Categoria: Notizie locali

  • Altri 260 positivi in provincia, situazione ancora critica

    Situazione ancora critica a Como e in Lombardia a causa dei nuovi contagi da Coronavirus. Ieri sono stati registrati altri 260 positivi nella provincia lariana, che si colloca al quinto posto in Lombardia dopo Brescia con 901, Milano con 773, Monza Brianza con 274 e Varese con 273.

    Diminuiscono i ricoverati nelle terapie intensive e i decessi e scende il tasso di positività, oggi al 6,5%. Sono queste le buone notizie diffuse dal bollettino odierno della Regione Lombardia. A fronte di un numero significativo di tamponi, 50.268, sono 3.310 i nuovi positivi accertati, mentre i guariti e dimessi sono 2.762. Continua a preoccupare la situazione in provincia di Brescia e anche Como, in bilico tra zona gialla e arancione, oggi conta 260 casi in più.

    Come detto, negli ospedali lombardi diminuiscono i ricoverati in terapia intensiva, due in meno in un giorno, per un totale di 406, mentre aumentano i pazienti Covid negli altri reparti, complessivamente 3.946, 29 in più.

    La regione registra oggi 38 nuovi decessi legati al virus, per un totale di 28.184 da inizio pandemia.

  • Aperitivo in concerto   venerdì su YouTube

    Aperitivo in concerto venerdì su YouTube

    La 43ª stagione concertistica dell’associazione Musica nel Mendrisiotto procede con un concerto aperitivo della durata di 30 minuti circa – senza pubblico – in videostreaming sul proprio canale YouTube, venerdì 26 febbraio, alle 18.15. Gli interpreti sono giovani studenti del Conservatorio della Svizzera italiana, in gran parte vincitori di concorsi regionali e nazionali, nell’ambito di un progetto volto a mettere in luce l’importante lavoro di formazione che si svolge quotidianamente nel nostro distretto e dare l’occasione ai giovani musicisti di esibirsi in un contesto ideale, all’interno di una rassegna di lunga tradizione qual è quella di Musica nel Mendrisiotto. Cinque giovani pianisti (Giovanni Pallara, Patrizio Giordano, Arianna Verzasconi Catalano, Carolina Tritten e Leonardo Crespi) proporranno un viaggio musicale dal barocco fino al XX secolo con opere di Johann Sebastian Bach, Wolgang Amadeus Mozart, Ludwig van Beethoven, Frédéric François Chopin, Franz Liszt e Dmitrij Borisovič Kabalevskij. Info: www.musicanelmendrisiotto.com.

  • Atti persecutori per quasi un anno: arrestato 40enne di Campione d’Italia

    Atti persecutori per quasi un anno: arrestato 40enne di Campione d’Italia

    Avrebbe compiuto atti persecutori nei confronti dell’ex fidanzata e del suo nuovo compagno. Fatti iniziati nel marzo del 2020 e proseguiti fino a queste ore. Il protagonista, un 40enne di Campione d’Italia su cui già gravava un divieto di avvicinamento, è stato arrestato dai carabinieri.

  • Cendamo, galleria digitale per i vip della cultura

    Cendamo, galleria digitale per i vip della cultura

    I segreti del mestiere, vissuto nell’epoca d’oro della pellicola e poi diventato digitale. I ricordi di una vita, scatti diventati icone, contesi da agenzie, riviste e case editrici in tutto il mondo. Una vita per la luce. Esce l’autobiografia del maestro comasco amato da Umberto EcoMy work, My life. Un libro in cui si racconta con parole e tante immagini in bianco e nero e a colori il fotografo comasco Leonardo Cendamo, di Barni, autore di molti scatti celebri legati soprattutto a protagonisti del mondo culturale e letterario.Da scugnizzo a ritrattista dei vip. Partito da Foggia a ventitré anni e con pochi soldi in tasca, Cendamo arriva nella Milano brillante e piena di opportunità degli anni ’60. Conosce l’ambiente stimolante di Brera, lavora, studia, cerca con ostinazione la sua strada. Da commesso in un negozio di tessuti, a fotomodello, ad affermato fotografo ritrattista. Cendamo aveva pubblicato in precedenza il volume illustrato Danzando con la mente. Ritratti (pp. 297, 70 euro) da Giuseppe Laterza di Bari, con prefazione di Umberto Eco. Scriveva il semiologo: «Cendamo ama gli autori del cui volto cerca di impossessarsi», e sottolinea la sua capacità quasi sciamanica di leggere l’anima dei libri nei volti dei rispettivi autori: «Chi conosce l’opera scopre che Cendamo in qualche modo ha sempre colto la vena segreta, l’ossessione, la felicità, l’ironia o il dolore dei suoi autori».Cendamo si è formato frequentando i corsi di fotografia all’“Umanitaria” di Milano. Ha firmato le foto delle prime campagne pubblicitarie di Giorgio Armani e ha collaborato con il “Corriere della Sera” e con l’agenzia fotografica “Grazia Neri”. Il suo sito, costantemente aggiornato, è all’indirizzo leonardo cendamo.photoshelter.com.«Per i miei ritratti – dice Cendamo – ho studiato molto i pittori che esaltano la luce, da Tiziano a Caravaggio, che ho scoperto anche grazie al mio amico pittore Dario Damato, che fu collaboratore di De Chirico e Guttuso».Cendamo è diventato il fotografo per antonomasia degli scrittori. Gli italiani li ha fotografati quasi tutti, e moltissimi stranieri fanno parte del suo book. Colti nei loro studi o nei salotti e nelle camere d’albergo in cui soggiornano in occasione di festival culturali, in Italia e all’estero. Ma Cendamo ha avuto una lunga parentesi nella politica: è stato per 12 anni il fotografo ufficiale nel Nord Italia del Psi di Bettino Craxi.«Perché faccio il fotografo? – dice – Da modello negli anni Settanta ho scoperto di trovarmi meglio dall’altra parte dell’obiettivo, perché dall’altra parte della fotocamera la situazione era più soddisfacente e varia, soprattutto per il lavoro sulla luce che per me è fondamentale. Devo molto a un maestro come Alberto Rizzo, italoamericano che lavorava per celebri riviste come Vogue. Mi ha insegnato tanto e con lui ho lavorato per due mesi a New York. Finora ho totalizzato 47mila foto sul sito: ci sono premi Nobel e nuove leve. Ho il rimpianto di non avere fotografato Philip Roth. Ero con Umberto Eco a New York per il Pen Club nel 2008, ma non sono riuscito ad avvicinare l’autore del Lamento di Portnoy. Mi piacerebbe fotografare un Nobel come Peter Handke, che pare non ami farsi fotografare. E mi sarebbe piaciuto lavorare nel cinema, come direttore della fotografia. Mai dire mai».Qualche consiglio ai giovani? «Se si hanno talento e costanza è ancora un lavoro bellissimo, ma dovete studiare psicologia e sociologia, per capire il contesto in cui abita ciò che fotografate. E una buona agenzia vi apre molte porte».

  • Conto alla rovescia al Museo del Ghisallo: sta per riaprire la casa di tutti i ciclisti

    Il Museo del Ciclismo del Ghisallo si prepara a riaprire i battenti. L’appuntamento è fissato per lunedì prossimo, 1° marzo, con la speranza che le problematiche connesse all’emergenza sanitaria non creino intralci.In questi giorni all’interno della struttura tutto è in fase di organizzazione, sia per quanto riguarda l’esposizione, sia sul fronte degli eventi. Senza dimenticare, ovviamente, l’attenzione ai protocolli per garantire agli utenti una visita in sicurezza.A guidare il gruppo di lavoro, il presidente della Fondazione Museo, Antonio Molteni, affiancato dalla direttrice Carola Gentilini e da tutti i collaboratori, volontari compresi, che quotidianamente danno una mano per portare avanti la struttura voluta da Fiorenzo Magni.Nel 2021, peraltro, l’esposizione permanente festeggerà il suo 15° compleanno, visto che fu inaugurato nell’ottobre del 2006.Si parte all’insegna della continuità: è infatti rimasta allestita la mostra dedicata a Fiorenzo Magni, che è stata aperta alla fine dello scorso anno, prima della chiusura invernale, per celebrare i 100 anni dalla nascita del campione di ciclismo, fiero avversario di Fausto Coppi e Gino Bartali, che aveva visto la luce a Vaiano, in Toscana, il 7 dicembre del 1920. La sua scomparsa a Monza (che presto gli dedicherà una via) il 19 ottobre del 2012.Gli appassionati potranno leggere la sua storia, non soltanto di corridore, ma anche di illuminato dirigente e poi di affermato imprenditore. In mostra giornali d’epoca, biciclette, maglie e altri rari ricordi.Un museo in movimento, quello del Ghisallo; da sempre si arricchisce ogni volta di cimeli e presenta differenti rassegne. Tra le idee per l’anno in corso, quella di celebrare il 90° della maglia rosa, che fu utilizzata per la prima volta nel 1931 quale simbolo del primato al Giro d’Italia. Come colore fu scelto quello della “Gazzetta dello Sport”, il quotidiano che ha organizzato la corsa fin dalla sua istituzione. In quella edizione la vittoria andò al torinese Francesco Camusso.Proprio nei locali di Magreglio si trova una collezione esclusiva di maglie rosa, antiche e recenti, uno dei punti più affascinanti di tutta l’esposizione, tra i più gettonati dagli appassionati.«La nostra è la casa del ciclismo e dei ciclisti» spiega da sempre il suo presidente, Antonio Molteni. Chi ama lo sport del pedale può trovare davvero di tutto: biciclette e divise di ogni epoca, “tesori” di grandi campioni, proposte artistiche, sezioni specifiche, come quella dedicata alla Polizia stradale, e pannelli illustrativi. Non manca anche la possibilità di fare qualche acquisto di oggetti griffati “Ghisallo”: dal materiale tecnico a vari souvenir.In mostra ci sarà anche un blocco di maglie che è stato appena donato da un albergatore di Cesano Maderno che nel corso degli anni ha ospitato squadre ciclistiche: le foto delle maglie sono pubblicate in questa pagina.Di alcune si conosce il corridore che le aveva portate, di altre sono in corso le ricerche: per esempio Roberto Visentini, vincitore del Giro d’Italia del 1986, contattato dal Museo, ha riconosciuto la sua “Vibor” del 1978 autografata e ha promesso che, appena potrà, arriverà per una visita. Tra le divise con una appartenenza certa, l’iridata di Fausto Coppi, campione del mondo della pista, e poi quelle di altri grandi come Felice Gimondi, Freddy Maertens, Eddy Merckx, Jan Raas, Roger De Vlaeminck, Francesco Moser e Giuseppe Saronni. Ma a quest’ultimo va chiesta una conferma.La speranza, ovviamente, è di poter organizzare qualche evento con i protagonisti del ciclismo, ma tutto dovrà essere compatibile con la situazione legata al Covid. Tra i momenti più affollati del passato – quando gli assembramenti non erano sconsigliati, ma simbolo di successo e apprezzamento – quelli con Vincenzo Nibali, Felice Gimondi o Eddy Merckx, per fare qualche nome.Nello scorso tormentato anno non sono mancati i corridori noti che hanno fatto visita al Museo, anche se si è trattato di visite “spot”, che non è stato possibile pubblicizzare o proporre a livello di incontro con il pubblico.Tra i volti visti a Magreglio, Hendrik “Hennie” Kuiper, Gilberto Simoni, Dario Cataldo, Dino Zandegù, Andrea Dolci, “Tino” Conti, Andrea Tonti, Riccardo Magrini, Luca Paolini, Domenico De Lillo, Norma Gimondi, figlia di Felice (eletta domenica scorsa vicepresidente della Federazione) e il campione italiano Juniores del Canturino Andrea Montoli.Dopo il Giro 2021 si dovrebbe svolgere la cerimonia del Premio Vincenzo Torriani: tra gli ospiti, il pluri campione iridato Peter Sagan.

    Nella foto, i responsabili del museo con la maglia, appena donata, appartenuta a Fausto Coppi

  • Davide Ballerini pronto per la campagna delle Fiandre

    Inizia sabato prossimo la campagna di Davide Ballerini nelle più importanti corse del Nord. La sua squadra, la Deceuninck-Quick-Step, ha infatti ufficializzato la formazione che parteciperà in Belgio alla Omloop Het Nieuwsblad, gara delle Fiandre che celebra la sua 76ª edizione. Il ciclista canturino ne farà parte, a fianco del campione del mondo, il francese Julian Alaphilippe. Si corre da Ghent a Ninove, sulla distanza di 201 chilometri, con la scalata di tredici colli.C’è grande attesa per Davide Ballerini, che al recente Tour de La Provence, in Francia, ha conquistato le prime due tappe allo sprint (nella foto, la prima) e la maglia a punti finale. Il comasco non ha mai nascosto di aver messo nel mirino le “classiche” del Nord, a partire dalla Parigi-Roubaix.«Siamo curiosi di vedere di nuovo in azione Ballerini – ha detto il suo direttore sportivo Tom Steels – che ha avuto un ottimo inizio di stagione in Provenza – Già l’anno scorso era stato programmato per lui lo stesso calendario di gare a cui parteciperà nel 2021. Ma poi, come tutti, sappiamo è stata una stagione particolare e in cui tutto è stato ridisegnato».Davide Ballerini già in forma e pronto a ad essere di nuovo protagonista. Ora si attende il debutto degli altri due professionisti comaschi, Alessandro Fancellu e Davide Orrico.Per Fancellu, portacolori della nuova formazione Eolo-Kometa (che ha ottenuto il pass di invito al Giro d’Italia) l’esordio sarà in Italia in marzo, con Grand Prix Larciano, Per sempre Alfredo (dedicata all’ex c.t. azzurro Alfredo Martini) e Settimana internazionale Coppi e Bartali.Ancora da definire, invece, i programmi di Davide Orrico, attualmente in ritiro a Montecatini, in Toscana, con i compagni della formazione Vini Zabù-Pro Cycling Team.

  • Floraleda Sacchi, omaggio a Einaudi da Sabbioneta

    A poco più di un mese dall’uscita del nuovo album di Floraleda Sacchi (foto) dedicato a Ludovico Einaudi – che raccoglie 9 brani del famoso pianista e compositore – l’arpista lariana di fama internazionale ha deciso di regalare ai suoi ascoltatori un concerto dal vivo, che verrà trasmesso in streaming alle 21.30 di venerdì 26 febbraio con audio in 3D dal Teatro all’Antica di Sabbioneta (Mantova). L’album “Ludovico Einaudi by Floraleda Sacchi” ha già totalizzato solo sulla piattaforma Spotify oltre 400.000 ascolti.

  • Fondi europei, escluse la Como-Lecco e la Tangenziale

    Fondi europei, escluse la Como-Lecco e la Tangenziale

    La Regione sta progressivamente completando un primo elenco dei progetti considerati di maggior rilievo e dunque da inserire in quello che sarà il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), utile a intercettare i fondi europei del Recovey Fund.E, sorpresa, non c’è l’elettrificazione della linea ferroviaria Como-Lecco, su cui ormai da tempo si dibatte e si litiga in Regione, ma è assente anche ogni riferimento all’opera viaria che da più parti aveva trovato una sorta di approvazione unanime come infrastruttura vitale per il territorio e dunque da sponsorizzare, ovvero il secondo lotto della Tangenziale di Como. Questo almeno a leggere i documenti regionali che lasciano perplesso il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Raffaele Erba.«La scorsa settimana avevo presentato un’interrogazione per conoscere l’elenco delle opere e non compare la Como-Lecco. Ancora una volta i lombardi sono stati presi in giro dall’operato della giunta guidata da Attilio Fontana», dice il consigliere. «Come avvenuto con i 473 milioni di euro destinati alla nostra regione per le infrastrutture da realizzare in vista delle Olimpiadi del 2026, anche stavolta la maggioranza leghista ha bocciato la Como-Lecco». E sorprende anche «la non menzione, nelle lista di ben 22 opere oggi inserite, anche del secondo lotto della tangenziale comasca. L’unica speranza è che il documento finale possa prevedere delle modifiche. Certo è che se la bozza del Piano venisse confermata, le province di Como e Lecco sarebbero dimenticate per l’ennesima volta», aggiunge Erba.

  • Abusava di una bimba e filmava le violenze. Davanti al giudice finisce anche la compagna

    Abusava di una bimba e filmava le violenze. Davanti al giudice finisce anche la compagna

    Comparirà in aula a Milano, tribunale competente, per rispondere alle accuse di violenza sessuale aggravata su una minore e detenzione di materiale pedopornografico. L’udienza preliminare è stata fissata per marzo. A rispondere alle contestazioni ci sarà un 30enne del Comasco, e con lui finirà davanti al giudice anche la compagna – 30 anni – accusata di concorso per «aver omesso di denunciare i fatti» nonostante fosse sempre stata presente «nell’abitazione in cui questi avvenivano». Il capo di imputazione messo nero su bianco dalla Procura della Repubblica di Milano, è un film dell’orrore. Il 30enne è accusato sia di detenzione di materiale pedopornografico (4.473 video, molti autoprodotti, e 6915 immagini), sia di aver abusato di una bambina di pochi anni (meno di cinque) dopo averla drogata con un sedativo e filmato tutto con una videocamera. Avrebbe poi tentato di mettere in vendita online i video nel deep web. Non solo, ma dalle indagini è emerso – ed è stato bloccato prima della pubblicazione – un vero e proprio tutorial autoprodotto (tradotto anche in inglese) con istruzione su come abusare di minori drogandoli e senza che questi se ne accorgessero.

  • Alogna docente al Conservatorio di Milano

    Alogna docente al Conservatorio di Milano

    “Ho accettato l’incarico di docente di violino al Conservatorio “G.Verdi” di Milano, una nuova avventura bellissima che mi onora e rappresenta per me una nuova sfida”. Lo annuncia su Facebook il violinista comasco di fama internazionale Davide Alogna. “Purtroppo quello che lascio è la metà del mio cuore in una città, in un Conservatorio, il “F. Cilea” di Reggio Calabria a cui devo moltissimo e che mi ha accolto come un figlio 9 anni fa facendomi crescere sotto il profilo personale ma anche professionale” aggiunge Alogna comunicando la nuova sfida. Tra i prossimi progetti del musicista lariano l’incisione della “Sonata a Kreutzer” di Beehoven su compact disc, già eseguita con successo dal vivo. Si tratta della “Sonata per pianoforte e violino in la maggiore n. 9, op. 47” composta tra il 1802 e il 1803 e pubblicata nel 1805 con dedica al musicista e compositore francese Rodolphe Kreutzer.