Categoria: Notizie locali

  • Butti: «Tangenziale di Como, secondo lotto con il Pnrr»

    Butti: «Tangenziale di Como, secondo lotto con il Pnrr»

    Utilizzare risorse nazionali complementari al Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) per il secondo lotto della Tangenziale di Como. La proposta è contenuta in un ordine del giorno presentato dal deputato comasco di Fratelli d’Italia Alessio Butti e accolto dal governo Draghi.È lo stesso Butti, che dalla fine degli anni Novanta in prima persona si era battuto per la terza corsia dell’A9 (progetto concluso soltanto nel 2012), che annuncia in una nota diffusa ieri alla stampa il suo ordine del giorno.«Questa ennesima azione fa seguito ad altri numerosi atti di sindacato ispettivo rivolti ai vari governi succedutisi nell’attuale legislatura – ricorda Alessio Butti – per agevolare il finanziamento di un’opera già pronta. Il grido d’allarme, relativamente al “pericolo oblio” del secondo lotto, lo avevo lanciato nei mesi scorsi durante un evento da me organizzato alla presenza delle associazioni di categoria e del presidente della Camera di Commercio di Como Lecco che ha prontamente comunicato in Regione Lombardia e al ministro competente le esigenze del territorio comprendendovi il secondo lotto della tangenziale».«La disponibilità del governo è apprezzabile, ma non basta – dice ancora Butti – Un’opera così importante e pronta per il cantiere, necessita di volontà politica, cioè di sostegno convinto e consapevole di Regione e Governo nel reperimento delle risorse. Le interlocuzioni in corso tra governo e Regione devono trovare concretezza ora, perché il Pnrr è la grande opportunità».

  • Carlo Cassa: «La barca non ha i freni, non è come guidare un’auto»

    «Mettersi al timone di una barca a motore non è come guidare un’auto, una moto, un camion o perfino un tram o un treno. La barca non ha freni, non ci sono corsie sull’acqua. Se la barca va a 50 all’ora e chi ha i comandi si distrae per un secondo, si sono percorsi al buio circa 14 metri. Servono mille occhi e si deve guardare sempre avanti». Carlo Cassa è nato sulle barche. Ci è salito da bimbo e fino ai 40 anni è stato uno dei più grandi atleti dello sci nautico internazionale. Specialità velocità. Con Stefano Gregorio, Valeria Bruschi e il povero Toto Caimi ha fatto la storia di questo sport, nel segno del padre di Carlo, Bruno, e di altri pionieri.«Io sciavo a 150 all’ora attaccato a una corda dietro al motoscafo, è vero. Forse così oggi riesco a vedere i pericoli un po’ prima degli altri – spiega l’ex azzurro – però la cosa principale è trattare la barca sempre con rispetto, come se fosse qualcosa di pericoloso. Questo non vuole dire rinunciare al divertimento, allo sport, per carità. Però si devono rispettare il lago, il traffico, le altre barche. Le regole ci sono, ma molti le ignorano». Cassa fa alcuni esempi.«La regola principale, l’ho detto, è che si deve guardare sempre avanti. Anche se c’è il sole basso, se si sta trainando uno sciatore. Ci sarà il copilota a guardare dietro, al limite ci sono gli specchietti – spiega – Se si incrocia una canoa, una barca a vela o a remi, si deve passare sempre dietro. Se c’è il battello si deve aspettare, se arriva l’aliscafo, che corre, ha comunque la precedenza, non dipende se viene da destra o sinistra. Rispettiamo le regole e rispettiamo il lago più bello del mondo».Cassa interviene sull’aumento esponenziale del traffico da diporto nel giro di pochi anni, soprattutto con barche a noleggio.«È diverso muoversi con un motoscafo proprio rispetto a un mezzo a noleggio – spiega – da ragazzino spiegavo ai turisti come usare il 25 cavalli. Serviva un’ora per le indicazioni di base. Oggi il Lago di Como è pieno di barchette con guida senza patente. I controlli sono fondamentali. Non parlo solo delle multe quando manca un razzo di segnalazione, ma di verificare chi è al timone. L’acqua è tanto importante quanto pericolosa. Il fuoco lo fermi, l’acqua no», conclude Carlo Cassa.

  • Ieri l’ultimo saluto al giovane Luca Fusi. Guanzate si è stretta intorno alla famiglia

    “Ogni uomo semplice porta in cuore un sogno, con amore e umiltà potrà costruirlo”. Sono le parole di un canto che ha accompagnato la cerimonia di addio al giovane Luca Fusi, il 22enne morto lo scorso venerdì in un incidente nautico.

    La chiesa di Santa Maria Assunta a Guanzate, la parrocchia dove Luca è cresciuto, era gremita ieri per il suo funerale. Fuori, sul sagrato, nel sole di mezzogiorno velato da qualche nuvola di passaggio, tanti volti pervasi dalla costernazione. La maggior parte giovani, amici venuti a dargli l’ultimo saluto. Era un ragazzo semplice, Luca Fusi, semplice e forte, perché motivato dai suoi sogni e pieno di fiducia.

    «Fiducia nell’amore degli uomini – le parole di un commosso don Alessio Bianchi nell’omelia – la fiducia di chi sa che con la fatica, l’impegno lo studio ci si può rimboccare le maniche per riuscire a stare meglio con gli altri».«Mi piace pensare alla meticolosa attenzione che aveva Luca per tutte le persone attorno – ha aggiunto don Bianchi – non si è mai sottratto dal cercare di unire le discordie, dal trovare un modo per stare bene insieme, per dare una mano a chi aveva bisogno, per trovare la parola giusta a chi stava chiedendo aiuto».

    «Vogliamo soprattutto chiedere un po’ di luce per tutti quelli che sentono la sua mancanza, i suoi familiari, i suoi amici tutti noi presenti – ha concluso il parroco – Vogliamo chiedere al Signore che quella stessa fiducia negli esseri umani, in un mondo migliore e il coraggio nel cercare di concretizzare i sogni, anche i più arditi, possa diventare il motivo della nostra vita. Che quello che Luca ha fatto per noi possa diventare il nostro stile di vita».Lunghi momenti di silenzio sono scesi sui presenti, a marcare l’assenza di parole per una tragedia così assurda. Di fronte alla madre e al padre di Luca, Laura e Raffaele, e alla giovane sorella Sara, non si può che stare in silenzio. Un genitore non dovrebbe seppellire il proprio figlio, mancano le parole per definire la sua condizione. Si dice vedova, orfano. Non esiste una parola a definire un genitore che perde il proprio figlio. Perché il dolore è indicibile. “Tragedia” è la parola che si è spesa tanto in questi giorni, tragedia sinonimo di lutto, morte, disgrazia, ma il tragico è prima di tutto un enigma abissale, una domanda senza risposta. Come è possibile morire in un momento di riposo, di sole e di gioia con gli amici?

    Don Alessio Bianchi, nel ringraziare il comandante della polizia locale di Tremezzina che ha dovuto farsi carico del primo soccorso, dopo aver dedicato un pensiero speciale ai due amici che erano in barca con Luca, ha avuto una parola anche per «chi in maniera così sbadata ha rovinato un giorno di riposo e tutta la vita», cioè quella ragazza che conduceva il motoscafo che ha investito Luca e i suoi amici. Ma da nessuno, neppure dai suoi amici, sono uscite parole di odio.Don Bianchi ha voluto concludere con una richiesta di pace, di perdono, che chissà forse un giorno arriveranno, per avere la possibilità di continuare ad andare avanti con fiducia.Pace, perdono e soprattutto fiducia sono «i doni di cui Luca è stato un coraggioso portatore». Forse l’unico conforto che una famiglia distrutta potrà trovare.

  • Incidente nautico a Tremezzina: già al lavoro il consulente tecnico

    La validità della patente conseguita meno di un anno fa sull’isola di Ibiza, in Spagna, dalla 20enne belga. Il numero di persone che potevano stare sul motoscafo in navigazione e mentre trainava una persona impegnata nel wakeboard. La velocità dell’imbarcazione. La presenza di altri natanti e di altre persone persone in acqua.Sono soltanto alcuni tra gli aspetti attorno ai quali ruota l’indagine sul tragico incidente nautico avvenuto venerdì scorso nelle acque davanti a Lenno, frazione di Tremezzina, e costato la vita al 22enne di Guanzate Luca Fusi.Cèlia Wuttke, nata in Svizzera e residente in Belgio, nelle Fiandre, è ancora agli arresti domiciliari nella casa di Lenno dove stava trascorrendo un periodo di vacanza. La 20enne straniera è accusata di omicidio colposo e, dopo l’interrogatorio di convalida di martedì, il giudice le ha confermato la misura cautelare dei domiciliari.Prosegue intanto l’indagine, coordinata dal magistrato Antonia Pavan e affidata ai militari della guardia di finanza.Il sostituto procuratore ha affidato al consulente tecnico Massimo Bardazza l’incarico di ricostruire nel dettaglio la dinamica dell’incidente nautico.I motoscafi, sia l’Nxt 20 Mastercraft che trasportava i turisti belgi sia il Sea Ray che aveva a bordo i tre ragazzi italiani, sono stati sequestrati.Le barche sono ora disposizione dell’autorità giudiziaria proprio per gli accertamenti indispensabili per ricostruire la dinamica esatta dello scontro.Come hanno ricostruito alcuni testimoni presenti al momento dell’impatto, la potente imbarcazione condotta da Cèlia Wuttke è letteralmente passata sopra al motoscafo degli studenti italiani. Un impatto drammatico che ha ucciso Luca Fusi e ferito, fortunatamente non in modo grave, i due amici che erano con lui.La 20enne belga potrebbe essere accusata anche di lesioni.

  • Incidente sull’Autolaghi, muore un 22enne di Turate

    Incidente sull’Autolaghi, muore un 22enne di Turate

    Tragico incidente nella notte tra mercoledì e giovedì sull’autostrada A8 tra Legnano e lo svincolo della A9. Senza scampo un giovane di 22 anni residente aTurate.

    Lo scontro è avvenuto attorno all’una del mattino. L’auto del 22enne si è scontrata con un altro veicolo su cui viaggiavano due ragazze di 21 e 22 anni. Lo scontro mortale sull’Autolaghi a Legnano, all’altezza dello svincolo con la A9.Il giovane nell’impatto è stato sbalzato fuori dalla vettura finendo sull’asfalto. Troppo gravi le ferite riportate.

    Sul posto sono arrivati vigili del fuoco, polstrada di Busto Arsizioe i soccorritori del 118 che non hanno potuto far altro che constatare il decesso. Le due ventenni sono state trasportate all’ospedale di Legnano non in gravi condizioni.

    Il tratto di autostrada è rimasto a lungo chiuso per consentire le operazioni di soccorso.

  • La morte di Sharon: Corte d’Assise in ottobre

    Gabriel Robert Marincat, 25enne rumeno, comparirà davanti alla Corte d’Assise di Como per essere giudicato per la morte e la violenza ai danni della piccola Sharon, la bimba di 18 mesi che l’11 gennaio scorso gli era stata affidata dalla sua compagna e mamma della piccola. L’appuntamento con l’aula è strato fissato per ottobre, e la Corte ha già messo in calendario almeno altre due date in novembre.

    All’appuntamento con l’Assise si è arrivati dopo le indagini coordinate e chiuse nelle scorse settimane dal pubblico ministero Antonia Pavan.Marincat – interrogato per più volte in fase di indagine – davanti al pm aveva confessato di aver violentato e ucciso la piccola Sharon. «Non riesco a spiegarmi perché l’ho fatto», avrebbe ripetuto il 25enne mentre ripercorreva le ultime ore di vita di Sharon nell’appartamento di Cabiate in cui il rumeno era andato a vivere con la compagna e la bimba.«Ho abusato di Sharon e l’ho picchiata ripetutamente», avrebbe confessato il giovane davanti al pubblico ministero Antonia Pavan, titolare dell’indagine. L’interrogatorio era durato circa due ore.

    Il verbale del racconto dell’orrore si era aggiunto al referto dell’autopsia effettuata sul corpo della piccola e agli elementi raccolti dai carabinieri della compagnia di Cantù e sfociati nell’arresto del 25enne. La Procura ha così proceduto con la richiesta di giudizio Immediato che ha portato alla fissazione dell’udienza in Corte d’Assise a Como per ottobre.Impossibile, in una simile vicenda, parlare di movente.Nell’interrogatorio, il 25enne aveva fatto riferimento anche a un contesto familiare difficile e a un padre violento. E avrebbe usato parole affettuose per parlare di Sharon.

  • La Mostra dell’Artigianato riapre al pubblico: «Al lavoro con spirito, idee e stimoli nuovi»

    La Mostra dell’Artigianato torna a Lariofiere con l’apertura al pubblico – dopo un 2020 forzatamente virtuale – l’ingresso gratuito e la presenza di 150 espositori. Ieri nel centro espositivo brianzolo la presentazione dell’evento in programma da sabato 30 ottobre a domenica 7 novembre.Organizzano Confartigianato Imprese di Como e di Lecco con il supporto della Camera di Commercio. La manifestazione si svolgerà in due padiglioni di Lariofiere: il terzo rimarrà allestito come hub vaccinale (l’accordo è infatti fino al 30 novembre). Gli organizzatori sono al lavoro affinché ci siano le migliori condizioni logistiche e di sicurezza per i fruitori di entrambi gli spazi.L’esposizione – alla sua edizione numero 48 – punterà sui consueti punti di forza: da una parte ci sarà tutto ciò che riguarda la casa, a partire dall’arredamento. Poi spazio allo street food (con prodotti da tutta Italia) e alle idee regalo.

    In questo 2021 ci sarà anche una importante collaborazione con il Museo del Ciclismo del Ghisallo, che per l’occasione si presenterà con un allestimento speciale con le sue biciclette – di fatto una eccellenza di artigianato e industria – e alcuni cimeli. Tra gli obiettivi della manifestazione, infatti, c’è la valorizzazione delle eccellenze lariane, come ha sottolineato nel corso della conferenza stampa Ilaria Bonacina, presidente del comitato promotore.

    Il tutto contestualizzato nel desiderio di fare da volano, anche con questa iniziativa ad una ripartenza e ad un rilancio del territorio dopo le tante problematiche date dall’emergenza sanitaria per il Covid.Lo scorso anno per forza di cose tutto fu organizzato on-line: una formula confermata anche per il 2021, parallelamente a quella che sarà l’esposizione in presenza nei padiglioni di Erba.

    «Per noi questo evento è di grande importanza – ha detto Fabio Dadati, presidente di Lariofiere, ieri alla presentazione – Abbiamo affrontato tante difficoltà, che abbiamo superato lavorando seriamente. Siamo impegnati , con il supporto dei nostri soci, per un rilancio, operativi al servizio del nostro territorio».«La grande scommessa per i prossimi anni – ha concluso – sarà poi di far crescere la partecipazione alla fiera, attraverso il coinvolgimento di nuovi target, in particolare del pubblico più giovane che rappresenta una quota ancora marginale delle presenze complessive»,«Tornare a riproporre l’evento in presenza ci dà una bella sensazione – ha affermato Roberto Galli, guida di Confartigianato Imprese Como – Siamo carichi e volenterosi con spirito, idee e stimoli nuovi. Il mondo artigiano ha sofferto molto, ha cercato di sopravvivere ed è ancora in difficoltà. Ma allo stesso tempo c’è una gran voglia di mettersi in gioco e di affrontare il futuro, con la capacità di saper leggere i cambiamenti per fare la differenza».Daniele Riva, numero uno di Confartigianato Imprese Lecco, ha tenuto a sottolineare: «In questo momento il nostro lavoro vive una fase schizofrenica. Speriamo che si possa arrivare presto ad una stabilizzazione. Per noi tutti la Mostra dell’Artigianato a Lariofiere rimane come sempre un momento di grande rilevanza».«Quasi non ci sembra vero, usciamo da un letargo che sembrava infinito – ha affermato Ilaria Bonacina – In questi mesi però nessuno ha dormito sugli allori. Al contrario, ci siamo preparati per offrire il meglio delle nostre capacità artigiane».

  • Libertas Cantù: la conferma di Butti e l’arrivo di Hanzic

    Una conferma e un nuovo acquisto. Prosegue la costruzione della Libertas Cantù, in vista della prossima stagione nella serie A2 di pallavolo maschile.Il contratto rinnovato è quello con il libero Luca Butti, l’ingaggio è quello del nazionale croato Tino Hanzic, che sarà il nuovo schiacciatore della formazione brianzola.Luca Butti militerà nella Libertas per la tredicesima stagione consecutiva. Un accordo di lunga durata che si aggiunge a quello del capitano Dario Monguzzi: il torneo 2021-2022 per quest’ultimo sarà il diciassettesimo con la casacca neroverde.Ma torniamo a Butti, nella foto. «La conferma di Luca è di assoluto rilievo – commenta coach Matteo Battocchio – perché permette di avere solide basi sulla seconda linea. La sua personalità è molto importante tanto in campo, dove fa un lavoro oscuro non indifferente, quanto fuori, dove con la sua positività e il suo essere uomo-squadra, ci aiuta ad affrontare qualunque tipo di difficoltà. Credo che il tipo di formazione che stiamo allestendo possa esaltare le sue qualità».«Sono molto contento di restare a Cantù – esordisce il libero comasco – La dirigenza sta costruendo una rosa competitiva e per me questo è uno stimolo in più. Sono sicuro che l’anno prossimo ci divertiremo un sacco. Sicuramente sarà un campionato di altissimo livello, in cui va considerato anche il fattore-retrocessioni: ci sarà da lottare fin dal primo giorno. Nello scorso torneo il nostro percorso è stato in crescendo con la conquista dei playoff finali: ora siamo chiamati a far bene fin dall’inizio».Il nuovo acquisto, come detto, è invece lo schiacciatore croato (classe 2000) Tino Hanzic. Giovane, ma già nel giro della Nazionale seniores del suo Paese, nel suo curriculum vanta anche l’esperienza nel campionato francese.Nelle ultime due stagioni ha giocato nella serie A3, prima con la maglia di Modica e, nella scorsa stagione, con quella di Ottaviano. È il primo giocatore croato ad arrivare nella rosa della compagine canturina.«Tino è un atleta di grande talento – dice ancora l’allenatore Matteo Battocchio – Ho avuto ottime referenze su di lui anche come persona; credo che la sua presenza all’interno del nostro sistema di gioco possa essere da subito molto impattante, perché ha esplosività ed altezze importanti, e soprattutto ha tanta voglia di emergere».«A prima vista può sembrare una scommessa – aggiunge il tecnico – ma non ho dubbi sul fatto che si possa ambientare in fretta e che possa recitare un ruolo da assoluto protagonista nella prossima stagione, anche perché per lui avere in regia un giocatore esperto come Manuel Coscione potrà essere di grande aiuto». Hanzic spiega così la decisione di firmare il contratto con la Libertas: «Ho scelto di venire in Brianza – dice Tino – per le buone referenze del club dopo aver parlato con coach Battocchio che mi ha avvicinato al suo modo di pensare, imperniato sulla voglia di lavorare molto e vincere».

  • Lutto cittadino a Guanzate per l’addio a Luca Fusi

    Lutto cittadino a Guanzate per l’addio a Luca Fusi

    Oggi alle 11.30 nella parrocchiale di Santa Maria Assunta a Guanzate viene celebrato il funerale di Luca Fusi, il 22enne morto nel drammatico incidente nautico di venerdì scorso. Il sindaco, Cinzia Negretti, ha firmato ieri l’ordinanza per il lutto cittadino. Dalle 11 alle 13 sarà chiuso il Comune, bandiere a mezz’asta e sospensione di tutte le attività in paese durante il rito funebre. Per consentire la partecipazione ai tanti amici di Luca (nel rispetto delle indicazioni anticovid) anche tutta l’area del sagrato della chiesa verrà allestita per la funzione.

  • Camera di Commercio, sul bilancio pesa il Covid

    Camera di Commercio, sul bilancio pesa il Covid

    Camera di Commercio, l’esercizio 2020 si chiude con un disavanzo di 1.908.562 euro. Un segno meno determinato dalla differenza tra proventi per 14.846.157 euro e oneri per 16.754.720 euro.

    Questa la fredda realtà dei numeri. Dietro le cifre però c’è molto di più. Innanzitutto la previsione di disavanzo era di oltre 3 milioni di euro, poi ridotti drasticamente, ma soprattutto sui conti ha inevitabilmente influito l’aver dovuto affrontare non soggetti concorrenti ma una pandemia planetaria che ha rallentato e in certi casi azzerato molte attività e settori economici determinati. Da qui i risultati emersi da un anno così difficile come il 2020, fortemente influenzati, come ovvio, dal Covid-19. «Quello che abbiamo fatto e approvato è il risultato di uno sforzo straordinario messo in essere in un momento straordinario – spiega il presidente della Camera di Commercio di Como e Lecco, Marco Galimberti – Abbiamo ovviamente fatto tutto quanto era possibile per sostenere il nostro territorio e le nostre imprese. Insomma abbiamo messo in campo, a livello locale, quanto il Governo ha compiuto a livello nazionale».

    Tornando ai numeri, tra i tanti, va anche evidenziato come per gli interventi economici siano state impiegate risorse complessivamente pari a 5.630.024 milioni di euro. Le risorse liquide a disposizione dell’ente sono passate da 27.445.258 euro di fine 2019 a 27.829.072 euro. Il patrimonio netto al termine dell’esercizio assomma a 50.481.386 euro. «Gran parte delle risorse messe in campo, sono andate a sostegno delle aziende del territorio al momento della ripartenza. Abbiamo lavorato con intensità, stipulando accordi con la Regione, emanando bandi specifici per destinare risorse a chi doveva rimettere in moto e far ripartire l’economia locale. Non è dunque stato semplice ma abbiamo lavorato per questo obiettivo», aggiunge il presidente Galimberti.

    Per quanto riguarda le risorse di natura finanziaria, si sono gestiti flussi di cassa per circa 33,8 milioni di euro complessivi (17,1 milioni in entrata e 16,7 milioni in uscita). Adesso e nei prossimi mesi, con il Paese che sembra essere uscito dalla crisi più nera e appare essersi incamminato sulla strada della ripartenza, sarà decisivo saper agire in maniera rapida e coordinata. «A tal proposito, giusto per fare un esempio, abbiamo in giunta camerale da poco predisposto e dunque messo somme a disposizione per un bando – che noi definiamo “bando fiere” – per incentivare le aziende a partecipare alle fiere e dunque far ripartire un settore chiave dell’economia italiana e comasca. Un passaggio molto importante anche per noi nello specifico, visto che due società partecipate dalla Camera di Commercio sono proprio Lariofiere e Villa Erba, che nei mesi della pandemia hanno dovuto fare i conti con un azzeramento delle attività fieristiche. Sono questi i segnali concreti che noi lanciamo e che speriamo l’intero territorio vorrà mettere in campo», conclude il presidente della Camera di Commercio di Como e Lecco, Marco Galimberti.