Il Museo del Ciclismo del Ghisallo si prepara a riaprire i battenti. L’appuntamento è fissato per lunedì prossimo, 1° marzo, con la speranza che le problematiche connesse all’emergenza sanitaria non creino intralci.In questi giorni all’interno della struttura tutto è in fase di organizzazione, sia per quanto riguarda l’esposizione, sia sul fronte degli eventi. Senza dimenticare, ovviamente, l’attenzione ai protocolli per garantire agli utenti una visita in sicurezza.A guidare il gruppo di lavoro, il presidente della Fondazione Museo, Antonio Molteni, affiancato dalla direttrice Carola Gentilini e da tutti i collaboratori, volontari compresi, che quotidianamente danno una mano per portare avanti la struttura voluta da Fiorenzo Magni.Nel 2021, peraltro, l’esposizione permanente festeggerà il suo 15° compleanno, visto che fu inaugurato nell’ottobre del 2006.Si parte all’insegna della continuità: è infatti rimasta allestita la mostra dedicata a Fiorenzo Magni, che è stata aperta alla fine dello scorso anno, prima della chiusura invernale, per celebrare i 100 anni dalla nascita del campione di ciclismo, fiero avversario di Fausto Coppi e Gino Bartali, che aveva visto la luce a Vaiano, in Toscana, il 7 dicembre del 1920. La sua scomparsa a Monza (che presto gli dedicherà una via) il 19 ottobre del 2012.Gli appassionati potranno leggere la sua storia, non soltanto di corridore, ma anche di illuminato dirigente e poi di affermato imprenditore. In mostra giornali d’epoca, biciclette, maglie e altri rari ricordi.Un museo in movimento, quello del Ghisallo; da sempre si arricchisce ogni volta di cimeli e presenta differenti rassegne. Tra le idee per l’anno in corso, quella di celebrare il 90° della maglia rosa, che fu utilizzata per la prima volta nel 1931 quale simbolo del primato al Giro d’Italia. Come colore fu scelto quello della “Gazzetta dello Sport”, il quotidiano che ha organizzato la corsa fin dalla sua istituzione. In quella edizione la vittoria andò al torinese Francesco Camusso.Proprio nei locali di Magreglio si trova una collezione esclusiva di maglie rosa, antiche e recenti, uno dei punti più affascinanti di tutta l’esposizione, tra i più gettonati dagli appassionati.«La nostra è la casa del ciclismo e dei ciclisti» spiega da sempre il suo presidente, Antonio Molteni. Chi ama lo sport del pedale può trovare davvero di tutto: biciclette e divise di ogni epoca, “tesori” di grandi campioni, proposte artistiche, sezioni specifiche, come quella dedicata alla Polizia stradale, e pannelli illustrativi. Non manca anche la possibilità di fare qualche acquisto di oggetti griffati “Ghisallo”: dal materiale tecnico a vari souvenir.In mostra ci sarà anche un blocco di maglie che è stato appena donato da un albergatore di Cesano Maderno che nel corso degli anni ha ospitato squadre ciclistiche: le foto delle maglie sono pubblicate in questa pagina.Di alcune si conosce il corridore che le aveva portate, di altre sono in corso le ricerche: per esempio Roberto Visentini, vincitore del Giro d’Italia del 1986, contattato dal Museo, ha riconosciuto la sua “Vibor” del 1978 autografata e ha promesso che, appena potrà, arriverà per una visita. Tra le divise con una appartenenza certa, l’iridata di Fausto Coppi, campione del mondo della pista, e poi quelle di altri grandi come Felice Gimondi, Freddy Maertens, Eddy Merckx, Jan Raas, Roger De Vlaeminck, Francesco Moser e Giuseppe Saronni. Ma a quest’ultimo va chiesta una conferma.La speranza, ovviamente, è di poter organizzare qualche evento con i protagonisti del ciclismo, ma tutto dovrà essere compatibile con la situazione legata al Covid. Tra i momenti più affollati del passato – quando gli assembramenti non erano sconsigliati, ma simbolo di successo e apprezzamento – quelli con Vincenzo Nibali, Felice Gimondi o Eddy Merckx, per fare qualche nome.Nello scorso tormentato anno non sono mancati i corridori noti che hanno fatto visita al Museo, anche se si è trattato di visite “spot”, che non è stato possibile pubblicizzare o proporre a livello di incontro con il pubblico.Tra i volti visti a Magreglio, Hendrik “Hennie” Kuiper, Gilberto Simoni, Dario Cataldo, Dino Zandegù, Andrea Dolci, “Tino” Conti, Andrea Tonti, Riccardo Magrini, Luca Paolini, Domenico De Lillo, Norma Gimondi, figlia di Felice (eletta domenica scorsa vicepresidente della Federazione) e il campione italiano Juniores del Canturino Andrea Montoli.Dopo il Giro 2021 si dovrebbe svolgere la cerimonia del Premio Vincenzo Torriani: tra gli ospiti, il pluri campione iridato Peter Sagan.
Nella foto, i responsabili del museo con la maglia, appena donata, appartenuta a Fausto Coppi