Categoria: Cronaca

  • Il drammatico schianto di Parè. Scuola di Grandate in lutto  «Lassù serviva un’artista»

    Il drammatico schianto di Parè. Scuola di Grandate in lutto «Lassù serviva un’artista»

    Un lutto enorme, che la dirigente e gli insegnanti della scuola media di Grandate hanno dovuto spiegare ai ragazzi. La loro maestra di Arte non c’era più, portata via da un drammatico incidente stradale avvenuto nella serata di mercoledì a Parè.A perdere la vita Daniela Porta, 48enne di Cavallasca, che era in moto assieme al marito, 50enne. Quest’ultimo è ancora ricoverato all’ospedale Sant’Anna di San Fermo.Ieri è uscito dalla Rianimazione. In un primo momento si era temuto il peggio anche per lui.Niente da fare invece per la maestra Daniela, morta sul colpo dopo essere finita contro un camion. La ricostruzione dell’accaduto è affidata ai carabinieri di Faloppio. La Procura di Como ha intanto disposto l’autopsia e aperto un fascicolo per far luce sull’accaduto. Ma ieri, come detto, alla scuola di Grandate è stato il giorno del lutto. Gli alunni sono stati riuniti ed è stato loro spiegato cosa era avvenuto. La dirigente scolastica, Raffaella Piatti, ex compagna di classe della vittima, ha poi scritto un messaggio che è rimasto sulla bacheca del sito Internet dell’Istituto comprensivo Cucciago, Grandate, Casnate.«C’è chi penserà che Lassù ci fosse necessità di un’Artista…», è il titolo. «Ma oggi – prosegue la lettera – l’intera comunità scolastica del nostro Istituto è sgomenta perché la professoressa Daniela Porta ci ha lasciato».«Dispongo, in accordo con i docenti tutti, la possibilità di sospensione delle attività didattiche dell’Istituto: nel plesso di Grandate lo sforzo di tutti noi è teso a condividere e contenere il dolore».Il ricevimento dei docenti è stato sospeso per tutta la settimana. «Sin d’ora stiamo operando per consentire a tutti di partecipare alla cerimonia funebre. Da parte mia un abbraccio materno a tutti gli studenti di Daniela, mia compagna di liceo, ai docenti e ai collaboratori, per lo sforzo che stanno umanamente compiendo».

  • Il Lario è vicino al minimo storico. La denuncia di Legambiente:  «Bacino in uno stato pietoso»

    Il Lario è vicino al minimo storico. La denuncia di Legambiente: «Bacino in uno stato pietoso»

    Allarme rosso per il livello del Lago di Como. In attesa delle piogge attese per queste ore, da Malgrate arriva la segnalazione di un calo continuo e sensibile del livello del Lario, ormai a pochi centimetri dal minimo storico (dal 1946 ad oggi) fatto registrare nel 1993. I dati di ieri pomeriggio alle 14 segnavano un preoccupante -28,4 sullo zero idrometrico, quando la media di questo periodo dell’anno dovrebbe essere di +45,5. Il record storico, come detto, è ormai vicinissimo, posto a -36. Ma rispetto a ieri mattina il lago è sceso di più di un centimetro, due centimetri solo se paragonato alla quota di mercoledì.Un calo importante dunque che potrebbe essere salvato solo dalle piogge in arrivo. L’allarme del resto era già stato lanciato a inizio settimana da Legambiente, che con un comunicato stampa aveva segnalato lo stato di crisi dell’invaso lariano, il peggiore di tutti i laghi prealpini. «È ormai chiaro che è stato superato il limite delle disponibilità idriche», scriveva Legambiente, puntando il dito però non contro la siccità – «gli apporti di acqua al Lago di Como sono stati dall’inizio dell’anno perfettamente in media con gli ultimi 70 anni» – bensì contro l’agricoltura e la coltivazione del mais, che è «coltivato su quasi 300mila ettari di terreno in Lombardia» ed è la coltura che in assoluto «più esigente d’acqua di tutte» ed arriva «a maturazione proprio in agosto».Nessuna siccità dunque per Legambiente, ma precise scelte dettate dalle regolazioni delle dighe che operano «in funzione dei bisogni della pianura», senza contare però «lo stato pietoso in cui versano i laghi prealpini e in particolare il Lario».E i numeri rilevati ieri a Malgrate, in effetti, confermano le previsioni che erano state fatte a inizio settimana. Del resto che la situazione fosse al limite lo si era già capito nei giorni scorsi con l’affiorare di spiagge e ciotoli un po’ ovunque, dove di solito però c’è acqua.«Quella del 2018 è stata finora, dal punto di vista delle precipitazioni, un’annata assolutamente normale – commenta al riguardo Damiano Di Simine, responsabile scientifico di Legambiente Lombardia – Gli apporti di acqua al Lago di Como sono stati perfettamente allineati con quelli degli anni passati. E perfino agosto il bacino montano dell’Adda si è rivelato piovoso». Nessuna siccità, dunque, ma precise scelte.E solo le precipitazioni di queste ore potrebbero salvare la situazione.

  • Paolo Nozza nuovo presidente di Ferrovie Nord

    Paolo Nozza nuovo presidente di Ferrovie Nord

    Si è insediato oggi il nuovo consiglio di amministrazione di Ferrovie Nord: rimarrà in carica per il triennio 2018-2020.

    Il nuovo cda è così composto:

    Controllata al 100% da FNM, Ferrovie Nord gestisce in Lombardia 331 km di rete e 124 stazioni dislocate su cinque linee nelle province di Milano, Brescia, Como, Monza e Brianza, Novara e Varese.

    Sulla rete di Ferrovie Nord circolano 900 treni al giorno e 200.000 passeggeri.

    Ferrovie Nord si occupa anche della manutenzione ordinaria e straordinaria della rete, del suo adeguamento, dell’attivazione di nuovi impianti e dell’assistenza ai lavori di potenziamento.

  • A Cernobbio il World Manufacturing Forum 2018. Presente Attilio Fontana presidente di RA

    A Cernobbio il World Manufacturing Forum 2018. Presente Attilio Fontana presidente di RA

    Il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana e il vicepresidente e assessore regionale alla Ricerca, Innovazione, Università, Export e Internazionalizzazione delle imprese Fabrizio Sala hanno preso parte alla giornata di apertura del “World Manufacturing Forum 2018” a villa Erba. All’evento hanno partecipato 30 speaker internazionali tra leader dell’industria manifatturiera e digitale, istituzioni, policy makers ed esperti del settore, provenienti da oltre 40 Paesi. Presente anche l’ex presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni.

  • A Civiglio l’ultimo saluto a Carlo Noseda, pioniere dell’elisoccorso sul Lario

    A Civiglio l’ultimo saluto a Carlo Noseda, pioniere dell’elisoccorso sul Lario

    Domani, giovedì 11 ottobre, alle 15 a Civiglio si svolgono i funerali di Carlo Noseda, scomparso all’età di 71 anni. Infermiere in pensione, Carlo Noseda, a fianco dell’attuale sindaco di Como Mario Landriscina (che lo ha ricordato con parole commosse), era stato fra i primi operatori dell’elisoccorso, agli albori di questo servizio. «Feci il primo volo nel 1986 – aveva raccontato in una intervista al Corriere di Como nel 2012 – Avevo un passato da paracadutista e per me era stato naturale il nuovo impegno. Seguii, come gli altri, corsi di addestramento, anche per muoverci correttamente in zone impervie e di montagna».

    Sotto, l’intervista a Carlo Noseda, pubblicata nel maggio del 2012

    «Quante storie di dolore e di vita». Parla un pioniere dell’eliambulanza

  • A Como filosofi internazionali a confronto per il festival “A due voci”

    A Como filosofi internazionali a confronto per il festival “A due voci”

    La rassegna “A due voci – Dialoghi di musica e filosofia” festeggia cinque anni con un’eclettica programmazione musicale, artistica e di riflessione dal 15 al 18 novembre, e con, novità di quest’anno, due anteprime nella settimana precedente dedicate al cinema e ai caffè filosofici. Il tema sarà “Vedere/Sentire” che il maestro Bruno Dal Bon, ideatore e organizzatore della rassegna, restituisce così, ricorrendo a una figura mitologica: «Narciso, riverso alla fonte, annuncia con il suo sguardo la separazione dell’immagine dalla realtà. Nessuno però ha ricordo di Eco, la voce della giovane ninfa che raccolse e tramandò nel tempo l’ultimo lamento dell’amato Narciso. Dalla favola di Ovidio Eco è rimossa a testimonianza del predominio di una cultura visiva incapace di accordarsi all’ascolto. Una cultura dove la verità si è costituita intorno a ciò che si vede, a ciò che si immagina. E ciò che si sente? Cos’è quella verità senza volto che si rivolge a noi rappresentando con i suoni ciò che per sua natura non può essere oggetto di rappresentazione? Come risolvere l’enigma indicibile di un sapere come la musica che non si lascia dire pur sapendoci condurre verso ciò che sentiamo il bisogno di intendere?».La rassegna, sostenuta dal Comune di Como, si svolgerà in diversi luoghi del centro storico con ingresso libero, e si aprirà giovedì 15 novembre, alle 18, nella sala dello Zodiaco del Teatro Sociale di Como, con il concerto inaugurale dell’arpista Marianna Mornico. Il 16 novembre, alla Pinacoteca Civica di Como, alle ore 10, Francesca Giani terrà un laboratorio di filosofia per i bambini delle scuole elementari. Sabato 17 novembre, ancora alla Pinacoteca, alle 10.30, incontro con il filosofo francese François Jullien dal titolo “Vedere e sentire tra la Grecia e la Cina”. Alle 15.30, “L’occhio non ascolta” con il filosofo messicano Santiago Espinosa, seguito, alle 17, dalla performance di Ljuba Bergaminelli, voce talentuosa che si cimenterà con un repertorio contemporaneo. Nerolidio Music Factory ospiterà, sempre sabato 17, alle 20.30, l’incontro “Rocksofia – filosofia del rock” con Andrea Colamedici e Maura Gancitano. A seguire, alle 22.30, serata folk con Lucia Comnes (voce e violino), Luca Ghielmetti alla chitarra e Max Malavasi alle percussioni.Domenica 18 novembre, “A due voci” proseguirà al Museo Giovio dove, alle ore 10.30, il filosofo Timon Boehm terrà la lezione “La sovranità e lo sguardo degli altri”, un’originale rilettura di Nietzsche e Spinoza, alla luce della contemporaneità. Alle 14, al Chiostrino Artificio, l’originale performance digital video “I will never forget” dell’artista multimediale Luisa Eugeni e, alle 16, al Museo Giovio, la lezione della psicanalista Erika Minazzi “Flebili echi di psicopatologia contemporanea”. A seguire, il concerto di chiusura del Quartetto Echos con Andrea Maffolini e Ida Di Vita al violino, Giulia Bombonati alla viola e Martino Maina al violoncello. Info: www.aduevoci.org.

  • A Como i maggiori esperti di proteine

    A Como i maggiori esperti di proteine

    Como è la città scelta dalla Società Italiana di Proteomica (Italian Proteomics Association, ItPA) per il meeting annuale 2018, organizzato nella sede del Chiostro di Sant’Abbondio dell’Università degli Studi dell’Insubria dal 5 al 7 settembre, in collaborazione con la Sezione Proteomica della Società Svizzera di Scienze della Vita, LS2.

    Il Congresso italo-svizzero di proteomica ItPA 2018, al quale prenderanno parte un centinaio di studiosi, provenienti da diversi paesi europei, è l’occasione per confrontarsi sui più recenti avanzamenti tecnologici che permettono di studiare il ruolo dinamico e attivo delle proteine negli organismi viventi, con una particolare attenzione all’alimentazione e alle sue ricadute su salute e malattie, come spiega il Presidente del Congresso, professor Mauro Fasano, docente di Biochimica dell’Università degli Studi dell’Insubria.

    «La proteomica è la scienza post-genomica per eccellenza, che mette al centro le proteine, veri attori molecolari, responsabili di tutto ciò che accade nelle cellule. Immaginiamo singoli esperimenti in cui si identificano e quantificano migliaia di proteine, che possono dare ragione del funzionamento fisiologico di un sistema biologico o giustificarne la disfunzione patologica. Per affrontare questa scienza sono richieste molte competenze e strumentazione d’avanguardia. Questo quadro ha spinto la comunità italiana a unirsi e a proporsi all’associazione di proteomica umana mondiale (Human Proteome Organization, HuPO) come gruppo di riferimento per studiare tramite la proteomica alcuni degli argomenti più caldi per la comunità scientifica, come il ruolo fisiologico e patologico dei mitocondri e l’influenza della nutrizione e della qualità dei cibi sulla salute umana».

    Il workshop “Food and Nutrition Proteomics”, coordinato dalla professoressa Paola Roncada dell’Università della Magna Grecia, aprirà l’evento, con un incontro tra i maggiori esperti di applicazioni della proteomica nella produzione lattiero-casearia e nella sicurezza alimentare.

    Per informazioni:www.itpa.itoppurewww.uninsubria.it/noiumani

  • A Ponte Lambro e Merone i due viadotti più controllati della rete provinciale

    A Ponte Lambro e Merone i due viadotti più controllati della rete provinciale

    Il servizio ispezione ponti della Provincia di Como monitora periodicamente la situazione delle infrastrutture presenti sul territorio lariano. In questi giorni di lutto e paura, i controlli proseguono, nonostante l’esiguità delle risorse a disposizione. Sono principalmente due i viadotti tenuti costantemente sotto controllo che non hanno però dato segnali preoccupanti. Si tratta «di quello di Ponte Lambro sulla strada provinciale 40 che non ha mai richiesto particolari interventi e del viadotto di Merone sull sp 41. In questo secondo caso invece l’opera, risalente agli anni 70, ha subito lavori. I primi nel 1994 quando sono stati rifatti tutti i giunti e i copriferri e i prossimi sono programmati nel 2019 per una spesa di 400mila euro. Si tratta comunque di opere di manutenzione straordinaria che non derivano dall’aver riscontrato emergenze», spiega l’ingegner Bruno Tarantola, dirigente del settore Viabilità della provincia di Como.

    Purtroppo, nonostante il lavoro sia decisamente consistente, il punto debole rimane sempre quello legato alle risorse a disposizione. «Noi dobbiamo provvedere all’esecuzione delle opere di manutenzione ordinaria e straordinaria con delle risorse che sono pari a un decimo di quelle di cui avremmo realmente bisogno. I tagli imposti alla provincia di Como sono stati imponenti, soprattutto in questo settore e oggi si può concludere dicendo che disponiamo di risorse improprie rispetto alle necessità», spiega sempre Tarantola. A livello complessivo, sul territorio comasco «sono presenti, comprendendo anche piccoli ponticelli, circa 600 manufatti di tale natura. Il servizio ispettivo comunque esegue le verifiche solitamente ogni sei mesi», dice Tarantola. «La fascia pedemontana e la zona a nord di Milano sono quelle con il più alto volume di traffico di tutta Italia. E attualmente il passaggio di mezzi diventa sempre più frequente. Fondamentale l’opera di controllo. Attenzione particolare va posta, ad esempio, anche ai trasporti eccezionali», conclude l’ingegnere. Nei giorni scorsi erano state segnalate presunte criticità su tre ponti della Milano-Meda. Ieri dalla Provincia di Monza e Brianza una nota specificava che «in seguito a recenti ispezioni non sussistono situazioni di pericolo imminente sui ponti della Milano Meda». Infine va detto che nelle ore passate anche il deputato lariano e sottosegretario all’interno Nicola Molteni ha effettuato un sopralluogo a Genova nel luogo del disastro.

  • A processo gruppo di passatori: due rinvii a giudizio e cinque patteggiamenti

    A processo gruppo di passatori: due rinvii a giudizio e cinque patteggiamenti

    Un fascicolo che ha finito con il girare mezza Italia, partendo da Brindisi e dalla Puglia in generale, dove erano scattate le indagini, per poi approdare a Como e in parte ad altre procure come Napoli e Roma.  Fatti che in alcuni casi risalgono addirittura al 2004, comunque non oltre il 2006.

    Dopo un lungo peregrinare, siamo però giunti alle prime sentenze su un giro di passatori attivo su tutto il territorio della Penisola ma senza legami forti l’uno con l’altro. Ognuno, insomma, agiva per suo conto motivo per cui non è stato contestato alcun reato associativo. Molti di questi episodi di trasporto verso l’estero dei migranti sarebbero tuttavia avvenuti nella nostra provincia, quella che ha il numero maggiore di posizioni sotto osservazione.

    Il valico preferito era quello di Maslianico e la direzione era la Svizzera per poi raggiungere il Nord Europa, Germania, Olanda o Paesi Scandinavi. La provenienza dei migranti era invece l’Africa e l’approdo prescelto erano le coste della Puglia, le stesse su cui la squadra Mobile di Brindisi ha iniziato a verificare e indagare.

    La vicenda è approdata in aula di fronte al giudice dell’udienza preliminare di Como, il primo – nel lungo peregrinare dei faldoni – che ha potuto leggere il dispositivo di una sentenza su questa indagine. Due indagati sono stati rinviati a giudizio, cinque persone (tra cui un italiano) hanno invece definito la pena patteggiando da un minimo di uno ad un massimo di 10 mesi, mentre un 52enne iracheno residente a Como, che aveva scelto il rito Abbreviato, è stato assolto.

  • A scuola arriva il “cuocipasta”. Impianti a cura della ditta che ha vinto la gara

    A scuola arriva il “cuocipasta”. Impianti a cura della ditta che ha vinto la gara

    La ditta di Garbagnate Milanese che si è aggiudicata la gara per la refezione scolastica e ha ottenuto l’aggiudicazione definitiva a inizio di agosto, installerà a proprie spese impianti cuocipasta nei locali di servizio in tutti i refettori comunali compresi nell’appalto. Sarà così risolta, almeno per i primi a base di pasta, la problematica del chilometraggio: il punto cottura di Euroristorazione dista infatti 3 quarti d’ora da Como. «La ditta installerà i cuocipasta – ha fatto sapere ieri Palazzo Cernezzi – in tre momenti differenziati, in base alla complessità dei lavori da realizzare, e si farà carico del consumo di energia elettrica per il funzionamento degli apparecchi una volta in funzione».Ieri la giunta comunale ha approvato i primi sette interventi nel cronoprogramma proposto da Euroristorazione, che interessano le scuole primaria di Lora, dell’infanzia di via Brambilla, primaria di Rebbio, dell’infanzia di via Volta, dell’infanzia di Prestino, dell’infanzia di Ponte Chiasso, primaria di Ponte Chiasso. In seguito saranno programmati i successivi interventi.Sempre ieri nella riunione pomeridiana la giunta comunale di Palazzo Cernezzi ha approvato 16 progetti esecutivi di riqualificazione delle centrali termiche negli edifici di proprietà comunale. Si tratta di interventi offerti da R.T.C. (Real Traction Company – raggruppamento temporaneo di imprese) – con capogruppo Nelsa Srl. L’aggiudicatario, oltre al ribasso di gara, si è impegnato a riqualificare via via un centinaio di impianti termici che risalgono a più di dieci anni fa, comprendendo questi interventi nel costo dell’energia.I progetti approvati ieri dall’esecutivo, nello specifico, riguardano una decina di istituti scolastici cittadini, il centro civico di Prestino, la Pinacoteca di Palazzo Volpi e lo stadio “Giuseppe Sinigaglia”.