Categoria: Territorio

  • Confesercenti: «I mercatini di Natale siano tipici, devono avere un legame con la città»

    Confesercenti: «I mercatini di Natale siano tipici, devono avere un legame con la città»

    Dopo l’assegnazione del bando per l’organizzazione delle manifestazioni di Natale a Como, si torna a discutere di commercio e di concorrenza. Temi che quest’anno potrebbero diventare molto caldi anche alla luce della decisione di allargare gli spazi dedicati alle “casette” e alle bancarelle, ovvero la platea commerciale vera e propria della Città dei Balocchi.

    Sin qui i mercatini hanno occupato i Portici Plinio e piazza Cavour. Dal prossimo mese di novembre invaderanno anche piazza Grimoldi, piazza Verdi, via Pretorio e via Boldoni. Di fatto, per 40 giorni Como ospiterà un gigantesco mercato all’aperto. In diretta concorrenza con i banchi sotto le mura e con tutti gli altri negozi del centro storico. «Capisco che la Città dei Balocchi attrae pubblico e di questo beneficiano tutti, compreso ovviamente il mercato settimanale – dice Claudio Casartelli, presidente della Confesercenti di Como – ma questo non significa aprire le porte del capoluogo a chiunque. Già l’anno scorso la giunta si era impegnata a fare in modo che sulle bancarelle del Natale si vendessero soltanto prodotti riferiti al territorio comasco. Poche o tante non importa, ma devono avere un legame con la città».

    L’impegno preso per il Natale 2017 era stato disatteso, tanto è vero che tra caciotte lucane e salumi calabresi, sulle bancarelle di piazza Cavour si vendeva di tutto. «Quest’anno mi auguro che sia diverso – dice Casartelli – Se così non dovesse essere, sarebbe una grande delusione. A oggi non c’è alcun elenco ma, ripeto, il mercatino dei Balocchi ha un senso soltanto se è complementare a quello del territorio, non se fa concorrenza».

  • Confesercenti: «Via i furgoni dai parcheggi: tolgono posti ai clienti del mercato»

    Confesercenti: «Via i furgoni dai parcheggi: tolgono posti ai clienti del mercato»

    «I furgoni e gli altri autoveicoli degli operatori del mercato mercerie di Como intasano i parcheggi delle vie limitrofe»: è la protesta lanciata ieri da Confesercenti, che chiede misure urgenti volte ad arginare il problema.«Esiste la possibilità di parcheggiare nell’autosilo del Tribunale, ci rendiamo benissimo conto che i costi sono diversi, ma dobbiamo anche tutelare la clientela. Una volta scaricate le merci – dice il direttore di Confesercenti Angelo Basilico – i furgoni non devono essere parcheggiati nelle vie adiacenti perché sono ingombranti e sottraggono posti auto ai clienti potenziali dei mercati che, in assenza di parcheggi, molte volte rinunciano ad effettuare gli acquisti programmati. È un fenomeno che si ripete con costanza nelle mattinate di martedì e giovedì e sabato per tutto il giorno».«Gli operatori del mercato, che sono oltre 200 – denuncia Basilico – approfittano di un vuoto normativo nel regolamento per il commercio su aree pubbliche relativo all’obbligo di tenere l’automezzo dietro al banco, e così bloccano l’accesso agli stalli da parte di altri clienti».Il direttore di Confesercenti ha scritto all’assessore alla Mobilità di Palazzo Cernezzi, Vincenzo Bella, e al comandante della polizia locale, Antonello Ghezzo.«Il problema si era già posto ben quattro anni fa per le vie Mentana e Sirtori dove si colloca il mercato annonario – conclude – Dopo qualche mese un’ordinanza aveva posto fine alla cattiva pratica».

  • Convalle chiusa alle auto per i grandi eventi, così il piano del traffico gestirà l’emergenza

    Convalle chiusa alle auto per i grandi eventi, così il piano del traffico gestirà l’emergenza

    Chiudere la convalle del capoluogo lariano – la parte più bassa, il centro di Como – ai non residenti. Idea «suggestiva», secondo l’assessore alla Viabilità di Palazzo Cernezzi, Vincenzo Bella, ma poco praticabile. Almeno come assetto definitivo.Ma chiudere gli accessi principali alla città in caso di grandi manifestazioni o di afflussi straordinari, invece, potrebbe essere una soluzione al traffico in condizioni eccezionali, come quelle verificatesi lo scorso 8 dicembre in occasione della “Città dei Balocchi”, con code che hanno messo a dura prova viabilità e sicurezza in tutta la convalle. Lo spunto è stato suggerito martedì sera, in diretta tv, da un telespettatore: nel corso della trasmissione di Espansione Tv Etg+ sindaco si parlava del grande afflusso durante il periodo natalizio, dei relativi disagi e delle possibili soluzioni.Il cittadino chiedeva la possibilità – in una prospettiva di lungo periodo – di chiudere la convalle ai non residenti.Un’area C, come avviene da tempo a Milano? «A Como sarebbe impossibile – spiega l’assessore alla Viabilità del Comune di Como Vincenzo Bella – perché alcune direttrici, in assenza di una circonvallazione, devono rimanere libere. I quartieri e le zone della provincia collegate dalla convalle devono poter comunicare».«Diversa e più percorribile – continua l’assessore Vincenzo Bella – è l’idea di chiudere alcuni accessi alla convalle in occasione di grandi manifestazioni o flussi di traffico eccezionali. Un filtro in via Milano, a San Martino, Villa Olmo, via Torno e via Bixio. I professionisti che dovranno redigere il piano del traffico comunale dovranno espressamente studiare anche questa soluzione. Chiudere o limitare gli accessi alla città durante i grandi eventi con un modello ben strutturato – conclude Bella – è una strada da valutare».

  • Cremazione dei defunti, a Chiasso è possibile, ma c’è un problema di burocrazia

    Cremazione dei defunti, a Chiasso è possibile, ma c’è un problema di burocrazia

    L’intoppo burocratico là dove meno te lo aspetti.L’ostacolo in più nel momento drammatico della morte di una persona cara. Per fronteggiare il problema dell’assenza in provincia di Como di un forno crematorio funzionante, i cittadini lariani potrebbero scegliere l’opzione Chiasso.

    Nel cimitero della cittadina d’oltreconfine, a pochi minuti da Como, è attivo da poco più di un anno un nuovo impianto, gestito dall’Associazione Ticinese di Cremazione, un ente senza scopo di lucro che si occupa dell’intera procedura.

    Da mesi però, apparentemente senza una spiegazione, il Comune di Como rende difficile se non impossibile questa soluzione chiedendo, secondo quanto denunciato dall’Associazione ticinese, il passaporto mortuario, un documento che non è necessario in base agli accordi bilaterali e che allunga i tempi per poter procedere alla cremazione, creando gravi disagi alle famiglie.

    «Da qualche mese abbiamo avuto problemi burocratici con il Comune di Como – conferma al riguardo Fulvio Regazzoni, vicepresidente dell’Associazione Ticinese di Cremazione – Ci sono accordi bilaterali e nel caso specifico con 10 chilometri di distanza non dovrebbero esserci problemi. Ultimamente però sono stati messi dei paletti che francamente non riusciamo a capire».In un anno, al cimitero di Chiasso sono state effettuate 800 cremazioni, delle quali circa 150 di defunti italiani.

    Il costo, per tutti, italiani e svizzeri, è di 800 franchi svizzeri.Negli ultimi mesi, le stesse imprese di pompe funebri comasche hanno scritto all’Associazione Ticinese per denunciare i problemi burocratici riscontrati con il Comune di Como. «Noi siamo una associazione senza scopo di lucro – continua Regazzoni – ma siamo anche aperti alle collaborazioni. Vista la situazione che c’è a Como, Chiasso crediamo che possa essere una opportunità per le famiglie dei defunti italiani che non sanno a chi rivolgersi».

    L’Associazione Ticinese di Cremazione ha segnalato il problema al Consiglio di Stato del Canton Ticino per chiedere un possibile intervento. Da Como invece, l’assessore ai Cimiteri, Francesco Pettignano, precisa di non essere informato della situazione e assicura una verifica con l’ufficio competente in tempi brevi.

  • Currò: «La giunta di Campione si dimetta»

    Currò: «La giunta di Campione si dimetta»

    Il Movimento Cinque Stelle chiede lo scioglimento del consiglio comunale di Campione.

    «Il governo è al corrente», ha scritto ieri su Facebook il deputato pentastellato comasco Giovanni Currò, in merito alla crisi finanziaria che ha messo in ginocchio il casinò, e ha fatto sapere che l’esecutivo «interverrà però alle sue condizioni, salvaguardando i principi originari dell’exclave italiano e nell’interesse dello Stato per il bene di tutti i cittadini italiani». «Rassicuriamo e invitiamo la Giunta a presentare le dimissioni – ha aggiunto Currò sul social network – Dimissioni che accompagnerebbero quelle, già dignitose, dei 4 consiglieri comunali, il tutto per avviare un processo di facilitazione della risoluzione della crisi».Intanto a Campione i dipendenti vogliono spostare l’attenzione anche su Como, in attesa di organizzare poi una manifestazione anche a Roma. Mercoledì prossimo, 29 agosto, dalle 9.30 alle 12.30, le organizzazioni sindacali hanno programmato un corteo nel capoluogo lariano al quale parteciperanno i dipendenti del casinò ma anche del Comune, i commercianti e i residenti dell’enclave. La partenza della manifestazione sarà alle 9.30 a Porta Torre, sono previste tappe davanti al Tribunale e in città murata per poi concludere davanti alla prefettura, con la richiesta di un incontro con il prefetto.Giovedì sera i dipendenti hanno dato vita all’esterno della casa da gioco a un insolito “Gran Galà del Casinò chiuso”. Alla cena ha partecipato anche il sindaco di Campione Roberto Salmoiraghi, accompagnato da alcuni consiglieri comunali.«È stata una protesta civile ed esemplare, va dato atto ai lavoratori del casinò di rimanere con i nervi saldi», ha detto Salmoiraghi, che ieri ha presentato il ricorso contro il fallimento del Casinò. «Attendiamo sviluppi – ha commentato – Ora dobbiamo mettercela tutta e aprire quanto prima un tavolo politico per far rinascere Campione. Il paese è in ginocchio».

  • Danni da maltempo, dalla Regione 110mila euro per Garzeno, Argegno e Ponte Lambro

    Danni da maltempo, dalla Regione 110mila euro per Garzeno, Argegno e Ponte Lambro

    Ammontano a circa 110mila euro le risorse stanziate dalla Regione Lombardia per opere urgenti in tre Comuni della provincia di Como per il ripristino della funzionalità dei servizi pubblici e delle infrastrutture di reti strategiche, al fine di garantire la continuità amministrativa nei territori interessati da fenomeni di maltempo, anche mediante interventi di natura temporanea.

    A Garzeno sono state messe risorse per 30mila euro per la pulizia dell’alveo, la canalizzazione delle acque superficiali e la messa in sicurezza del fronte frana, oltre al ripristino della carreggiata con rifacimento del cordolo e dei parapetti, ceduti a causa della frana sulla comunale Garzeno-Diga di Retta in località Negiot.

    Ad Argegno, per la messa in sicurezza e l’abbattimento di
    piante d’alto fusto sradicate in prossimità del cimitero comunale, sono stati
    stanziati 34.500 euro.

    A Ponte Lambro, per i lavori di ripristino della strada e
    del tratto fognario danneggiato a causa delle forti piogge, sono stati
    stanziati 46.200 euro.

    “Il piano degli interventi di messa in sicurezza di versanti, ripristino di sedimi stradali, rimozione di materiale e pulizia di corsi d’acqua, che abbiamo interamente finanziato, – sottolinea l’assessore regionale al Territorio e Protezione civile Pietro Foroni – permette alle comunità colpite da fenomeni di maltempo di tornare alla normalità e garantisce loro sicurezza in caso di nuovi episodi. Come sempre – prosegue Foroni – Regione Lombardia va incontro ai bisogni specifici dei suoi territori, non dimenticando che la tempestività delle risposte, in molti casi, può impedire danni peggiori e salvare vite umane”.

  • Degrado a Como, rifiuti abbandonati in città

    Degrado a Como, rifiuti abbandonati in città

    Nonostante appelli e controlli ripetuti, gli incivili che abbandonano rifiuti in città non vanno in vacanza. In via Paoli è stato deposto nelle scorse ore un materasso vicino a un parcheggio. La scorsa settimana nel parcheggio di via Lissi in zona Rebbio gli addetti di Aprica erano intervenuti su segnalazione dei cittadini per rimuovere una discarica abusiva di sacchi d’immondizia, da tempo oggetto di lamentele da parte dei residenti. L’area è però tornata a riempirsi di sacchetti maleodoranti nei giorni seguenti.

  • Doccia gelata sul Lido di Villa Olmo.  Pettignano: «Molto difficile riaprire a Ferragosto»

    Doccia gelata sul Lido di Villa Olmo. Pettignano: «Molto difficile riaprire a Ferragosto»

    La speranza di riaprire il Lido di Villa Olmo a Como entro Ferragosto sembra ormai svanire.All’assessore al Patrimonio di Palazzo Cernezzi Francesco Pettignano – che fino all’alba di oggi sperava ancora di vincere la sfida, ossia di poter restituire il Lido ai comaschi e ai turisti entro la metà del mese di agosto – è bastato un primo sopralluogo, effettuato nella tarda mattinata, per capire che l’obiettivo sarà molto difficile da raggiungere.Sport Management, la società che si era inizialmente aggiudicata l’appalto per l’impianto ma che poi aveva perso la battaglia legale di ricorsi e controricorsi con la vecchia gestione del Lido, ha riconsegnato al Comune di Como le chiavi della struttura ricreativa.«La Sport Management ha restituito le chiavi del complesso – ha spiegato l’assessore al Patrimonio della giunta Landriscina – Tuttavia, mancano ancora alcuni approfondimenti di natura tecnica. Dobbiamo, ad esempio verificare il funzionamento e lo stato degli impianti che regolano la piscina. Non credo sia possibile riaprire al pubblico l’impianto per Ferragosto».

  • Domani a Como il Raduno Interarma

    Domani a Como il Raduno Interarma

    Domenica 7 ottobre, a Como, si svolgerà il 37° Raduno Interarma, organizzato dal comitato comasco delle associazioni d’arma con la collaborazione del Comune di Como. La sfilata partirà alle 10 da Porta Torre, attraverserà il centro storico con passaggio da piazza Duomo e proseguirà fino al Monumento ai Caduti in viale Puecher. Lì a partire dalle 11 sono previsti i discorsi delle autorità e la messa. A seguire, il pranzo su prenotazione al Birrificio in via Paoli. L’assessore Marco Butti presenzierà come delegato del sindaco Mario Landriscina.

  • Domani apre la fiera di Sant’Abbondio

    Domani apre la fiera di Sant’Abbondio

    Si apre domani ufficialmente alle 18 nel complesso di Sant’Abbondio in via Regina la fiera dedicata al santo patrono di Como. Il rinnovamento del palinsesto promosso quest’anno dal Comune con i partner storici e con alcuni nuovi attori in campo vuole rendere la fiera sempre più aperta a comaschi e turisti, sottolineandone in particolare le potenzialità nel settore enogastronomico senza dimenticare che alla base della tradizione c’è un evento religioso come la ricorrenza della festa patronale, in un contesto monumentale unico come quello di via Regina.Quest’anno il Comune di Como, organizzatore della manifestazione, si avvale di due partner principali: l’Associazione Cuochi (per l’area “Nel Cuore dei Comaschi”, attiva da vent’anni con il suo rinomato ristorante tipico, piatti a partire da 6 euro) e Coldiretti (aree “La Tradizione si rinnova” e “Fiera Zootecnica – Fattoria didattica”).In particolare, la prima novità è stata realizzata a Porta Torre, nell’area del mercato e in largo Miglio, recependo la proposta progettuale di Coldiretti che prevede di affiancare allo storico concorso zootecnico una fattoria didattica per i bambini e il mercato di Campagna Amica con i prodotti tipici del territorio, tutti all’insegna del chilometro zero. Interessante anche la collaborazione con la storica fiera di Alzate, che ha risolto alcuni problemi logistici.Un significativo lavoro di squadra è la marcia in più che ha ingranato quest’anno la Fiera di Sant’Abbondio, si spera con successo di pubblico. Il programma completo con orari e iniziative è sul sito visitcomo.eu.

    Anche quest’anno l’Associazione Piccola Casa Federico Ozanam – Onlus che da più di 80 anni opera a favore dei bisognosi senza fissa dimora e privi di una rete sociale – è tra i protagonisti della nuova edizione della Fiera che rimarrà aperta al pubblico fino a martedì 4 settembre.La partecipazione dell’ Associazione Ozanam prevede, oltre all’impegno operativo di sedici ospiti nelle mansioni di cucina, pulizia e lavaggio pentole, la presenza, a scopo espositivo, dell’ApeCar-Street Food Solidale che sarà posizionata di fianco al gazebo Ozanam. Lascerà l’area di Sant’Abbondio nei giorni 1, 2 e 3 settembre per stazionare a Porta Torre.

    Da domani al 4 settembre tra le 18 e le 23, in base all’affluenza di visitatori alla manifestazione, a giudizio dell’ufficiale di polizia locale in servizio, sarà sospesa la circolazione di tutte le categorie di veicoli in via Regina Teodolinda, nel tratto fra l’intersezione delle vie Santa Marta-Borsieri e via Sant’Abbondio. Nelle giornate di sabato 1 e domenica 2 settembre il divieto sarà esteso alla fascia oraria dalle 12 alle 23.