperitivo musicale e open day al liceo Pasta tramite Zoom
Il Liceo Musicale e Coreutico “Giuditta Pasta” di Como celebra il nuovo anno con un ricco calendario di appuntamenti virtuali. Domani alle 18 secondo appuntamento con la rassegna “Aperitivi in Cultura” e sabato 16 gennaio alle 15.30 open Day di presentazione dell’offerta formativa. La rassegna “Aperitivi in cultura” è organizzata con il manager di opera lirica e balletto Antonio Desiderio. Dopo il successo dell’evento dedicato a “Lo Schiaccianoci”, il secondo evento live sarà dedicato a “La Sylphide” opera di H.S. Lovenskjold. Antonio Desiderio illustrerà la struttura dei principali balletti di repertorio dal punto di vista musicale e descrittivo dell’azione in scena. Insieme alla direttrice Roberta Di Febo e alla Docente di Storia della Musica Giulia Ferraro, verrà analizzata la struttura dei Balletti Bianchi, illustrando La Sylphide. Nel corso dell’incontro si ascolterà anche la testimonianza di Gaia Straccamore, già Etoile, Assistente alla Direzione e Docente presso il Teatro dell’Opera di Roma. L’incontro è sulla piattaforma Zoom.L’altro evento atteso è l’Open Day di sabato 16 gennaio, che permetterà di presentare sia l’offerta formativa dell’Istituto, illustrata dai docenti, sia l’offerta artistica, parlando con i docenti di materia e osservando alcune esibizioni preparate in esclusiva per la giornata, che mostreranno attenzione e preparazione garantite dal percorso scolastico. Anche in questo caso accesso tramite Zoom.Roberta Di Febo, direttrice e fondatrice del Liceo sottolinea: “Abbiamo deciso di celebrare l’apertura dell’anno con un altro evento della rassegna “Aperitivi in cultura”, e per soddisfare le tante richieste pervenute abbiamo deciso di organizzare un altro Open Day per far conoscere la nostra realtà scolastica, grazie al riscontro positivo e all’interesse suscitato nei mesi scorsi”. Ed afferma ancora “Abbiamo cercato di trasformare il limite in opportunità, trasformando il virtuale nel nostro palcoscenico. In questa sessione dell’Open Day, come novità, ci sarà anche la possibilità di prenotare dei colloqui individuali con il corpo docente, in una stanza virtuale separata, per discutere delle esigenze di ciascun studente in modo dedicato”.Il Liceo Musicale e Coreutico “Giuditta Pasta” istituito a Como nel 2013, è un punto di riferimento sulla scena, essendo uno dei pochi Licei riconosciuto dal Ministero con entrambe le sezioni: una dedicata alla Musica ed una dedicata alla Danza. Info su www.liceomusicalecoreutico.it.Il Liceo Musicale e Coreutico Giuditta Pasta, strettamente connesso all’Accademia Giuditta Pasta, è unico nella provincia di Como ed è il terzo liceo coreutico attivo in tutta la Regione Lombardia. È stato istituito nell’anno scolastico 2013/2014 in base alla riforma dei Licei e vede uno stretto rapporto di collaborazione con l’Accademia Nazionale di Danza di Roma e con il Conservatorio di Como.
-
Campione, botta e risposta sui casi di Covid in Comune
Si è dovuto prendere atto del fatto che alcuni dipendenti comunali sono risultati positivi al Covid-19 pur avendo sempre messo in pratica le basilari regole anticontagio». Così fa sapere l’amministrazione comunale di Campione d’Italia, stigmatizzando il tentativo di trovare un “colpevole”: «Spiace notare, come anche in un momento particolarmente delicato, nel quale bisognerebbe mostrare vicinanza, c’è chi sparge ingiustificate paure, ipotizzando e cercando responsabilità. Va considerato che la certezza del luogo del contagio, al contrario di quanto sostenuto da persone poco informate, non è assolutamente certa».
Il Comune ha chiuso gli uffici e predisposto la sanificazione. Tramite test del tampone è stato poi verificato lo stato di salute di tutti i dipendenti in servizio.Simone Verda, capogruppo all’opposizione in consiglio comunale, avverte: «Il mio timore è che ci sia in atto un focolaio importante e che non sia sotto controllo o forse, meglio, che non siano stati predisposti tutti gli atti necessari per contrastarlo. Qualcuno si dovrà assumere le responsabilità in tutte le sedi per ciò che sta succedendo. Anche nel rispetto dei nostri vicini ticinesi si dovrebbero emettere dei provvedimenti atti al contenimento del fenomeno».
-
Capodanno, le sanzioni della polizia locale di Como
Nella giornata di ieri, 31 dicembre, tra mattina e pomeriggio la polizia locale di Como ha sanzionato due persone per la violazione del divieto di spostamento prescritto dal Dpcm e tre automobilisti sanzioni per mancanza delle dotazioni invernali obbligatorie.Ieri sera alle 21.40 al posto di controllo in piazza Matteotti un conducente, un uomo residente in città, è risultato positivo all’etilometro con oltre il doppio del tasso alcolemico consentito: è stato deferito all’autorità giudiziaria e gli è stata contestualmente ritirata la patente. Verso le 23.30 a Civiglio una donna in stato confusionale è stata soccorsa e riportata alla propria abitazione. Sempre alle 23.30 in viale Innocenzo sono stati trovati dei minorenni fuori casa senza giustificazione: due verbali per violazione del Dpcm sono stati contestati ai genitori.Nella notte sono state elevate tre sanzioni in via Castelnuovo e una in via Oltrecolle per spostamento non giustificato in auto, mentre quattro sanzioni sono state elevate a Civiglio per spostamento non autorizzato a piedi.
-
Controlli Covid, 55 multe in una settimana
Cinquantacinque multe in totale, di cui 54 a persone e una a un esercizio commerciale per la violazione della normativa anti Covid in vigore.È il bilancio dei controlli delle forze dell’ordine nella settimana dal 26 dicembre al 2 gennaio.Gli accertamenti a Como e provincia, coordinati dalla prefettura, coinvolgono carabinieri, polizia, guardia di finanza e agenti delle polizie locali e interessano soprattutto le zone in cui è maggiore il rischio di assembramenti e violazioni delle restrizioni.Nella settimana scorsa sono state controllate complessivamente 1.917 persone, e 54 – come detto – sono state sanzionate per il mancato rispetto delle regole. Sul territorio hanno lavorato in totale 250 operatori delle forze dell’ordine impegnati nei controlli, con 120 pattuglie. Gli agenti hanno controllato anche 200 veicoli e 193 attività commerciali, delle quali una è stata sanzionata per il mancato rispetto delle norme anti-Covid con conseguente chiusura precauzionale.I controlli proseguiranno anche nelle prossime settimane. E dalle forze dell’ordine viene ribadito l’invito a rispettare le disposizioni in vigore e a muoversi solo se necessario e se sussistono i comprovati motivi che ammettono gli spostamenti. Va infine ricordato che per le violazioni alle norme in vigore per limitare il rischio di contagio sono previste sanzioni da 400 a mille euro, mentre rischia la denuncia penale chi viola la quarantena o si sposta pur essendo positivo al Covid.
-
Covid nel Comasco: timidi segnali di miglioramento, calano le telefonate al 118
Situazione difficile da interpretare, in provincia di Como, sul fronte Covid. La nostra provincia è ad oggi una delle più colpite della Lombardia, in base all’andamento calcolato sui sette giorni. Primato condiviso con Mantova e Sondrio. Eppure, guardando le curve, la situazione sembra al momento in lieve miglioramento. Solo i prossimi giorni, insomma, potranno dirci qualcosa su quello che sta avvenendo.
Partiamo dai numeri del Comasco: l’incremento dei positivi sui sette giorni (calcolati rispetto ai sette giorni precedenti) è di +220 ogni 100 mila abitanti, con un tasso di crescita di +11,6%. La media della Lombardia, tanto per dare un’idea, è di +151 nuovi positivi ogni 100 mila abitanti con un incremento del +7,7%. La situazione nel Comasco, dunque, è decisamente peggiore a quella del resto della regione fatta eccezione, come detto, per Mantova e Sondrio. E questo indipendentemente dal dato di oggi, calcolato sul giorno singolo, che ha fatto registrare 198 nuovi contagi. Numero che, come più volte sottolineato in questi mesi, preso da solo non vuol dire nulla.
Eppure, nonostante un quadro complicato, le curve di crescita del contagio in questi ultimi giorni si stanno riducendo, elemento questo che potrebbe infondere un po’ di ottimismo se dovesse essere confermato anche nelle prossime ore. Sono invece in lieve aumento i ricoverati negli ospedali dell’Asst Lariana (+9 oggi, 237 in totale) divisi tra Sant’Anna (171), Cantù (32), Mariano (18) e via Napoleona (9). In attesa al pronto soccorso c’erano 6 pazienti al Sant’Anna e uno solo a Cantù, con la pressione che è andata allentandosi. Numeri anche questi che non indicano un andamento univoco.
Scendono invece, da qualche giorno, le chiamate al 118 per problemi respiratori, e questo è un segnale certamente positivo: il 14 gennaio sono state 67 le telefonate, il 13 gennaio 76, 71 il 12 gennaio mentre erano state 81 l’11 di gennaio. Quello che cresce è invece il conto dei morti: 6 le vittime di oggi, per un totale di decessi in provincia che ha toccato il numero spaventoso di 1.542.
-
Cristina Rossi ospite a Sormano
Domenica 16 agosto alle ore 16 alla “Casa dei quadri”, sede della Fondazione Sormani/Prota-Giurleo, è previsto un incontro con la giornalista e critica d’arte Cristina Rossi. Partendo daAssonanze, libro edito da Scoglio di Quarto nel quale sono raccolti diversi testi scritti in occasione di mostre, Cristina Rossi condurrà una chiacchierata durante la quale saranno esaminate con particolare attenzione l’attività di alcuni artisti le cui opere costituiscono patrimonio della Fondazione Sormani/Prota-Giurleo.
Tra le artiste e gli artisti dei quali si converserà Giannetto Bravi, Marco Esteban Cavallaro, Antonella Prota – Giurleo, Mor Talla Seck e Antonio Sormani. Un libro che costituisceuna sorta di work in progress, l’autrice intende infatti dare alle stampe una ulteriore raccolta di testi scritti successivamente all’uscita diAssonanze.Poichè, data la situazione sanitaria, l’iniziativa prevede un numero limitato di partecipanti, si prega di prenotare al 347 97 42 128. Mascherina e distanziamento fisico indispensabili.
-
Emergenza sanitaria, il Consiglio di Stato ticinese: «Più controlli ai valichi»
Viene inoltre sollecitato un attento monitoraggio sui “turisti della spesa”
Il Consiglio di Stato ticinese chiede un aumento dei controlli al confine con il nostro Paese. La questione viene posta ufficialmente in una nota in cui il Governo cantonale esprime la sua posizione al Consiglio federale, condividendo la proroga fino al 28 febbraio delle misure anti-contagio a livello nazionale. «Il Governo ticinese, considerata la particolare situazione territoriale – dice il comunicato – ha chiesto nuovamente l’introduzione di maggiori controlli alla frontiera tra Italia e Svizzera e l’opportunità di dichiarare lo stato di situazione straordinaria che permetterebbe di avere una gestione unitaria su tutto il territorio nazionale e una maggior tempestività nelle decisioni e negli interventi».Viene inoltre ribadita la richiesta di monitorare «il turismo degli acquisti, invitando le autorità federali a verificare l’allineamento delle disposizioni fra i Cantoni e a monitorare con attenzione le regole in vigore oltre i confini nazionali.Per quanto riguarda le limitazioni annunciate da Berna, questa è la valutazione del Consiglio di Stato. «Si sottolinea l’esigenza di presentare congiuntamente anche un programma di aiuti economici mirati, celeri e rafforzati ai settori colpiti dalle chiusure: si tratta in particolare degli esercizi della ristorazione, dei centri fitness, del settore della cultura e del tempo libero obbligati a una chiusura di una settantina di giorni, pur dovendo continuare a pagare i costi fissi».Il Consiglio di Stato ticinese ritiene invece «eccessivo» l’obbligo della mascherina sul posto di lavoro per chi si trova alla propria scrivania, con il distanziamento e l’uso di pannelli divisori in plexiglass. A Berna si chiede inoltre di «proporre misure per ridurre la concentrazione di persone nei mezzi pubblici» e di «pensare a raccomandazioni mirate per le fasce della popolazione “a rischio” come, ad esempio, orari dedicati in negozi e attività commerciali».Gli ultimi numeri del contagio oltreconfine segnalano un calo. Ieri il Ticino ha registrato infatti 61 nuovi positivi. Un dato da ricondurre però in parte al minor numero di tamponi effettuati domenica. Secondo quanto comunicato dall’Ufficio del medico cantonale nel bollettino, sono stati 6 i nuovi ricoverati e 9 i pazienti dimessi. Gli ospedali ticinesi stanno curando 352 malati Covid. Di questi, 51 sono in terapia intensiva. Otto persone hanno perso la vita nelle ultime 24 ore, portando il numero totale delle vittime a 850.